La Garante Stanganelli in visita all’area di Oncologia Medica alla Dulbecco

La Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, nei giorni scorsi è stata in visita all’area di Oncologia Medica del Presidio Mater Domini dell’Azienda Universitaria Ospedaliera “RenatoD ulbecco” di Catanzaro.

Ad accogliere la Garante erano i direttori delle UOC di Oncologia Medica, Prof. Pierosandro Tagliaferri, e dell’UOC di Oncologia Medica Traslazionale, Prof. Pierfrancesco Tassone, insieme al personale Medico e del Comparto Sanitario ad esse afferenti.

L’ area di Oncologia Medica è basata su due UU.OO.CC. a direzione Universitaria che integrano assistenza, didattica e ricerca pre-clinica e clinica. Inoltre, la struttura è sede dell’unica Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica della Regione Calabria che, al momento, ha in carico il percorso formativo di 29 medici in formazione specialistica. L’area di Oncologia Medica eroga attività assistenziale in regime di day hospital, di chemioterapia ambulatoriale, di degenza Ordinaria con 12 posti letto ed un’area di laboratorio diagnostico di oncoematologia ad elevato contenuto tecnologico. Nell’ultimo anno, sono state erogate 17.163 prestazioni assistenziali nell’ area ambulatoriale e diagnostica con presa in carico per prestazioni terapeutiche di 872 pazienti, 272 cicli di DH e 325 ricoveri in area di degenza ordinaria, con una degenza media di 8,82 giorni e un peso medio del ricovero di 1,42, espressione di elevata complessità delle prestazioni di ricovero effettuate.

Tale attività è apparsa ad Anna Maria Stanganelli quale concreto punto di  forza dell’offerta sanitaria della Regione nel settore dell’Oncologia Medica ed esempio concreto di strategia di sostanziale contrasto all’ emigrazione sanitaria. Punto di eccellenza del gruppo è la ricerca clinica che rappresenta una componente essenziale della mission accademica e aziendale: sono al momento aperti all’ arruolamento n.10 studi clinici internazionali attivi, oltre che nel Policlinico di Germaneto anche in pochi centri altamente selezionati sul territorio nazionale. In questo contesto, un aspetto di particolare rilievo è l’esistenza e l’attività del Centro di Fase 1, Centro già certificato da AIFA, che ha permesso il completamento del primo studio first-in-human oncologico a livello internazionale di RNA therapeutics su un farmaco innovativo (first-in-class) prodotto nell’ambito di un progetto AIRC 5per mille, i cui risultati recentemente pubblicati su una rivista di elevato prestigio hanno avuto anche ampio riscontro sui principali organi di stampa italiani.

L’ Area di Oncologia agisce in pieno raccordo funzionale con la farmacia Galenica/UFA di recente attivazione diretta dalla Dr.ssa Adele Emanuela De Francesco e con i laboratori di ricerca del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell Università della Magna Graecia.

La Garante ha apprezzato «le condizioni di umanizzazione dell’accoglienza e l’elevata qualità delle strutture tecnologiche nello spirito di integrazione di valori umanitari e di ricerca scientifica», pienamente coerenti con il progetto del Campus di Germaneto voluto dal compianto Rettore Prof. Salvatore Venuta, professore di Oncologia Medica e fondatore dell’Oncologia Universitaria di Catanzaro.

Nel corso della visita ci si è confrontati anche su alcune criticità quali la perdurante e grave carenza di personale medico specialistico nell’area, che limita la possibilità di espandere ulteriormente le capacità assistenziali del gruppo in termini di erogazione di trattamenti convenzionali ma anche di trattamenti sperimentali, vero valore aggiunto per la popolazione calabrese e infine ci è soffermati sulla necessità di potenziare gli spazi già disponibili per far fronte alla crescente richiesta da parte dell’utenza regionale ed extraregionale.

La Garante si è impegnata a veicolare al Governo Regionale quanto riscontrato in uno spirito di forte collaborazione, in un momento in cui prosegue il lavoro per rendere effettiva l’integrazione fra la realtà ospedaliera e quella universitaria, con l’obiettivo comune, come affermato nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, di plasmare, con la ‘Dulbecco’ a pieno regime, “la punta di diamante del Servizio sanitario calabrese”, affinché sia in grado di erogare efficienti servizi assistenza ai pazienti, garantendo il diritto alla salute e, al contempo ridurre la migrazione sanitaria. (rcz)

Intesa tra Agostinelli (Autorità di Sistema Portuale) e la Garante regionale della Salute Stanganelli

Sviluppare iniziative in materia di salute, sicurezza e prevenzione sul lavoro, anche con l’istituzione di un tavolo tecnico per il coordinamento e lo sviluppo di iniziative condivise. È su questi obiettivi che si basa il protocollo d’intesa siglato tra il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, e la Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli.

L’obiettivo è quello di sviluppare la cultura della sicurezza sul lavoro e la realizzazione di attività congiunte per la prevenzione di eventi infortunistici e malattie professionali connesse alle operazioni e ai servizi portuali.

