Francesco Cosentini, portavoce del Forum del Terzo Settore territoriale di Cosenza, ha chiesto alla Conferenza dei Sindaci di farsi portavoce presso gli organi competenti affinché «si proceda all’autorizzazione di almeno i primi sei mesi dell’adeguamento delle rette, così da poter procedere senza ulteriori affanni nella normale gestione delle necessità dei minori di cui si prendono giornalmente cura».
La fase di passaggio sull’adeguamento delle rette, approvato con Dgr. n.499 del 26 settembre 2023, ha creato diversi problemi alle strutture che hanno dovuto affrontare beghe burocratiche cercando di rispondere ai nuovi dettati normativi. Allo stesso tempo anche gli Ambiti hanno registrato non poche difficoltà nel richiamare, per tempo, all’ordine, le strutture sugli adeguamenti. Per tale motivo, in alcuni casi, le rette non sono state aumentate da 31 a 86 euro per come previsto dalla normativa regionale. Come per tutte le fasi transitorie l’assestamento non è semplice.
Cosentini, infatti, ha rilevato come «è da tempo che assistiamo, ahinoi inermi, alle difficoltà che le strutture per minori affrontano quotidianamente nella nostra provincia. Ne abbiamo registrato negli anni lo sconforto, abbiamo fatto rete, cercato soluzioni, ma dopo la denuncia da parte del Coordinamento per i Minori della provincia di Cosenza ci sentiamo in dovere di intervenire a sostegno del grande lavoro di responsabili e operatori».
«Seppure in condizioni difficili – ha concluso Francesco Cosentini – le comunità alloggio per minori (ex case-famiglia) che svolgono storicamente un servizio di grande importanza e di enorme utilità sociale, hanno sempre garantito la continuità dei servizi, hanno provveduto agli adeguamenti strutturali, per come richiesto dalla normativa; hanno assunto personale rispettando il rapporto educatore-minore ritrovandosi con personale in esubero. Il tutto senza un riconoscimento concreto da parte delle istituzioni». (rcs)