Fortunato Lo Papa rieletto segretario generale della Fisascat Cisl

Prestigioso incarico per Fortunato Lo Papa, che è stato rieletto segretario generale della Fisascat Cisl Calabria, per il prossimo quadriennio. La rielezione è avvenuta nel corso dell’11esimo Congresso regionale, svoltosi a Lamezia Terme, dal titolo Ripartire dal territorio con più tutele, per innovare il futuro del lavoro.

«La celebrazione del congresso – ha esordito Lo Papa – proietta la federazione nei prossimi quattro anni. Saranno sicuramente impegnativi, stiamo cercando di costruire su macerie lasciate dal Coronavirus e sicuramente ci saranno ulteriori sacrifici. A noi starà valorizzare quelli che sono stati i lavoratori dei settori che si sono impegnati durante la pandemia, continuando a garantire con la propria opera, un servizio. Mi riferisco ai commessi, agli addetti alle pulizia, ai lavoratori delle vigilanza ecc.».

«Come Fisascat – ha aggiunto – seguiamo dei settori veramente importanti e delicati, che non sono e non devono essere secondi a nessuno e dei quali è difficile capire l’evoluzione.  Dobbiamo rimboccarci le maniche unitamente a tutte le politiche e a tutte le iniziative che la Cisl in questo momento sta mettendo in campo, come il dialogo e il confronto con il governo».

«In particolare, la Regione ha un ruolo importante perché insieme ai Comuni alle Province dovrà gestire delle risorse enormi e ci aspettiamo – ha sottolineato il segretario – che ascolti non solo le organizzazioni sindacali, ma in generale i corpi intermedi che ha il polso della situazione».

Tra i nodi imprescindibili sui quali mantenere la barra dritta, ha spiegato Lo Papa, la contrattazione collettiva e decentrata, la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro. Molto c’è da fare di concerto con il neo governo regionale, in particolare per quanto riguarda investimenti adeguati nel settore turistico, coniugando la specificità del territorio al ritorno in termini di occupazione.

Altri temi caldi il mantenimento degli ammortizzatori sociali in deroga e tutti gli strumenti inclusi nel PNRR per evitare uscite dal mondo del lavoro. Fondamentali saranno le opportunità create in termini di formazione continua, attuando il Piano Nuove Competenze, e tutti i mezzi utili ad aggiornare i lavoratori e renderli sempre più in linea con i mutamenti del mondo del lavoro visto che nel futuro conterà più il sapere che l’avere.

A portare alla discussione il loro contributo anche il segretario Cisl Calabria Tonino Russo e il segretario Nazionale Fisascat Cisl, Mirco Ceotto.

«Il terziario – ha affermato Ceotto – si sta riprendendo ma la situazione è complessa, la ripresa degli ultimi mesi sembra a rischio a causa dell’attuale grave condizione pandemica. Però ci sono interi settori che stanno rinnovando i contratti collettivi nazionali, come Confcommercio, Confesercenti, la cooperazione e il settore sociale. Dobbiamo continuare a rimanere autorità salariale e a premere per aumentare i salari e dare risposte anche sul fronte normativo e della bilateralità». (rcz)

Lo Papa (Fisascat Cisl): Governo rifinanzi fondo per le quarantene per evitare effetti boomerang

Fortunato Lo Papa, segretario generale della Fisascat Cisl Calabria, punta il dito contro la decisione dell’Inps di sospendere, anche con effetto retroattivo, il pagamento delle indennità per i periodi di quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.

«Un errore grossolano che rischia di riversarsi ancora una volta sulle spalle e nelle tasche dei lavoratori» ha detto Lo Papa, sottolineando che «si tratta di una decisione scellerata, che non solo è un vero e proprio colpo di mannaia alle tutele dei lavoratori che loro malgrado si trovano ad avere a che fare con il virus responsabile di un’epidemia mondiale, ma rischia di diventare un boomerang».

«Il fatto di vedersi togliere dallo stipendio fino a seicento, settecento euro per coprire i giorni di mancanza dal lavoro legati alla quarantena – ha spiegato Lo Papa – potrebbe indurre i lavoratori a non denunciare il loro stato di contagiati dal virus o a non sottoporsi a tamponi qualora abbiamo sintomi compatibili con quelli del Covid. Non possiamo permetterci una simile eventualità, né falciare gli stipendi».

«Chiediamo che il governo rifinanzi il fondo dedicato – ha concluso il segretario – che si renda conto di quanto esplosiva possa essere la situazione e non abbandoni i lavoratori facendo leva su un argomento così delicato e vulnerabile quale la salute». (rcz)