Al fine di rendere più efficace l’azione di prevenzione e il raggiungimento degli obiettivi, il presidente Agostinelli e il Garante Stanganelli hanno deciso estendere il Protocollo anche alle organizzazioni sindacali dei lavoratori e alle associazioni di categoria delle imprese portuali in un’ottica di partecipazione e condivisione.

A tale proposito, l’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio si impegna a implementare gli strumenti e le metodologie semplificati per una rilevazione degli incidenti sul lavoro, per ridurre il rischio che si verifichino, garantendo così una maggiore sicurezza sui luoghi di svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali. 

Tra le iniziative che verranno poste in essere sarà dato risalto alla formazione, l’informazione e la sensibilizzazione sugli interventi di prevenzione nelle imprese. Saranno, altresì, sostenute iniziative congiunte di comunicazione e promozione della cultura della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e promosse campagne di prevenzione, su diverse patologie oncologiche, per i lavoratori e i loro familiari nonché attività di ricerca, studio e approfondimento sulle tematiche oggetto dell’intesa, nel rispetto delle eventuali indicazioni e raccomandazioni degli Organismi sovranazionali, in raccordo con le Autorità nazionali, regionali e comunali. 

Il Protocollo avrà una durata di tre anni, nel corso dei quali si potranno apportare modifiche, in base alle esigenze in corso, e sarà automaticamente rinnovabile. 

Con l’obiettivo di garantire una costante attenzione e un’opportuna operatività della collaborazione tra i due Enti, almeno una volta all’anno, si riunirà un “tavolo di lavoro” che avrà il compito di programmare e definire attività, interventi, convegni e incontri formativi, coinvolgendo, laddove necessario, le Organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori del settore e le Associazioni di categoria delle imprese portuali stipulanti il Ccnl “Lavoratori dei Port” e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. 

Sarà inoltre istituzionalizzata la presenza del Garante della Salute della Regione Calabria ai Comitati di Igiene e Sicurezza nell’ambito portuale. (rrc)

Al Consiglio regionale l’iniziativa “Amati sempre” della Garante Regionale della Salute

Si intitola Amati sempre l’iniziativa in programma domani mattina, a Reggio, alle 9.30, al Polo Culturale “Mattia Preti” del Consiglio regionale e organizzata dall’Ufficio del Garante della Salute della Regione Calabria, guidato da Anna Maria Stanganelli.

Una iniziativa che ha già visto l’adesione di importanti personalità istituzionali: senatori, deputati, consiglieri regionali, sindaci e amministratori di tutti gli schieramenti, «perché la lotta ai tumori – viene sottolineato dal Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli – riguarda ciascuno di noi».

Amati sempre rappresenta un’occasione significativa per riunire medici, associazioni di pazienti e rappresentanti politici con l’obiettivo comune di combattere il cancro. 

«Solo attraverso un impegno congiunto e coordinato – ha dichiarato Anna Maria Stanganelli – sarà possibile fare progressi significativi nella prevenzione, nella cura e nella ricerca oncologica, migliorando così la qualità della vita dei pazienti e la loro speranza di guarigione.”

Attestati di compiacimento per la tavola rotonda sono pervenuti dalla Presidenza della Repubblica, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della Salute, circostanza che conferma la rilevanza dell’evento. I lavori saranno preceduti dai saluti istituzionali di vari rappresentanti, tra cui il Presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso;  il Viceprefetto Vicario di Reggio Calabria, Maria Stefania Caracciolo; il Consigliere Metropolitano Giuseppe Giordano, in rappresentanza del sindaco Carmelo Versace; il Presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Reggio Calabria, Pasquale Veneziano; il Direttore Generale dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia e il Vicepresidente della Giunta Regionale, Giusy Princi.

Dopo gli interventi istituzionali del consigliere regionale Pasqualina Straface, Presidente della III Commissione Sanità, Attività sociali, culturali e formative; della deputata Simona Loizzo, Presidente dell’Intergruppo parlamentare “Sanità e terapie digitali”, della senatrice Tilde Minasi, Presidente dell’Intergruppo parlamentare “Oncologia, prevenzione, ricerca e innovazione”, sono previsti i contributi del deputato Giovanni Arruzzolo, dei consiglieri regionali Domenico Giannetta e Giuseppe Mattiani.

Seguiranno gli interventi dei sindaci di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, di San Ferdinando, Luca Gaetano e di Gioia Tauro, Aldo Alessio. Tra i relatori vi saranno il medico Gianfranco Filippelli, Coordinatore della rete oncologica della regione Calabria e direttore U.O.C. di Oncologia P.O. di Paola; il prof. Vincenzo Adamo, ordinario di Oncologia Medica all’Università degli studi di Messina, nonché Coordinatore della rete oncologica della regione Sicilia e il dr. Giovanni Tripepi, Dirigente di Ricerca dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Reggio Calabria, nonché componente della rete oncologica e del Molecular Tumor Board della regione Calabria.

