FenealUil Calabria: Servono interventi emergenziali per il settore edile

La segretaria generale di FenealUil CalabriaMaria Elena Senese, ha espresso preoccupazione per la situazione che investe il settore edile, messo in crisi dall’aumento dei costi. Per questo, per la segretaria, servono interventi emergenziali.

«Caro energie e aumenti incontrollati del costo delle materie prime  – ha spiegato – unitamente alle difficoltà di approvvigionamento dei materiali, hanno comportato già una brusca frenata alla produzione e, se non si corre ai ripari, tutto ciò comporterà a breve il blocco totale dei cantieri»

«Rispetto a queste criticità – ha proseguito – il paradosso è che ancora si senta parlare di ripresa e resilienza e di aumento del Pil grazie alla spinta dell’edilizia, senza al contrario sentire nulla o quasi nulla rispetto alle misure da intraprendere per affrontarle. Gli enti locali non dispongono di personale tecnico per progettare ed impegnare gli stanziamenti, i prezzari non contengono quotazioni idonee a far fronte ai rincari oramai giornalieri, le aziende energivore hanno bloccato le produzioni, la legge di conversione del decreto legge numero 4/2022 (Sostegni-ter) non ha previsto alcuna proroga per il Superbonus delle unifamiliari, le azioni intraprese per il caro carburanti, con la riduzione del prezzo di 25 centesimi al litro è palesemente insufficiente, la disposizione che consente la rateizzazione delle bollette gas ed elettriche a 24 mesi non farà altro che indebitare ulteriormente gli operatori economici».

«Dopo il Covid-19 – ha detto ancora – mancava solo il conflitto in Russia a far aumentare le speculazioni e mettere in ulteriore crisi nazioni che come l’Italia non dispongono di alternative energetiche. Questo è il vero stato dell’arte. Tutto ciò quale conseguenza può comportare se non quella del blocco totale del comparto».

«Quale impresa piccola, media o grande – ha detto ancora – sarà in grado di partecipare alle gare del Pnrr che saranno indette in futuro? A mio avviso nessuna. Stiamo assistendo ad una guerra economica e la situazione si fa sempre più emergenziale, ma se rispetto a tutto ciò non si interviene con misure drastiche e risolutive sarà inutile discutere ancora di Piano nazionale di ripresa e resilienza e di bonus casa».

«Resterà tutto su carta – ha concluso – ovvero quei pochi interventi che partiranno resteranno incompiuti, con l’aggravio di aver comportato il default delle imprese e la perdita di migliaia di posti di lavoro con conseguente ricorso alla cassa integrazione e inesorabili e nefaste ricadute per le casse dello Stato».

Superbonus, Ance Calabria, Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil chiedono controlli mirati e misure correttive

In una nota congiunta di Ance Calabria e di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, è stata ribadita la necessità di «garantire rigore e certezza agli interventi finanziari messi in campo dal Governo in riferimento al superbonus, ponendo in essere opportune misure correttive».

«Lo chiediamo insieme ed a gran voce – hanno spiegato – in un momento di difficile transizione, tra gli effetti di quella che si spera possa essere la coda della pandemia, il caro energia, il caro materiali e tutti gli aumenti derivanti dai fattori citati. In particolare, soprattutto per quanto attiene al cosiddetto Superbonus, servono controlli puntuali, imprese qualificate e certificate che garantiscano l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro e prezzari di riferimento aggiornati per non vanificare gli effetti positivi prodotti a favore del settore con aumento dell’occupazione, ripresa dell’indotto e riqualificazione del patrimonio edilizio». 

«Per prevenire i tentativi di uso distorto delle risorse, come purtroppo fatto registrare dalle attività truffaldine scoperte e sventate dalle forze dell’ordine – hanno aggiunto il presidente di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante ed i segretari di Fillea CGIL Simone Celebre, Filca Cisl Pasquale Costabile e Feneal Uil Maria Elena Senese – non servono norme volte a bloccare tutte le iniziative in atto che procurano effetti negativi sui cittadini, sui lavoratori e sulle aziende. Occorre, invece, una regolamentazione chiara ed efficace rispetto a tutti i bonus edilizi, seguita da verifiche mirate per evitare che il settore dell’edilizia sia invaso da operatori improvvisati come le 11.600 imprese iscritte negli ultimi 6 mesi alle Camere di Commercio». 

