Il presidente di Confapi Calabria, Francesco Napoli, ha espresso preoccupazione per «il prezzo del gas alle stelle, che rischia di far fallire migliaia di piccole-medie imprese».
«Le nostre imprese, negli ultimi mesi – ha spiegato – hanno subìto rincari che sfiorano il 500%. Per fare un esempio, una nostra impresa del settore dei servizi all’infanzia (asilo nido) lo scorso anno pagava per l’energia elettrica circa 517,00 euro, oggi, a parità di consumi, paga 2793,00 euro. Finora abbiamo resistito… Ma, se la corsa del prezzo del gas non si fermerà, le bollette in autunno saranno insostenibili. Molti imprenditori hanno già dichiarato l’intenzione di interrompere le produzioni, piuttosto che lavorare in perdita».
«Il caro energia è la priorità da affrontare subito – ha evidenziato –. Azzeramento degli oneri generali sistema per luce e gas. Devono essere sostenuti gli investimenti nelle energie rinnovabili e nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Creare comunità energetiche per incrementare l’autoproduzione. Non c’è tempo da perdere».