Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria chiedono alla prossima Giunta impegni e nuove strategie per il territorio calabrese

Impegni e nuove strategie per il territorio calabrese e le future generazioni per la filiera agroalimentare-ambientale. È quanto hanno chiesto i segretari generali  Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Bruno Costa, e Uila Uil, Nino Merlino, auspicando che, con la nuova Giunta regionale si possa avviare «un percorso di confronto responsabile e produttivo, finalizzato a cogliere le opportunità previste dal Pnrr e a sostenere nuova occupazione e lavoro contrattualizzato».

I tre segretari, che hanno partecipato al confronto con i candidati regionali promosso da Cgil, Cisl e Uil Calabria lo scorso 20 settembre, hanno «apprezzato le idee e i riferimenti alla messa in sicurezza del territorio e alla lotta al dissesto idrogeologico, emersi in vari interventi».

le Segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, nel ricordare lo straordinario lavoro svolto dai lavoratori forestali, impegnati nella lotta agli incendi boschivi che quest’anno hanno distrutto vaste aree di bosco e messo in ginocchio molte comunità, hanno ribadito «che, se in Calabria si intende affrontare, con serietà, il tema del dissesto idrogeologico e della rivalutazione delle aree montane e rurali, c’è bisogno di valorizzare e sostenere il lavoro idraulico forestale con un immediato ricambio generazionale a tutela del territorio e delle comunità, con precise attività di prevenzione, rimboschimento, recupero della viabilità forestale e rafforzamento del servizio antincendio boschivo, assicurando ai lavoratori sia retribuzioni che contrattazione».

«Sottolineiamo – hanno precisato i sindacalisti – che il contratto integrativo regionale forestale scaduto nel lontano 2011 e siglato tra le parti a fine 2019 ad oggi resta non applicato. Su questo argomento ci attendiamo un approccio diverso e in discontinuità rispetto al passato»

«Mentre dal punto di vista delle risorse finanziarie per il settore forestale – hanno detto ancora – tante sono le difficoltà affrontate in questi anni, ma oggi le risorse previste dal Pnrr e quelle ulteriori comunitarie e statali per l’ambiente rappresentano vere opportunità di sviluppo e sicurezza per il territorio calabrese da non sprecare, ma da cogliere, tramite la programmazione e la pianificazione degli interventi, con il coinvolgimento diretto e più coordinamento degli Enti Gestori».

«Sarà fondamentale, anche – hanno detto ancora – riportare alla gestione ordinaria alcuni enti come l’azienda regionale Calabria Verde, commissariata da troppi anni a causa delle note vicende giudiziarie».

«Inoltre – hanno proseguito – è evidente la necessità di avviare un percorso di confronto regionale per valorizzare il ruolo dei Consorzi di bonifica a tutela del territorio e a servizio del settore agricolo, tramite una rivisitazione dell’attuale normativa prevista per il comparto della bonifica calabrese, recuperando ritardi e tagli degli ultimi decenni, procedendo all’ammodernamento delle reti e al completamento degli schemi irrigui per un ottimale utilizzo della risorsa idrica».

«Per un settore come quello agricolo, in continua evoluzione – hanno spiegato i sindacalisti – restano molte le sfide da affrontare per riaffermare l’importanza del lavoro agricolo ben retribuito. In agricoltura, sarà necessario proseguire nel percorso di confronto regionale avviato sul tema dello sfruttamento lavorativo agricolo, alla luce della Legge 199/2016 e, visto l’importante riconoscimento della “condizionalità sociale” nella nuova Pac, sarà indispensabile realizzare nuovi luoghi di confronto regionale per una giusta promozione dell’eticità, dal punto di vista del lavoro e della qualità dei prodotti e delle eccellenze dell’agroalimentare calabrese».

«Così come – hanno aggiunto – attraverso ulteriori investimenti e azioni sarà necessario sostenere, a favore del comparto agricolo calabrese, l’operatività e il rilancio dell’azienda regionale Arsac e delle professionalità presenti».

