REGGIO – Al MArRC incontro con lo scrittore Antonio Salvati

Al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria si celebra la Giornata della Memoria con l’evento Giornata della Shoah, promosso in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, presieduto da Loreley Rosita Borruto.

L’appuntamento è alle 17, nella Sala Conferenze del Museo. Protagonista dell’incontro sarà il nuovo libro di Antonio Salvati, dal titolo Pentcho: da Bratislava alla Calabria. Le storie degli ebrei e della nave che ha navigato sulle acque del Danubio. Relatore sarà il prof. Nicodemo Misiti, docente di Lingue straniere, etnolinguista, scrittore e fotografo, nonché componente del Comitato Scientifico del Cis Calabria. Sarà un momento di grande suggestione, per conservare la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia nel nostro Paese e di tutta l’Europa; ma anche per raccontare il lieto fine dei naufraghi della nave Pentcho, che trovarono la salvezza a Ferramonti, grazie alla magnanimità dei cittadini calabresi. Alcune pagine del volume verranno lette ed interpretate da Pasquale Curatola.

«Il viaggio della Pentcho – ha commentato lo scrittore Salvati – è una storia straordinaria: dopo dieci giorni dal naufragio a Kamila Nisi, isola greca disabitata, fu una nave militare italiana a salvare i naufraghi. La maggior parte venne trasferita a Ferramonti, dove sorgeva uno dei più grandi campi di internamento dell’Italia fascista e dove gli internati erano perlopiù Ebrei non Italiani. Ferramonti, per i naufraghi della Pentcho, divenne una salvezza. Infatti, essi trovarono nella popolazione calabrese un’umanità rispettosa della dignità umana e, nonostante la prigionia e il destino assolutamente incerto, ripresero forze, ricevendo viveri e vestiario, e ottenendo addirittura la possibilità di studiare o sposarsi».

Il MArRC, per il Giorno della Memoria, dedicherà anche un’attenzione speciale ad alcuni reperti esposti nelle collezioni permanenti del Museo, tra cui la nota epigrafe e le lucerne con simboli ebraici che attestano la presenza a Regium di una comunità di religione giudaica in età tardoantica.

«La valorizzazione del patrimonio culturale si perpetua anche attraverso la condivisione e la trasmissione della memoria, che costituisce l’eredità della nostra comune identità storica – ha dichiarato il direttore del Museo, Carmelo Malacrino –. Il “Giorno della Memoria” è una celebrazione importante: la storia ci insegna a non dimenticare».

«È un monito e al tempo stesso un insegnamento, un’occasione di riflessione sul passato per costruire il futuro. Il MArRC – ha proseguito Malacrino – ogni anno partecipa a questo momento, che unisce tutte le istituzioni. Ringrazio il Centro Internazionale Scrittori della Calabria per aver voluto condividere questo evento, che porterà al Museo lo scrittore Antonio Salvati e il suo bellissimo libro. Ringrazio anche le dott.sse Giuseppina Cassalia e Maria Domenica Lo Faro, Funzionari del MArRC, per l’impegno di unire promozione e valorizzazione in un evento di grande suggestione».

Al Museo si accede senza prenotazione, dal martedì alla domenica, con orario continuato dalle ore 9:00 alle 20:00 (ultimo ingresso ore 19:30). Lunedì il museo è chiuso al pubblico. È consigliato l’uso della mascherina chirurgica. L’ingresso è sempre gratuito fino a 18 anni. (rrc)

VIBO – Giornata della Memoria, giovedì incontro con Miriam Jaskierowicz Arman

Giovedì 19 gennaio, a Vibo, alle 11, nella Sala Polifunzionale di Palazzo Gemini, incontro con Miriam Jaskierowicz Arman.

L’evento è stato organizzato dall’IC Murmura di Vibo Valentia in occasione della Giornata della Memoria.

Miriam Jaskierowicz Arman è presidente dell’Accademia per lo sviluppo della voce, ebraismo e kabala di Reggio Calabria e ambasciatrice di Pace della Universale Peace Federation. (rvv)

LAMEZIA – Al Caffè Letterario celebrata la Giornata della Memoria

Parole e musiche dai campi di concentramento è stato l’evento con cui il Sistema Bibliotecario Lametino di Lamezia Terme ha voluto celebrare, al Chiostro Caffè Letterario, la Giornata della Memoria.

L’evento, a cura dei volontari del servizio civile con la partecipazione del Liceo Tommaso Campanella, diretto dalla Dirigente dott.ssa Susanna Mustari, è stato condotto dal prof. Pasqualino Scaramuzzino, esperto musicologo e studioso del   fenomeno  del rapporto tra lager nazisti e musica, che ha eseguito al pianoforte brani musicali e canti scritti da prigionieri dei lager nazisti, nelle condizioni estreme della vita nei campi di sterminio, accompagnato dalla lettura dei testi delle canzoni e di poesie, a cura dei giovani partecipanti all’incontro.

La studentessa Alessandra Falleti della classe di canto IIIAM del Liceo Campanella ha cantato, con grazia e talento, il brano “E finchè potrai guardare” da un adattamento della M. Giovanna Massara su testo di Anna Frank e musiche di John Williams.

