Ebac: Nel 2021 oltre 13 milioni e mezzo di euro di cassa integrazione liquidata

Sono oltre 13 milioni e mezzo di euro di cassa integrazione liquidata dall’Ente Bilaterale Artigianato Calabria ai lavoratori calabresi nel 2021 e una contribuzione correlata versata per oltre 4 milioni di euro.

L’Ente, nel corso del Consiglio di Amministrazione, svoltosi in modalità telematica, ha snocciolato i dati del 2021: il presidente, Giovanni Aricò, ha posto l’attenzione  su come i recenti accordi interconfederali di settore e la riforma degli ammortizzatori sociali introdotta con la Legge di Bilancio 2022, abbiano reso chiara la volontà del legislatore di dotare il comparto in maniera definitiva dell’ammortizzatore sociale FSBA (Fondo Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato), obbligatorio anche per le imprese artigiane con un solo dipendente.

Di conseguenza le imprese artigiane dal primo gennaio 2022 dovranno aderire al Fondo e versare la relativa contribuzione per vedersi rilasciato un Durc positivo da Inps, questo al fine di garantire i lavoratori circa l’ammortizzatore sociale in caso di crisi produttiva.

«I dati emersi sono incoraggianti – afferma il vicepresidente Ebac Calabria, Michele Gigliotti – ottimi i risultati del Bando Mamme deliberato a settembre e volto a sostenere il reddito delle lavoratrici in primis, ma anche delle stessi titolari che nel  2020  erano state messe in cassa integrazione o  avevano chiuso la propria attività per lockdown».

«Un bando – rimarca Gigliotti –  che ha riscosso notevole successo, tantissime sono state le richieste pervenute e altrettanti sono state coloro a cui sono stati riconosciuti i requisiti e liquidato il contributo di 500 euro previsto. Tempi celeri e procedure snelle, questo è il fiore all’occhiello della bilateralità artigiana».

Al termine dell’incontro, tutti hanno evidenziato che le parti sociali Confartigianto, CNA Casartigiani e CGIL CISL UIL non lasceranno da soli imprese e lavoratori qualora il Governo decidessedi non prorogare la cassa integrazione covid. Infatti si sta già lavorando a livello nazionale per definire in brevissimo tempo il nuovo assegno di integrazione salariale. (rcz)

Il Fondo Solidarietà Bilaterale Artigianato liquida 18 milioni per gli artigiani calabresi

Il Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigianato (Fsba) ha liquidato oltre 18 milioni di euro ai lavoratori dell’artigianato in Calabria che sono stati in cassa integrazione nel periodo di marzo-giugno 2020, e invoca ammortizzatori per tutte le imprese.

Nel corso dell’incontro organizzato dai vertici Fsba, in videoconferenza è intervenuto Giovanni Aricò, presidente dell’Ente Bilaterale Artigianato Calabria, sottolineando come sia «necessario con gli enti regionali lavorare in simbiosi affinché si pervenga in brevi tempi a universalizzare una volta per tutte il diritto dei lavoratori ad essere coperti con un ammortizzatore sociale in tutte le aziende e non solo in alcune. Abbiamo finanziato la cassa integrazione di oltre 5000 imprese calabresi, ma se da un lato siamo soddisfatti di ciò, dall’altro mancano all’appello almeno altre 5000 imprese che né hanno chiesto la Cig, né contribuiscono al Fondo Fsba per come previsto dal D. lgs 148/2015».

«Se è vero – ha aggiunto il presidente Aricò – che all’inizio della pandemia abbiamo erogato velocemente le prestazioni grazie ai fondi accantonati da Fsba, è altrettanto vero che tali accantonamenti non erano adeguati in quanto molte aziende ancora non versano, quindi occorre andare velocemente verso il Durc così come avvenuto in altri Fondi bilaterali».

«La Calabria – ha fatto notare Mauro Sasso, vicepresidente del Fondo Fsba ed Ebna – ha ottenuto risultati lodevoli gestendo l’emergenza Covid 19 in piena sintonia con le indicazioni ed il supporto del Fondo nazionale, garantendo tempestività e solerzia nella gestione pratiche, compatibilmente con i tempi dettati dal ministero del Lavoro».

I lavori sono stati conclusi da Dario Bruni, presidente Fondo Fsba ed Ebna, che, oltre a soffermarsi sull’analisi delle casse integrazioni, ha anche ribadito la necessità di rendere le prestazioni di sostegno al reddito dei lavoratori, maggiormente fruibili uniformandole, in tutto il territorio nazionale, così come già avviene per le prestazioni sanitarie di Sanarti e la formazione finanziata da Fondartigianato. (rrm)

In copertina, da sinistra, Monteleone, Aricò, Gigliotti

Artigianato, in arrivo 12,8 milioni per le casse integrazioni calabresi

Sono 12,8 milioni la somma che arriverà per le casse integrazioni calabresi. Lo rendono noto Giovanni AricòMichele Gigliotti, presidente e vicepresidente dell’Ente Bilaterale Artigianato Calabria.