«In una regione con un importante litorale – hanno concluso – sarà, poi, strategico sostenere il comparto della pesca tramite il confronto regionale, per definire ulteriori opportunità per la tutela dell’ambiente marino, presidio dei borghi marinari, nonché valorizzare quelle eccellenze che nel tempo rappresentano tradizioni e sapori della nostra regione come la sardella, il “caviale calabrese” che da pochi mesi, con l’avvio in Calabria della campagna sperimentale, rappresenta un primo segnale positivo a favore della pesca artigianale, che necessita tuttavia di ulteriori investimenti e attività». (rcz)

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno approvato ipotesi di piattaforma per rinnovo Ccnl operai agricoli e florovivaisti

È stato approvato, da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del Ccnl degli operai agricoli e florovivaisti 2022-2025, contenente importanti novità economiche e normative, predisposta dalle stesse organizzazioni sindacali a livello nazionale e che dovrà saper incoraggiare nuovi percorsi lavorativi virtuosi, rafforzare l’alleanza tra imprese e Sindacato, migliorare le condizioni normative ed economiche dei lavoratori, incrementare la competitività.

Un positivo segnale arriva dall’inserimento nella nuova Pac della “clausola della condizionalità sociale”.

L’approvazione è avvenuta durante l’incontro, presieduto dal segretario generale della Uila Uil Calabria, Nino Merlino e concluso dal Segretario generale della Flai Cgil Calabria, Bruno Costa, mentre l’ipotesi di piattaforma contrattuale è stata presentata dal Segretario generale della Fai Cisl Calabria Michele Sapia.

Sulla base della sua relazione, si è sviluppato un dibattito approfondito. I molti interventi hanno sia sostenuto la piattaforma unitaria, sia sottolineato, riguardo ad una regione a vocazione agricola come la Calabria, anche l’importanza della contrattazione e del confronto per affrontare criticità e sostenere il lavoro di qualità. Da qui, l’approvazione del testo da parte dei delegati e dirigenti sindacali del settore agricolo.

L’ipotesi di piattaforma parte dalla constatazione che «il rinnovo del Ccnl si colloca in un contesto caratterizzato dall’emergenza pandemica, che ha duramente colpito l’economia, il lavoro e la società italiana. Il settore agricolo nazionale ha però dimostrato di essere un settore strategico per il Paese. Proprio durante il lockdown del 2020 le vendite dell’agroalimentare sono aumentate (+5,4%), così come le esportazioni, a dimostrazione dell’assoluto valore e qualità delle produzioni nostrane.

Diversamente, a livello occupazionale, dal 2019 al 2020, i dipendenti del settore sono calati di circa 18mila unità, mentre preoccupano i dati che vedono lavoratori prestare la propria attività per meno di 10 giornate annue (14,03%) e coloro che lavorano per meno di 50 giornate annue (33,04%), sprovvisti delle tutele minime assistenziali e previdenziali. Un numero così basso di giornate lavorative è, peraltro, indice di forme irregolari di lavoro e caporalato.

Sarà, inoltre, necessario dare piena attuazione alla legge 199/2016 sul contrasto al caporalato, al lavoro nero e allo sfruttamento del lavoro in agricoltura, incrementare la qualità della contrattazione e puntare sulla bilateralità, anche attraverso lo strumento delle “Convenzioni”».

Altri punti su cui interviene la piattaforma sono: «rafforzamento delle relazioni sindacali, welfare, tutela della salute, sicurezza, formazione, attraverso le politiche tese a collegare scuola e lavoro». (rcz)

Michele Sapia (Fai Cisl): Serve strategia di prevenzione del dissesto, rimboscimento e tutela del territorio

«È necessario sostenere, con uguale tenacia e impegno, l’importanza di avviare una strategia di prevenzione del dissesto, rimboschimento, manutenzione del territorio, innovazione e tutela ambientale per i prossimi 30 anni» ha dichiarato Michele Sapia, segretario generale della Fai Cisl, nel corso del consiglio generale della Fai Cisl, a cui ha partecipato il segretario Nazionale, Mohamed Saady.

La presidenza è stata affidata al segretario Generale della Cisl calabrese, Tonino Russo, il quale ha sottolineato, introducendo la riunione, l’importante azione svolta in questi mesi a livello regionale e nazionale dalla FAI CISL a tutela dei lavoratori ed evidenziato il ruolo fondamentale del sindacato confederale in questa fase di ripartenza, in cui si decide sulle priorità nell’utilizzo delle risorse europee. L’intervento del segretario Nazionale Saady ha concluso i lavori.