Hanno aderito e parteciperanno alla tavola rotonda anche autorevoli figure del settore medico e della ricerca oncologica, come il dr. Santo Caridi, il dr. Giuseppe D’Ascoli, la dott.ssa Francesca Liotta, il dr. Sandro Giuffrida, il prof. Pierosandro Tagliaferri, il Prof. Pierfrancesco Tassone, il dr. Vito Barbieri, il dr. Antonino Iaria, il dr. Antonio Caputo, il dr. Said Al Sayaad, la dott.ssa Maria Concetta Galati, la dott.ssa Rosalba Mandaglio, il dr. Pierpaolo Correale, la dott. Grazia Arena, la dott.ssa Serranò.

Durante la tavola rotonda, moderata e coordinata dalla Garante Stanganelli, si darà inoltre spazio alle testimonianze di persone che hanno affrontato la malattia o che hanno avuto esperienze dirette nella lotta contro il cancro. È il caso di Sergio Giannino Del Giudice, autore del libro “Amati sempre” curato dal dottor Ermanno Cribari, e di Luciano Gerardis, già Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria. La partecipazione attiva di associazioni di volontariato e organizzazioni come Favo (Federazione delle Associazioni di Volontariato di Oncologia), Europa Donna Italia, Salute Donna, Ail Reggio Calabria, LILT Cosenza conferma l’importanza della collaborazione tra il settore medico e le organizzazioni della società civile nella lotta contro il cancro.

All’evento hanno aderito anche le associazioni “Angela Serra”, “Compagnia delle stelle”; l’associazione “Nasi rossi”, “Oltre il confine”; Acmo “Ida Paonessa”, associazione “Grace”, “Vibo in rosa”; associazione “La Fenice”, Aistom Calabria, nonché il Comitato pari opportunità Regione Calabria e l’Osservatorio violenza di genere della regione Calabria. La tavola rotonda sarà trasmessa in diretta streaming, consentendo a un pubblico più ampio di partecipare e seguire gli interventi. (rrc) 

la Garante regionale della Salute Stanganelli in visita all’Ospedale di Locri

Nei giorni scorsi la Garante Regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli ha fatto un sopralluogo all’Ospedale di Locri, a seguito delle segnalazioni del Comitato Difendiamo l’ Ospedale di Locri, rappresentato da Bruna Filippone, con la quale la stessa Garante ha avuto un primo incontro preliminare.

Stanganelli, accompagnata dal Direttore Sanitario del nosocomio, dott. Giuseppe D’Ascoli e da alcuni suoi collaboratori, ha effettuato un vero e proprio tour della struttura e dei reparti durato quasi tre ore, durante il quale ha potuto verificare personalmente sia i punti di forza che le problematiche segnalate dall’utenza. Il tour è simbolicamente iniziato dalla visita del posto fisso di polizia, recentemente ristrutturato e oggi pienamente operativo e funzionale, diretto dall’ Ispettore Bruzzese, un presidio molto importante anche a seguito delle recenti aggressioni registratesi ai danni del personale medico che va a soddisfare pienamente l’esigenza di tutelare l’incolumità degli operatori sanitari e dell’utenza.

Il giro, preceduto da un breve confronto con il personale degli uffici amministrativi, riorganizzati recentemente, è poi proseguito verso gli ampi locali del Pronto Soccorso, un avamposto dove il personale medico si confronta quotidianamente con una vasta e variegata utenza operando sempre con spirito di servizio e abnegazione. La Garante Stanganelli ha voluto ritornare nel Reparto di Ginecologia dove era stata di recente, per ringraziare il Direttore Macri per avere fornito risposte importanti in breve tempo alle partorienti, in particolare la possibilità da parte dei congiunti di effettuare le visite per due volte al giorno, opportunità prima consentita per una volta al giorno e la possibilità da parte dei papà di assistere agli attimi fatidici del parto.

La Garante ha poi effettuato un sopralluogo del reparto di Urologia, unico centro riferimento per tutta l’utenza del comprensorio, che attualmente conta di dieci posti letto, ma di tre medici, confrontandosi a lungo con il dott. Gerace, il quale ha rappresentato l’esigenza di dotare il reparto di un laser per calcolosi, fondamentale per rispondere a bisogni importanti per l’utenza. La Garante si è impegnata per veicolare alla Direzione Sanitaria le istanze rappresentate da Gerace, tra le quali anche problematiche inerenti la manutenzione di alcune apparecchiature.

Il sopralluogo è poi continuato verso il reparto di Radiologia, diretto dal dott. Versace, dove la Garante ha potuto constatare la presenza di apparecchiature di ultima generazione, come Tac e Risonanza per le quali al momento è possibile accedere alle prestazioni in tempi celeri, con abbattimento delle liste d’attesa. Il Dott. Versace, oltre ad evidenziare la necessità di un sistema di digitalizzazione moderno per gli esami , ha confermato le problematiche segnalate dal Comitato tra cui l’impossibilità di accedere a determinati servizi all’interno del reparto, come la mammografia, per mancanza di personale, dal momento che ad oggi in reparto si registra la presenza di due soli medici, compreso il Dott. Versace. Il Direttore Sanitario D’Ascoli ha fatto visitare alla Garante Stanganelli, sia il Centro Prelievi, funzionale per l’utenza esterna, che i nuovi ambulatori per le visite intramoenia, dotati di cinque stanze con relativi servizi, di prossima apertura.

