OPPIDO MAMERTINA (RC) – Chiusa con successo la rassegna “Arte e Musica”

Si è chiusa, con successo, Arte e Musica, la rassegna organizzata da Musica Insieme – Associazione Culturale Musicale Giovanile della Piana.

A chiudere la kermesse, il concerto, alla Cattedrale di Oppido Mamertina, dell’Orchestra Sinfonica Giovanile della Calabria, di una sua costola, l’Orchestra da Camera “Musica Insieme” e del Coro Polifonico “Maria SS. Annunziata” di Oppido Mamertina (RC). I brani sono stati diretti dal Maestro Ferruccio Messinese (brani orchestrali e sinfonico-corali) e dal M. Domenica Verduci (brani corali). Sono stati eseguiti brani di Jenkins, Haydn, Tsfasman, Molfino ed altri. 

Gli eventi sono stati diretti dal M. Ferruccio Messinese, che ha anche ricoperto il ruolo di Direttore Artistico del progetto, mentre la progettazione è stata curata dalla prof.ssa Caterina Genovese, che è anche il Presidente di “Musica Insieme”.

«Con il sostegno della Regione Calabria – ha sottolineato la Genovese –  siamo riusciti ad allestire un cartellone che ha visto impegnati i nostri ragazzi su diverse province della nostra terra. Intendo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito affinché tutto potesse procedere al meglio e i responsabili dei siti che hanno accolto i nostri eventi: don Carlo Cittadino per la Cattedrale di Lamezia Terme, il Comune di Cosenza e la Svevo SRL per il Castello Svevo Normanno di Cosenza, l’Amministrazione Comunale di Gioia Tauro per Palazzo Baldari e don Giovanni Bruzzì per la Cattedrale di Oppido Mamertina».

L’orchestra, nata all’interno di Musica Insieme è attiva da più di dieci anni. Numerosi sono stati gli eventi realizzati, in Calabria ed in tutta Italia. Ha un repertorio vasto ed eterogeneo che attinge alla classica, al cinema ed al jazz. A breve notizie sulle prossime attività. (rrc)

GIOIA TAURO (RC) – Sabato l’evento “La Gioja medievale. Johe dal reperto alla città”

Sabato 21 agosto, a Gioia Tauro, alle 18, è in programma la manifestazione La Gioja medievale. Johe dal reperto alla città: Economie, traffici, gusti, organizzato dal Museo archeologico di Mètauros – afferente alla Direzione regionale Musei Calabria guidata da Filippo Demma.

L’evento, organizzato nell’ambito dell’Estate Gioiese e in collaborazione con il Comune, si articolerà in un racconto guidato all’interno delle sale museali, a cura degli archeologi medievisti Francesco Cuteri e Giuseppe Hyeraci. L’iniziativa permetterà di focalizzare l’attenzione sui reperti ceramici provenienti dalla fortificata città medievale di Gioia Tauro. Le collezioni faranno da trama al racconto che i due archeologi incentreranno su stratificazione, economia e usi dell’importante centro di Mètauros, nel contesto del mar Mediterraneo.

Si parte, alle 18, con la visita narrata nelle sale del Museo a cura degli archeologi Francesco Cuteri e Giuseppe Hyeraci, per poi proseguire, alle 19, con l’inaugurazione della mostra La cittadella di Gioja tra passato e presente.

Chiude l’evento, alle 20, il seminario all’aperto, in piazza Silipigni, dal titolo La Gioja medievale. Johe dal reperto alla città: Economie, traffici, gusti, con interventi del sindaco Aldo Alessio, del vicesindaco Carmen Militerno e del direttore del Museo archeologico “Mètauros, Simona Bruni, e relazioni sul tema degli archeologi Cuteri e Hyeraci.

Per l’occasione, il Museo archeologico diretto da Simona Bruni osserverà un’apertura straordinaria al pubblico – dalle 18 alle 22 – con ingresso gratuito e nel rispetto delle norme anti Covid. Prenotazioni al numero telefonico: 3207984594 e alla E-mail: drm-cal.metauros@beniculturali.it(rrc)

Arte e Musica, successo per la tappa di Gioia Tauro

Grande successo, a Gioia Tauro, per il terzo appuntamento della rassegna Arte e Musica, organizzata da Musica Insieme -Associazione Culturale Musicale in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Giovanile della Calabria.