La cifra, infatti, è stata erogata dal Ministero del Lavoro al Fondo Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, «dopo che numerose enti regionali, oltre che i vertici nazionali del Fondo Fsba, avevano manifestato il disappunto sui ritardi nel trasferire le risorse, ritardi che erano stati dettati da procedure burocratiche» ha spiegato il presidente Aricò, aggiungendo che dei quasi 12,8 milioni di euro, «oltre 7 milioni 700 mila euro per il mese di maggio, 4 milioni 700 mila euro per il mese di giugno e poco meno di 400 mila euro, per coprire le domande di marzo e aprile pervenute in ritardo a causa di errori commessi nelle procedure dai consulenti in fase di presentazione».

«Una boccata d’ossigeno per i lavoratori calabresi – ha commentato il vicepresidente Gigliotti –. Sono 7155 i lavoratori che attendevano maggio e 4173 quelli che attendevano giugno, mentre oltre 300 erano coloro che purtroppo non avevano ricevuto niente da marzo 2020 per errori commessi nella procedura di attivazione dell’ammortizzatore sociale».

«Riteniamo  – ha aggiunto – che il lavoro svolto dalle parti sociali abbia dato ottimi risultati, segno che quando si lavora insieme si raggiungono prima gli obiettivi. Nei giorni scorsi infatti, i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil avevano rappresentato in tutte le regioni il proprio disappunto ed erano pronti a scendere nelle principali piazze. In quell’occasione le associazioni datoriali Confartigianato, Cna e Casartigiani si erano schierate al fianco dei sindacati per sollecitare il governo al trasferimento delle risorse».

«Il nostro lavoro non si ferma qui, ma prosegue per sollecitare il governo nazionale nello stanziamento dei fondi per i periodi luglio e a seguire – hanno  concluso Aricò e Gigliotti –. L’emergenza sanitaria purtroppo non sembra arrestarsi e occorre garantire a imprese e lavoratori tutto il necessario per affrontare nel migliore dei modi, i mesi duri che ancora ci aspettano e la tempestività si dimostrerà un elemento indispensabile per superare la delicata situazione nel migliore dei modi».  (rrm)

L’Ente Bilaterale Artigianato Calabria: in 8 mila attendono assegno di maggio

«In Calabria 8 mila lavoratori attendono ancora l’assegno Covid-19, previsto da Fsba, relativo al mese di maggio» è questo l’allarme lanciato dall’Ente Bilaterale Artigianato Calabria, che chiede al «Governo e la deputazione calabrese, a rendere subito disponibili le risorse necessarie (circa sei milioni di euro per la Calabria) e a garantire tempi celeri così da scongiurare una  crisi sociale senza precedenti in un già fragile tessuto produttivo quale quello calabrese».

Giovanni Aricò e Michele Gigliotti, presidente e vice presidente dell’Ente Bilaterale Artigianato della Calabria, infatti, denunciano che ci «sono migliaia i lavoratori dell’artigianato calabrese esasperati dai continui ritardi registrati nell’erogazione della cassa integrazione. Se gli apparati tecnici, nel caso di Fsba (Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato), sono riusciti ad azzerare i tempi di lavorazione delle pratiche, non pare altrettanto abbia fatto la burocrazia e la politica nell’invio dei fondi».

«Nei mesi scorsi – hanno aggiunto – parte dei ritardi sono stati determinati anche da domande presentate seguendo procedure errate. Diversi consulenti interpretando erroneamente la normativa, hanno presentato la cig in Deroga alla Regione Calabria. Tale situazione si è rivelata una perdita di tempo per imprese e lavoratori che ne hanno subito le conseguenze drammatiche, rimanendo in alcuni casi, di fatto senza sussidio».  

«Sono necessari – hanno ribadito Aricò e Gigliotti – circa tre milioni e mezzo di euro per chiudere questa mensilità e dare respiro ai lavoratori. Per i restanti mesi di giugno e luglio servono ancora altri due milioni e mezzo di euro circa, per soddisfare la domanda di quattro mila lavoratori sospesi.  Nonostante i vertici nazionali Fsba nei giorni scorsi abbiano sollecitato nuovamente il ministero del Lavoro per rendere fruibili le risorse stanziate, a distanza di qualche settimana ancora nulla è stato fatto».