Il riferimento va a “soluzioni forti” in grado di fermare le frodi, scongiurando l’introduzione di norme capestro, come quella dell’articolo 28 del decreto Sostegni-ter che impedisce la successione di cessione dei crediti connessi ai vari bonus edili, che di fatto bloccano i cantieri avviati con il Superbonus.  

Nel prendere atto che il Governo è già a lavoro per predisporre delle “correzioni mirate” sul Superbonus che dovrebbero essere approvate nelle prossime ore, i vertici di Ance Calabria, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, ritengono utile ed urgente il provvedimento in discussione volto a garantire maggiore trasparenza e legalità, ad evitare infortuni, lavoro irregolare, dumping. 

«È fondamentale – è stato evidenziato – subordinare la concessione dei bonus fiscali all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative sul piano nazionale, così cosi come proposto nei giorni scorsi dal ministro del Lavoro Orlando. Subordinando l’ottenimento dei benefici connessi ai bonus edilizi all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore, infatti, oltre a garantire ai lavoratori tutte le tutele previste in riferimento a salario, orario, ferie, malattie, si garantiscono adeguata formazione obbligatoria e maggiore sicurezza. Al contempo si potrebbe anche verificare in tempo reale, collegandosi alle varie banche dati disponibili (Inps, Inail, Casse Edile), l’esistenza dell’azienda, del cantiere e dei lavoratori regolarmente assunti. Si tratta di riscontri che dimostrerebbero di non trovarsi di fronte a aziende truffaldine o a cantieri aperti solo sulla carta». 

«L’auspicio – hanno concluso Giovan Battista Perciaccante, Simone Celebre, Pasquale Costabile e Maria Elena Senese – è che il Governo non perda ulteriore tempo e convochi, con urgenza, un tavolo con i soggetti interessati, per arrivare a un decreto correttivo il migliore possibile». (rcs)

FenalUil, Filca Cisl e Fillea Cgil, eletti i rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza

Sono stati eletti i rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza della FenalUil CalabriaFilca Cisl CalabriaFillea Cgil Calabria.

La scelta unanime ha visto l’elezione di Maria Antonietta Moricca, Cataldo Vitale e Spasimina Papasidero.

«A loro – si legge in una nota – spetterà il compito, secondo quanto sancito dall’articolo 48 del Decreto legislativo numero 81/08 (Testo unico della sicurezza), di rappresentare direttamente i lavoratori nei confronti dell’impresa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro nell’intera Regione».

«I numeri, purtroppo – continua la nota – ci dicono che gli infortuni sui luoghi di lavoro sono in costante aumento nonostante il settore edile abbia subito, in questi ultimi anni, una sensibile contrazione del dato occupazionale. La lunga crisi del settore, appesantita dalle ricadute economiche della pandemia da Coronavirus, ha portato le imprese a risparmiare sia nella regolarità dei rapporti di lavoro che nella sicurezza, infliggendo un duro colpo ai diritti e alle tutele dei lavoratori».

«In un settore come quello dell’edilizia, poi – prosegue la nota – emerge con più evidenza il rischio di un inquinamento del mercato, di una perdita del senso della legalità; cosa che comporta come problemi accessori il lavoro nero, l’evasione contributiva e fiscale, il mancato rispetto delle norme contrattuali (dumping) e legislative, l’assoluta precarietà delle condizioni di lavoro e di sicurezza, contribuendo ad aprire le porte ad infiltrazioni malavitose che minacciano chi denuncia e pretende legalità».

«In questo quadro – continua ancora la nota – emerge con chiarezza la necessità per i lavoratori di riporre la massima fiducia nell’azione delle Organizzazioni sindacali che li rappresentano e credere nell’impegno costante di coloro che sono stati chiamati a svolgere il delicato compito di Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali. 

«A tal proposito – conclude la nota – nelle prossime settimane, ci confronteremo anche con le controparti di Ance Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e con il sistema degli Artigiani Cna, Lega Coop, Claai per non lasciare nessuno indietro. L’obiettivo da perseguire è quello di raggiungere nel più breve tempo possibile ed in modo unitario il risultato di zero morti sul lavoro». (rcz)