«In questo periodo di emergenza sanitaria – ha affermato Sapia, nella sua relazione – non ci siamo mai fermati. Insieme, abbiamo operato scelte, affrontato sfide rilevanti e raggiunto importanti obiettivi a livello nazionale e regionale a tutela dei lavoratori dei settori di competenza, consapevoli di far parte di una grande organizzazione sindacale». Soffermandosi sull’azione della Fai Cisl, Sapia ha ricordato, tra le varie iniziative e manifestazioni nazionali e regionali, l’ultima del 26 luglio a Siderno, che ha visto la presenza dei Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri: un forte segnale per la crescita del Paese a partire dal Sud.

Il Segretario regionale ha toccato molti temi di primo piano della situazione calabrese, evidenziando i risultati positivi dell’azione sindacale e le questioni aperte. Sulla forestazione, ha detto, la nostra è «la Federazione che sta chiedendo in ogni occasione di avviare un immediato cambio generazionale nel settore forestale per dar vita in Calabria ad una “Forestazione 2.0” come sostenuto durante il convegno regionale dello scorso 2 luglio a Vibo alla presenza di molti esperti, del Segretario Generale della Fai Cisl Rota e del Segretario Generale della Cisl Sbarra».

Inoltre, frutto di un importante e costante impegno di resilienza sindacale è lo stanziamento delle risorse finanziarie nel Dl Semplificazioni, per combattere rischio idrogeologico e idraulico in Calabria. Un complesso e lungo lavoro sindacale, della nostra Federazione e della Confederazione; determinante, poi, l’interlocuzione tra il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra e il Governo».

«È necessario sostenere con uguale tenacia e impegno – ha detto ancora Sapia – l’importanza di avviare una strategia di prevenzione del dissesto, rimboschimento, manutenzione del territorio, innovazione e tutela ambientale per i prossimi 30 anni».

«Positiva – ha aggiunto – è stata l’interlocuzione, anche a seguito delle varie iniziative sindacali unitarie, con gli Enti gestori del settore forestale e agricolo, con il raggiungimento di importanti risultati a favore delle maestranze. Al settore della pesca, ha sottolineato il Segretario regionale Sapia, sono state dedicate energie e proposte «sostenendo l’importanza del confronto e della contrattazione, e un primo risultato lo abbiamo riscontrato con la pesca sperimentale della sardella».

Nel settore dell’agricoltura, «prosegue sul territorio l’instancabile azione per il rinnovo dei contratti provinciali agricoli, scaduti nel 2019».

Inoltre, la Fail Calabria ha, in questi mesi, «ribadito a più riprese che, per contrastare lavoro nero e caporalato in agricoltura, c’è bisogno di più confronto regionale, di istituire le cabine di regia del lavoro agricolo di qualità in tutte le province». E, per il settore della bonifica, «abbiamo dichiarato lo stato di agitazione del personale dipendente, ottenuto incontri e alcuni risultati a favore dei lavoratori, evitando così il blocco dell’attuale campagna irrigua. Serve più responsabilità e confronto, utile sarà una rivisitazione dell’attuale legge regionale, una norma che venga applicata e non solo enunciata».

«Restano ancora tante le sfide da affrontare insieme – ha affermato Sapia –.Saremo impegnati in molte vertenze e attività di azione e proposta, formazione e informazione, confronto e ascolto. Insieme saremo impegnati a incalzare la politica regionale, anche nella prossima campagna elettorale, sulle nostre proposte: presidio umano del territorio, lavoro di qualità, ricambio generazionale, benessere ambientale-alimentare e valore della contrattazione».

«In questa regione, sud del sud, non possiamo fermarci – ha sostenuto ancora con forza il segretario della Fai Cisl regionale –,  ma c’è bisogno di energie e di sindacato. Con orgoglio e passione, è necessario valorizzare sul territorio ciò che è stato fatto e insieme proseguire per fare ancora tanto altro».

