Maltempo, Filcams Cgil chiede incontro all’assessore al Lavoro

«Chiediamo al governo regionale e alle istituzioni di ascoltare le nostre richieste e di adottare misure concrete per proteggere i lavoratori e le famiglie nei vari casi di allerta meteo». È quanto ha chiesto la Filcams Cgil Calabria, chiedendo un incontro all’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, «convinti che sia necessario intervenire per tutelare chi, pur non avendo responsabilità, paga sempre il prezzo più alto».

«L’abbandono del territorio, la mancanza di prevenzione e la scarsa manutenzione di strade, fiumi e boschi hanno creato, ormai da anni, la drammatica situazione che stiamo vivendo oggi in Calabria», ha rilevato il sindacato, ricordando come «questa non è una tragedia limitata alla nostra regione. L’intero Paese sta subendo le conseguenze devastanti delle piogge incessanti, e ogni volta ci troviamo di fronte a scenari già visti, con danni enormi e vite spezzate».

«La Calabria, fragile e dimenticata, paga un prezzo altissimo – ha proseguito il sindacato –. La statale 280, che collega la costa tirrenica a Catanzaro, è oggi il simbolo del disastro. Ma chi può dimenticare le vittime del passato, come Stefania e i suoi bambini, travolti dalla piena in luoghi ora nuovamente devastati? Questo territorio, così esposto e malservito, fa ricadere sulle spalle dei cittadini un peso insostenibile, in termini economici e di qualità della vita».

«I danni non si limitano alle infrastrutture – si legge nella nota – che richiederanno tempo e risorse per essere ripristinate. Le vere vittime sono le persone: lavoratori, studenti, malati che, nonostante le strade insicure e i rischi crescenti, non possono permettersi il lusso di rimanere a casa. C’è chi deve procurarsi il pane per la propria famiglia, chi deve affrontare cure mediche urgenti, e in questa emergenza nessuno si può fermare».

«La tragedia che stiamo vivendo non è frutto del destino, ma della mancanza di pianificazione e cura del territorio – si legge ancora –. Le Province, abolite per risparmiare, garantivano un minimo di manutenzione. Oggi, invece, si rincorrono le emergenze, spendendo di più per riparare i danni senza mai prevenire. Questo abbandono ha sottratto anche opportunità di lavoro dignitoso, come quello per la pulizia di canali e strade, e ora tutti paghiamo il conto, con interessi».

«E se già oggi vediamo gli effetti dell’abbandono statale, cosa ci aspetta con l’autonomia differenziata?», ha chiesto il sindacando, sottolineando come «mentre contiamo i danni e le famiglie si leccano le ferite, la politica deve cercare soluzioni. Non si può continuare a scaricare la responsabilità sul sistema di protezione civile e sui cittadini. Il primo colpo lo subiscono sempre le famiglie, con la chiusura delle scuole, che per molti rappresenta un dramma. Chi ha ancora i nonni a disposizione ed in salute può ritenersi fortunato, ma chi non ha questa rete di supporto è costretto ad arrangiarsi trovando strutture a pagamento o baby sitter».

«Inoltre, chi lavora in settori legati al sistema scolastico, come il personale delle mense, paga direttamente il prezzo delle chiusure. Per loro, una “giornata di lavoro” spesso significa due sole ore retribuite, e perdere anche quelle ha un impatto devastante. Non possiamo ignorare questa precarietà», ha ribadito la Filcams Cgil.

«La Filcams Cgil Calabria ringrazia chi, in queste ore drammatiche – conclude la nota – sta lavorando per garantire la sicurezza di chi deve comunque raggiungere il posto di lavoro. Ma ora chiediamo al governo regionale e alle istituzioni di ascoltare le nostre richieste e di adottare misure concrete per proteggere i lavoratori e le famiglie nei vari casi di allerta meteo». (rcz)

FilCams Cgil: Parco Eolico offshore nel Golfo di Squillace ulteriore atto di mortificazione per Calabria

Giuseppe Valentino, segretario generale della Filcams Cgil Calabria, ha ribadito come «il parco eolico che dovrebbe essere installato al largo del Golfo di Squillace è l’ennesimo atto di umiliazione e mortificazione della nostra terra della quale non siamo più titolari».

Il sindacato, infatti, è intenzionato a battersi «per difendere il territorio e contrastare questo ennesimo scempio alla bellezza perché da questo dipendono i destini di chi in Calabria ci vive e ci lavora».