Il gruppo si è poi spostato al quinto piano nel reparto di Cardiologia, non prima di avere verificato che gli ascensori funzionano correttamente, eccezion fatta per un unico ascensore in via di riparazione. Anche in Cardiologia, il Responsabile Dott. Ragona, ha sottolineato la difficoltà a poter operare serenamente e a gestire le urgenze che provengono dal pronto soccorso, per la cronica carenza di personale.

La Garante Stanganelli, rimarcando che la problematica della carenza di medici purtroppo riveste ad oggi criticità diffusa sul territorio nazionale, ha anticipato che sottoporrà la questione alla Direzione Sanitaria dell’ Asp di Reggio Calabria, per cercare di rispondere ai bisogni non soltanto dell’utenza ma soprattutto del personale medico che ogni giorno opera con sacrificio e spirito di servizio a vantaggio della collettività.

Punto di eccellenza del Presidio Ospedaliero di Locri è l’U.O. di terapia intensiva e rianimazione diretta dal dott. Sinopoli, con dieci posti letto e con un operatore ogni due pazienti e la possibilità non indifferente dal punto di vista umano di accedere alle visite da parte dei familiari. Dopo aver visitato il blocco operatorio, la visita è proseguita nel reparto di Pediatria, diretto dal dott. Musolino, dove la Garante è stata accolta dal dott. Criaco, che ha delucidato in merito alle attività della pediatria, impegnata anche come pronto soccorso pediatrico per la fascia 0-14 anni e diciotto posti letto gestiti registrando anche qui difficoltà sul piano dell’organico. La visita si è poi conclusa all’esterno della struttura, dove Stanganelli ha infine verificato la disponibilità dei nuovi parcheggi per i dipendenti che saranno attivati a breve, non appena la strumentazione per il badge sarà disponibile.

Per quanto concerne il servizio di elettroencefalogramma, problematica segnalata in questo caso dalla consulta delle associazioni di Gioiosa Ionica, rappresentata da Vincenzo Logozzo, la stessa dovrebbe essere in via di risoluzione, stante la presenza del tecnico e della fornitura del materiale a corredo che è in via di definizione.

«È stata una visita proficua – ha dichiarato il Garante Stanganelli – nel corso della quale ho potuto verificare sia le criticità che mi erano state segnalate e per le quali mi adopererò a breve in sinergia con il direttore generale, Lucia Di Furia e il direttore Sanitario, Santo Caridi, sempre attenti alle problematiche che vengono rappresentate dall’ Ufficio del Garante, ma anche tanti punti di forza che devono fornire al cittadino quella fiducia in passato disattesa, ma che da oggi in poi può contribuire a raggiungere l’ obiettivo di una buona sanità. Con il dott. D’Ascoli, che ha dimostrato grande disponibilità e attenzione nei confronti verso questa nuova figura del Garante, ci siamo ripromessi di riaggiornarci a breve». 

Soddisfazione è stata anche espressa dalla Presidente del Comitato Civico in difesa dell’ Ospedale Bruna Filippone: «Abbiamo avuto il piacere di incontrare la dott.ssa Stanganelli questa mattina presso il nostro ospedale. Dopo le nostre segnalazioni si è recata a verificare personalmente il reale stato delle cose. Le abbiamo ribadito le nostre preoccupazioni per la situazione in cui versano più reparti. Siamo certi e fiduciosi che ci aiuterà nella risoluzione di queste problematiche».

Da oggi, infatti, il Centro Unico Prenotazioni sarà garantito anche nelle ore pomeridiane per due volte a settimana , nello specifico il martedì e il giovedì dalle ore 15 alle 17, soluzione adottata unificando gli orari dei Cup dei due ospedali spoke di Polistena e Locri. (rrc)

Sopralluogo della Garante della Salute Stanganelli all’Ospedale di Lamezia

La garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, ha effettuato un sopralluogo all’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, a seguito delle segnalazioni pervenute nei giorni scorsi da comitati e cittadini del territorio, che lamentavano alcune criticità e disservizi.

La visita è stata preceduta da un tavolo di lavoro all’interno dello stesso nosocomio con il Commissario Straordinario dell’ Asp di Catanzaro, Generale Antonio Battistini, il Direttore Sanitario del Presidio, dott. Antonio Gallucci ed altri dirigenti medici per focalizzare l’attenzione sulle problematiche ma anche sui tanti punti di forza del presidio; nel corso del confronto il Commissario ha illustrato le linee guida  su cui impronterà il proprio agire per ottimizzare i servizi e dare risposte adeguate all’utenza.