Dopo i concerti al Castello Normanno di Cosenza e al Duomo di Lamezia Terme dell’Orchestra Sinfonica Giovanile della Calabria, è stata l’Orchestra da Camera “Musica Insieme“, complesso di archi, pianoforte e clarinetto. Solisti: Anna Lucia Trimboli al pianoforte, Vincenzo Virgillo al clarinetto, Maria Chiara Arena al violoncello, Rosario Arena alla viola e diretta dal Maestro Ferruccio Messinese, ad esibirsi per il terzo appuntamento, a Palazzo Baldari di Gioia Tauro.

Il gruppo ha eseguito numerosi brani, sia della tradizione classica che di altra estrazione (Sarabanda di Haendel, Primo Movimento tratto dalla Piccola Serenata Notturna di Mozart, Primo Movimento di “Palladio” di Jenkins, Jig, tratta dalla St. Paul’s Suite di Holst ed altro). (rrc)

 

Tauro Book 2021: il festival della Letteratura a Gioia Tauro

Parte oggi, fino al 20 agosto Tauro Book 2021, il festival della letteratura promosso da Lab Donne con il Comune di Gioia Tauro. L’appuntamento è alla Terrazza di Palazzo Baldari. Si comincia oggi con Domenico Dara, alle 21.45. Lo scrittore di Girifalco, che vive da anni a Como, presenta il suo romanzo Malinverno.

Domani, mercoledì 18, sarà la volta della scrittrice Anna Maria Deodato (Oltre le righe), giovedì Mimmo Gangemi (Il popolo di mezzo), e chiuderà Antonio Salvati con Penicho.

A Gioia Tauro consegnata l’Area demaniale dove sorgerà la Direzione Regionale Calabria

È stata consegnata, a Gioia Tauro, dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili – Capitaneria di  Porto di Gioia Tauro all’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli un fabbricato e la relativa area demaniale, siti nella zona sud del Porto di Gioia Tauro, dove verrà edificata la nuova sede regionale Adm della Calabria.  

Si tratta di un nuovo, importante tassello nel processo di consolidamento della sede regionale  che il Direttore Generale Minenna ha fortemente voluto e avviato solo pochi mesi fa; un breve  arco temporale nel quale sono state individuate le migliori soluzioni logistiche con una  particolare attenzione all’abbattimento dei costi passivi e al decoro istituzionale delle sedi, a  capo delle quali sono stati nominati i nuovi dirigenti. (rrc)

GIOIA TAURO (RC) – Il concerto della pianista Paolina Sasko

Domani sera, alle 19, a Gioia Tauro, a Palazzo Baldari, il concerto della pianista Paolina Sasko, vincitrice del 1° Premio al 22° Concorso Pianistico Internazionale Premio Mauro Paolo Monopoli.

L’evento apre la stagione concertistica organizzata da Ama Calabria in collaborazione dall’Associazione Musica Insieme, grazie al sostegno del Nuovo Imaie con i fondi dell’articolo 7 della Legge 93/92, del Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo, della Regione e della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Assai interessante il programma proposto dalla giovane talentuosa artistica che prevede della Sonata in Do minore op. 30 n. 6 Hob.XVI:20 di Franz Joseph Haydn, dei Preludi di Claude Debussy La terrasse des audiences du clair de lune e Ce qu’a vu le vent d’ouest, del Notturno in Re bemolle maggiore op.27 di Federic Chopin, Jeux d’eau di Maurice Ravel, del Preludio Corale Ich ruf’ zu Dir, Herr di Johann Sebastian Bach nella versione di Ferruccio Busoni, dei 4 Pezzi op.119 di Johannes Brahms. (rrc)