«È importante – ha sottolineato – che a partire dal capoluogo di regione si impedisca la realizzazione del Parco Eolico nel mar Ionio, azione che va supportata con la partecipazione ed il sostegno dei cittadini e delle associazioni. Crediamo – continua il sindacato – che bisogna mettere un punto all’idea che la Calabria possa essere terra di invasioni barbariche o colonia di società e multinazionali che devastano il territorio lasciando soltanto briciole e macerie».

«Tanti sono gli impianti eolici ed i vari parchi solari – ha proseguito – installati finora in Calabria e gli investimenti nell’economia sostenibile, che tale è solo a parole visto che i calabresi sono rimasti con la pancia vuota e senza opportunità future laddove le ‘società green’ sono approdate con i loro progetti futuristici. Intanto, le nostre bollette continuano ad essere alte ed aumenteranno, i servizi ed il welfare insufficienti e le opportunità future sempre più risicate e allora a cosa serve realizzare altri parchi ed impianti, opere inutili e dannose che devastano il territorio e non lasciano nulla, da Reggio Calabria al Pollino, se non devastazione e fame?».

«C’è necessità di ribaltare un paradigma culturale – ha evidenziato – rispetto alla transizione energetica necessaria per salvaguardare il pianeta, che deve essere innanzitutto giusta e sostenibile, perché se non serve a chi abita i luoghi e i territori, a chi lavora e vuole realizzarsi nella propria terra, allora quegli investimenti, quelle politiche non solo diventano ingiuste ma si rivelano dannose».

«Un parco eolico come quello progettato nel Golfo di Squillace – ha ribasdito – devasterà un territorio ed un’area marina di straordinaria bellezza mettendo fine ad un turismo ancora rudimentale, ma che ha tante opportunità di crescita e, di conseguenza, devastando quel poco di economia che permette alle persone di vivere lavorando».

«La Filcams Cgil Calabria – ha concluso – sarà a fianco delle istituzioni e delle  associazioni che si battono contro l’ulteriore realizzazione di impianti del genere a partire da quest’ultima e si impegnerà per difendere la nostra terra senza la quale non saremmo più nemmeno un popolo, ma saremmo trasformati definitivamente in una colonia». (rcz)

Al via Tourism2024, l’iniziativa di Filcams Cgil Calabria tra i luoghi del turismo

Terminerà il 1° agosto Tourism2024, il percorso a tappe della Filcams Cgil Calabria tra i luoghi del turismo. Il sindacato, infatti, sarà  in strada giorno e notte per una settimana in un viaggio di racconto, ma anche di ascolto e visione, di quelle che sono le condizioni reali del turismo calabrese al di là del marketing e della propaganda che finora, a nostro avviso, ha fatto solo male alla  regione.

Turismo SottoSopra ed A muzzo sono i pilastri della campagna indirizzata a chi lavora nel settore turistico in Calabria. Campagne di sensibilizzazione ed informative su quelli che sono i problemi e le difficoltà del settore: contratti pirata, lavoro nero, turni massacranti, salari bassi, mancanza di sicurezza. A tutto questo la Filcams CGIL Calabria reagisce con nuove iniziative per attirare l’attenzione su questi temi mantenendo aperta la strada del confronto necessario con la Regione Calabria a partire dal neo-assessore al settore.

Tanti gli appuntamenti in programma, a partire dal Kalabria Eco Fest di Polia nel vibonese dove il Segretario Generale Giuseppe Valentino interverrà in un simposio sull’ecoturismo, proseguendo poi per Serra San Bruno, Isola Capo Rizzuto, Gioia Tauro e Soverato dove si terranno iniziative pubbliche sul turismo e saranno raccolte le firme per promuovere il referendum abrogativo contro l’autonomia differenziata. (rcz)

Filcams Cgil Calabria domani a Villa per dire no al Ponte e alle speculazioni sulla Calabria

Ci sarà anche la Filcams Cgil Calabria a ribadire il suo no e alle speculazioni sulla Calabria, alla manifestazione “No Ponte” in programma domani a Villa San Giovanni.

«Abbiamo bisogno di servizi, di Stato sociale, di Sanità, di lavoro e di sviluppo senza devastare, stravolgere, occupare con le industrie del Nord e dell’acciaio la nostra terra», hanno detto Giuseppe Valentino, segretario generale di Filcams Cgil Calabria, e Valerio Romano, segretario generale Filcams Cgil Area Metropolitana di RC, aggiungendo di come «abbiamo bisogno di valorizzare il turismo del mare e della montagna e non di opere faraoniche che non servono a nulla se non a placare gli appetiti della finanza buona e… cattiva».