A margine della riunione la Garante e il Commissario hanno anche incontrato i rappresentanti di alcuni comitati, ascoltando le loro istanze con l’impegno a istituire un tavolo periodico di confronto. La Garante ha poi visitato, accompagnata dal direttore Sanitario Gallucci i vari reparti del Presidio Ospedaliero. Il sopralluogo è iniziato dal Cup e dal Pronto Soccorso, dove è stata constatata un’alta affluenza gestita comunque in modo ottimale dal personale medico e infermieristico che con abnegazione e spirito di servizio riesce a gestire le emergenze. Si è poi proseguito con la visita dei reparti di Pediatria, guidato dalla dott.ssa Mimma Caloiero, capo del dipartimento materno infantile dell’azienda, dove è stato verificato il grande lavoro del reparto, di Cardiologia con annessa Utic, soffermandosi con il direttore dott. Roberto Ceravolo, che ha sottolineato l’importanza di promuovere  all’esterno esempi virtuosi di buona sanità e infine di Medicina, diretta dal dott. Gerardo Mancuso, in grado di assicurare la presa in carico di pazienti affetti da varie patologie. Successivamente, assieme all’impresa che sta eseguendo i lavori, è stato effettuato un sopralluogo nei locali dove verrà collocata la Tac adiacente al Pronto Soccorso e proseguendo verso l’esterno della struttura è stata fatta una ricognizione della pista di atterraggio dell’Elisoccorso e degli spazi verdi.

A tal proposito la Garante ha rilevato alcune criticità che presto sottoporrà all’attenzione del Sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro.

«Ritengo fondamentale verificare personalmente le criticità che vengono rappresentate all’ Ufficio del Garante – ha evidenziato Anna Maria Stanganelli – che ho sottoposto punto per punto al Commissario e alla Direzione Sanitaria. Da parte loro il Commissario e il dott. Gallucci, hanno dimostrato sensibilità e attenzione prendendo in carico le legittime istanze dei cittadini. Ho potuto altresì constatare una realtà con grandi potenzialità e grandi eccellenze che lavorando sulla strada intrapresa potrà fornire al cittadino le risposte che merita».

«È necessario operare in sinergia – ha concluso la Garante – istituzioni, medici, associazioni e cittadini, nella stessa direzione, per rispondere in modo efficace ed efficiente ai bisogni dell’utenza». (rcz)

La Garante regionale della Salute Stanganelli avvia tavolo per aumentare consapevolezza sul cancro

La garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, ha avviato un tavolo di lavoro per aumentare la consapevolezza sul cancro,  promuoverne la prevenzione e sensibilizzare sull’accesso alle cure, oltre che per elaborare proposte  da sottoporre all’attenzione del governo regionale.

Una iniziativa che si basa sulla finalità di eliminare le disparità nelle cure, impegnando medici, associazioni di pazienti e istituzioni a fare rete, ciascuno per le proprie competenze, nella lotta alle patologie oncologiche, che sono state cristallizzate in occasione dell’evento La memoria e l’impegno, in ricordo del magistrato Lilia Gaeta, svoltosi nel mese di febbraio in occasione della Giornata mondiale contro il cancro.

A condividerne le finalità Luciano Gerardis, già  Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, il medico Said al Sayyad, Direttore dell’U.O. di radioterapia oncologica del Grande Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli di Reggio  Calabria; Lidia Papisca, Presidente dell’Associazione Grace e la Delegata Regionale della Favo, nonché Presidente dell’Associazione La Compagnia delle stelle, Antonietta Romeo

Insieme, si sono incontrati al Centro Civico Trame di Lamezia Terme, per un primo confronto al  quale hanno preso parte tra gli altri, Giovanni Tripepi, Dirigente di ricerca dell’Istituto di Fisiologia  Clinica del CNR di Reggio Calabria e Vito Barbieri, Direttore dell’U.O. di Oncologia Presidio De  Lellis A.O.U. Dulbecco di Catanzaro, entrambi membri del Coordinamento Regionale della Rete Oncologica, Antonio Caputo, Direttore dell’ U.O. di Oncologia dell’ Ospedale di San Giovanni in  Fiore, Michela Loiacono, Vice Presidente della SIPO Società Italiana di Psico Oncologia – Sezione  Calabria, Luisa Foletti, psico-oncologa operante presso il Reparto di oncoematologia pediatrica del  Gom, Aldo Riccelli, Presidente ACMO e La segretaria dell’ Associazione LinfoVita, Olimpia Buccinà

Ad aprire i lavori Luciano Gerardis, il quale nel ricordare la battaglia contro il cancro della moglie  Lilia Gaeta e il suo impegno per la tutela dei diritti dei pazienti oncologici, ha evidenziato  l’importanza di mettere in rete medici e associazioni di pazienti, per fornire al malato oncologico una  serie di informazioni e di dati che possano supportarlo nel suo percorso.

Dopo di lui, il dottore Sayyad  ha ribadito la necessità di disporre di adeguate risorse tecnologiche affinché il paziente possa accedere  nel minor tempo possibile alla prestazioni, rimarcando il valore dell’ integrazione delle associazioni  all’interno delle strutture sanitarie, che possano fornire al paziente un supporto soprattutto psicologico.  Della rilevanza dell’estetica oncologica ha parlato Lidia Papisca, sottolineando quanto sia importante  per il paziente oncologico coniugare il benessere con le terapie da affrontare.

