Alla scoperta del gusto della Calabria con i treni regionali

Viaggiare in treno sulla costa tirrenica calabrese per scoprire il piacere dei gusti della regione. Si chiama “In Regionale con Gusto – Scoperte enogastronomiche a portata di treno”, il nuovo viaggio su rotaia capace di fotografare le bellezze italiane dal finestrino di un treno: viste privilegiate dai treni del Regionale di Trenitalia, che ogni giorno collegano capillarmente i piccoli e grandi centri italiani, in un viaggio alla scoperta delle bellezze enogastronomiche dei dintorni di ogni regione.

Il viaggio in Calabria di “In Regionale con Gusto – Scoperte enogastronomiche a portata di treno” segnala Ristoranti, Trattorie, Wine Bar e gelaterie migliori, tutte con la distanza a piedi dalla stazione.

La punta del nostro stivale si rivela in tutto il suo splendore e la sua generosità: panorami che incantano da godere assaporando piatti unici basati su ingredienti locali e prodotti agricoli che danno origine a un paniere ricco di varietà, biodiversità e tradizioni.

Sorprendente per le caleidoscopiche soste che attendono il viaggiatore, il primo itinerario inizia da Paola, città di San Francesco da Paola e meta turistica per le sue magnifiche spiagge e il suo notevole patrimonio storico e religioso, per poi proseguire costeggiando l’ampio tratto tirrenico e attraversando la meravigliosa Riviera dei Cedri che ospita: l’incantevole e antico borgo marinaro di Cetraro; Belvedere Marittimo, un altro suggestivo centro storico medievale conosciuto come la città dell’Amore della Calabria per le reliquie di San Valentino conservate all’interno del Convento dei Cappuccini; Diamante nota per essere la città dei murales e del peperoncino e dove la parte nuova si fonde con la moltitudine di colori dei vicoli che caratterizzano il centro storico; Scalea con le sue meravigliose scogliere e Praia a Mare, città dell’Isola di Dino e del Santuario della Madonna della Grotta.

Le ultime due tappe ci spingono un po’ più in su sconfinando prima nella rinomata Maratea, la Perla del Tirreno o Città delle 44 Chiese che offre spiagge da sogno, scorci indimenticabili, grotte da esplorare e infinite possibilità per respirare la sua arte sacra; per poi terminare scoprendo Sapri, la perla del Cilento situata tra lo splendido golfo di Policastro e il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e meta ideale per gli amanti del mare, della natura, dello sport e del relax.

Altrettanto suggestivo il viaggio che da Lamezia Terme porta a Rosarno dove, anche qui, le diverse le località sono accumunate dall’identità della materia: il peperoncino, elemento essenziale della cucina calabrese, la cipolla rossa di Tropea, le eccellenze casearie ma anche la produzione di liquori, amari e distillati che esprimono al meglio l’espressione del territorio. Lamezia Terme con il suo nome e antico e le sue origini più moderne è la terza città più popolosa e importante della Calabria e snodo nevralgico per visitare questa regione. Il golfo di Sant’Eufemia e la sua spiaggia, i numerosi punti di interesse del centro e il castello normanno di Nicastro, arroccato a strapiombo sul Colle di San Teodoro la rendono una meta imperdibile e indimenticabile. Pizzo, detto anche Pizzo Calabro, la fermata successiva di questo itinerario, è un antico borgo capace di evocare la storia e le leggende di un tempo che fu.

Ancorato a un promontorio di tufo, contribuisce a rendere unica la rinomata Costa degli Dei che impreziosisce tutta la provincia di Vibo-Valentia, insieme al piccolo borgo di Briatico, un susseguirsi di spiagge, baie e scogliere costellate dai resti delle antiche torri costruite a difesa dei Saraceni, e a Tropea, fiore all’occhiello balneare indiscusso della Calabria con il magnificente Santuario benedettino di Santa Maria dell’Isola che sorge proprio su uno scoglio davanti al paese.

