Sabato si conclude il progetto Libert@dipartecipare di Fish Calabria

Sabato 15 maggio, alle 10, in forma online su Zoom, si chiude il progetto Libert@dipartecipare di Fish Calabria, un percorso in cui sono state affrontate tutte le tematiche che riguardano le persone con disabilità dando ampio respiro a tutto ciò che riguarda il progetto individuale, la vita indipendente, i diritti e i doveri, l’inclusione scolastica, sociale e lavorativa, tutto compreso in una politica impostata sul “Nulla su di noi senza di noi”.

Nella giornata di sabato, dunque, la presidente Nunzia Coppedè presenterà il progetto che ha visto, per 18 mesi, grazie alla piattaforma digitale Libert@dipartecipare, 27 incontri per 36 ore di formazione continua e una media di 80 partecipanti per ogni sessione.

Il monitoraggio e la valutazione è a cura di Annamaria Bianchi, tutor del progetto, mentre le testimonianze saranno di Vincenzo Falabella, presidente nazionale Fish OnlusLuciano Squillaci, portavoce Fortum Terzo Settore Calabria. Le conclusioni sono affidate a Gianluca Gallo, assessore regionale alle Politiche Sociali e alla presidente Coppedè. Coordina Giacomo Panizza, presidente della Comunità Progetto Sud.

«Webinar – ha spiegato la presidente – che hanno animato, mobilizzato e reso partecipe tante persone con disabilità e i familiari che hanno raccolto con interesse la nostra offerta formativa, desideriamo chiudere il progetto con un evento di restituzione importante svolto a distanza con la piattaforma che ci ha accompagnato fino a qui e ha reso possibile tutto questo».

«La Fish Calabria Onlus – ha concluso la Coppedè – è un’organizzazione di rappresentanza e in questo momento in cui si stanno organizzando in Calabria piani di zona, le associazioni coinvolte hanno partecipato alla formazione con l’intento di acquisire le competenze necessarie ad agire una buona rappresentanza sui territori in cui vivono e lavorano. Desideriamo dedicare l’ultimo incontro proprio alla rappresentanza scegliendo dei testimoni privilegiati che agiscono quest’ultima nel mondo del sociale». (rcz)

Fish Calabria: Il nuovo Dpcm non accenna a misure specifiche per gli alunni con disabilità

«Nel Dpcm di sabato 24 ottobre, non vi è alcun accenno a misure specifiche da adottare per gli alunni con disabilità». È questa la denuncia di Fish Calabria, che «ritiene irrinunciabile la presenza quotidiana a scuola degli alunni con disabilità, in una dimensione inclusiva, vera e partecipata. La didattica in presenza per gli alunni con disabilità è un diritto riconosciuto».

L’Ente, infatti, ha ricordato che, unitamente alla Fish nazionale, «ha lavorato alacremente, in questi mesi, a tutela degli alunni con disabilità, proponendo soluzioni specifiche al Miur per continuare a garantire in questo periodo emergenziale il diritto allo studio di tutti gli alunni» e che il Miur, tra le altre cose, successivamente al nuovo decreto, in una nota ha sottolineato che «particolare attenzione, nell’attuazione della misura, va posta agli alunni con disabilità, con disturbi specifici dell’apprendimento ed altri bisogni educativi speciali. In tal senso, si ricorda che vanno applicate puntualmente le indicazioni contenute nel Decreto del Ministro dell’istruzione 7 agosto 2020 n. 89 e nell’Ordinanza del Ministro dell’istruzione 9 ottobre 2020, n. 134».

«Purtroppo – si legge in una nota – anche nelle due ordinanze della Regione Calabria sulla sospensione delle attività didattiche in presenza non si accenna minimamente alle misure possibili per garantire il diritto alla didattica in presenza per gli alunni con disabilità».

«Per gli alunni con disabilità – prosegue ancora la nota – questo nuovo fermo della scuola comporterà notevoli danni sia sulla loro crescita di studenti, andando ad aumentare le numerose problematiche già create lo scorso anno scolastico, sia incidendo notevolmente sul gap già esistente con i loro coetanei quando si potrà tornare a scuola».