Giovanni Tripepi, che  fa parte anche del Molecular Tumor Board della Regione Calabria, ha riportato uno studio sulla  correlazione tra il ritardo nella diagnosi e il rischio di morte, dando la propria disponibilità all’elaborazione di eventuali progetti che mirino a valutare l’incidenza di tumori rispetto alle zone di  esposizione; Vito Barbieri, nel suo intervento ha posto l’accento su quanto sia fondamentale fornire  al paziente risposte di qualità, che possono essere date solo attraverso una presa in carico del paziente  già dalla diagnosi sospetta e accompagnarlo lungo il suo difficile percorso.

Infine il Dott. Antonio  Caputo, si è soffermato sull’esigenza di fornire una corsia preferenziale per i pazienti oncologici  all’interno delle strutture sanitarie nell’ accedere alle prestazioni e alle cure necessarie, a cui spesso  per tempi di attesa molto lunghi non riescono ad avere accesso. La Dott.ssa Loiacono e la Dottoressa  Foletti da parte loro hanno ribadito la necessità di un riconoscimento della figura dello psico oncologo a livello regionale, per fornire adeguato supporto psicologico ai pazienti all’interno dei  reparti. Nel corso del confronto, molteplici sono state le proposte da parte dei rappresentanti delle  associazioni presenti, che hanno manifestato i disagi e le paure dei cittadini calabresi nell’ accedere  alle cure. 

La Garante, sulla base delle proposte pervenute, tra le quali l’attivazione di un supporto informatico  per il paziente oncologico, ha annunciato una collaborazione in divenire con il Presidente Nazionale  della Favo, Francesco De Lorenzo, grazie alla quale sarà ben presto disponibile un’applicazione,  con esperti di varie branche disciplinari e associazioni di pazienti per fornire informazioni e supporto  gratuito ai pazienti oncologici e alle loro famiglie. 

«Sono molto soddisfatta – ha dichiarato la Garante Stanganelli – di questo primo incontro; è importante  mettere al centro i bisogni e le necessità del paziente oncologico, perché solo attraverso la sinergia  tra tutti gli attori coinvolti – potremo fare memoria dell’impegno di chi ci ha lasciati e impegnarci  per dare risposte adeguate a quanti si trovano a dover combattere questa difficile battaglia». 

Nei prossimi giorni verrà inviata a tutte le associazioni impegnate in tema di lotta ai tumori, ai Centri  di Servizio per il Volontariato (Csv), a tutte le strutture che a vario titolo sono impegnate nel sostegno,  anche attraverso le cure palliative, del paziente oncologico, ai Commissari Straordinari e ai direttori  generali delle varie aziende, una lettera di invito ad aderire al tavolo di lavoro, al quale potranno  prendere parte tutti i medici e tutti coloro i quali siano disposti a dare il loro fattivo contributo. (rrc)

Ospedale di Locri, dal 1° giugno i papà in sala parto

Dal 1° giugno, all’Ospedale di Locri, i papà potranno assistere alla nascita dei propri figli. Si tratta di un importante traguardo raggiunto grazie alla collaborazione tra l’Ufficio del Garante della Salute della Regione Calabria e il Direttore dell’U.O. di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Locri, il dr. Giuseppe Macri, su impulso dell’Associazione Salvagente Italia, rappresentata dall’avv. Valentina Starinieri e dal presidente Mirko Damasco.

Già in precedenza si era raggiunto un risultato importante grazie a una serie di incontri avvenuti nel mese di marzo, che avevano permesso di garantire, a partire dal 6 aprile, la possibilità per le neo-mamme di ricevere visite due volte al giorno, anziché solo una volta come precedentemente consentito. Oggi, grazie all’impegno assunto durante l’incontro tenutosi lo scorso 17 aprile tra la Garante della Salute, Anna Maria Stanganelli e il dr. Macri, tale impegno si è concretizzato nel giro di poco tempo.

Questa è una notizia di grande rilevanza per tutte le mamme, che finalmente potranno condividere con i loro compagni la gioia di dare il benvenuto a una nuova vita.

«Ringrazio il primario del reparto per la sua sensibilità e l’impegno dimostrato nell’accogliere questa importante richiesta – ha detto la Garante Stanganelli – che rappresenta un significativo passo avanti per il benessere delle famiglie e il rafforzamento dei legami affettivi. Continuerò a lavorare con determinazione per promuovere l’importanza della partecipazione attiva dei papà durante il processo di nascita, consapevoli del valore che questa esperienza può avere nella creazione di un ambiente familiare positivo e accogliente». (rrc)

Alla Garante regionale della Salute Stanganelli il Premio “Marco e Alberto Ippolito”

Prestigioso riconoscimento per Anna Maria Stanganelli, garante regionale della Salute, che è stata insignita del Premio “Territorio e Istituzioni: una realtà a confronto.

Un premio conferitole nell’ambito della 21esima edizione del Premio Internazionale “Marco e Alberto Ippolito” e che la Garante ha voluto condividere con un giovane studente calabrese.