«Siamo indignati – hanno proseguito – dall’atteggiamento del Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che in nome dei propri tornaconti politici ha svenduto la Calabria al Governo approvando ed accettando questa opera inutile come prioritaria e abbandonando la vertenza Calabria che aveva costruito con la partecipazione delle organizzazioni sindacali e che prevedeva investimenti su infrastrutture utili e già finanziate (che a causa del Ponte non si faranno)».

«Continueremo a lottare – hanno detto ancora – per difendere la nostra terra, il lavoro e la legalità a fianco delle tante associazioni, dei tanti cittadini già abusati, a fianco di chi sarà cacciato dalla propria casa senza la possibilità di potersi esprimere e di potersi tutelare e difendere. Esprimiamo il nostro dissenso non contro un “pezzo di ferro” ma contro l’idea che la Calabria possa essere luogo di abusi politici di logiche da mercato, dove si possono scaricare  tutte le voglie ed i capricci di chi è al Governo per garantirsi il consenso elettorale al Nord».

«Parlano di autonomia differenziata (contro la quale continuiamo a lottare) e poi ci calano dall’alto quello che gli pare! – hanno concluso –. La Filcams Cgil Calabria non ci sta e si ritroverà con le lavoratrici ed i lavoratori che ogni giorno con il loro sudore e sacrificio difendono la nostra Terra e la valorizzano, a Villa San Giovanni sabato 18 maggio, per dire no al Ponte sullo Stretto». (rcz)

Filcams Cgil Calabria chiede a Regione di rivedere i termini delle concessioni balneari

Giuseppe Valentino, segretario generale di Filmcams Cgil Calabria, ha chiesto alla Regione «rivedere il tema delle concessioni pubbliche, ma con regole che determinano anche sicurezza e qualità del lavoro in un settore che è il più irregolare del Paese con tassi di lavoro nero e sfruttamento fuori controllo».

«Come Filcams Cgil chiediamo da tempo, anche in Calabria – ha ricordato – di confrontarci su questi temi a partire dalla Regione, ma abbiamo registrato solamente atteggiamenti ostili, di supponenza, barricate politiche ed assenza di volontà di dialogo.

«Sulle concessioni balneari e la questione della libera concorrenza – ha detto Valentino – ci sarebbe tanto da dire. Spazi pubblici tolti alla comunità in nome di un bene comune che dovrebbe essere il lavoro, il benessere e la crescita collettiva.  Invece, il dibattito si concentra addirittura sugli eventuali danni che i privati vanterebbero nel caso di avvio delle gare e di fronte ad un’eventuale perdita della concessione attuale, poiché si afferma che negli anni abbiano investito».

«Una contestazione legittima ma che non tiene conto del motivo – ha proseguito – per cui noi cittadini rinunciamo ad uno spazio pubblico per assegnarlo “temporaneamente” a dei soggetti piuttosto che ad altri, che non è il profitto. Non è in nome del profitto che gli spazi pubblici devono essere assegnati, se si parte da qui il resto diventa tutto piuttosto facile».

«C’è il tema della Legalità, la questione della Regolarità – ha proseguito – tutte cose che interessano poco alla politica ed alle Istituzioni, soprattutto, in questa fase preelettorale dove è facile aizzare le barricate contro l’Europa matrigna, quando è l’irresponsabilità di chi è al Governo (oggi come ieri) a determinare queste situazioni di incertezza che non fanno bene né alle imprese né ai lavoratori».

«La Filcams Cgil Calabria – ha concluso – auspica un cambio di atteggiamento a partire dal governo regionale che aiuti ad affrontare questa situazione in maniera meno ideologica e più pratica nell’interesse della Calabria e dei suoi cittadini». (rcz)

Filmcams Cgil Calabria: G7 del Commercio occasione storica per il settore

Giuseppe Valentino, segretario generale della Filmcams Cgil Calabria, esprimendo soddisfazione per l’annuncio del G7 del Commercio in Calabria, ha auspicato che «a partire dalla Giunta regionale non si perda l’occasione di riformare il settore costruendo un confronto di merito con le Organizzazioni Sindacali e datoriali in vista dell’annunciato G7 sul tema del Commercio e sul futuro di un settore che interessa la vita di migliaia di lavoratori e lavoratrici calabresi».