Fish Calabria, ribadendo che «la didattica in presenza per gli alunni con disabilità è un diritto riconosciuto», ha ricordato che «Decreto Ministeriale n° 39 del 26 giugno 2020 ha già espressamente previsto che Nel caso di nuova sospensione dell’attività didattica l’Amministrazione centrale, le Regioni, gli Enti locali, gli enti gestori delle istituzioni scolastiche paritarie e le istituzioni scolastiche statali opereranno, ciascuno secondo il proprio livello di competenza, per garantire la frequenza scolastica in presenza, in condizioni di reale inclusione, degli alunni con disabilità e degli alunni e studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione. La circostanza di cui al presente paragrafo sarà regolata da apposito atto dispositivo. Ove, per specifiche condizioni individuali o di contesto, non sia possibile garantire la frequenza scolastica agli alunni con disabilità, il coinvolgimento delle figure di supporto messe a disposizione dagli Enti locali (Operatori Educativi per l’Autonomia e Assistenti alla comunicazione, per gli alunni con disabilità sensoriale), recentemente definita dall’art. 48 della Legge di conversione del DL “Cura Italia”, contribuirà ad assicurare un alto livello di inclusività agli alunni con disabilità grave, collaborando al mantenimento della relazione educativa con gli insegnanti della classe e con quello di sostegno».

«Pertanto, chiediamo – ha dichiarato Fish Calabria – che gli studenti con disabilità continuino a frequentare in presenza la scuola per poter garantire loro il diritto allo studio. Allo stesso tempo, però, chiediamo che gli studenti con disabilità e il docente di sostegno con l’assistente all’autonomia e la comunicazione non siano lasciati soli in classe, ma si preveda la presenza anche di un piccolo gruppo di compagni di classe per garantire le “condizioni di reale inclusione” previste dal D.m. n° 39/20. I compagni che dovrebbero essere presenti in classe con l’alunno con disabilità potrebbero essere quelli già citati dallo stesso D.m. n° 39 “alunni e studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione”, oppure individuati dalle singole scuole in base al principio dell’autonomia scolastica».

«Qualora – ha aggiunto – l’alunno con disabilità sia certificato anche “fragile”  il Ministero dell’Istruzione con l’Ordinanza n° 134 del 9 Ottobre 2020 ha chiarito le modalità della loro scolarizzazione. A seguito della domanda scritta e documentata rivolta dalla famiglia alla scuola, l’alunno “fragile” può fruire, oltre che della didattica a distanza, anche di istruzione domiciliare in presenza. L’Ordinanza Ministeriale chiarisce che sono alunni “fragili” quanti, con o senza disabilità, abbiano una certificazione di immunodeficienza o patologia grave rilasciata dal pediatra di libera scelta (Pls) o dal medico di medicina generale (Mmg in raccordo col dipartimento di prevenzione (DdP) territoriale. Il Pei degli studenti con disabilità riconosciuti anche “fragili” deve naturalmente essere aggiornato alla nuova situazione didattica e, in caso di istruzione domiciliare, si può prevedere che il docente di sostegno e/o l’assistente specialistico all’autonomia e alla comunicazione svolgano a casa le ore già assegnate per l’alunno a scuola».

«In conclusione – conclude la nota – la Fish Calabriaben consapevole del triste periodo che sta attraversando la nostra Regione a causa del lutto che ha coinvolto tutti, chiede, alla luce della normativa citata che, la Regione Calabria, gli Enti Locali, gli enti gestori delle istituzioni scolastiche paritarie e le istituzioni scolastiche stataliadottino tutte le misure adeguate per permettere ai nostri studenti la frequenza scolastica in presenza o, qualora lo studente con disabilità sia anche “fragile”, si attivino immediatamente i progetti di istruzione domiciliare da realizzarsi tramite gli insegnanti di sostegno e gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione degli enti locali, anche garantendo la connessione a distanza con i propri docenti e compagni di classe. A tal fine rimaniamo disponibili per dare sostegno e supporto sia alle Istituzioni che agli alunni con disabilità che dovessero richiederlo». (rrm)

La Regione verso un patto formativo congiunto con le Associazioni Fish Calabria e Fand

L’assessore regionale all’Istruzione, Sandra Savaglio, insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, ha convocato una riunione con le Associazioni Fish CalabriaFand Calabria.