GIOIA TAURO, DALLA ZES E IL RETROPORTO
SI GIOCHERÀ IL FUTURO DELLA CALABRIA

di FRANCESCO RAO – Il futuro della Calabria è a Gioia Tauro, nel cuore del Mediterraneo, dove il grande (e ancora oggi sottoutilizzato) Porto e la Zona Economica Speciale saranno gli elementi catalizzatori dello sviluppo. Tra sostenibilità, visione strategica e capacità di attuare politiche di crescita e di benessere non solo per l’area, bensì per tutta la regione, per tutti i calabresi. Gioia Tauro rappresenta il Porto strategico  che serve all’Italia (e non solo alla Calabria) per avvicinare ulteriormente l’Europa. Servono competenza, qualità del management, intuito e attitudine al business. Calabria.Live ne ha parlato con il maggiore terminalista del Mezzogiorno, che naturalmente sta puntando su Gioia Tauro: Antonio D. Testi, Chief Executive Officer di Medcenter Container Terminal.

– Qual è l’incidenza del porto e del retroporto per lo sviluppo della Zona Economica Speciale (ZES)?

«La ZES dovrebbe essere uno dei punti di forza per lo sviluppo economico dell’area di Gioia Tauro e non solo. La grande superficie demaniale (circa ben 800 ettari) disponibile per l’insediamento di nuove imprese e/o l’ampliamento di quelle esistenti, l’immediata prossimità all’area portuale, sia del terminal contenitori, del terminal ferroviario, del terminal gomma ed anche del terminal automobilistico, sono tutti fattori che rendono la ZES strumento particolarmente idoneo ad un piano di attrazione di investimenti sia locali che esteri.

In un Paese dove, per conformazione orografica e litoranea, si fa fatica a trovare un porto commerciale con qualche centinaio di metri di banchina avente un’adeguata area alle spalle da poter destinare a zona produttiva/logistica, il sistema portuale/logistico di Gioia Tauro appare come un eccezionale strumento di sviluppo non solo per una regione a PIL particolarmente ridotto, ma anche per l’intero sistema Paese.

Focalizzandosi su quella che è l’attività del terminal container, non è difficile rilevare alcuni dati che, in senso positivo, dovrebbero essere noti a tanti operatori industriali e dei servizi in Italia ed all’estero. Con i suoi 3,4 Km di banchine, 1,6 milioni di mq di piazzali, un porto canale profondo 16,5 metri, un nuovo gateway ferroviario armato di tre aste di 850 metri di lunghezza e quasi 3.000 prese per contenitori climatizzati, il porto container di Gioia Tauro è l’infrastruttura logistica tra le più grandi d’Europa ed il primo porto per dimensioni e volumi d’Italia. 

Ogni anno vi approdano circa 1.500 navi, tra cui le più grandi al mondo (oltre 400 metri di lunghezza per 62 di larghezza) che in Italia solo a Gioia Tauro possono attraccare ed essere servite con l’adeguato equipment di banchina. Queste navi collegano oggi il nostro porto a tutti e 5 i Continenti, tessendo sulla superficie del mare una ragnatela logistica composta da più di 120 porti nel mondo. Una simile “macchina da lavoro” è quindi in grado di fornire un servizio unico a tutti gli operatori che si affacciano sul Mediterraneo e che vogliono utilizzare questa eccezionale struttura calabrese per sviluppare i loro business.

Il retroporto fornisce poi la perfetta risposta a chi ha necessità di spazi e di vicinanza al vettore marino, ferroviario o camionistico al fine di esportare (o importare) la propria merce. Così, aziende di produzione finale o di assemblaggio appartenenti ai più disparati settori quali industria o agricoltura possono beneficiare di questa grande realtà. In particolare, anche e soprattutto legato al settore primario, esiste la grande potenzialità legata ad un auspicabile progetto di catena del freddo alimentata da energia rinnovabile (solare). Gli ampi spazi ed il clima favorevole tutto l’anno consentirebbero infatti lo sfruttamento di questa risorsa per accelerare il processo di competitività del sistema locale e nazionale.

– Quale governance per la ZES?

Ancorchè all’interno del Comitato di indirizzo previsto dal DL 91/2017 si preveda la sola presenza di soggetti pubblici, con la presidenza dello stesso affidata al Presidente della AdSP, sarebbe forse auspicabile un coinvolgimento anche del soggetto privato – che ne avesse giusto e motivato titolo – per tutte quelle questioni, non amministrative, ma che dovessero attenere agli aspetti di sviluppo strategico della ZES. 

