Cinquefrondi, oggi giovedì 14 agosto, nella villa comunale, alle ore 21.00, ospiterà la mostra itinerante “Parlami di Gaza” allestita da tre artisti palestinesi sopravvissuti al conflitto in corso. L’ evento si presenta come un reading musicale e fotografico pensato per sensibilizzare sulle drammatiche condizioni di vita in Palestina, con letture, testimonianze, intermezzi sonori, immagini di luoghi e persone, per accendere un faro sulle drammatiche condizioni di vita in Palestina, a causa del conflitto in atto. Saranno esposte al pubblico le fotografie di Ahmad Jarboa, infermiere e fotografo sopravvissuto al genocidio, attualmente sfollato a Gaza dopo la distruzione della sua casa. Mervat Alramli, sceneggiatrice e scenografa palestinese nata a Gaza e residente in Italia dal 2002, proporrà testi con richiami al tema dell’infanzia, considerando che i bambini sono le prime vittime della guerra e la musica dal vivo è affidata al suono dell’oud di Mohammed Abu Senjer, musicista palestinese giunto in Italia nel 2024.
Un’opportunità unica per la condivisione di arte, storia, conoscenza e resistenza di un popolo devastato dalla guerra. Un emozionante viaggio visivo attraverso le fotografie per scuotere le nostre coscienze. Di fronte a questo sterminio non può esserci indifferenza. L’amministrazione comunale è concorde nel dire Basta! alla strage di esseri umani che si sta perpetrando nella Striscia di Gaza e nelle altre guerre dimenticate.
CERISANO – Lunedì “Tre giorni per Gaza: oltre i muri”
Prende il via lunedì, a Cerisano, “Tre giorni per Gaza: oltre i muri”, manifestazione promossa dal progetto Sai Cerisano, facente capo al Comune di Cerisano con ente gestore Cooperativa Strade di casa.
L’iniziativa, organizzata in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, mette al centro i temi della pace, della dignità, dei diritti umani e della memoria viva.
Dal 7 al 9 luglio, dunque, il borgo di Cerisano diventa luogo di incontro, testimonianza e partecipazione. Gaza sarà il punto di partenza, non per restare fermi nella denuncia, ma per costruire uno spazio di riflessione collettiva attraverso il dialogo, l’arte, lo sport, la musica e l’azione civica.
L’obiettivo è ambizioso ma necessario: sensibilizzare la cittadinanza, e in particolare le nuove generazioni, sul significato profondo dell’accoglienza, su ciò che accade al di là dei muri – fisici e mentali – e su quanto sia urgente costruire ponti di comprensione e solidarietà.
L’iniziativa vuole anche valorizzare le tante realtà locali impegnate da anni nel tessuto della solidarietà e dell’inclusione, in una sinergia tra istituzioni, associazioni, comunità e beneficiari dei progetti di accoglienza.
Si parte domani, lunedì 7 luglio con la serata “Gaza: vite che r-esistono”: ospiti d’eccezione come Abdullah Inshasi (fondatore di Parkour Gaza), l’Arcivescovo Giovanni Checchinato, il prof. Walter Greco, l’attivista Enzo Infatino e altri testimoni discuteranno di diritti, conflitti e speranze, moderata da Mimmo Talarico. A seguire, concerto del Moussa Ndao Ensemble e stand solidali delle associazioni del territorio.
L’8 luglio sarà la volta del cinema con la proiezione all’aperto del docufilm One More Jump, che racconta la storia di due giovani parkouristi a Gaza. Dopo la visione, un momento di confronto aperto.
Si chiude il 9 luglio con attività per bambini e famiglie: un laboratorio sullo sport al mattino come rivincita e riscatto sociale a cura di Gaza Parkour e Boxe Popolare Cosenza e, nel pomeriggio, un laboratorio creativo sulla pace con l’artista Waweru Joseph Weche. La giornata si concluderà con un momento conviviale aperto a tutta la comunità, organizzato proprio dalla comunità cerisanese e dai beneficiari dei progetti di accoglienza.
Tre giorni per Gaza, tre giorni per ricordare che l’umanità non ha confini. Un’occasione per ricordare, ascoltare, costruire e soprattutto non voltarsi dall’altra parte. Perché nessuno è straniero quando la memoria è viva, la pace un obiettivo comune e l’umanità un valore che ci unisce. (rcs)