Presenti, all’incontro, anche l’Ufficio scolastico regionale con le delegate della direttrice Maria Rita Calvosa, le professoresse Marino e Siclari, e dei tecnici regionali: dirigenti all’edilizia scolastica, ai trasporti e all’istruzione che hanno potuto fornire risposte e informazioni alle sollecitazioni dei presenti.

L’assessore Savaglio ha dichiarato che «rendere le persone autonomi, indipendenti, equivale restituirgli dignità e libertà, diritti che appartengono a tutte e tutti, indistintamente. Su questa strada si intende procedere andando verso un patto formativo congiunto».

«Avere promosso un tavolo di ascolto con la nostra Federazione – hanno affermato Emilia Amantea e Maria Pia Tucci, al tavolo in rappresentanza della Fish Calabria, delegate dalla presidente Nunzia Coppedé – è quanto di più attuale possa un’Amministrazione virtuosa offrire per aprire un dialogo con le Associazioni alla luce della Convenzione Onu, della nostra Costituzione e di tutte le indicazioni di Buone Pratiche che la moderna letteratura scientifica ha prodotto nel merito».

«Metteremo con piacere a Vostra disposizione – hanno aggiunto – la nostra esperienza maturata anche in altre Regioni, auspicando, come abbiamo chiesto durante il tavolo di questa mattina, misure di monitoraggio e di confronto periodico per arrivare a risoluzioni concrete di tutte quelle situazioni che ancora non garantiscono, in maniera efficace, l’inserimento per tutti gli alunni e alunne, in particolare per quelli che hanno bisogno di avere un sostegno per accedere all’offerta formativa e di istruzione».

«Esprimiamo il più vivo apprezzamento all’iniziativa – ha aggiunto Maurizio Simone, presidente Fand Calabria – che auspichiamo diventi non sono un momento isolato ma un tavolo di lavoro permanente sull’istruzione che affronti quotidianamente, in maniera fattiva e con tutti gli attori protagonisti, le tematiche scolastiche con riferimento in particolare alla disabilità in tutti suoi aspetti. In tal senso ringraziamo l’assessore Savaglio per aver avviato tale percorso».

Sul concreto, dalla Regione, oltre allo stanziamento di risorse maggiori da investire sul diritto allo Studio in termini di assistenti alla persona, arrivano anche 80 nuovi mezzi di trasporto dotati di pedane in modo da favorire l’accesso ed eliminare barriere 1e inoltre – ha specificato il dirigente regionale ai trasporti Francesco Tarsia – laddove non ci fossero autobus senza barriere si sono attivati servizi a chiamata in accordo con le società consortili». (rrm)

Fish Calabria lancia la piattaforma del progetto libert@dipartecipare

La Federazione Italiana per il superamento dell’handicap Calabria lancia la piattaforma online del progetto Libert@dipartecipare.

Realizzato grazie all’ “avviso pubblico per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza locale ai sensi degli artt. 72 e 73 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 con bando del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Regione Calabria in accordo di programma per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, gli obiettivi del progetto sono la condivisione di buone pratiche e soprattutto la formazione destinata alle persone che vivono la condizione di disabilità e che operano nel settore delle politiche sociali e dei diritti.

Grazie alla piattaforma, infatti, saranno erogati moduli di Formazione a distanza, vere e proprie lezioni finalizzate all’ ampliamento delle conoscenze e delle competenze dei partecipanti. Inoltre sarà possibile effettuare ricerche relative al mondo della disabilità e consentire in un’area riservata il regolare svolgimento della vita associativa della federazione e degli associati, evitando così onerosi e, a volte, complicati spostamenti.

