L’OPINIONE / Francesco Garofalo: Addio Frecciarossa e stazione di Sibari

di FRANCESCO GAROFALO – Addio freccia rossa e stazione di Sibari. Con la concretizzazione, dell’ormai noto progetto denominato lunetta, di fatto si esclude lo storico scalo ferroviario sibarita.

L’elaborato, redatto da Rete Ferroviaria Italiana ed approvato dalla Regione Calabria, prevede una bretella a ridosso del centro abitato di Sibari. Un’opera, che isola l’intero territorio da Roseto Capospulico a Sibari, in cui insistono il Parco Archeologico, il Museo Nazionale, centro turistici d’eccellenza e numerose aziende agricole di nicchia. Oltretutto, la realizzazione della bretella, avrebbe un violento impatto sia sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico.

Ma quello che preoccupa, dopo i primi fuochi d’artifici, è il silenzio e la totale indifferenza, rispetto ad un problema che taglia l’alta Calabria dai grandi collegamenti e il resto d’Italia.

Alla luce di questo è opportuno che l’Amministrazione Comunale di Cassano, chieda al nuovo assessore regionale ai Trasporti, un tavolo per evitare questo ulteriore scippo. Cancellare, in nome di esigenze aziendali e di manovre politiche opportunistiche, la storia e la funzione della ferrovia di Sibari, significherebbe far vivere i cittadini di ricordi e poter dire: qui una volta c’era la stazione. (fg)

[Francesco Garofalo è presidente del Centro Studi “Giorgio La Pira”, di Cassano All’Ionio]

Rapani (Fdi): Estendere il Frecciarossa da Milano a Sibari

Il senatore Ernesto Rapani sollecita la Regione a intercedere con Trenitalia e Rfi per superare la logica del profitto, garantendo servizi essenziali per il Sud e migliorando la mobilità interregionale con il collegamento Sibari-Metaponto.

Il sistema dei trasporti in Calabria, nonostante i progressi degli ultimi anni, necessita di un ulteriore sforzo per diventare veramente funzionale e competitivo. In questo contesto, l’impegno dell’assessorato regionale, che ha recentemente acquisito nuovi convogli per migliorare la rete ferroviaria, è un passo positivo, ma il Senatore Ernesto Rapani ritiene che non sia ancora sufficiente. La Calabria, e in particolare la sua fascia ionica, ha bisogno di essere collegata in modo più efficiente con le principali arterie del Paese.

Il parlamentare ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessorato regionale, che ha portato all’acquisizione di nuovi convogli utili ad efficientare il sistema trasportistico. Un passo che, pur importante, non può considerarsi conclusivo.

«L’impegno per migliorare la rete ferroviaria in Calabria è fondamentale, ma dobbiamo spingerci oltre e garantire collegamenti diretti con le altre regioni, in particolare con le tratte che conducono verso il nord del Paese», ha dichiarato il senatore.

Uno dei punti cruciali che Rapani solleva riguarda la necessità di creare un collegamento ferroviario diretto tra Sibari e Metaponto, da cui parte il Frecciarossa per Milano Centrale. Questo collegamento sarebbe essenziale per unire la costa ionica alla dorsale adriatica, creando un corridoio di mobilità che risponde a esigenze concrete, soprattutto per i cittadini delle aree meno servite.

In particolare, Rapani plaude alla sinergia e al supporto dell’assessorato regionale nell’attuazione del collegamento tra la stazione ferroviaria di Crotone e l’aeroporto Sant’Anna, un passo che, secondo il Senatore, non solo contribuirà a migliorare la mobilità nell’area, ma avrà anche un impatto positivo sul turismo e sull’economia locale. Tuttavia, l’obiettivo del Senatore va oltre: è fondamentale anche il collegamento tra la Sibaritide e il Crotoniate, un’area che attende con urgenza una metropolitana leggera tra Crotone e Sibari, che consentirebbe di collegare le due aree in modo rapido e diretto.

«Il successo del Frecciarossa Sibari-Bolzano rappresenta un esempio tangibile di come interventi mirati possano migliorare significativamente la mobilità e incentivare lo sviluppo economico», ha detto Rapani, sottolineando l’importanza di iniziative di questo tipo per il Sud. Il progetto di collegamento, descritto come una vera e propria “metropolitana di superficie”, dimostra la capacità di Rfi e Trenitalia di rispondere alle esigenze del territorio.