«La prossima fase congressuale con il VII Congresso della Fai Cisl Calabria – ha concluso Sapia – sarà una grande opportunità per rinnovare gli organismi, ascoltare la nostra base associativa, socializzare le tesi congressuali e tracciare insieme le nostre proposte a favore del lavoro agro-ambientale del presente e del futuro».

«La Fai Cisl Calabria sta svolgendo un buon lavoro, con una strategia costruita sulla base di principi solidi, raggiungendo risultati significativi», ha affermato Mohamed Saady, Segretario Nazionale della Fai Cisl, nell’intervento conclusivo dei lavori, dopo un dibattito molto partecipato. Molti gli argomenti da lui toccati, in particolare quello del caporalato: il protocollo siglato tra parti sociali e Governo può essere un utile strumento per programmare un’azione che porti all’emersione del lavoro nero, alla contrattualizzazione, alla crescita della rete del lavoro agricolo di qualità, valorizzando anche il ruolo della bilateralità, in cui bisogna fare – ha sostenuto il Segretario Nazionale – un salto di qualità.

I finanziamenti delle politiche agricole comunitarie devono essere subordinati al rispetto delle condizioni lavorative, della dignità delle persone, dei contratti. Su questi temi la Fail è impegnata a tutti i livelli, ne è la prova, tra i vari obiettivi raggiunti, il grande risultato sindacale sulla clausola condizionalità sociale nella nuova Pac. 

La fase congressuale, ha concluso Mohamed Saady, costituirà un’occasione di confronto e di crescita sia per essere sempre più presenti nell’offrire tutela sindacale ai lavoratori, sia per formulare proposte e progettare iniziative fondate su una base culturale qualificata che fa della Federazione un punto di riferimento. (rcz)

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: Risorse per dissesto idrogeologico siano usate per attività nel settore forestale

I Segretari generali regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila UilBruno Costa, Michele Sapia e Nino Merlino, insieme ai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, hanno chiesto le risorse previste per la lotta al dissesto idrogeologico, 40 milioni, vengano utilizzate per quelle attività previste nel settore forestale tramite i lavoratori forestali calabresi.

La richiesta arriva nel corso dell’incontro unitario tra le segreterie, a cui hanno preso parte le Segreterie territoriali dei tre sindacati, dove si è discusso dei problemi della forestazione calabrese e lo stato di agitazione dei lavoratori.

Durante la riunione, sono state evidenziate proposte sindacali e analizzate le questioni che hanno determinato la decisione di proclamare lo sciopero generale di un settore strategico per la Calabria, come quello forestale: il recupero delle risorse statali cancellate per ben 40 milioni di euro dai Governi nazionali sin dal 2019; l’impegno della Giunta regionale per la copertura economica 2021 e relativa garanzia delle retribuzioni dell’anno in corso per i lavoratori forestali calabresi con la possibilità di svolgere tutte le attività previste; l’applicazione del contratto integrativo regionale forestale siglato nel lontano 2019 e ad oggi non recepito da ben due Giunte regionali; l’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro; l’urgenza di avviare e sostenere un immediato ricambio generazionale in un comparto che ogni anno si impoverisce di centinaia  di addetti, mettendo a rischio azioni fondamentali per la tutela del territorio e del bosco come il servizio Antincendio boschivo, attività di  prevenzione e lotta al dissesto idrogeologico, la mitigazione del rischio idraulico. 

Inoltre, è stato sottolineato che l’iniziativa unitaria prevista a Siderno per il 26 luglio, con la presenza dei tre Segretari generali confederali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, sarà l’occasione per ribadire le proposte del sindacato unitario su un comparto, quello della forestazione, in una regione con un territorio fragile e a forte rischio idrogeologico.

Per queste ragioni, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria, con la piena condivisione e il sostegno delle Segreterie generali dei sindacati confederali calabresi, hanno deciso di mantenere alta l’attenzione e, in caso di assenza di risposte e concreti impegni sull’accoglimento delle sacrosante rivendicazioni avanzate, saranno impegnate ad organizzare lo sciopero generale dei lavoratori forestali calabresi, che sarà anticipato da assemblee sul territorio. I tre Segretari generali nazionali Landini, Sbarra e Bombardieri sostengono in pieno le proposte sulla forestazione calabrese, a proposito delle quali hanno avuto nei giorni scorsi un’interlocuzione con il Governo. (rcz)

Rota e Sapia (Fai Cisl): Pnrr opportunità per valorizzare multifunzionalità del lavoro forestale

Il «Pnrr è un’opportunità per valorizzare la multifunzionalità del lavoro forestale». È quanto hanno ribadito Michele Sapia, segretario generale Fai Cisl CalabriaOnofrio Rota, segretario generale Fai Cisl, nel corso dell’evento Forestazione 2.0. Proposte, sfide e opportunità per il benessere ambientale e sociale della Calabria. Insieme per le future generazioni, organizzato dalla Fai Cisl Calabria. 

