La Carovana Flc Cgil arriva in Calabria

Fa tappa domani, in Calabria, la Carovana dell’Flc Cgil, con lo scopo di sensibilizzare e avviare una discussione sull’autonomia differenziata, la questione salariale nei settori pubblici e privati della conoscenza a partire dai rinnovi contrattuali, la precarizzazione e la qualità del lavoro, la privatizzazione e il definanziamento di Scuola, Università, Ricerca e Afam.

La carovana, che sta percorrendo in lungo e il largo lo Stivale con lo slogan Stesso Paese, stessi diritti, sarà nella regione fino al 16 aprile. La prima tappa è Trebisacce, per poi spostarsi a Corigliano Rossano e, infine, a Castrovillari.

Giovedì 11 aprile la carovana inizierà il suo tour da Cosenza dove dalle 9.30 sosterà in piazza XI Settembre con iniziative sulla salute e sicurezza sul lavoro. Alle 15.30 il mezzo raggiungerà l’Università della Calabria. Venerdì, la Carovana farà tappa a Catanzaro. Lì incontrerà il sindaco Nicola Fiorita e una delegazione di personale delle scuole cittadine. Alle 12 la carovana arriverà a Crotone, dove in piazza della Resistenza incontrerà il primo cittadino Vincenzo Voce e una rappresentanza del personale scolastico della città. Nel pomeriggio, alle 15:30, altra tappa a Catanzaro, stavolta all’Università Magna Graecia, per un’iniziativa con il professor Antonio Viscomi, ordinario di Diritto del lavoro, e gli studenti.

«Si tratta – ha spiegato il segretario Generale FLC Cgil Calabria, Mimmo Denaro – di un appuntamento importante, un’occasione per contrastare un progetto pericoloso, soprattutto per la nostra regione. L’approvazione del Ddl Calderoli è un vero disegno secessionista che provocherebbe pesanti conseguenze, con un’autonomia differenziata che, di fatto, frammenterebbe il sistema pubblico di istruzione, che per noi deve essere unico e uguale su tutto il territorio nazionale».

«Le conseguenze sarebbero gravi e irreversibili – ha aggiunto – con un aumento del divario fra Nord e Sud su politiche di rilevanza strategica per la crescita e lo sviluppo: ambiente, infrastrutture, energia e, soprattutto la scuola, con il concreto rischio di una regionalizzazione che renderebbe diseguale il diritto allo studio».

«Diverse sono le adesioni che ci sono arrivate – ha concluso – così come le testimonianze che raccoglieremo lungo il percorso, a dimostrazione che la battaglia contro i pericoli di questo scellerato progetto ci riguarda tutti».

Il programma dal 13 al 16 aprile

Sabato 13 aprile alle 9:30 il tour della carovana approda a Vibo Valentia in Corso Vittorio Emanuele per un’iniziativa che coinvolgerà “a microfono aperto” cittadini e studenti e vedrà gli interventi del deputato pentastellato Riccardo Tucci e dei consiglieri regionali Antonio Lo Schiavo e Raffaele Mammoliti, oltre che del già parlamentare e già sindaco di Rosarno e scrittore Peppino Lavorato.

Alle 15:30 il mezzo della Flc arriverà su Corso Nicotera a Lamezia Terme dove, oltre a coinvolgere “a microfono aperto” cittadini e studenti incontrerà il fondatore della Comunità Progetto Sud don Giacomo Panizza e il fondatore del Comitato Difendiamo la Costituzione, Mario De Grazia.

Domenica 14 aprile dalle 10 alle 13 tappa al Centro Commerciale di Maida, Lamezia Terme con volantinaggio e sensibilizzazione. Alle 18 il tour arriverà a Siderno sul Lungomare delle Palme per incontrare dirigenti scolastici, cittadini, il sindaco di Siderno, Maria Teresa Fragomeni, il sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano, e il vice sindaco di Gioiosa Ionica, Salvatore Fuda.

Lunedì 15 aprile la carovana dei diritti ripartirà da Palmi dove dalle 10 sarà in piazza Primo Maggio per incontrare il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio e quello di Gioia Tauro, Aldo Alessio. Alle 18 arrivo a Cinquefrondi a piazza della Repubblica per un confronto con il sindaco della città Michele Conia e quello di Polistena, Michele Tripodi.

Martedì 16 aprile ultima sosta calabrese all’Università Mediterranea di Reggio Calabria per l’iniziativa “Sistema di istruzione nazionale e opportunità sul territorio.

La turbo autonomia universitaria e la filiera tecnologica professionale come autonomia differenziata dal basso” che si svolgerà dalle 9 alle 17 e vedrà gli interventi del Segretario Nazionale Cgil Christian Ferrari, le Segretarie Nazionali FLC Cgil Pina Di Lullo e Graziamaria Pistorino, il Segretario Generale FLC Cgil Calabria Mimmo Denaro, la professoressa di Antropologia e pedagogia interculturale dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Laura Marchetti, la presidente di Proteo Fare Sapere Calabria, Claudia Neri. (rrm)

Scuola, Flc Cgil replica alla Regione: Nessuna strumentalizzazione

La Flc Cgil Calabria replica alle dichiarazioni rilasciate dalla vicepresidente della Regione, Giusi Princi, in merito alla Scuola e al fatto che la «Calabria guadagna tre autonomie rispetto ai criteri pre-covid», ritenendo necessario fare delle precisazioni.