Ora, secondo Rapani, è essenziale programmare la tratta Sibari-Metaponto, così da essere pronti con il servizio all’ultimazione dei lavori di elettrificazione, previsti per giugno 2026. L’obiettivo è creare un collegamento diretto che faciliti l’accesso del Sud alla rete ferroviaria ad alta velocità, con un impegno coordinato da parte delle istituzioni regionali e delle principali aziende di trasporto ferroviario.

Una delle problematiche sollevate dal Senatore riguarda la risposta di Trenitalia e Rfi, che, di fronte alla richiesta di estendere il frecciarossa Milano Centrale- Metaponto fino a Sibari, hanno evidenziato la scarsità di utenza come ostacolo principale. Tuttavia, Rapani ribadisce che il sistema dei trasporti non può basarsi esclusivamente su calcoli numerici. Le popolazioni del Sud, infatti, partono da una posizione svantaggiata rispetto a quelle del Nord, e questo gap deve essere colmato con politiche che garantiscano servizi efficienti, indipendentemente dalla densità di utenza.

«Le popolazioni del Sud non hanno la stessa disponibilità di servizi come quelle del Nord – ha spiegato il parlamentare – e questo non può essere un motivo per negare il diritto alla mobilità. L’area jonica, per volontà e responsabilità storiche, è un territorio dalle grandi potenzialità ma sprovvista di università, di grandi ospedali o insediamenti industriali, il che riduce naturalmente la presenza umana».

«Ma questo non giustifica il fatto – ha aggiunto – che i nostri cittadini siano penalizzati da un sistema di trasporti inadeguato. Non possiamo più ignorare che le persone, ovunque risiedano, devono avere gli stessi diritti e la stessa qualità di servizi, soprattutto considerando che tutti sono sottoposti alla medesima pressione fiscale».

Infine, il Senatore Rapani ha sottolineato come, in questo contesto, la riforma dell’autonomia differenziata rappresenti una chiave fondamentale per riequilibrare il divario tra Nord e Sud. La possibilità di decidere direttamente a livello regionale su materie cruciali, come i trasporti, permetterebbe di rispondere in modo più mirato alle esigenze del territorio e di garantire pari opportunità a tutte le regioni italiane. Il Senatore Ernesto Rapani conclude affermando che la questione dei trasporti non è solo una questione di numeri, ma di diritti e pari opportunità per tutti i cittadini.  (rp)

 

Tavernise (M5S): Ripristinare le coincidenze del Frecciarossa a Sibari

«Ripristinare le coincidenze per il Frecciarossa a Sibari». È quanto ha chiesto il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, definendo inaccettabile «l’inesistente coincidenza del Frecciarossa che fa capolinea a Sibari alle 22,45 con il Bus navetta che arriva fino a Crotone e che parte da Sibari alle 4 del mattino del giorno dopo».

«Credo che 6 ore di attesa di notte, in una stazione ferroviaria deserta – ha aggiunto – non siano una prospettiva felice per nessuno. E penso anche che la pianificazione annunciata da Fs per la chiusura della ferrovia ionica debba essere assolutamente rivista tenendo conto delle esigenze degli utenti che non possono essere considerati e trattati quali pacchi postali».

«Già lo stop ai treni dal 16 settembre 2024 al 19 gennaio 2025 tra Sibari e Crotone sta provocando molti disagi ai pendolari. Ma invece di cercare di lenire una situazione già complicata di suo, si continua a disincentivare l’uso del trasporto pubblico andando a favorire quello del trasporto privato», ha concluso il pentastellato, augurandosi «che si sia trattato di un mero errore di pianificazione e che il problema si risolva in tempi molto brevi, così da consentire comodi rientri e non viaggi della speranza». (rrc)

L’OPINIONE / Franz Caruso: Basta annunci sul trasporto pubblico locale regionale

di FRANZ CARUSO – La Regione Calabria comunica di importanti intese raggiunte per la realizzazione di servizi coordinati  treno – bus, fra Trenitalia regionale e Ferrovie della Calabria, mirate a migliorare l’accessibilità attraverso l’intermodalità, oltre che per i principali attrattori anche verso i numerosi siti regionali di interesse culturale e turistico.