A concludere questo strabiliante viaggio, Rosarno, l’antica città di Medma adagiata sulla collina affacciata sul porto di Gioia Tauro, il cui centro storico ospita la sorprendente Torre dell’Orologio, sopravvissuta a ben due terremoti. (rcz)

Gambero rosso, sono 28 i ristoranti calabresi nella prestigiosa guida

di ARISTIDE BAVA – Due locali della Locride sono entrati a pieno titolo nella Guida del Gambero rosso “Ristoranti d’Italia 2024”, ormai arrivata alla sua 34esima edizione. La scelta è stata fatta sulla base di 2.485 “insegne” recensite.

In Calabria, sono stati 28 i ristoranti inseriti nella guida e, appunto due di questi sono ubicati nel territorio della Locride, ovvero il Ristorante “Gambero Rosso” di Marina di Gioiosa e la Trattoria “La Taverna del Borgo” di Mammola.

Il Gambero Rosso è struttura nata negli anni Settanta ed è stato fondato dalla famiglia Sculli (Giuseppe e Anna Maria Sculli) che da emigrati sono tornati a Marina di Gioiosa proprio per creare il ristorante ora gestito dai figli Riccardo e Francesco. È uno dei locali più noti del territorio e offre delle pietanze, a base di pesce, ma non solo, decisamente selezionate.

La Taverna del borgo di Mammola è “esplosa” con il tradizionale pesce stocco, sapientemente lavorato dai due chef-patron Nunzio e Giuseppe Pisano, che specialità di Mammola, è cucinato in svariati modi (anche fritto o marinato); il locale offre anche la possibilità di mangiare ancora la pasta fatta in casa con farine di grano e di segale macinate al mulino ad acqua.

In provincia di Reggio Calabria ci sono altri quattro locali inseriti nella guida, ovvero la Taverna Kerkira di Bagnara Calabra, il De Gustibus di Palmi. il Qafiz di Santa Cristina D’Aspromonte e il Vecchio Porto di Villa San Giovanni.

Gli altri locali della Calabria sono 11, per la provincia di Cosenza (Hyle San Giovanni in Fiore, La Tavernetta di Spezzano della Sila, Sapori & Saperi di Belvedere Marittimo, La Locanda di Alia di Castrovillari, Il Carpaccio di Acri, Kamastra di Civita, Senzanomesiamo di Corigliano Rossano, Magnatum La Degusteria di Longobardi, Agorà di Rende ancora sempre di Rende il Di sotto Wine bar e il Ferrocinto).

Quattro sono della provincia di Catanzaro ovvero l’ Abbruzzino di Catanzaro, Cura Cucina Contemporanea di Davoli, Luigi Lepore Ristorante di Lamezia Terme e Agriturismo Calabrialcubo di Nocera Terinese.

Tre della provincia di Vibo: il Me Restaurant e la Locanda Toscano di Pizzo Calabro nonché l’Approdo di Vibo Marina.

Infine quattro sono della provincia di Crotone: il Pietramare Natural Food del Praia Art Resort di Isola Capo Rizzuto, la Max Trattoria Enoteca di Cirò Marina, Dattilo di Strongoli e Da Ercole di Crotone.(ab)

Quattro vini calabresi premiati da Gambero rosso con i Tre bicchieri 2024

Non delude neanche quest’anno la Calabria, regione che fino a qualche lustro fa dava l’impressione di non riuscire a svegliarsi da un sonnolento oblio. Eppure qualcosa sotto covava, il primo segnale in verità data una dozzina di anni fa, quando si cominciò a parlare dei cosiddetti Cirò Boys, un gruppo di giovani produttori che cercava, attraverso vinificazioni tradizionali e un’agricoltura sostenibile, di creare attenzione attorno ad un vino storico come il Cirò. Per quanto lodevole e in parte riuscito, comunque il movimento rimase circoscritto alla sola denominazione cirotana. Ben altro è quello che è successo e che stiamo vivendo da alcuni anni a questa parte, una vera e propria rivoluzione, verde peraltro, che vede protagonista l’intera regione, da nord a sud e che ha visto nascere in breve tempo decine di nuove realtà che non solo fanno vino, spesso riprendendo vitigni autoctoni tradizionali, ma soprattutto hanno un’idea di qualità.

