di VITO CREA – Sono stati pubblicati sul sito del Comune di Bovalino gli avvisi pubblici per la nomina dei Garanti dell’Infanzia e dell’adolescenza e della persona disabile.
Come Associazione ci soffermiamo sulla figura del Garante della Persona Disabile che, giova ricordarlo, non esiste dal 20.11.2021 a seguito delle dimissioni della dott. Maria Rita Canova. In questo lasso di tempo sono normativamente cambiate diverse cose, ma purtroppo a Bovalino le norme e le regole non sempre vengono recepite.
Con Legge regionale 4 agosto 2022, n. 29 Istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità. (Burc n. 166 del 4 agosto 2022) anche la Calabria si e’ dotata di questo importante organismo e di conseguenza i Comuni dovrebbero adeguarsi alla predetta legge per l’Istituzione dei Garanti Comunali, così come suggerito dal Coordinamento Regionale dei Garanti della Disabilità che hanno lavorato e inviato a tutti i Comuni Calabresi bozza di Regolamento che ricalca il prototipo della l.r. n°29 del 4.8.2022. Questo preambolo è necessario affinché si recepiscano ruoli e compiti del Garante della Persona Disabile che è un organo autonomo al potere politico cosa che purtroppo a queste latitudini è inconcepibile!
Il garante deve essere al Servizio e Tutelare le Istanze e i Diritti delle persone disabili. Non deve essere l’assessore aggiunto alle politiche sociali del Comune, deve confrontarsi e portare avanti le istanze delle Associazioni del settore. Deve dare soluzione e non mediazioneIl Garante è scelto tra le persone in possesso di specifica e comprovata formazione, competenza ed esperienza nell’ambito delle politiche sociali ed educative o che si siano comunque distinte in attività di impegno sociale, con particolare riguardo ai temi della disabilità”, recita l’art 3 della su citata legge.
Ecco perché lanciamo un appello al Consiglio Comunale, affinché venga riformato il regolamento obsoleto del Comune di Bovalino.
Tutto ciò per una vera partecipazione di tutte le componenti sociali e affinché non sia il solito “Pennacchio” messo in testa alla persona piu’ vicina politicamente all’Amministrazione Comunale.
So che questo appello cadrà nel vuoto perché la forza dei numeri lo consente ma sicuramente non lo consente la trasparenza, la legalità e la vicinanza alle fasce deboli. (vc)
[Vito Crea è presidente dell’Associazione Difesa Diversamente Abili]