In realtà si tratta del progetto “stazioni virtuali” già in essere fin dal  2018  per alcuni collegamenti. Bene, pertanto, l’opera in continuità con le amministrazioni precedenti, ma, appunto, non è una novità, che comunque presenta già significative criticità.  Prima  fra tutte il fatto che i servizi bus di tpl in Calabria non sono effettuati nei giorni di domenica e festivi, verosimilmente i più importanti ai fini della mobilità turistica, salvo che siano stati autorizzati nottetempo unitamente al reperimento delle necessarie  risorse. Al di là degli annunci, comunque, sarebbe interessante sapere se trattasi di servizi bus aggiuntivi ovvero, un coordinamento coi servizi tpl, che notoriamente vengono ridotti nei periodi non scolastici e festivi, e che seguono dinamiche proprie difficilmente integrabili sempre, se non con azioni di potenziamento economicamente rilevanti.

Nelle scelte di merito, poi, meraviglia molto il come la Regione non abbia in questa occasione pensato di istituire un servizio ordinario bus che colleghi con regolarità Cosenza e Rende con  la Frecciarossa Trenitalia, che ferma a Torano in transito da e per Sibari e molto frequentata.
In realtà per sviluppare  strutturalmente il turismo in Calabria in modo efficace e stabile, e al  di la degli slogan e della vendita di illusioni,   il Presidente Occhiuto farebbe molto meglio a rivedere il suo inopinato disinteresse verso la realizzazione dell’alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio, svendendo il futuro della nostra terra a scelte meramente tecniche e prive di visione che ne snaturano il tracciato previsto e ne mettono a rischio la realizzazione stessa a causa della mancata integrazione delle risorse originariamente previste. Importante, sarebbe, inoltre, mettersi in gioco realmente per ottenere il potenziamento, e non già la continua riduzione, dei collegamenti aerei internazionali guardando, a 360 gradi dai nostri aeroporti vista la preziosa posizione della Calabria dal punto di vista geografico. È sotto gli occhi di tutti, infine, la necessità di una effettiva riqualificazione del tratto autostradale Cosenza-Altilia, dando assicurazione pubblica sulla certezza dei tempi e sul fatto che gli oltre due miliardi di cui si parla con Anas non siano   un semplice numero ma uno  stanziamento reale  e disponibile poiché supportato  da concreta e puntuale attività progettuale svolta.
Sono convinto che la Calabria non ha bisogno di annunci e propaganda di dettaglio, ma di una visione, di infrastrutture importanti, di risorse aggiuntive e di strategia orientata alla coesione e alla condivisione  e non già ai campanilismi ed al disinteresse. (fc)
[Franz Caruso è sindaco di Cosenza]

L’olio calabrese scelto da Trenitalia per i Frecciarossa

L’olio calabrese scelto per i passeggeri dei Frecciarossa. L’olio extravergine iGreco della linea “Tommy-Monodosi di qualità” in formato Mignon è stato infatti scelto per l’esclusiva ristorazione stellata dell’Executive Class, la classe di viaggio più prestigiosa del Frecciarossa di Trenitalia.

Oltre a vagoni dal comfort importante e sala meeting per incontri di lavoro, prevede un menù stellato, firmato dallo chef Carlo Cracco. Ricette preparate con ingredienti locali, di stagione e creatività tutta italiana. Piatti che valorizzano il meglio della produzione agroalimentare del nostro Paese in un’atmosfera unica e ricercata, in cui la scelta dei prodotti è orientata ai massimi livelli delle eccellenze agroalimentari italiane.

I viaggiatori dell’Executive Class potranno condire le portate proposte dal ristorante di bordo del Frecciarossa con olio extravergine iGreco. Un riconoscimento importante per l’altissima qualità dell’Evo calabrese.

«È un orgoglio essere parte di un progetto così importante che promuove il meglio dell’agroalimentare italiano tra i viaggiatori dell’Executive Class – spiega Tommaso Greco – Il nostro Evo, 100% calabrese, contribuirà a raccontare l’Italia delle mille ricchezze enogastronomiche regionali». (rrm)

L’OPINIONE / Gianni Papasso: Se realizzata la bretella di Sibari, l’Alto Jonio e Pollino esclusi dall’alta velocità

di GIANNI PAPASSO – In merito alla questione della lunetta o bretella di Sibari, devo far notare che sia l’Associazione Ferrovie in Calabria (con la quale poi ho anche interloquito e ringrazio per questo il presidente Roberto Galati) sia quanti stanno criticando in queste ore la mia presa di posizione in merito, stanno prendendo un grosso abbaglio.

Quello che Rfi vorrebbe costruire non è il vecchio progetto della bretella di Thurio (a cui l’Associazione Ferrovie in Calabria si riferisce) ma un altro progetto completamente diverso detto appunto bretella o lunetta di Sibari. Mi spiego meglio: già negli anni Ottanta circolava un progetto per ottimizzare la percorrenza dei treni sulla tratta Sibari-Cosenza.