«Qualora non rientrasse in una mera operazione propagandistica in vista delle elezioni europee, l’organizzazione del G7 sul commercio che il ministro Tajani ha annunciato si terrà  il prossimo luglio in Calabria può essere un’occasione storica ed importante per il settore», ha spiegato, ricordando come «il settore del Commercio in Calabria non ha le stesse caratteristiche che nel resto del Paese, perché manca una classe imprenditoriale vera e propria e la distruzione dei grandi gruppi e marchi è spesso spezzettata in franchising».

«Un settore frammentato – ha continuato – che offre lavoro precario e frammentato con ampia diffusione di deregulation e illegalità nella mancata applicazione dei Contatti Nazionali. Un settore che in Calabria è regolato da una legge risalente al Millennio scorso e sulla quale le Categorie sindacali hanno chiesto più volte di confrontarsi con la Giunta Regionale. Un settore che assieme a quello del Turismo è in mobilitazione per chiedere il rinnovo dei 15 Contratti Collettivi Nazionali scaduti e per i quali al fine di sbloccare le trattative le lavoratrici ed i lavoratori sciopereranno per l’intera giornata del 22 dicembre». (rcz) 

Filcams Cgil Calabria: Serve cambio drastico nella gestione delle relazioni sindacali

Serve un cambio drastico nella gestione delle relazioni sindacali. È quanto ha chiesto la Filcams Cgil Calabria, in merito alla miope gestione della società AZ SPA «che pur di trarre vantaggi economici – viene spiegato in una nota – è disposta a passare sulle vite delle persone che mandano avanti l’impresa con il proprio sudore e la fatica».

«L’ultimo rilievo mosso alla società riguarda il calcolo dei permessi, quindi di ore di retribuzione – si legge – per chi suo malgrado fruisce delle agibilità stabilite dalla Legge 104. Avevamo segnalato alla proprietà la stortura non solo di natura contrattuale ma anche morale, perché mirata a penalizzare coloro che per un bisogno di assistenza o di cura hanno necessità di avere dei permessi riconosciuti dalla Legge. L’ufficio risorse umane, seppur in presenza della segnalazione della Filcams Cgil Calabria ha continuato a sottrarre ai propri dipendenti i giorni di fruizione dei permessi Legge 104 dal calcolo dei Rol ed ex festività».

1Siamo dovuti passare alla denuncia ed all’Ispettorato del Lavoro, con tutte le lungaggini del caso – ha spiegato il sindacato – per accertare che AZ SPA ha torto marcio. Cosí come aveva torto nel trasferimento del ramo d’azienda al quale la sola Filcams Cgil Calabria si è opposta e che oggi dovrebbe far riflettere i vertici aziendali visti i guai giudiziari che stanno interessando le cooperative Soa, Agon e Lexlab».

«Consigliamo ad AZ SPA di cambiare atteggiamento e di rimettere a posto corrette relazioni sindacali – conclude la nota – che permettano a chi dirige e a chi gestisce il personale di evitare continui scivoloni che fanno male non solo a chi lavora ma mettono a rischio il futuro della società con possibili conseguenze catastrofiche. La Filcams Cgil Calabria invita i lavoratori e le lavoratrici che hanno fruito di permessi per Legge 104 ad attivare le tutele necessarie per far valere i propri diritti». (rcz)

 

Filmcams Cgil Calabria: Serve scrivere un “Testo Unico” sul turismo

Per la Segreteria regionale di Filcams Cgil Calabria «serve scrivere il Testo Unico sul turismo e bisogna ripartire proprio da inchieste come Malapianta affinché intrecci e commistioni, inquinamento dell’economia non debbano più ripetersi».

E proprio dall’inchiesta Malapianta, che descriveva un settore Turistico asservito e fortemente condizionato dalla ‘ndrangheta, che la Filcams Cgil ha fatto nascere la campagna Caffè Corretto.