Il premio, promosso dalla Fnism – Federazione Nazionale Insegnanti fondata nel 1901 da Gaetano Salvemini e Giuseppe Kirner), di cui è presidente la prof.ssa Natina Cristiano Ippolito, moglie del compianto giudice Ippolito, in ricordo dei suoi figli, due giovani reggini amanti dell’arte e della letteratura, promuove l’interscambio culturale sul desiderio di favorire una agorà europea in cui i giovani di diverse nazioni possano confrontarsi e dibattere su diverse tematiche, proponendo loro esempi di professionalità nel campo dell’Arte, della Cultura, dell’Economia e della Scienza, che si siano distinti per l’eccellenza nei loro ambiti, 

La Garante, cogliendo pienamente il senso del premio, tra gli interventi, ha colto la profondità di uno degli studenti, Giovanni Meduri, dell’Istituto Panella Vallauri di Reggio Calabria, diretto dal Dirigente Scolastico prof.ssa Teresa Marino, che nel suo intervento ha posto l’accento sulla necessità che i cittadini calabresi, vengano messi nelle condizioni di poter esprimere le proprie competenze e professionalità nella propria regione.

Nel corso della manifestazione, svoltasi nell’ Auditorium della stessa scuola e incentrata sulla tematica di un’Europa più equa e sostenibile che ha registrato anche l’intervento del prof. Maurizio Franzini, Ordinario di Politica economica presso l’Università “La Sapienza” di Roma e di altri docenti provenienti da ogni parte d’Europa, la Stanganelli si è soffermata sul tema dell’equità di accesso alle cure, ribandendo il proprio impegno a difesa della tutela della salute dei cittadini calabresi. Impegno e dedizione che sono stati riconosciuti anche dagli organizzatori del Premio che nella motivazione hanno evidenziato come «Autorevole protagonista della vita civica calabrese, svolge la sua attività con passione e dedizione, in chiave europea e internazionale, si batte ogni giorno a difesa dei diritti di tutti i cittadini nel campo dell’assistenza sanitaria e socio – sanitaria, dimostrando come col suo esempio, il forte impegno e una persistente determinazione si possano smuovere le coscienze per costruire assieme una società in cui l’essere umano diventa vero protagonista della propria storia attraverso la realizzazione di un concreto senso civico».

La Garante Stanganelli, nell’esprimere la propria gratitudine per il riconoscimento conferitole e il proprio apprezzamento per le tematiche trattate, ha commentato, passando simbolicamente il testimone al giovane studente: «è dai giovani che deve partire il riscatto di questa terra, seppur permeata da tante criticità, fatta di gente onesta e laboriosa che crede che il cambiamento sia possibile». (rrc)

 

La Garante della Salute Stanganelli: Tutela salute e sicurezza sul lavoro devono essere priorità

«La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro  devono essere sempre una priorità». È quanto ha dichiarato la Garante della Salute Regionale Anna Maria Stanganelli, in occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la sicurezza sul lavoro e la giornata mondiale delle vittime dell’amianto.

Un’occasione per ricordare cittadini, lavoratori e lavoratrici scomparse, ma soprattutto per riflettere e porre l’attenzione su due temi che meritano da parte del Governo e delle istituzioni preposte, risposte oggi più che mai indifferibili.

Secondo l’allarme lanciato dall’Osservatorio Nazionale Amianto, sono almeno settemila le persone morte nell’ultimo anno, oltre nuovi diecimila malati di malattie amianto correlate, duemila i casi registrati di mesotelioma con un indice di mortalità del 93% e un numero di decessi che sfiorano i millenovecento, oltre a quattromila casi di tumori polmonari collegati alla sua esposizione. Una vera e propria emergenza dalle dimensioni epidemiche,  con forti criticità anche in Calabria.

«Sono molteplici le segnalazioni pervenute all’Ufficio – ha dichiarato il Garante della Salute Stanganelli – in questi primi mesi di attività; in questo senso sarà fondamentale la collaborazione di tutte le istituzioni, ciascuno per le proprie competenze, avviando attività di sensibilizzazione, operazioni di mappatura e bonifica per ordine di priorità e secondo il grado di esposizione».

Il 28 sprile ricorre, anche, la Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro. Purtroppo gli incidenti spesso mortali, non accennano a diminuire in Calabria.. Tra i settori più a rischio, quello della sanità,  delle costruzioni,  delle attività manifatturiere e dei trasporti, vite spezzate, familiari che hanno perso i loro cari e invocano giustizia.  

Ben vengano le proposte di legge all’esame di Montecitorio, annunciate dal ministro del Lavoro, Eva Calderone, per l’introduzione dell’insegnamento del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole secondarie e  la riattivazione, voluta dal ministro della Salute Orazio Schillaci, del Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, al fine di garantire condizioni di salute nei luoghi di lavoro per prevenire e contrastare l’insorgenza di malattie professionali e infortuni, con particolare attenzione alle neoplasie professionali incluse nel Piano Oncologico Nazionale. 