All’epoca esistevano diverse stazioni tra cui quelle di Thurio e di Cassano-Doria. La bretella di Thurio (ricadente nell’allora Comune di Corigliano Calabro) doveva servire a collegare – e potenziare – le due stazioni per risparmiare una decina di minuti nel collegamento tra la linea jonica e Cosenza e la linea tirrenica. Questo progetto, però, non è stato mai realizzato: gli anni sono passati ed entrambe le stazioni di Thurio e Doria sono state chiuse dalle Ferrovie dello Stato.

Quello in discussione oggi è un progetto totalmente diverso e le foto che allego ne sono la prova: si tratta di una curva, una “lunetta” appunto, da realizzare in una zona centrale di Sibari che collegherebbe la linea ionica con la Sibari-Cosenza tagliando fuori, escludendo e depotenziando, la stazione di Sibari.

I dettagli tecnici

Parliamo di un progetto impattante: si prevede la realizzazione, in particolare di due viadotti ferroviari, uno dei quali con lunghezza complessiva di circa 330 metri, composto da nove campate da 30 metri, e una campata principale da 60 metri sopra la strada Statale 106, mentre l’altro viadotto è composto da un’unica campata da 20 metri. Gli impalcati sono sorretti da pile le cui altezze variano dai 4.60 metri ai 7.10 metri. Al di là dell’impatto acustico, anche l’impatto visivo dell’opera sarà importante perché andrà a deturpare irrimediabilmente l’immagine del territorio a forte valenza turistica ma anche caratterizzata da produzioni agricole tipiche vocazionali e specializzate (basti pensare che dove si vuole realizzare l’opera sono presenti diverse aziende agricole del settore olivicolo-oleario, agrumicolo e vi ha sede anche l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente di Sibari).

I due viadotti saranno in rilevato e passeranno sopra le case e le imprese nei pressi del campo sportivo di Sibari. Sottolineo che l’area in questione è considerata di notevole interesse pubblico per la valenza paesaggistica e archeologica oltre che essere interessata dalla nidificazione della cicogna bianca. Attualmente, nei pressi dell’intervento che si vorrebbe realizzare, sono in corso i lavori per l’eliminazione dei passaggi a livello mediante la realizzazione dei sottopassi. A suo tempo anche e soprattutto Rfi escluse categoricamente la possibilità di realizzare una sopraelevata che oggi, invece, si vorrebbe realizzare.

Altre considerazioni

Al di là delle questioni tecniche ci sono delle ulteriori considerazioni da fare. Non esistendo più la stazione di Cassano-Doria, infatti, collegando le due linee con la lunetta, Sibari avrebbe un grosso danno da diversi punti di vista senza che la città e i cittadini possano avere più accesso all’alta velocità. Un danno che si estenderebbe a tutto l’Alto Ionio e al Pollino che oggi fanno riferimento proprio alla stazione sibarita per i collegamenti veloci. Un comportamento irrispettoso nei confronti di questi territori che assume dei contorni ancora più misteriosi perché, dalle carte di cui siamo in possesso, emerge che il progetto risale al 2021 su richiesta della Regione Calabria nell’ambito di un tavolo tecnico di ascolto.

Una riunione alla quale il Comune di Cassano non è stato chiamato a partecipare né come organo tecnico-amministrativo né politico. Subiamo questa decisione voluta da altri ma ci opporremo a questo modus operandi di Rfi e Regione. Non si può trattare così un intero territorio che conta, solo a Sibari, oltre 7000 posti letti che non potranno più essere raggiunti agevolmente con l’alta velocità creando anche gravi disagi all’imprenditoria.

Ricordo a tutti che io sono il sindaco che ha lottato per il Psa della Sibaritide, per la Freccia a Sibari, per la Statale 106 Sibari-Roseto e che ha chiesto una metro leggera verso l’aeroporto di Crotone e verso l’università della Calabria e Cosenza e che ora sta lottando per avere altri collegamenti sulla jonica ma, mentre scrivo lettere a Trenitalia o fisso incontri con altri colleghi sindaci per chiedere nuove tratte per la Puglia e la linea Adriatica mi ritrovo a dover lottare contro chi pretende di prendersi il territorio e isolarlo dal resto della Calabria e del Paese.

