La Calabria capitale della cucina italiana con la “Festa del Cuoco 2021”

Con l’edizione 2021 della Festa del Cuoco, in programma il 12 e 13 ottobre, la Calabria sarà la capitale della cucina italiana.

Una due giorni, dunque, che vedrà arrivare a Catanzaro e Soverato centinaia di chef della Federazione Italiana Cuochi, impegnati in iniziative promozionali e show cooking, realizzate grazie al coordinamento organizzativo  dell’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi, in cui sono previste lezioni di cucina, interessanti degustazioni a tema e scambi culturali e formativi tenuti da professionisti dell’Unione Regionale Cuochi Calabria, insieme alla presenza di istituzioni nazionali e regionali, di giornalisti del settore enogastronomico e di enti pubblici e privati da sempre vicini alla categoria.

Un ricco programma presentato in conferenza stampa presso il Comune di Catanzaro per un’edizione della Festa del Cuoco che intende rilanciare l’attuale dibattito sui modelli locali e territoriali di ristorazione, sul modo di ripensare l’offerta gastronomica e d’accoglienza nel periodo post Covid e sulle possibilità di valorizzare e promuovere con una nuova espressione di gusto il pesce azzurro, impropriamente definito povero.

Una serie di appuntamenti con le berrette bianche, patrocinati dalla Regione Calabria, che animeranno la nota località turistica dello ionio catanzarese e il centro cittadino del capoluogo calabrese, svolgendosi nei luoghi più caratteristici e simbolici della città di Catanzaro, illustrati nell’occasione dal Presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi, Domenico Origlia, e dal Presidente dell’Unione Regionale Cuochi Calabria, Carmelo Fabbricatore.

Insieme, i due presidenti hanno presentato i contenuti di un’edizione speciale della Festa del Cuoco, che si annuncia già come sicura affermazione di un vero mosaico di tradizioni e culture del gusto italiano, che metterà a fuoco i nuovi scenari del mondo della ristorazione.

A coordinare l’incontro con la stampa è stato il giornalista e direttore dell’Accademia Nazionale Italiana Tradizioni AlimentariValerio Caparelli, che ha posto l’accento sull’importanza di coniugare la tradizione culinaria alle sperimentazioni e alle innovazioni tecnologiche, passando dalla riscoperta delle filiere corte e dai legami solidali fra chi produce e trasforma con chi opera nella ristorazione: «l’agroalimentare e gli allevamenti locali, la piccola pesca costiera e l’acquacoltura, come forme razionali d’impiego di prodotti e specificità territoriali, sono ambiti destinati a crescere di importanza e a diventare il valore aggiunto con cui giocare la nuova partita dell’accoglienza e della sostenibilità sul piano globale».

Danilo Russo, assessore al Personale del Comune di Catanzaro, nel suo intervento in conferenza ha dichiarato: «La Festa nazionale del Cuoco è una grande opportunità per la città di Catanzaro e rappresenta un ideale rilancio dopo quasi due anni di chiusure causate dalle pandemia. Poter ospitare centinaia e centinaia di cuochi provenienti da tutte le regioni d’Italia, vederli sfilare su Corso Mazzini e nel centro storico, ospitarli al Teatro Politeama e in Villa Margherita, è una straordinaria occasione di ritrovo e una bella vetrina di promozione per il capoluogo calabrese».

«L’amministrazione – ha spiegato – con l’impegno del Sindaco Sergio Abramo e dell’Assessore al Turismo Alessandra Lobello, ha deciso di supportare convintamente questa importante iniziativa e lo ha fatto contribuendo in modo concreto, attraverso l’utilizzo delle risorse garantite dall’imposta di soggiorno: collaborando con privati e associazioni si possono e si devono realizzare eventi che hanno positive ricadute sul territorio».

La due giorni di cucina italiana in Calabria vedrà il coinvolgimento di centinaia di giovani studenti degli istituti alberghieri calabresi e di allievi delle scuole primarie e secondarie del territorio con iniziative di formazione, laboratori e workshop.

Gli istituti alberghieri calabresi, con in testa l’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Soverato”, guidato dal dirigente scolastico Renato Daniele, intervenuto all’incontro per rappresentare quanto verrà realizzato dai suoi studenti nel corso dei due giorni e per sottolineare la necessità di aumentare e rafforzare le competenze dei giovani appassionati di cucina per introdurli adeguatamente alla non semplice esperienza professionale del cuoco, metteranno in risalto l’importanza che rivestono in questo particolare momento storico i progetti sulla qualità delle materie prime e sul concetto di sostenibilità in cucina, chiavi di accesso per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano mondiale per lo sviluppo sostenibile(rrm)

 

 

SQUILLACE (CZ) – I cuochi catanzaresi hanno festeggiato il loro patrono, San Francesco Caracciolo

Nella Basilica Cattedrale di Squillace, nel rispetto delle norme vigenti, lo scorso 13 ottobre i cuochi catanzaresi hanno festeggiato il loro patrono, San Francesco Caracciolo.

Don Enzo Iezzi, cappellano dell’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi, guidata da Domenico Origlia, che ha presieduto la celebrazione, ha posto l’accento sulla condivisione e sull’amore verso gli altri, di cui il santo protettore dei cuochi è stato testimone in prima persona.

«La nostra Associazione – ha dichiarato don Iezzi – è impegnata, da anni, nell’adozione a distanza di alcuni bambini che vivono nelle comunità dei padri Caracciolini in Africa: con questo piccolo gesto, si vuole essere vicini a coloro che soffrono».

Il presidente Origlia dopo aver salutato i presenti e i soci cuochi che non c’erano, ha ringraziato chi ha permesso la realizzazione dell’evento e don Enzo Iezzi, per l’impegno nel tenere insieme i soci sotto l’aspetto religioso e di appartenenza alla comunità.

L’evento si è concluso con i tradizionali biscotti caracciolini, con l’augurio che la prossima Festa del Cuoco possa essere più partecipata e, che nel 2021, si possano ospitare i cuochi per la Festa nazionale(rcz)