«L’averci chiamato in causa con l’accusa di diffondere notizie fuorvianti, di strumentalizzare la scuola per questioni politiche, di generare confusione e di non comprendere cosa leggiamo – si legge – ci impone il dovere di un necessario chiarimento, nei confronti dell’opinione pubblica e, in modo particolare, nei confronti dei nostri iscritti e dell’intera comunità educante. I nostri comunicati si limitano a esprimere una legittima opinione sul piano politico, nel pieno rispetto della libertà che ci riconosce l’art. 39 della Costituzione».

«L’odg approvato all’unanimità in data 24/07/2023 nel corso della nostra assemblea regionale – viene spiegato –, non fa altro che ribadire quale sia il nostro giudizio politico sul dimensionamento scolastico previsto dall’ultima Legge di Bilancio varata dal Governo a partire dall’anno scolastico 2024/2025. Tale giudizio, soprattutto per gli effetti che la legge produrrà nelle regioni del Sud, non può che essere negativo, al punto che la nostra Organizzazione ha già da tempo annunciato l’impugnazione del decreto attuativo. Sappiamo bene (e non abbiamo mai sostenuto il contrario) che si tratta di un provvedimento nazionale, che non lascia spazio alle singole Regioni sul numero delle autonomie da assegnare».

«È questa infatti la ragione del ricorso alla Corte Costituzionale da parte di Campania, Puglia, Toscana ed Emilia Romagna, cui si uniscono le perplessità e le richieste di rassicurazioni che Sardegna e Abruzzo, Regioni di centrodestra, hanno manifestato nel corso della conferenza Stato Regioni», ha spiegato il sindacato, sottolineando come «la Regione Calabria, invece, che dal provvedimento risulta essere dopo la Basilicata la più penalizzata in termini di riduzione percentuale delle autonomie con il 23,3%, non avendo espresso perplessità, ha evidentemente ritenuto politicamente giusto e giuridicamente corretto il provvedimento».

«In merito a quanto riportato circa la presunta concertazione e condivisione delle linee guida – si legge nella nota – che contemplano i criteri con cui la Regione Calabria vuole riorganizzare la rete scolastica dei prossimi anni, sono necessarie alcune puntualizzazioni. Se si esclude l’evento del 9 giugno 2023, in cui il Ministro Valditara ha presentato la sua famigerata “Agenda Sud”, gli incontri che hanno preceduto l’informativa del 19 luglio 2023 sono stati 3: – il primo, del 2 febbraio 2023, che ci risulta essere stato richiesto delle OO.SS regionali comparto scuola a seguito del comunicato stampa relativo alla polemica con l’assessore alle politiche Sociali, dott.ssa Staine; – il secondo, del 07 marzo 2023, il cui ordine del giorno è stato Dimensionamento scolastico: osservatorio dispersione scolastica, numeri e disamine; – il terzo, del 13 marzo 2023, sul Forum zero – sei».

«L’apprezzamento che Carmen Aiello e Grace D’Agata, le due componenti della nostra Segreteria regionale chiamate in causa all’interno del comunicato della Regione – prosegue la nota del sindacato – hanno manifestato nel corso dell’incontro informativo del 19 luglio, mirava all’onesto riconoscimento del lavoro, senz’altro egregio, svolto dall’Osservatorio Regionale nel cercare di limitare gli effetti che il provvedimento della Legge di Bilancio produrrà sul territorio Calabrese. Come più volte ribadito, nessun avallo formale sarebbe potuto giungere da parte nostra, per di più in occasione di una riunione in cui, come giustamente specificato, nessuna discussione (o concertazione) avrebbe mai potuto riguardare il numero, imposto, di autonomie».
«Infine, stando alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Presidente Occhiuto, secondo cui la Calabria avrà addirittura più autonomie che in passato – riferisce il sindacato – è evidente che una simile affermazione non può che essere frutto della sua opinione, non essendo possibile effettuare, rispetto al passato, nessun tipo di calcolo matematico che si basi su un confronto con dati effettivi. Stando invece ai dati reali, nel 2011, prima dell’entrata in vigore della Legge 183/11 che stabiliva i parametri 600/400, in Calabria di autonomie ce n’erano 400. Oggi, a.s. 2023/2024, sono diventate 360, di cui 23 sottodimensionate e 47 (totale 70) in deroga, come da Legge 178/2020, parametro 500/300».
«La legge di Bilancio del 19/12/2022 stabilisce il contingente di DS e DSGA definito dividendo per un coefficiente, comunque non inferiore a 900 e non superiore a 1000 alunni; questo restituisce alla Calabria, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, 79 autonomie in meno. Gli effetti che secondo noi avrà un tale ridimensionamento sono cosa nota – conclude la nota –. Se la Regione, attraverso le scelte che sta mettendo in campo, avrà la capacità di ridurre o azzerare tali effetti, è per il momento una questione che appartiene al futuro, non certo al passato e neanche al presente». (rcz)