«L’esito del processo d’appello con le condanne confermate ai clan – continua la nota – è sicuramente una notizia positiva che punisce chi ha commesso gravi reati ma che non restituirà a chi ha subito torti e vessazioni la dignità e il maltolto. Lavoratori e lavoratrici che sono stati sfruttati o che non hanno avuto possibilità di faticare perché quel posto toccava a qualcun altro, aziende tagliate fuori dal mercato per favorirne altre che non hanno potuto crescere ed offrire lavoro, tutto questo è quello che soffoca la Calabria e di cui la politica innanzitutto deve occuparsi perché alcune cose non succedano».
«La Magistratura ha fatto e continua a fare un lavoro prezioso per riscattare la Calabria – viene evidenziato – così come le forze dell’ordine che vanno sostenute e ringraziate ma l’obiettivo della Filcams Cgil e di “Caffè Corretto” rimane cambiare questo stato di cose, far prendere coscienza e costruire alleanze con chi vuole restare in Calabria e vivere dignitosamente attraverso il proprio onesto lavoro».
«Per questo non smettiamo di appellarci alla Politica, alle associazioni datoriali ed alle Istituzioni – viene ricordato – affinché si costruiscano assieme alleanze e strategie contro il malaffare e per il lavoro corretto. Come calabresi, come lavoratrici e lavoratori meritiamo di vivere dignitosamente e di crescere nella nostra Terra, di difenderne la bellezza e di tutelarla».
«La Filcams Cgil Calabria continua a battersi in prima linea contro la criminalità – conclude la nota – perché questo significa liberare il lavoro dal ricatto e dall’imposizione a regole non scritte che gente senza cittadinanza, come sono questi criminali, vuole e continua ad imporre». (rcz)

Turismo, la Filcams Cgil Calabria critica nei confronti del lavoro del governatore Occhiuto

Giuseppe Valentino, segretario generale Filcams Cgil Calabria, attacca la Regione per quanto riguarda il turismo.

«Le notizie sulle brillanti operazioni che le task force ispettive stanno conducendo in giro per la Calabria rappresentano la conferma di quanto la Filcams Cgil sta affermando da anni, nell’indifferenza della politica, delle Istituzioni e delle imprese – dice – Se nemmeno in presenza di un bando regionale che incentiva le assunzioni nel lavoro stagionale e ordinario nel Turismo, risultato della contrattazione tra i sindacati e l’assessorato al Lavoro, si riesce ad invertire la tendenza rispetto ad illegalità e lavoro nero in questa Regione siamo davanti ad un baratro. Le responsabilità sono diffuse, a partire dalla mancanza di cultura del lavoro tra questi falsi imprenditori senza alcuna responsabilità sociale e civile, per finire all’apice della politica regionale, cioè il presidente Occhiuto che sul Turismo non intende aprire un confronto, più volte richiesto, sentendosi evidentemente soddisfatto di come si sfrutta il lavoro e si alimenta l’illegalità».

«Come Filcams Cgil – aggiunge Valentino – abbiamo pubblicamente denunciato le storture, che si consumano su spazi e concessioni pubbliche senza che vi sia un controllo preventivo sulla qualità del lavoro e il rispetto delle leggi. A nulla sono valse le morti di lavoratori, consumate sulle strade calabresi, come ogni stagione turistica estiva, nell’indifferenza generale. Quando un Paese, la tua Terra, ti offre solo sfruttamento e pene, sofferenza e violenza è tutto il tessuto democratico a soffrirne ed ad indebolirsi, imbarbarendo la convivenza tra cittadini che diventano esclusi per colpa di una società che tollera e non si indigna, non reagisce di fronte a queste barbarie».

«La Filcams Cgil Calabria – conclude – continua nella sua azione di denuncia e rappresentanza delle istanze e delle ragioni di chi lavora attraverso la campagna mettiamo il Turismo Sottosopra e continuerà a battere alle sorde porte del Presidente della Regione che sarà chiamato come è giusto alle sue responsabilità ed irresponsabilità nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici fragili della nostra regione». (rcz)

Cgil e Filcams Calabria: Si allerti Ministero per individuare nuove navi traghetto

La Segreteria di Cgil Calabria e Filcams Cgil Calabria ha reso noto di aver portato in Consiglio regionale «le nostre proposte di valutazione del Piano Strutturale del Turismo».

«Abbiamo avuto l’opportunità di illustrare le nostre proposte ai gruppi consiliari, che hanno avuto la sensibilità di incontrarci ed ascoltarci», hanno spiegato le Segreterie che, sempre al Consiglio regionale, hanno esposto il problema del rischio emergenza per Calabria e Sicilia a causa del sequestro dei traghetti della Caronte e Tourist che potrebbe portare, specie in piena estate, a disagi e code infinite proprio quando c’è bisogno di rafforzare i servizi di trasporto marittimo.

«Il Consiglio Regionale, nella nostra proposta – conclude la nota delle Segreterie – dovrebbe impegnare il presidente Occhiuto e la sua giunta ad adoperarsi presso il Ministero competente e le Autorità preposte per risolvere immediatamente il problema reperendo le navi traghetto necessarie a garantire i servizi minimi di trasporto, fermo restando il percorso giudiziario che va garantito per ripristinare la legalità». (rrc)