È infatti manifesto che l’impresa privata ha una visione diversa da quella pubblica e proprio per questo, unite, possono sviluppare la giusta sinergia per velocizzare i processi e renderli più brevi e funzionali».

– Le relazioni industriali nel contesto portuale ed industriale di Gioia Tauro sono ben strutturate o hanno bisogno di essere adeguate alle sfide future dello sviluppo?

«I rapporti tra stato, imprese, sindacati e lavoratori sono da tempo oggetto di profondo interesse da parte di ogni attore sul territorio. In un contesto regionale già caratterizzato da una bassa occupazione e stagnazione economica, appesantito ora anche dalla crisi pandemica, urge la modernizzazione del pensiero e della conseguente azione dei principali componenti del cluster portuale in generale.

Deve esserci un dialogo costruttivo basato sulle reali esigenze delle imprese e dei lavoratori, su quelle del sindacato e del territorio. Questo dialogo, però, non può mai prescindere dal valore e dalla qualità del lavoro come elemento generante il differenziale competitivo delle aziende operanti sul territorio. Per cui l’obiettivo deve essere per tutti gli attori la concorrenzialità delle imprese basata su competenze, formazione, produttività, efficacia ed efficienza dei processi. 

Fuori da questo schema si troverebbe inevitabilmente l’arenarsi di ogni progetto di rilancio e sviluppo dell’economia.

– Quale politiche bisogna attivare per l’attrazione delle imprese nella ZES ed in particolare in quali settori operativi ?

Fiscalità agevolata, processi burocratici snelliti, rapidità delle finalizzazioni procedurali, elasticità del mercato del lavoro. Tutto ciò da parte del soggetto pubblico, garante e primo promotore di questa importante opera di rilancio del Sud. Ma anche il valorizzare un polo logistico intermodale complesso e completo: nave, ferro, gomma, azienda. E viceversa.

Proviamo infatti a ragionare down under, come fanno gli inglesi quando scherzosamente parlano dell’Oceania. Abbattiamo creativamente le convezioni. Ovvero proviamo a ribaltare la visuale e vedremo che le merci entrano a Gioia Tauro dall’alto, come primo vero grande porto in cui approdano e, quasi cadendo, percorrono le più brevi rotte verso i mercati del nord Italia ed europei utilizzando navi, treni, camion.

Promuoviamo, sia in Italia che all’estero, questo plesso di servizi, strategico per la nostra economia, punto nodale che rifornisce gli italiani di circa il 30% delle merci che abitualmente consumano, siano esse di genere alimentare che di altra natura. 

Promuoviamo la professionalità delle nostre maestranze, capaci di servire con puntualità e precisione i giganti del mare, ma anche in grado di caricare o scaricare i lunghi treni merci oppure i più “piccoli” camion portacontenitori.

Promuoviamo l’export della nostra agricoltura offrendo catene del freddo complete.

Promuoviamo la nostra capacità di produrre energia dalla natura offrendo ettari di impianti fotovoltaici per la generazione e l’approvvigionamento di energia pulita. 

Promuoviamo il nostro marketing territoriale, offrendo il più immediato e sicuro punto di approdo delle merci che entrano (o escono) in Mediterraneo.

Promuoviamo tutto ciò che la nostra italiana creatività ci suggerisce ma…facciamolo. In concreto».

– Qual è il ruolo delle Risorse Umane con competenze e conoscenze adeguate come devono essere formate ed attratte nelle attività portuali ed industriali di Gioia Tauro?

«Da sempre il Capitale Umano è al centro di tutto, esattamente tutto, ciò che l’uomo ha ideato e realizzato. Senza un’adeguata selezione, formazione ed addestramento le risorse umane non possono dare il loro migliore contributo.

Quindi, adeguati istituti che formino in aula il personale e che poi lo stesso venga istruito in termini pratici sul luogo di lavoro. Questo personale, giovane e formato, sarà quindi pronto ad entrare nel ciclo produttivo sia in pianta stabile che a chiamata.