Al convegno, moderato dal giornalista del “Corriere della Calabria” Danilo Monteleone, hanno partecipato anche  il Segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, i docenti Francesco Iovino (Università della Calabria) e Giuseppe Zimbalatti (Università Mediterranea di Reggio Calabria), la Sottosegretaria per il Sud e la coesione territoriale Dalila Nesci, gli assessori regionali Gianluca Gallo (Agricoltura e Forestazione) e Sergio De Caprio (Ambiente), il Responsabile nazionale “Aree Protette e Biodiversità” di Legambiente, Antonio Nicoletti e lo scrittore calabrese Francesco Bevilacqua

Per Sapia, infatti, «la nostra Regione è fragile sia economicamente che dal punto di vista idrogeologico. Per questo motivo è urgente avviare un piano di prevenzione, valorizzazione del lavoro forestale, cultura della pianificazione e non dell’improvvisazione».

«Siamo convinti – ha spiegato – che serva un Piano straordinario regionale di manutenzione, rimboschimento e prevenzione per il territorio, con l’istituzione di una cabina di regionale e il rafforzamento del servizio Aib. E proprio per questo è importante superare la legge 442/84, che impedisce nuove assunzioni. Il ricambio generazionale, in questo comparto, è urgente: per creare posti di lavoro, salvaguardare l’ambiente e evitare lo spopolamento delle zone interne. È assurdo pensare di fare manutenzione e prevenzione, con poche migliaia di lavoratori forestali, con una media di età superiore ai 59 anni, in un territorio tra i più fragili d’Italia e con un alto indice di boscosità».

Significativi anche i dati sul consumo di suolo in Calabria. Nel 2019 sono scomparsi 76mila ettari, più del 5% del suolo regionale, con la conseguente perdita di materia prima legnosa di 20mila metri cubi (tra il 2012 e 2019).  

“Il Pnrr – ha spiegato Onofrio – sarà prezioso per investire sulle nostre infrastrutture, ma soprattutto bisogna che tutti comprendano la centralità della nostra infrastruttura verde per eccellenza, cioè i nostri boschi e foreste, per questo cantieri forestali e consorzi di bonifica devono essere una leva per nuova occupazione e lavoro di qualità. La stessa Organizzazione Mondiale del Lavoro ha recentemente individuato nei green job e nella rural economy settori chiave tra quelli in grado di generare in futuro posti di lavoro».

«Su questo tema, come sindacato – ha proseguito – continuiamo anche a presidiare la trattativa per il rinnovo del Ccnl di comparto, scaduto da oltre 9 anni e il ripristino delle risorse statali, a favore del settore forestale calabrese, che ha subito un taglio di 40milioni di euro. Oggi le vere sentinelle del dissesto idrogeologico sono i lavoratori forestali e della bonifica. Quindi, per realizzare un vero progetto ambientale per il Paese bisogna saper valorizzare questi lavoratori, il resto sono solo parole».

Le conclusioni sono state affidate al Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che ha dichiarato: «La forestazione è un settore centrale per l’economia complessiva della Calabria, per la tutela del territorio e dell’ambiente. Per questo occorrono investimenti adeguati e coerenti da parte dello Stato e della Regione per salvaguardare e potenziare l’occupazione, completando e costruendo le necessarie infrastrutture per tutelare il territorio dal rischio idrogeologico. Ma soprattutto bisogna fare un grande piano di formazione rivolto ai giovani e per gli addetti di questo settore».