«Confartigianato, Cna, Casartigiani, e Cgil, Cisl e Uil – hanno concluso – sono pronti ad avviare azioni di mobilitazione su tutto il territorio calabrese, al fianco dei lavoratori e delle imprese dell’artigianato che, oggi più che mai, chiedono l’intervento del sindacato e della rappresentanza datoriale per garantire soprattutto la dignità delle persone». (rrm)

Artigianato, l’Ebac ha impegnato ad più di 12 milioni a sostegno delle imprese

L’Ente Bilaterale Artigianato Calabria ha presentato, in conferenza stampa, ha reso noti i dati relativi alle richieste presentate dalle imprese artigiane calabresi per cassa integrazione FSBA collegata all’emergenza sanitaria Covid 19, alla presenza dei dirigenti regionali della Associazioni artigiane, Confartigianato, Cna, Casartigiani e i segretari generali Cgil, Cisl, Uil.

Tra i dati snocciolati, quelli relativi alle domande pervenute entro il 20 giugno. In particolare, nel mese di marzo si tratta di 7.888 lavoratori e per quello di Aprile 7.849. Complessivamente le risorse impegnate sono pari a 5.196.652,44 euro per il mese di Marzo e 7.402.531,52 euro per il mese di Aprile a cui si aggiungono le prestazioni di Maggio stimate in circa 7,5 milioni di euro. Quindi il totale impegnato ad oggi solo per i mesi di  Marzo e Aprile € 12.599.183,96.

Nella prima settimana di maggio l’Ente della Calabria, a differenza di molte altre Regioni, era riuscito a far pagare ad Fsba tutte le domande protocollate entro il 7 maggio e prontamente rendicontate, coprendo tutto marzo e parte di aprile. A seguito dell’esaurimento delle risorse accantonate negli anni, ed avendo utilizzato in quota parte gli stanziamenti del primo Dl n. 18 del 17 marzo 2020 (Decreto Cura Italia), le liquidazioni sono state sospese dall’ufficio pagamenti del Fondo FSBA di Roma. Solo venerdì scorso grazie al DL n. 34 del 15/05/2020 è pervenuta una prima tranche di 248,6 milioni, ovvero un terzo dei 750 milioni stanziati

A seguito dell’accredito della somma, il Fondo Fsba ha ripreso questa mattina con le liquidazioni delle prestazioni ai lavoratori chiudendo la mensilità.  Le parti sociali calabresi esprimono forti preoccupazioni per i ritardi nell’erogazione dei fondi a livello governativo, infatti non è ammissibile che dopo 38 giorni dal decreto di stanziamento arrivi soltanto una prima tranche.

Ma i numeri sono in continua evoluzione e continuano a crescere, infatti alla data dell’ultima rilevazione del 22 giugno, le domande presentate dalle imprese artigiane calabresi e protocollate sono 3.624 per un totale di 8.925 lavoratori coinvolti suddivisi per provincia nel modo seguente: 2231 aziende multi localizzate per 495 lavoratori, 718 aziende in provincia di Catanzaro per 1.784 lavoratori, 1.165 aziende in provincia di Cosenza per 2.747 lavoratori, 228 aziende in provincia di Crotone per 555 lavoratori, 1.015 aziende in provincia di Reggio Calabria per 2.594 lavoratori,  267 aziende in provincia di Vibo Valentia per 750 lavoratori.

Il presidente Giovanni Aricò fa presente che la stima del fabbisogno a livello regionale calabrese, per coprire le ulteriori prestazioni per le ulteriori nove settimane ammontano a circa ulteriori 14 milioni, tenuto conto che molte aziende artigiane, circa 1500 (dato stimato), devono ancora presentare domanda avendo erroneamente presentato domanda cig in deroga alla Regione Calabria e solo in questi giorni stanno ricevendo il diniego dell’ Inps, in quanto in possesso del codice autorizzazione 7B, quindi artigiani. 

Aricò si scusa con i lavoratori calabresi, per i forti ritardi nelle liquidazioni comunque dovuti a passaggi burocratici, tra Ministero ed Fsba, indipendenti dalla propria volontà, rassicurando comunque tutti, circa il reale percepimento delle somme spettanti.  Anche il vicepresidente Michele Gigliotti conferma che secondo gli accordi presi dalle parti sociali a livello nazionale e gli impegni assunti dal Governo Centrale nessuno rimarrà senza il pagamento della cassa integrazione.

Concludendo, l’ufficio di Presidenza dell’Ente, auspica che la Pubblica Amministrazione, in particolare la Regione Calabria, sostenga l’attività dell’ Ebac in modo da poter dare ulteriori supporti e prestazioni alle imprese artigiane calabresi ed ai loro dipendenti, rimarcando che tutti devono conoscere la differenza tra Enti Bilaterali nati dalla contrattazione collettiva maggiormente rappresentativa ed Enti Bilaterali Fantomatici nati per vendere solo servizi. La contribuzione alla bilateralità ha un unico scopo, ovvero la tutela del reddito di imprese e lavoratori. (rrm)