Ecco le quattro etichette premiate: Cirò Rosso Cl. Sup. Duca Sanfelice Ris. 2021, Librandi; Grisara Pecorello 2022, Roberto Ceraudo; Greco 2022, Antonella Lombardo e Benvenuto Orange Zibibbo 2022, Cantine Benvenuto

Non sono poche le storie di donne e uomini che hanno messo su progetti di vita, magari lasciando altre professioni, per tornare in Calabria a coltivare la vite, a riprendere in mano il sogno dei loro genitori e dei loro nonni interrotto dall’emigrazione di massa che ha interessato la regione dal secondo dopoguerra fino a qualche tempo fa. I risultati sono sorprendenti: mai tante aziende calabresi sono state recensite dalla Guida del Gambero Rosso, mai così tanti vini hanno raggiunto le finali, con un costante innalzamento, anno dopo anno, del livello qualitativo dei vini.

La Calabria inoltre è rimasta tra le poche regioni dove si producono vini dolci (o da meditazione) di altissima qualità, usando peraltro uve autoctone come il greco di Bianco, lo zibibbo di Pizzo, il mantonico o il moscato di Saracena. È una regione, infine, dove è molto sentito il tema della salvaguardia ambientale e della difesa dell’ecosistema, non a caso quasi tutte le nuove cantine hanno un approccio “verde”, biologico o biodinamico, per le pratiche di vigna e cantina. Anche questo un bel segnale. (rrm)

MONTEPAONE (CZ) – Alla pizzeria Bob Alchimia a Spicchi il Premio Nazionale Gambero Rosso

È stata la pizza Ricotta e Bergamotta di Bob Alchimia a Spicchi di Montepaone a vincere il Premio Nazionale Gambero Rosso come miglior pizza dolce dell’anno.

Insieme alla pizzeria calabrese, è stata premiata, anche, la Tarte Tatin de La Bufala a Maranello (MO).

«Nel giro di due anni – si legge sul sito del Gambero Rosso – il lavoro sulla pizza dessert si è intensificato a tal punto che per questa nuova edizione abbiamo scelto di premiarne ben due».

Bob Alchimia a Spicchi, «una realtà emergente che, dal territorio della costa ionica catanzarese, nel giro di pochi anni è riuscito a conquistare la ribalta nazionale», è entrata a far parte della nuova guida Pizzeria d’Italia 2020 del Gambero Rosso, presentata al Circolo Canottieri di Napoli.

«Onorati – si legge sulla pagina della Pizzeria Bob Alchimia a Spicchi – di aver ricevuto questo premio da Gambero Rosso, di essere stati premiati proprio da Amaro del Capo e di rappresentare la Calabria in Italia. Crediamo nelle nostre radici e nei produttori calabresi, protagonisti nel nostro menù. Dedichiamo questo traguardo al nostro staff e a voi tutti perché lo abbiamo raggiunto tutti insieme! Miglior pizza dolce d’Italia».

«Roberto Davanzo e Anna Rotella – ha dichiarato Gruppo Catanzaro da Vivere a cui si associano anche il consigliere regionale Sinibaldo Esposito e il Presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni – hanno vinto la sfida più difficile, quella di tentare, in una regione difficile come la nostra, nuove strade nel campo della ristorazione all’insegna della qualità e della sperimentazione».

«Il riconoscimento – ha proseguito il Gruppo Catanzaro da Vivere – del Gambero Rosso assume, quindi, particolare significato perché mette in evidenza l’alto livello di una proposta culinaria originale in grado di conquistare tutti i palati. Come Bob, tantissimi sono gli altri esempi di giovani imprenditori della ristorazione che, puntando su una nuova offerta e sugli strumenti offerti dai social e dal web marketing, sono riusciti a far accendere i riflettori sulle proprie attività, contribuendo a raccontare in modo positivo le eccellenze dei prodotti e dei territori locali. L’augurio è che si possano raggiungere traguardi sempre più importanti, stando vicini e supportando queste realtà che, inserite in un’ottica di sistema, fanno ben sperare per un rilancio economico e produttivo della nostra regione». (rcz)