«La forestazione – ha proseguito Sbarra – è una grande opportunità per la Calabria, ma è una sfida per tutto il nostro Paese perché costruire le condizioni per il benessere ambientale e sociale significa sostenere anche la crescita, lo sviluppo, l’occupazione, proteggendo il futuro del nostro pianeta e delle future generazioni, che è quello che ci ha chiesto anche Papa Francesco nella sua Enciclica Laudato Si’». (rvv)

 

Il convegno della Fai Cisl sulla ‘Forestazione 2.0’

Domani pomeriggio, a Vibo Valentia, alle 15.30, all’Hotel 5o1, è in programma il convegno dal titolo Forestazione 2.0. Proposte, sfide e opportunità per il benessere ambientale e sociale della Calabria. Insieme per le future generazioni…, organizzato dalla Fai Cisl Calabria.

«Abbiamo inteso mettere al centro di questa iniziativa – afferma in una nota Michele Sapia, Segretario generale della Fai Cisl regionale – il valore del benessere ambientale e sociale che in Calabria necessita di investimenti cogliendo opportunità e affrontando insieme le prossime sfide. Un incontro sindacale per discutere, socializzare idee, proposte e azioni per il sistema ambientale-forestale calabrese, che ha bisogno di impegni, risorse finanziarie, ricambio generazionale e contrattazione.

La nostra regione – continua Sapia – fragile sia economicamente che dal punto di vista idrogeologico, ha bisogno di più prevenzione, programmazione e pianificazione considerando alcune priorità nell’ottica di una green economy. Con questa iniziativa intendiamo porre l’accento sul valore del bosco e del lavoro forestale. Siamo convinti che serva un Piano straordinario regionale di manutenzione, rimboschimento e prevenzione per il territorio, la comunità calabrese e in particolare per le future generazioni».

«Per questi motivi – conclude il Segretario generale di Fai Cisl Calabria – abbiamo inteso organizzare un confronto sindacale con esponenti della politica nazionale e regionale, dell’associazionismo e della cultura, in modo da dare all’iniziativa un respiro ampio, multidimensionale e ricco di stimoli».

Ai lavori, che saranno moderati dal giornalista del Corriere della Calabria, Danilo Monteleone, parteciperanno il segretario generale Fai Cisl, Onofrio Rota, il segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, i docenti Francesco Iovino (Università della Calabria) e Giuseppe Zimbalatti (Università Mediterranea di Reggio Calabria), la sottosegretaria per il Sud e la coesione territoriale Dalila Nesci, gli assessori regionali Gianluca Gallo (Agricoltura e Forestazione) e Sergio De Caprio (Ambiente), il responsabile nazionale “Aree Protette e Biodiversità” di Legambiente, Antonio Nicoletti e lo scrittore calabrese Francesco Bevilacqua. Le conclusioni saranno del Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra(rvv )

Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil Calabria: Serve cambio di passo e impegno comune per forestazione

I segretari generali regionali di Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Bruno Costa, e Uila Uil, Nino Merlino, hanno avuto un ulteriore incontro con l’assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo, e i dirigenti del Dipartimento competente che, tuttavia, «non ha soddisfatto le nostre attese».

«Pur apprezzando la condivisione, da parte dell’Assessore – hanno spiegato – delle politiche finalizzate al sostegno del settore della forestazione, sugli specifici temi proposti non ci sono state risposte esaurienti. Prosegue, perciò, lo stato di agitazione del comparto forestale calabrese. Saranno definite nei prossimi giorni dagli Esecutivi unitari regionali le modalità dello sciopero generale al fine di rivendicare contrattazione, risorse e investimenti per il settore forestale, per oggi e per il futuro».

I sindacati, infatti, nel lungo confronto «abbiamo nuovamente messo sul tavolo i problemi più urgenti di un settore strategico per la Calabria, per il suo territorio e le sue comunità, come quello forestale: il recupero delle risorse statali cancellate dall’anno 2019 dai Governi nazionali per ben 40 milioni di euro e la necessità che siano integrate nel decreto Sostegni bis; un ulteriore impegno della Giunta regionale per la copertura economica 2021; la garanzia delle retribuzioni per i lavoratori forestali calabresi per l’anno in corso e la conseguente possibilità di svolgere tutte le attività previste; l’applicazione del contratto integrativo regionale forestale siglato nel lontano 2019, ad oggi non recepito anche dall’attuale Giunta regionale, mentre continua ad essere applicato quello scaduto addirittura nel 2011; l’importante della sicurezza sui luoghi di lavoro; la necessità di promuovere e sostenere un urgente ricambio generazionale in un comparto che di anno in anno perde centinaia  di lavoratori, con il rischio che non siano più garantite azioni fondamentali per la tutela del territorio e del bosco, il servizio Aib, Antincendio boschivo, attività di  prevenzione e lotta al dissesto idrogeologico e mitigazione del rischio idraulico».