Con particolare riferimento a quest’ultimo concetto, anche la possibilità di usufruire di una certa elasticità nell’acquisizione ed impiego di mano d’opera specializzata è di fondamentale importanza per contribuire a garantire la competitività delle aziende operanti nell’area portuale. Il porto di Gioia Tauro necessita di un art. 17 vero e proprio che possa dare il suo contributo a tutte le imprese, sia terminaliste che non, per fare fronte ai picchi di lavoro ma anche alle “selle” dovute a picchi di indisponibilità, temporanea e/o eccezionale, di mano d’opera».

– Qual è, o dovrebbe essere, il ruolo del Porto di Gioia Tauro nel contesto nazionale, mediterraneo ed internazionale?

«Credo che non ci sia in Italia una infrastruttura così importante e così sconosciuta (o, a volte, persino malintesa) ai più. In un Paese dove le serie televisive nazionali non fanno altro che propinare una visione del malaffare imperante, e che trova uno dei suoi luoghi di “culto” nell’area di Gioia Tauro, dobbiamo ribaltare totalmente il modo di vedere e di vendere le cose. Una “n” che fa probabilmente la differenza.

Il Porto di Gioia Tauro, mega realtà che quotidianamente – da più di 25 anni –offre lavoro a migliaia di famiglie, è in vero il luogo dove transitano almeno un terzo delle merci che oggi raggiungono le nostre case. E’ quel luogo dove magicamente si toccano e si fondono diverse fasi e “luoghi” del processo logistico: nave, treno, camion, aziende destinatarie dei beni.

Il porto contenitori di Gioia Tauro, che in un vicino domani movimenterà 4,5 milioni di Teus, deve rientrare – gioco forza – in uno scenario complessivo, deve far parte di un reale progetto di reingegnerizzazione dell’area e della sua offerta di servizio/prodotto per divenire il plinto principale di un ponte produttivo e logistico che serva l’intera nazione e guardi con determinazione l’espansione in Europa.

Il Governo deve da subito mettere in atto concretamente quegli interventi che consentiranno al Porto di Gioia Tauro, sul lungo periodo, di eccellere sui mercati: ammodernamento della rete ferroviaria, creazione della ZES, creazione di un art. 17, agevolazioni all’impresa (sia essa nazionale che straniera), snellimento burocratico, etc.

Il DNA italiano, ricco di spirito creativo, ma troppe volte individualista, deve ora virare verso un concetto di coscienza collettiva, di spirito di squadra che poco ci caratterizza. Ma non possiamo evitare di compiere questa benevola mutazione se non vogliamo soccombere in una realtà di mercato sempre più globalizzata, sempre più interconnessa e che non lascia spazio ai ritardi, alle inefficienze ed a tutti quei fattori che limitano la vera competitività delle imprese e, conseguentemente, del sistema Paese.

Ricordiamoci sempre uno degli aforismi di Johann W. Goethe: qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in sé genialità, magia e forza. Comincia ora.

8 marzo: il plauso della Presidente del Senato al Lab-Donne di Gioia Tauro

Grande orgoglio e ampia soddisfazione per il gruppo di lettura Lab-Donne di Gioia Tauro per il messaggio che la Presidente del Senato ha voluto inviare in occasione dell’8 marzo.

«E con spirito di ammirazione – scrive Maria Elisabetta Alberti Casellati – che invio il mio saluto alle tante protagonista del Gruppo di lettura Lab Donne di Gioia Tauro. I numerosi appuntamenti organizzati, in questo difficile anno di pandemia, nell’ambito della rubrica digitale Una stanza tutta per sé si sono rivelati preziosi momenti di riflessione e approfondimento su tanti temi: letteratura, musica, arte, scienza, giustizia, famiglia, economia, società, solo per citarne alcuni. Con impegno e passione avete dimostrato che la condivisione delle idee, attraverso il dialogo e il confronto, costituisce da sempre un potente strumento di crescita umana e sociale. La cultura è uno spazio senza barriere che deve essere reso accessibile a ogni individuo, perché possa trovarvi gli strumenti per meglio comprendere e affrontare tutte le prove della vita. Sottolinearlo oggi, in occasione della giornata internazionale della donna, significa ricordare che la sfida dell’emancipazione femminile non si vince sul piano della legislazione o dell’azione di governo, ma su quello della cultura. La storia ha ampiamente dimostrato che ogni conquista sociale, economica o politica femminile è stata necessariamente preceduta da una conquista sul piano culturale, che ha spazzato via pregiudizi e barriere ideologiche.