«È necessario – ha continuato la Garante – come anche ribadito più volte dal Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, che si è reso promotore della legge per l’istituzione dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, che avrà il compito di promuovere ogni azione utile a garantire salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e contrastare il lavoro irregolare, che i lavoratori possano lavorare in condizioni di sicurezza e in assenza di discriminazioni». 

«Controlli capillari – ha concluso – più rispetto delle regole, prevenzione». (rrc)

Violenza sulle donne, la Garante regionale della Salute ha incontrato Maria Antonietta Rositani

La Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli ha incontrato Maria Antonietta Rositani, che ha portato alla sua attenzione una serie di istanze a nome di tutte quelle persone che, purtroppo, hanno subito violenze e, come nel suo caso, delle gravissime ustioni.

Insieme a lei, la presidente della Consulta comunale Città Metropolitana e decentramento, Emilia Condarelli.

«Io mi ritengo una persona fortunata – ha esordito Maria Antonietta, ripercorrendo la sua storia – perché le mie lesioni sono state curate in maniera eccezionale non solo a Bari, dove c’è un centro grandi ustioni ma anche a Reggio dove è presente un reparto di Chirurgia, quello del Gom, che ha fatto davvero miracoli offrendomi il meglio che potessi avere. Però – spiega la forte e determinata donna reggina – coloro che hanno subito ustioni così estese e importanti come nel mio caso – parliamo di oltre il 70% del corpo – per vivere necessitano quotidianamente di terapie, creme idratanti per la pelle e di tutto un percorso riabilitativo che diventa eterno che io, ad esempio, ho dovuto interrompere perché troppo oneroso per le mie possibilità».

«Si tratta di trattamenti – ha spiegato – che non vengono presi in considerazione dai piani di assistenza sanitaria, probabilmente poiché assimilabili a cure estetiche quando poi, in realtà, per chi è nelle mie condizioni non lo sono affatto: ad esempio, il rialzamento della palpebra mi ha salvato la vista ma si tratta di un intervento che senza l’aiuto delle associazioni non avrei potuto mai affrontare».

Maria Antonietta, nonostante percepisca una pensione di invalidità, vorrebbe tornare a lavorare, magari nel suo ambito, ovvero quello infermieristico, sia per sentirsi pienamente realizzata e per compiere definitivamente il suo percorso di riscatto ma anche per una mera questione economica: «non posso dire di sentirmi sola – ha sottolineato – ma è chiaro che subentrano delle necessità anche economiche, con due figli, le scadenze mensili e le cure che devo affrontare e, soprattutto, so di poter essere ancora utile alla società».

«Con la Garante – ha rimarcato – abbiamo fatto una splendida chiacchierata, mi sono potuta aprire e lasciar andare alle mie sensazioni, senza timori, non solo a nome mio, mi auguro davvero – ha concluso – che insieme possiamo raggiungere dei risultati».

Una proposta in tal senso verrà avanzata nei prossimi giorni al Garante da Emilia Condarelli: «chi subisce queste violenze – ha esordito – e ha la forza di recuperare emotivamente come Maria Antonietta, che tende a porgere di sé un’immagine forte, con determinata volontà, poi, però, si trova a combattere nella quotidianità, poiché magari non si è nelle condizioni di lavorare, si ha necessità di un supporto per le cure, di avere una rete di sostegno intorno».

«Il suo – ha aggiunto – è sì un caso personale ma è anche la parabola della società rispetto all’inclusione delle persone vittime di violenza. Serve una battaglia di carattere generale che sia per tutte le donne, iniziando con Maria Antonietta che rischia delle ricadute pesanti senza un adeguato aiuto».

Portatrice delle loro istanze si farà certamente la Garante Stanganelli che, a margine dell’incontro, ha commentato: «ho avuto modo di ricevere una donna meravigliosa; devo dire che, nei giorni scorsi, ho letto una dichiarazione che non mi era piaciuta affatto perché Maria Antonietta aveva detto che lo Stato e le istituzioni l’avevano abbandonata: ho voluto quindi cogliere l’appello di questa donna per dirle che le istituzioni non l’hanno abbandonata».

Come Garante – ha precisato – sono tante le segnalazioni che arrivano relative a donne vittime di violenza e quella di Maria Antonietta è la storia di tante donne che ogni giorno combattono per l’affermazione dei propri diritti. Dal governo regionale ci sono segnali positivi importanti, delle leggi regionali a tutela delle donne e anche dal Consiglio regionale, con l’istituzione del Garante delle vittime di reato, fortemente voluta dal Presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso e dell’Osservatorio sulle violenze di genere ma tutto questo non basta: ci vogliono dei segnali ulteriori sia a tutela della storia di Maria Antonietta, e in questo senso insieme alla presidente Condarelli vedremo come sostenerla in questo percorso, ma bisognerà individuare delle strategie d’azione mirate che possano coinvolgere tutte le donne del territorio calabrese che ogni giorno si trovano ad affrontare questo calvario».

«L’auspicio – ha concluso – è che da oggi per Maria Antonietta inizi una nuova vita e che possa tornare a sorridere per lei e per i suoi figli». (rrc)