«Segnaliamo, tuttavia – hanno proseguito – il raggiungimento di alcuni obiettivi: nella busta paga di giugno, dopo ripetute sollecitazioni sindacali, i lavoratori forestali che erano stati posti in cisoa Covid-19 nei mesi di novembre e dicembre 2020 troveranno l’integrazione, ad oggi non percepita, nella busta paga di giugno, per come previsto dal contratto regionale in vigore. Inoltre, l’Assessore ha manifestato attenzione al valore della sicurezza sul lavoro nei cantieri forestali e ci è stato consegnato un prospetto di sintesi sulle risorse regionali per il settore forestale, come da noi richiesto».

«Nel ribadire, dunque – hanno detto – l’importanza strategica del settore forestale sottolineiamo con forza che continueremo a batterci per una forestazione produttiva, preventiva e protettiva che tuteli l’ambiente, il territorio e le comunità calabresi e contribuisca ad attuare nel nostro territorio le politiche europee relative alla green economy, decisive nella fase della ripartenza e dell’utilizzo delle risorse del piano Next Generation Eu».

«Servono hanno concluso Sapia, Costa e Merlino un cambio di passo e un impegno comune sia delle istituzioni nazionali e regionali che di tutta la politica in questa delicata vertenza regionale che non riguarda solo gli oltre 5.000 lavoratori coinvolti, ma tutta la popolazione calabrese. Serviranno responsabilità, unità d’intenti e tanto impegno per realizzare concretamente, in una regione montuosa e fragile come la Calabria, quella rivoluzione verde tanto decantata in questi mesi».

Cgil, Cisl e Uil Calabria in piazza il 22 giugno a sostegno del comparto idraulico-forestale

È per martedì 22 giugno, che Flai CgilFai CislUila Uil Calabria hanno indetto una mobilitazione regionale a favore del comparto idraulico-forestale, a partire dalle 9.30 in Cittadella Regionale.

mobilitazione 22 giugno sindacati

«Saremo con le lavoratrici e i lavoratori – hanno dichiarato in una nota congiunta i segretari generali regionali di Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Bruno Costa, e Uila Uil, Nino Merlino – per chiedere più risorse finanziarie e investimenti per il settore forestale calabrese; per dire basta ai tagli alla forestazione in una regione troppo fragile che necessita di più lavoro e più sicurezza, perché in una regione prevalentemente montuosa è necessario garantire le giuste risorse e attività di manutenzione e tutela delle risorse ambientali-forestali; per l’avvio del servizio Antincendio boschivo e di tutte le attività previste nel Piano Attuativo regionale 2021».

«L’iniziativa regionale del 22 giugno – hanno proseguito i tre sindacalisti – ha lo scopo di sollecitare ancora una volta le istituzioni, i parlamentari eletti in Calabria, il Governo e la Giunta regionale a recuperare il taglio delle risorse operato sin dal 2019 dal Governo nazionale, assicurare le retribuzioni e la possibilità di svolgere le loro attività ai lavoratori forestali calabresi, garantire un ricambio generazionale nel comparto. Chiediamo al Governo di integrare nel decreto Sostegni bis le risorse finanziarie decurtate per il settore e alla Giunta regionale un ulteriore impegno per la copertura economica 2021».

«Sono necessari – hanno detto ancora – più responsabilità e investimenti per recuperare silenzi e inerzie. Non si può ignorare che il settore forestale calabrese è un comparto strategico per il territorio e le comunità. Chiediamo, perciò, garanzie retributive e l’applicazione del contratto regionale scaduto nel 2011, siglato nel lontano 2019, ma ad oggi non recepito anche da questa Giunta regionale. Saremo in piazza assieme alle lavoratrici e ai lavoratori per ribadire il valore della sicurezza sui cantieri forestali e nella campagna di servizio Antincendio boschivo appena iniziata. Ma chiediamo più investimenti per avviare il turn over nel settore forestale calabrese, che si sta svuotando».