Ed è questa la strada che dobbiamo seguire per continuare a costruire, con ancora maggiore determinazione, una società – un mondo – sempre più di pari opportunità e di pari dignità. Rinnovo quindi i miei auguri per il successo di questa iniziativa di cultura, di condivisione e di crescita insieme, espressione di una capacità realizzativa declinata al femminile a cui non farò mai mancare la mia adesione e il mio convinto sostengo».

Potrebbe essere un'immagine raffigurante in piedi e il seguente testo "Gruppo incollaborazione con Comune Lettura Lab Donne per Gioia Tauro vicesindaca d.ssa Carmen Moliterno MARATONA ON LINE 8marzo Giornata Internazionale delle Donne Ore 17 I|potere, donne la politica Serracchiani Deputata 17:45 18:30 Toponomastica femminile "sulla buona strada": una Giovanna Ardissone Antonina Musumeci "Donna Nina" 19.15 dinamiche dell'innamoramento Bruno Pisani neuropsichiatra, dirigente del servizio di psichiatria dell'ospedale di Vibo Valentia Codice Rosso contrasto alla violenza Paola Nicola Travaglini Giudice genere Contributo musicale 20:00 Barreca Leadership delle donne. Politica imprenditoria Raffaella Rinaldis diFimmana ve sua casa delle donne"

Oggi, in occasione della Giornata Internazionale delle Donne, il gruppo di lettura di Lab-Donne propone una maratona on line dalle ore 17 su Facebook. (rrc)

Zes, Unindustria Calabria: Gioia Tauro infrastruttura strategica per il Paese

Unindustria Calabria, per quanto riguarda le Zone Economiche Speciali, ha ribadito che «Gioia Tauro è una infrastruttura strategica per il Paese».

Gli industriali, infatti, si sono incontrati con la commissaria di Governo per la Zes calabrese, Rosanna Nisticò e il commissario straordinario dell’Autorità Portuale, Andrea Agostinelli, dove si è discusso delle criticità e opportunità della zes.

L’assemblea, proficua e dall’impostazione pragmatica, ha consentito di analizzare lo stato dell’arte dell’attuazione del regime speciale e di individuare una “road map” che valorizzi il porto di Gioia Tauro. Durante i lavori è emersa, tra l’altro, la necessità di valorizzare adeguatamente l’hub tirrenico all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in linea con quanto affermato questa mattina in Senato dal presidente del Consiglio Draghi sul rilancio del Mezzogiorno per il rilancio del sistema Paese.

L’incontro è stato introdotto dal presidente della sezione Trasporti e logistica di Unindustria Calabria, Gualtiero Tarantino, che ha sollecitato «la nomina degli organi ordinari di governance ponendo fine alla stagione dei commissariamenti, oltre a uno sforzo corale per porre la competenza al centro delle politiche di sviluppo di questa importante realtà produttiva del Mezzogiorno».

Il presidente degli industriali calabresi Aldo Ferrara, nel ringraziare Nisticò e Agostinelli per la costante interlocuzione, ha posto l’accento sul «grande problema del Corap che unisce al default finanziario la complessità amministrativa e l’assoluta carenza di servizi. Occorre avviare un tavolo con la Regione, per dare la possibilità agli investitori di sapere quali aree sono disponibili per la vendita e la locazione, a prezzi di mercato appetibili, e quali progetti riguardino l’infrastrutturazione e e il cablaggio».

«Registriamo attenzione da parte della Regione Calabria – ha aggiunto il presidente di Unindustria – in termini di finanziamento delle imprese e credito d’imposta, ma abbiamo chiesto che vengano potenziati. Occorre fare squadra con l’autorità portuale e il commissario zes affrontando i nodi con pazienza, determinazione e competenza». 

