Il presidente Mancuso ha incontrato la Garante dei diritti dei detenuti Russo

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha incontrato il Garante regionale Giovanna Francesca Russo, garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.

«Ringrazio per avermi affidato un compito così delicato e complesso, che intendo svolgere in linea con quanto finora espresso sull’argomento dal Consiglio regionale e della sua Presidenza, ispirati dall’ art 27 della Costituzione secondo cui la pena non deve essere afflittiva, ma tendere alla rieducazione del condannato ed al successivo reinserimento nella società», ha detto la Garante Russo, ribadendo l’intenzione di «svolgere le mie funzioni con un approccio basato sul dialogo interistituzionale».

«È mia intenzione – ha aggiunto – mettere in rete tutte le energie necessarie e le competenze acquisite, interfacciandomi con rispetto ed equilibrio di tutti. Un settore così delicato necessita di un serio confronto interistituzionale, conscia che la difesa dei diritti umani e delle persone private della libertà personale si intreccia oggi più che mai con il sostegno alla polizia penitenziaria e a tutti gli operatori penitenziari».

«A loro va il mio apprezzamento e la vicinanza istituzionale – ha concluso – consapevole dei sacrifici che affrontano ogni giorno all’interno dei nostri istituti».

Il presidente Mancuso ha sottolineato «l’importanza di questa nomina con cui il Consiglio ribadisce la volontà di procedere nell’azione di monitoraggio e di proposte puntuali per contribuire alla risoluzione dei numerosi problemi che affliggono il mondo carcerario».

Ha inoltre segnalato che «non si inizia da zero, perché, dall’avvio della legislatura, su questo tema, è stata svolta un’azione decisamente positiva».

«Assieme al precedente Garante – ha ricordato – abbiamo lo scorso anno interpellato il Ministro della Giustizia e il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, perché si diano risposte al progressivo sovraffollamento, alle gravi carenze di organico e al moltiplicarsi di eventi critici nei 12 istituti penitenziari della Calabria».

«Alla soluzione dei numerosi problemi che affliggono il mondo carcerario calabrese – ha ribadito – intendiamo contribuire, nella prospettiva di rendere rispettosa della dignità della persona la restrizione anche temporanea della libertà. La tutela dei diritti delle persone detenute o private della libertà e il benessere dell’intera comunità penitenziaria, necessitano in Calabria di energie e risorse urgenti al fine di poter essere garantiti ed attuati». (rrc)

Giovanna Francesca Russo è il nuovo Garante regionale dei detenuti

Prestigioso incarico per l’avvocato Giovanna Francesca Russo, che è stata nominata Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.

La dott.ssa Russo succede a Luca Muglia, che lo scorso 8 novembre ha rassegnato le «le dimissioni dall’incarico di Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, attesa la sussistenza di difficoltà operative e di ragioni di natura personale».

Già Garante dei detenuti al Comune di Reggio Calabria, è stata designata nella seduta del Consiglio regionale, dopo che l’assemblea ha preso atto delle dimissioni del suo predecessore.

«Con la designazione dell’avv. Giovanna Francesca Russo a nuovo ‘Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale’, il Consiglio regionale ribadisce la volontà di procedere nell’azione di monitoraggio e di proposte puntuali per contribuire alla risoluzione dei numerosi problemi che affliggono il mondo carcerario», ha spiegato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.

«Tutto ciò – ha aggiunto – nella prospettiva di rendere rispettosa della dignità della persona la restrizione anche temporanea della libertà alla luce dell’ art 27 della Costituzione, secondo cui ‘la pena non deve essere afflittiva, ma tendere alla rieducazione del condannato ed al successivo reinserimento nella società».

«La tutela dei diritti delle persone detenute o private della libertà e il benessere dell’intera comunità penitenziaria – ha concluso – necessitano in Calabria di energie e risorse urgenti al fine di poter essere garantiti ed attuati».

«Il settore penitenziario sta attraversando un delicatissimo periodo – ha dichiarato a LaCNews24 – Come già nella esperienza maturata al Comune di Reggio Calabria, metterò in campo tutte le energie e le competenze acquisite interfacciandomi con rispetto ed equilibrio di tutti gli attori, nessuno escluso».