«Servono – hanno evidenziato – un impegno comune e più azione, meno buoni propositi: il 22 giugno saremo in piazza per chiedere alla politica e alle istituzioni impegni verso il lavoro forestale di oggi e di domani. Siamo preoccupati per il presente e il futuro del settore forestale: il 22 giugno saremo insieme alle lavoratrici e ai lavoratori per sostenere il comparto idraulico-forestale calabrese e ribadire l’importanza di tre parole chiave per le federazioni regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: lavoro, sicurezza, contrattazione». (rrm)

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil annunciano mobilitazione per forestazione calabrese il 22 giugno

È per il 22 giugno che Fai CislFòai CgilUila Uil hanno annunciato una mobilitazione regionale a sostegno del comparto forestale in Cittadella regionale.

«La decisione – si legge nella nota sindacale – è stata condivisa durante una riunione degli Esecutivi unitari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria svoltasi nei giorni scorsi. È tempo, infatti, di esigere responsabilità istituzionale, confronto costruttivo e maggiore impegno per affrontare e sciogliere alcuni nodi centrali per il futuro del settore forestale calabrese: nodi che riguardano le risorse finanziarie regionali e nazionali, la contrattazione regionale, la sicurezza sui luoghi di lavoro, il ricambio generazionale.

Si tratta di temi che toccano oltre 5.000 lavoratori forestali, impegnati cioè in un comparto strategico per la tutela dell’ambiente e delle comunità della nostra regione: temi come la lotta al dissesto idrogeologico, la necessaria manutenzione del territorio, la cura del patrimonio forestale, il servizio antincendio boschivo. Temi – conclude il comunicato congiunto di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil regionali – che chiediamo di porre al centro dell’attenzione sia della politica nazionale, in primo luogo dei Parlamentari eletti in Calabria, sia della politica e delle istituzioni regionali, in coerenza con le politiche dell’UE sulla green economy». (rcz)

Il 5 giugno torna in Calabria “Fai bella l’Italia”, l’iniziativa nazionale di Fai Cisl

Sabato 5 giugno torna, con la terza edizione, Fai bella l’Italia, l’iniziativa nazionale del sindacato Fai Cisl dedicato alla cura dell’ambiente. Lo ha reso noto il segretario generale di Fai Cisl Calabria, Michele Sapia.

«Per la Calabria – ha spiegato Sapia – abbiamo pensato a più azioni in luoghi diversi, a piccoli gesti educativi finalizzati a diffondere una cultura della natura. Proprio in famiglia, infatti, si maturano idee e valori, stili di vita, ci si educa al rispetto delle fondamentali regole di comportamento ambientale. Dunque, l’iniziativa Fai bella l’Italia costituirà, ancora una volta, un’occasione sia per riscoprire e riaffermare l’amore per la natura, il valore del benessere ambientale e del presidio umano a tutela del territorio, sia per ampliare l’azione di cura dell’ambiente, coinvolgendo i delegati e i lavoratori con le loro famiglie nell’impegno comune per la pulizia e la cura di vari luoghi in tutta la nostra Calabria».

«La Fai Cisl vuole, con questa iniziativa – ha proseguito il segretario generale – riaffermare che senza ambiente non c’è futuro e, inoltre, rafforzare la consapevolezza che il comportamento individuale ha importanti ricadute sulla salute sia personale che collettiva. Lanceremo, perciò, un messaggio forte su questo tema centrale per tutte le generazioni. È indubbiamente necessario uno sforzo educativo sul tema dell’ambiente, e sarà strategico sostenere ulteriori azioni a favore del presidio umano a tutela del territorio, rilanciare il valore del lavoro svolto dagli addetti forestali e della bonifica, la lotta al dissesto idrogeologico, la tutela delle bellezze paesaggistiche e la manutenzione del bosco. Infine, perché no?, “Fai bella l’Italia” sarà in Calabria anche un’opportunità per fare ginnastica verde». (rcz)