Si è concluso con successo il primo Festival del costume tradizionale calabrese, organizzato dal Comune di San Giovanni in Fiore e ideato in prima persona dalla sua sindaca, Rosaria Succurro, e inserito nel programma della Settimana del turismo delle radici, che terminerà domenica prossima 25 giugno, con l’obiettivo di riunire artigianato, storia, musica, enogastronomia e religiosità locale per richiamare nella città silana gli emigrati sparsi nel mondo e i loro parenti nati all’estero.
«Questo Festival – precisa la sindaca Succurro – ha rappresentato un appuntamento fondamentale nell’ambito della Settimana del turismo delle radici, perché punto di riferimento per la valorizzazione della ricchezza culturale della nostra stupenda regione, della sua arte tessile e orafa e della storia che esprime ogni costume tradizionale. Ringrazio per la presenza il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, i Comuni che hanno partecipato e i loro sindaci, i quali hanno contribuito a dare un’immagine bellissima di cooperazione istituzionale e di festa viva delle identità territoriali, con la sfilata dei gonfaloni e delle indossatrici degli abiti legati ai singoli luoghi».
Presieduta da Anton Giulio Grande, stilista di punta e commissario di Calabria Film Commission, la giuria – con all’interno il famoso orafo Giancarlo Spadafora, la storica dell’arte Vittoria De Luca e l’artista della moda Sara Digiovanni – ha decretato la vittoria di Maria Teresa Torchia, che in rappresentanza del Comune di Maida si è aggiudicata il titolo di Regina del costume tradizionale calabrese e ha ricevuto la corona d’oro realizzata dal marchio internazionale G.B. Spadafora con sopra l’immagine del Draco Magnus et Rufus quale simbolo gioachimita identificativo dell’arte orafa del suo fondatore, Giovambattista Spadafora, che per primo intuì, più di 30 anni fa, l’importanza di puntare sul costume popolare del passato.
In gara con il Comune di Caraffa di Catanzaro, Caterina Ferragina si è aggiudicata il premio relativo alla ricercatezza dei tessuti; in gara con il Comune di San Giovanni in Fiore, Maria Chiara Falbo ha vinto il premio per i gioielli e gli accessori; in gara con il Comune di Saracena, Giulia Tramonte si è aggiudicata il premio dedicato al valore identitario. Il Festival è stato presentato da Francesca Russo e Ugo Floro. Vi hanno partecipato anche alcune pacchiane fuori concorso e nel contesto è stata presentata una rivisitazione moderna del costume tipico sangiovannese, studiata e realizzata dal tredicenne Antongiosef Arcuri. L’iniziativa è terminata con l’esibizione del cantante Peppe Voltarelli, tre volte vincitore della Targa Tenco.
«Sono certa – conclude la sindaca Succurro – che tutti insieme abbiamo gettato le basi per ampliare il Festival del costume tradizionale calabrese, che l’anno prossimo sarà ancora più grande, più bello e più popolare». (rcs)