«Un settore così delicato – ha sottolineato – necessita di un continuo confronto interistituzionale consapevole che la difesa dei diritti umani e delle persone private della libertà personale corrisponda oggi sempre più anche allo stare accanto alle esigenze dell’intero mondo penitenziario e quindi anche della polizia penitenziaria e a tutti gli operatori penitenziari, a cui da sempre va la mia vicinanza istituzionale, consapevole dei sacrifici che compiono quotidianamente all’interno dei nostri istituti». (rcz)

L’OPINIONE / Federico Ferraro: Crotone tra i primi istituti penitenziari per sovraffollamento

di FEDERICO FERRARONel momento in cui vi parlo, come sapete,  il carcere sta vivendo una situazione drammatica. È violentemente tornata  alla ribalta con numeri  maggiori rispetto al solito, la “piaga  sociale” dei suicidi di persone detenute.  Purtroppo quest’anno,  all’elenco  bisogna aggiungere  un detenuto di  31 anni, originario del Marocco, che  si è impiccato in una cella della Casa Circondariale di Cremona. È il 62esimo detenuto dall’inizio dell’anno. A queste morti, vanno aggiunti i sette appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita nel 2024. 

La recente relazione del Garante regionale dei detenuti,  ha  fornito , gli aggiornamenti sui  12 istituti penitenziari  calabresi e sulle loro criticità, e  vede purtroppo Crotone tra i primi quattro istituti penitenziari, per indice di sovraffollamento carcerario con una percentuale del 130,30%. Nella black list figurano al primo posto Locri, seguito da Castrovillari e Cosenza. 

È questo un  dato estremamente preoccupante, specie nei  mesi  trascorsi di calura estiva, con temperature che hanno  superato costantemente i 30°. In numerosi Istituti detentivi non vi è il rispetto della capienza regolamentare, che prevede ad esempio a Crotone,  la possibilità di poter “ospitare” solo 99 detenuti, ed invece attualmente ne ospita ben 134.

Mai come quest’anno la problematica dei suicidi di persone detenute ha toccato livelli di alta criticità, tanto da necessitare  più di un intervento da parte del Presidente della Repubblica, sia in occasione del 18 marzo scorso, incontrando i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria che da ultimo nel mese di luglio.

Tra le criticità generali, nel nostro Paese, vi sono anche le solite carenze di organico di Polizia Penitenziaria: a Crotone, per esempio, a fronte di una dotazione effettiva di 85 unità, vi  sono attualmente soltanto 73 componenti dell’organico amministrativo ed uno scoperto di ben 12 unità!

Rinnovo, congiuntamente al Garante Regionale ed a tutti colleghi territoriali della Conferenza nazionale un forte appello a che le Istituzioni legislative e la politica nazionale agiscano senza indugio. Tra le problematiche non possiamo dimenticare, inoltre, la mancanza di operatori, che gravitano lavorativamente nel  mondo carcere, i quali faticano a farsi carico delle necessità dei detenuti per carenza di organico e formazione a volte inadeguata.

Per quanto riguarda le attività portate avanti nell’ultimo periodo, ricordiamo nel maggio 2023 la mostra inaugurata insieme ai sindaci di Crotone e di Cutro, all’Assessore alla Cultura e alla Presidente della III Commissione Consiliare;   lo scorso 13 settembre, a Roma, la  consegna al Presidente della Repubblica, al Santo Padre ed al Capo del D.AP. delle teche e delle tele contenenti i quadri,  in omaggio alle vittime della tragedia,  avvenuta nelle acque di Steccato di Cutro. 

Ho potuto sollecitare in quella sede una maggiore attenzione verso le progettualità volte a valorizzare e recuperare le capacità dei detenuti  e  di ex detenuti per un vero riscatto sociale!

Non sono mancati nel corso dell’anno momenti di aperto dibattito con  gli operatori del diritto, dai magistrati all’avvocatura,  agli ordini di categoria, come lo scorso dicembre, il seminario giuridico di  formazione forense e contabile, promosso  nel  Palazzo di Giustizia, dall’Ufficio del Garante congiuntamente al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Crotone, alla Camera Penale di Crotone e alla Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Crotone, con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Crotone.

Da ultimo, il 18 luglio scorso, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione a livello nazionale lanciate dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali dei detenuti, ho fortemente voluto   a Crotone una manifestazione di sensibilizzazione  per lanciare un appello sul fenomeno dei suicidi in carcere promossa oltre che da me, anche dalla Commissione Pari Opportunità, dalla III Commissione Consiliare, alla presenza del  Sindaco  e dell’Assessore alla Cultura. Importante è stato il meritorio contributo dei giovanissimi componenti del coro polifonico Anna Frank. 

Infine nei  mesi  estivi, sempre con le medesime commissioni consiliari, è proseguita  la campagna di sensibilizzazione pubblica, insieme al mondo dello sport, attraverso il video se bevo non guido, già voluta dalla Polizia di Stato, per la tutela della vita umana, e il contrasto  delle morti del sabato sera. Auspico che tali iniziative  vengano adeguatamente veicolate  e  raggiungano   l’utenza giovanile cittadina  nei momenti  organizzati dall’Amministrazione per i giovani e nei momenti dello  sport  anche con l’ FC Crotone!!