Ribadisco che siamo di fronte non ad una difesa campanilistica ma alla possibilità che deve essere data a Cassano-Sibari, al Pollino e all’Alto Ionio di utilizzare le grandi linee di comunicazione come è stato fino ad ora. Stando così le cose difficilmente il consiglio comunale potrebbe approvare una variante a quel Psa a cui da poco abbiamo dato il via libera e che prevedeva ben altro. (gp)

[Gianni Papasso è sindaco di Cassano allo Ionio]

Tavernise (M5S): Regione intervenga per ripristinare il Freccia Sibari-Bolzano

Il consigliere regionale e capogruppo del M5S, Davide Tavernise, ha denunciato come il Frecciarossa Sibari-Bolzano sia «sparito dai radar».

«Dal 10 dicembre 2023 – ha spiegato – non sarà più prenotabile, per come indicato dal sito di Trenitalia. Non è la prima volta che questo treno subisce uno stop, per colpa di una burocrazia farragginosa che fa il paio con il disinteresse da parte della politica regionale nei confronti del vasto territorio della Sibaritide».

«Ci chiediamo come sia possibile nuovamente  – ha proseguito – e in prossimità delle festività natalizie che alla Regione sfugga il rinnovo di una convenzione così importante per tanti cittadini. La domanda è ovviamente retorica, anche alla luce di assenza di iniziative che questo esecutivo sta mostrando per il caro prezzi che ha investito il settore dei trasporti».

«Tornare in Calabria, quest’anno, per i tanti studenti, emigrati, o anche solo per chi deve spostarsi per necessità non legate alle festività natalizie – ha spiegato – è impossibile laddove non rappresenti un vero e proprio salasso. In aereo da Milano a Crotone si può arrivare a spendere più di 600 euro, da Roma a Lamezia tra i 300 e i 500 euro. Mentre i viaggi in treno se ancora prenotabili o non soppressi, come il Frecciarossa “Sibari-Bolzano”, presentano anch’essi costi difficilmente sostenibili per passeggeri a reddito medio o basso».

«Sono meravigliato dal fatto che Il presidente Roberto Occhiuto e l’assessore ai Trasporti della Regione Calabria, Emma Staine, non siano ancora intervenuti per garantire un diritto – ha detto ancora – quello alla mobilità su tutto il territorio nazionale, a salvaguardia degli interessi dei cittadini residenti in Calabria in un periodo storico in cui la crisi economica si abbatte sulle famiglie limitandone la capacità di spesa».

«Avrebbero potuto adottare misure a sostegno dei cittadini – ha concluso – come fatto dalla Regione Sicilia che, grazie ad un accordo con le compagnie aeree, ha attivato uno sconto di almeno il 25%, che diventa il doppio per alcune categorie, sul prezzo dei biglietti aerei ai residenti. In Calabria, invece, il tema dei trasporti è diventato di secondaria importanza, e non trova spazio nel dibattito politico». (rcs)

 

Frecciarossa Sibari-Bolzano, Tavernise (M5S): Inaccettabili i disservizi, Regione intervenga

Il consigliere regionale e capogruppo del M5S, Davide Tavernise, ha presentato una interrogazione al presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, in merito alle «mancate coincidenze tra il Frecciarossa Sibari-Bolzano e i treni-navetta che dovrebbero servirlo».

Il nodo da risolvere è quello dei disagi vissuti da viaggiatori e pendolari per un servizio che non sempre rispetta lo scopo per cui è stato creato, ossia garantire la coincidenza con il solo treno veloce che si spinge sulla tratta Ionica e che può assicurare un collegamento con il resto dell’Italia.
«Con un accordo stipulato nell’aprile 2021 tra l’Autorità Regionale dei Trasporti della Calabria e Trenitalia, la Regione Calabria ha istituito un servizio treno-navetta da e per Sibari per garantire le coincidenze – ha spiegato Tavernise – e per questo motivo finanzia una coppia di treni. La coppia di treni regionali come anche le navette sostitutive, che raccolgono i viaggiatori dal crotonese e dal basso ionio da Crotone verso Sibari e sulla tratta inversa, in coincidenza con le partenze e gli arrivi della suddetta Freccia, sono spesso in ritardo al mattino, facendo perdere la coincidenza, e non attendono l’arrivo della Freccia in stazione alla sera, in caso di ritardo del treno veloce, partendo puntuali e assolutamente vuoti e creando ovviamente disagi e disservizi enormi per quei cittadini che viaggiano per questioni di salute, lavoro e studio».
«L’ultimo grave caso – ha ricordato Tavernise – si è verificato sabato 17 giugno, quando il Frecciarossa FR8519 è arrivato nella stazione di Sibari con 38 minuti di ritardo, alle 23:09. I 50 viaggiatori che avrebbero dovuto proseguire verso Sud non hanno trovato, però, nessuna coincidenza né servizi sostitutivi. Il treno regionale REG12979 delle 22:41 era infatti già partito, in perfetto orario ma vuoto, da Sibari e anche il bus sostitutivo fuori dalla stazione aveva preso la strada verso Crotone. Ma sono tante anche le segnalazioni dell’arrivo in ritardo, la mattina, dell’altro treno regionale REG5646 che non riesce sempre a giungere a Sibari prima della partenza del Frecciarossa».
«Tutto ciò non è accettabile. Non è pensabile che dei viaggiatori possano perdere la coincidenza con il Frecciarossa la mattina per andare a Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Verona, Rovereto e Trento oppure rimanere ferme nello spiazzale della stazione di Sibari fino a tarda notte cercando di capire come fare per tornare a casa. Per questo motivo mi auguro – ha concluso il consigliere – che la Regione possa intervenire nell’immediato per far rispettare la convenzione, evitando i continui disagi patiti dai viaggiatori e pendolari della costa ionica e parallelamente per favorire lo sviluppo sociale, turistico ed economico di una zona così vasta e fondamentale della Calabria». (rrc)

