Reggio prima Diocesi in Italia con un Centro Media: lo dirige Francesco Chindemi

Reggio sarà la prima diocesi in Italia ad avere un’intera struttura dedicata ai Visual Media, e il responsabile sarà Francesco Chindemi, già direttore di Rtv, emittente locale di Reggio Calabria, nei mesi scorsi assunto dall’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova per dare il via a un nuovo settore comunicativo che farà cardine principalmente attorno ai Social Network utilizzati dagli adolescenti: Instagram, Twich e TikTok. Inoltre sarà data nuova vita al format Social Talk, già promosso dall’arcidiocesi reggina, in continuità con il proprio impegno ad attuare una comunicazione rivolta ai giovani.

Chindemi già da tempo, ha intrapreso un nuovo rapporto di lavoro con lo storico e prestigioso settimanale cattolico, Avvenire di Calabria, inserto regionale di Avvenire e quotidiano online di proprietà della Comunità diocesana dello Stretto.

Una collaborazione a richiedere la quale, mesi fa, è stato monsignor Giuseppe Fiorini Morosini che, allora arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, si è rivolto direttamente all’editore Eduardo Lamberti-Castronuovo, per manifestargli l’intenzione di assumere il direttore della sua “televisione positiva”.

Francesco Chindemi, giornalista professionista, pedagogista ed esperto in comunicazione e new media, anche in ambito didattico, non ha solo guidato per anni le news della prima televisione reggina, presso la quale, oltre ad aver realizzato numerosi servizi, ha condotto Tg e rassegna stampa, ideato programmi di approfondimento, come Civitas o Mirror con cui ha contribuito a dar voce alle istanze dei cittadini e dei territori, ha contribuito alla realizzazione di documentari e  curato, personalmente, l’ideazione e la produzione di importanti reportage televisivi.

In oltre vent’anni di esperienza, ha ricoperto, fra gli altri, a cavallo tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000, l’incarico di responsabile dell’ufficio stampa del coordinamento comunale del Partito Popolare prima e della segreteria provinciale della Margherita per i quali ha realizzato, nel 1999, il primo sito internet legato a un partito politico in Calabria.

Docente esperto in comunicazione e comunicazione multimediale in diversi istituti scolastici superiori, nel suo curriculum può contare inoltre un lungo trascorso nell’associazionismo cattolico presso l’Agesci (l’Associazione guide e scout cattolici italiani) di cui è stato anche capo scout.

«Dopo aver diretto per 10 anni una tra le televisioni più importanti non solo della Calabria, ma dell’intero meridione, presso la quale con orgoglio posso dire di aver raggiunto la mia maturità professionale, ho deciso fosse il momento di intraprendere un nuovo cammino. Da scout – le parole di Francesco Chindemi –  ho imparato che non ci si deve fermare ad una sola tappa, bisogna continuare a spendersi anche oltre, facendo comunque tesoro di quanto raccolto lungo la strada. Ora sono orgoglioso di poter abbracciare questo nuovo e ambizioso progetto non solo editoriale, ma anche sociale, legato alla testata Avvenire di Calabria e all’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova».

«Nel ringraziare monsignor Morosini e il direttore dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali don Davide Imeneo, per l’opportunità datami, non posso non ringraziare – ancora l’ex direttore –  l’editore e fondatore di ReggioTV Eduardo Lamberti-Castronuovo e tutta la famiglia Lamberti, per la stima e la fiducia riservatami nel corso di questi lunghi anni.

Faccio, infine, al mio successore, Sergio Conti, conosciuto giovanissimo dentro la redazione di  ReggioTV e con un passato da collaboratore proprio di “Avvenire di Calabria”, i migliori auguri per questa sua nuova e impegnativa avventura, certo che saprà mantenere dritta la barra, operando sempre dalla parte del telespettatore».   (rrc) 

GIZZERIA: I PREMIATI DEL “CAPOSUVERO”, NEL NOME DI MATTEO VINCI

4 settembre – Conclusa, con successo, la quinta edizione del Premio Caposuvero, che si è svolta, nei giorni scorsi, alla Torre dei Cavalieri di Gizzeria.
La serata, condotta da Massimo Mercuri e Piera Dastoli, ha visto la presenza di Rosaria Scarpulla, madre del biologo Matteo Vinci, ucciso il 9 aprile scorso in un agguato della ‘ndrangheta, insieme al marito Francesco e all’avvocato Giuseppe Pace, che sta seguendo i coniugi. A Loro, una targa ricordo, mentre all’avvocato è stato consegnato il Premio Caposuvero dall’on. Mario Tassone.

Massimo Mercuri, Klaus Davi e Francesco Chindemi

Presente, anche il giornalista Klaus Davi, che da tempo si sta occupando della Calabria e dei suoi problemi con la criminalità organizzata, che ha annunciato di volersi candidare a sindaco del Comune di San Luca. Anche al giornalista è stato consegnato il Premio Caposuvero dal collega Francesco Chindemi, direttore di Reggio Tv.
Il Premio per lo sport è stato consegnato ad Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza Calcio, dalla giornalista Nadia Donato. Premiata anche l’oncologa Teresa Calimeri, ricercatrice presso il San Raffaele di Milano.
Riconoscimenti particolari sono stati, poi, consegnati a Antonio Butera, primario della Divisione di Cardiologia dell’Ospedale di Lamezia, a Giacomo Muraca, titolare dell’azienda “Antichi Sapori” di Cicala e al giovane regista Ernesto Censori.
Anche a Carlo Tansi, responsabile della Protezione Civile calabrese, è stato consegnato un riconoscimento dalla giornalista Maria Scaramuzzino.
A Floriano Noto e a Nuccio Caffo, titolari di realtà imprenditoriali, eccellenze della Calabria, è stato consegnato il Premio Caposuvero dal giornalista Pasquale Roppa e dall’imprenditore Pippo Callipo, padrino della manifestazione insieme al magistrato Francesca Garofalo.
Giuseppe Buffone, nell’organico del Ministero di Grazia e Giustizia, originario di Gizzeria, è stato consegnato un riconoscimento dal dirigente scolastico Teresa Goffredo.
Tra i premiati, anche il giornalista de “La Stampa” di Torino Antonio Barillà, e l’ex calciatore Salvatore Miceli, premiati dalla giornalista sportiva Maria Rosaria Bazzano.
La serata, inoltre, è stata arricchita dall’esibizione della cantante Chiara Palaia e dalla sfilata di moda della giovane stilista calabrese Debora Isabella.
Nel corso della serata, inoltre, Martino Ceravolo, padre di Filippo, ucciso a 19 anni a Soriano, ha annunciato la presentazione, per il 25 ottobre, a Soriano, in occasione del sesto anniversario dell’assassinio del figlio, di un libro che racconta un crimine ancora impunito. (rcz)