Infine, in riferimento alle problematiche locali devo evidenziare che  si  è registrato  anche  a Crotone un tentativo di suicidio,  avvenuto nei mesi scorsi e che ha visto il  mio pronto intervento, come Autorità comunale di vigilanza  e la richiesta di informazioni, finché la situazione non  è successivamente tornata alla normalità. 

Per quanto concerne l’aggiornamento periodico dei dati: alla data del 12 settembre erano presenti 134 detenuti, di cui 31 in attesa di primo giudizio, 14 appellanti, 5 ricorrenti, 69 definitivi. Del totale, 21 sono di nazionalità estera.

Per quanto attiene alle attività trattamentali in essere nella  locale casa circondariale: vi è stata la conclusione di corsi scolastici, quali il percorso di alfabetizzazione, il percorso alberghiero ed agrario, solo per citarne alcuni. Ci sono stati  progetti con partecipazione di  detenuti ad un concorso artistico dove hanno vinto il primo premio.

Per quanto attiene l’attività lavorativa, sono presenti con avvicendamento periodico n. 32 detenuti lavoratori alle dipendenze della Amministrazione Penitenziaria. Per quanto riguarda le attività sportive sono garantite: la palestra, il campo sportivo, il progetto calcio con incontri di allenamento settimanali. Le attività di culto sono proseguite con celebrazioni periodiche. Vi sono corsi professionali finanziati da Casse e Ammende e dalla Regione Calabria.

Ho sottoposto di recente alcune progettualità sociali all’Istituto  penitenziario e sono in attesa di riscontro, sto seguendo il completamento dell’iter burocratico da parte dell’ente  municipale per la ripresa della convenzione per i lavori  pubblica utilità ex art. 20 ter Ordinamento penitenziario

Infine,  è doveroso esprimere un pensiero di cordoglio  per la prematura  scomparsa del Presidente del collegio del Garante nazionale dei diritti dei detenuti,  il Prof. Maurizio D’Ettore avvenuta ad agosto a Locri.  (ff)

[Federico Ferraro è Garante comunale dei Detenuti Crotone]

CROTONE – Sopralluogo del Garante dei Detenuti alle cellette dell’Ospedale Civile

Il Garante dei Detenuti di Crotone, Federico Ferraro, insieme al personale della Polizia Penitenziaria in servizio, ha fatto un sopralluogo nelle camere di sicurezza per il ricovero dei detenuti, che si trovano nell’Ospedale Civile San Giovanni di Dio.

A seguito dell’effettuazione della visita di monitoraggio è dovere del autorità  comunale amministrativa indipendente  segnalare una rilevante preoccupazione per le condizioni igienico-sanitarie dei locali visitati, risultanti  carenti sia per quanto concerne la situazione impiantistica elettrica, con rilievo alla copertura delle canaline contenenti i  cavi elettrici attivi, sia per quanto concerne  lo stato di conservazione della   pavimentazione, che appare   parzialmente compromessa nell’area dei WC.

La struttura  destinata nel  seminterrato  come area per degenza dei detenuti, per esigenze sanitarie, non risulta pienamente  idonea alla destinazione ed  occorre anzi al più presto  rintracciare altri locali maggiormente  idonei in osservanza della  normativa vigente.

Si  è provveduto a notificare le opportune segnalazioni alle autorità territorialmente competenti in ambito sanitario  ed istituzionale.

Nei giorni scorsi si sono concluse  le visite istituzionali con il Questore di Crotone  dott. Marco Giambra, con il presidente della Provincia di Crotone dott. Sergio Ferrari ed infine con il nuovo Comandante Provinciale  della Guardia di Finanza  di Crotone Col. Luigi Smurra.

Il garante comunale  ha riscontrato, come di consueto,  una grande attenzione e sensibilità nei confronti delle tematiche carcerarie da parte delle locali istituzioni,  in particolare per quanto concerne la già nota  tematica delle carenze   di idonee  camere di sicurezza che siano a  norma presso i presidi di Polizia,  al fine di consentire la permanenza dei    soggetti temporaneamente sottoposti  a provvedimenti di restrizione della libertà personale.

Importante è stato l’incontro con il neo Presidente  della Provincia con il quale si sono condivise le esigenze del  mondo carcere,  anche alla luce della necessità di avviare  adeguate modalità  di collegamento tra istituto di pena e l’hinterland cittadino, come servizio per familiari e dunque rivolto ad  una porzione rilevante  della popolazione locale. (rkr)