Torna il Frecciarossa notturno tra Milano e la Calabria per il Ponte di Ognissanti e Immacolata

Nelle giornate del 28 ottobre, 1° novembre e 7 dicembre, tornano i collegamenti notturni dei Frecciarossa tra Milano e la Calabria. Trenitalia, infatti, ha predisposto sei nuovi collegamenti in occasione dei ponti di Ognissanti e dell’Immacolata.

Il Frecciarossa notturno partirà da Milano Centrale alle 21.20, con arrivo a Reggio Calabria alle 8.18 della mattina seguente. La partenza da Reggio Calabria è invece fissata alle 22.19, con arrivo a Milano alle 8.50 del giorno dopo. Disponibile nei sistemi di vendita di Trenitalia il Frecciarossa notturno ferma a Milano Rogoredo, Reggio Emilia AV, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella e, in Calabria, a Paola, Lamezia Terme Centrale, Rosarno e Villa S. Giovanni.  Il collegamento di ritorno per il ponte dell’Immacolata, previsto l’11 dicembre, verrà inserito successivamente nei canali di vendita con il completamento dell’offerta invernale.

Per raggiungere la Sicilia, inoltre, è possibile usufruire delle navi veloci di Blujet (Gruppo FS) in connessione con il Frecciarossa da Villa San Giovanni, per un facile interscambio fra i due mezzi di trasporto. Un servizio che si aggiunge alle Frecce e Intercity che collegano nord e sud del Paese per un’offerta sempre più flessibile, integrata e attenta alle esigenze di mobilità delle persone che, viaggiando di notte, potranno dedicare maggiore tempo allo svago e alla famiglia durante i ponti di novembre e dicembre. (rrm)

A Pasqua e per i Ponti di primavera tornano i Frecciarossi notturni tra Milano e la Calabria

In occasione della Pasqua e dei ponti di primavera, sono stati riattivati i Frecciarossa notturni con due collegamenti tra Milano e la Calabria e, nello specifico, per i giorni 13, 18, 22 e 25 aprile.

Il Frecciarossa notturno partirà da Milano Centrale alle 21.20, con arrivo a Reggio Calabria alle 8.18 il 13 aprile e alle 8.03 il 18, 22 e 25 aprile. La partenza da Reggio invece è fissata alle 21.37, con arrivo a Milano alle 8.45 della mattina seguente.

Disponibile nei sistemi di vendita di Trenitalia, il Frecciarossa notturno ferma a Milano Rogoredo, Reggio Emilia AV, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella e, in Calabria, a Paola, Lamezia Terme Centrale, Rosarno e Villa S. Giovanni.

Per raggiungere la Sicilia, inoltre, è possibile usufruire delle navi veloci di Blujet (Gruppo FS Italiane) in connessione con il Frecciarossa da Villa San Giovanni, per un facile interscambio fra i due mezzi di trasporto.

Un servizio che si aggiunge alle Frecce e Intercity che collegano nord e sud del Paese per un’offerta sempre più flessibile e attenta alle esigenze di mobilità delle persone che, viaggiando di notte, potranno dedicare maggiore tempo allo svago e alla famiglia durante le festività pasquali e in occasione del 25 Aprile. (rrm)