«I temi del calendario formativo – ha spiegato Annamaria Bianchi, tutor d’aula virtuale del progetto e dirigente regionale Fish Calabria –spaziano dal diritto all’uguaglianza alle politiche non discriminatorie, dal progetto individuale al dopo di noi, alla vita indipendente, ai servizi offerti nei vari territori. Dal diritto allo studio, alla formazione professionale e all’orientamento al lavoro. Dalla riforma del terzo settore alla mobilità e al turismo accessibile. Una pluralità di argomenti che permetteranno di interloquire non solo con gli amministratori locali, i dirigenti scolastici e la compagine pubblica e privata ma anche fra associazioni stesse, per meglio comprendere le potenzialità e le criticità di ogni provincia calabrese nonché le esigenze di ciascuno, per lavorare in sinergia, coordinandosi, mirando all’uniformità di strumenti e obiettivi per una maggiore efficacia della partecipazione attiva».

Libert@dipartecipare «Vuole sviluppare l’empowerment sia delle persone e delle organizzazioni coinvolte, sia del contesto sociale e politico locale e regionale – ha sottolineato Rita Barbuto, che raccoglierà dati e risultati del progetto per la parte formativa – L’empowerment individuale produrrà, su chi sarà coinvolto, un maggior controllo sulla propria vita mentre quello sociale o comunitario permetterà il riconoscimento dell’esperienza degli altri e la legittimazione della voce di tutti e allo stesso tempo, contribuirà alla rimozione degli ostacoli che limitano la vita delle persone con disabilità nella società».

Il progetto, inoltre, è stato presentato via web alla presenza di Gianluca Gallo, assessore alle Politiche sociali della Regione Calabria, Nunzia Coppedé, presidente Fish Calabria, Rita Barbuto, dirigente regionale Fish e responsabile della raccolta dati della formazione nel progetto, nonché a sua volta docente, Annamaria Bianchi, dirigente regionale Fish e tutor dei partecipanti alla formazione prevista nel progetto, Salvator De Benedetto, direttore Generale del Centro Ricerche Astrea e consulente tecnico del progetto. Ha moderato da Maria Pia Tucci, giornalista e ufficio stampa del progetto, oltre ad alcuni soci.

L’on. Gallo, ha portato i saluti della presidente Santelli, assente per altri impegni istituzionali, e ha tracciato quelle che per lui sono le priorità «da momenti di crisi, come quello che stiamo vivendo – ha detto – due sono gli elementi da cui ripartire: la terra e le persone, tracciando nuove linee e occasioni di incontro per dare attuazione alle politiche di settore, con uno sguardo attendo ai territori e alle istituzioni locali ».
Riguardo il progetto, dice – «festeggiamo l’ inizio di un percorso di un progetto di cui raccolgo una buona eredità, ed è questa l’ occasione per conoscerci e avviare un dialogo costruttivo sui temi del sociale».

Molti sono stati gli argomenti toccati nel corso della conferenza stampa, e l’ Assessore ha risposto anche alle domande sulle modalità di riapertura dei servizi per le persone con disabilità anticipando che a breve sarà pubblicata «un’ ordinanza con tutti i protocolli riguardanti la riapertura dei centri diurni».

In apertura, l’intervento della presidente della Fish Calabria, Nunzia Coppedé, che ha sottolineato la mission di rappresentanza, che è propria della Federazione italiana per il superamento dell’handicap. E nello specifico del progetto, sottolinea che «Libert@dipartecipare vedrà impegnati volontari e il gruppo di pilotaggio della federazione con l’obiettivo di valorizzare l’ associazionismo e la partecipazione. 12 mesi di formazione con un calendario didattico che prevede la prima lezione già il prossimo giovedì 14 maggio e che ha consentito lo svolgersi dell’assemblea regionale Fish il 4 maggio scorso. Data in cui abbiamo visto moltiplicarsi il numero di persone presenti a cui solitamente siamo abituati» – dice, e aggiunge – «la nuova piattaforma, a cui avevamo pensato prima che il coronavirus invadesse e cambiasse le nostre abitudini di vita, era stato pensato come uno strumento utile a superare le mancanze dei mezzi di trasporto che spesso non consentono alle persone con disabilità di muoversi in autonomia per raggiungere altri territori all’ interno della nostra stessa regione».

«Chiediamo alla Calabria – ha concluso – approfittando di questo appuntamento che ci porta a vivere in modo nuovo le relazioni, di adeguarsi agli standard di altre regioni, anche del Sud, che sono in grado di garantire una politica dei diritti per le persone con disabilità». (dc)