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Confindustria territoriale Domenico Vecchio, il quale ha espresso critiche «al disinteresse della politica nazionale verso Gioia Tauro. E il disastro del Corap aggrava la situazione dell’ipertrofia burocratica esistente. La Zes è uno strumento potenzialmente importantissimo ma è indispensabile non solo portarlo a regime bensì anche informare imprenditori e investitori delle effettive opportunità che essa comporta». 

Il commissario Agostinelli ha sottolineato «la straordinaria performance di Gioia Tauro che, cinque anni fa, era sprofondato in una crisi gravissima, scivolando fino a 1,8 milioni di teus movimentati, tornando su livelli di elevata competitività fino ai 3,1 milioni di teus dello scorso anno, raggiunti nonostante la pandemia che ha colpito drammaticamente lo shipping. L’autorità portuale ha realizzato, collaudato e messo in esercizio tutti gli interventi previsti dal Pon Reti e infrastrutture 2014-2020, compreso il gateway ferroviario».

La commissaria Nisticò, dopo aver delineato la mission del suo ufficio, ha spiegato che «la Zes calabrese non è assolutamente in ritardo sul piano amministrativo, nonostante una fase di vuoto istituzionale, rispetto alle omologhe aree italiane. Ma paga il ritardo di sviluppo economico e infrastrutturale del territorio».

«Occorre lavorare – ha sottolineato – per l’attrazione degli investimenti, ma ciò richiede una solida programmazione e un’ottica di sviluppo complessivo. È auspicabile che, in tempi brevi, venga costituita una struttura che si occupi esclusivamente di intercettare capitali e investitori su un territorio che presenta indiscutibili punti di forza: la presenza di un grande porto, la funzionalità del gateway ferroviario e le potenzialità del ‘green field’ retroportuale».

Diversi gli interventi che si sono susseguiti da parte degli imprenditori che hanno partecipato all’incontro, tra cui quello del presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria Antonino Tramontana, che ha rimarcato la marginalità di Gioia Tauro nelle politiche nazionali, lo sforzo istituzionale che la stessa Camera di Commercio sta portando avanti nell’ambito dei procedimenti di rafforzamento della zes, e l’eccessiva frammentazione del territorio interessato al regime economico speciale. (rrc)

Con Lab Donne di Gioia Tauro un viaggio nella filosofia e nella pratica dell’arte del vivere

Un piacevole viaggio nel mondo della filosofia e nella pratica dell’arte del vivere è stato fatto con Lab Donne, il Gruppo di Lettura di Gioia Tauro che, nei giorni scorsi, ha ospitato la presentazione del libro Prendila con filosofia di Mauria GancitanoAndrea Colamedici (edito da Harpers Collins), fondatori della casa editrice Tlon.

prendila con flosofiaL’evento è stato organizzato nell’ambito della rubrica Una stanza tutta per sé, che ha già ospitato magistrati, giornalisti, scrittori, intellettuali e personaggi come Daria Bignardi, Giovanna Botteri, Peppino Mazzotta, Andrea Bosca, Ranieri Guerra e tanti altri.

Il dialogo, condotto da Francesca Orefice, ha aperto un piacevole varco nel mondo della filosofia e della pratica dell’arte del vivere: la filosofia non è una scienza lontana dalla nostra esistenza concreta, è arte di esistere. Un viaggio teorico ma anche pratico sulle strade della meraviglia, che si può vedere sulla pagina FB.

Una personalità magnetica e intensa quella di Maura Gancitani, che ha saputo intrattenere i partecipanti in attiva presenza per oltre un’ora di diretta. È intervenuta alla discussione Cristina Bagala, compimente del gruppo di lettura lab donne.

Un dialogo vivace tra la conduttrice e la scrittrice ha esplorato temi importanti e profondi: il senso della vita, la complessità della conoscenza (‘l’erotica complessità’), il problema del riduzionismo e del negazionismo come approccio problemi del tempo, l’importanza delle parole e del linguaggio nel processo di fioritura personale e il ruolo della narrazione nel disegno della vita di ciascuno di noi. A conclusione un divertente intervento sull’amore e il dialogo tra innamorati. (rrc)