La serata si è conclusa con l’intervento del giovane e brillante studente Giuseppe Bagnato dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, che ha presentato un bel video appositamente realizzato per la Giornata della Memoria, rientrante nel suo progetto “Artualità – Terezin e l’Art Brut” che tratta della straordinaria esperienza artistica dei bambini nel campo di Terezin. (rcz)

REGGIO – Celebrata la Giornata della Memoria

A Reggio Calabria si è celebrata la Giornata della Memoria, con un’installazione artistica tra i palazzi istituzionali, tra le sedi della Città Metropolitana e del Comune, che ripropone l’orrore dell’olocausto nazifascista e la possibilità, per ogni cittadino, di contribuire a tagliare simbolicamente il filo spinato dell’odio.

 A dare per primi un colpo di tenaglia stamattina a piazza Italia sono stati i due sindaci ff della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria, Carmelo Versace e Paolo Brunetti

«Un modo – hanno spiegato – per ricordare le tante vittime del regime nazifascista, tentando di far capire soprattutto ai più giovani l’orrore prodotto ai danni di milioni di persone, le sevizie, le privazioni, gli abusi, le esecuzioni di massa, in nome di un’ideologia malata che ha prodotto terrore e morte in Europa e nel mondo. Ma soprattutto perché quel filo spinato, simbolo dell’odio nazifascista, continua ad aggrovigliare ancora oggi tanti popoli in Europa e nel mondo, privati dei diritti essenziali che dovrebbero essere propri di ogni individuo e che vanno difesi dalle istituzioni internazionali».

«Abbiamo voluto riprodurre l’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz nel salotto buono della città, affinché più persone possibile potessero vederlo, avvolto dal filo spinato, dando l’opportunità ad ognuno di toglierne un pezzetto, di contribuire simbolicamente a liberare i popoli dal filo dell’odio e della violenza, dalla discriminazione e dal razzismo, riannodando invece il filo della memoria. Per non dimenticare gli orrori della follia nazifascista e per riaffermare ancora una volta, mentre venti di odio e di divisione ancora attraversano l’Europa, i valori supremi della libertà e della giustizia sociale, come termometro della lotta alle disuguaglianze e per la pace tra i popoli». (rrc)

REGGIO – Giornata della Memoria, si ricorda la Strage di Rizziconi

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 16.30, nella Sala Biblioteca di Palazzo Alvaro, l’iniziativa Il Giorno della Memoria. I giorni della Storia – La strage nazi-fascisti di Rizziconi del 6 settembre 1943, organizzata dall’Ampa Venticinqueaprile in sinergia con il sindaco f.f. della Città Metropolitana, Carmelo Versace, e con il sindaco f.f. del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.

Un’iniziativa rivolta ai cittadini, e in particolare alle scuole, per raccontare quel che accadde a Rizziconi il 6 settembre 1943, quando per ore ed ore il centro abitato fu sottoposto al cannoneggiamento da parte delle truppe tedesche in ritirata verso il Nord Italia. La rappresaglia, perpetrata dall’artiglieria tedesca, determinò la più grave strage avvenuta nel Meridione prima dell’8 settembre 1943, quando ancora l’Italia fascista e la Germania nazista erano alleate. Le stragi nazi-fasciste avvenute nel Sud Italia, sia prima sia dopo l’armistizio di Cassibile, furono per decenni incredibilmente dimenticate fino a quando l’attività di storici, ricercatori e saggisti, assieme a quella dei Comuni colpiti dalle rappresaglie e di alcune associazioni del territorio, ha restituito memoria delle vittime incolpevoli ed inermi.

Hanno aderito: Amministrazione Comunale di Rizziconi, ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati), Associazione Culturale “Alioscia” di Maropati, Lions Club Gioia Tauro – Piana, UDI (Unione Donne Italiane). (rrc)

CROTONE – Giornata della Memoria, il progetto “Memoria di Carta”

Si intitola Memoria di carta il progetto a cura dell’Ufficio Cultura del Comune di Crotone, con il supporto dell’Ufficio Anagrafe, promosso in occasione della Giornata della Memoria.

Con questo progetto sono state ricostruite memorie cartacee di una realtà tragica espressa attraverso il linguaggio degli ordinamenti giuridici. Grazie ad un minuzioso lavoro sono stati recuperati e digitalizzati dalla Raccolta ufficiale delle Leggi e dei Decreti del Regno d’Italia, periodico a stampa di cui l’Archivio Storico Comunale/Fondo Falcone Lucifero possiede esemplari originali, le disposizioni che, a partire dal 1938 e fino al 1945, portarono ad una graduale limitazione della capacità giuridica degli italiani di origini ebraiche, determinando così per sempre il destino di moltissimi italiani.

Ciò che risalta dalla lettura di questi testi è il carattere di “ordinarietà” di formulazioni legislative basate sulla differenza di ”razza”, altamente lesive della libertà personale, pubblicate accanto alle più comuni disposizioni su appalti pubblici, contributi alle università o materie di esami di stato, trasponendo, in questioni amministrative, quelle che furono reali tragedie umane.
Il primo decreto ad essere promulgato è il n. 1539, del 5 settembre 1938, recante l’Istituzione, presso il Ministero dell’Interno, del Consiglio superiore per la demografia e la razza, chiamato a dare pareri sulle questioni di carattere generale interessanti la demografia e la razza. Sarà questo il primo passo legislativo verso quella progressiva privazione dei diritti degli ebrei italiani. Se ancora nel decreto n. 1539, il riferimento alla razza è generico, dal successivo, la terminologia si farà più esplicita: il R.D. – L. n.1630 del 23 settembre 1938 reca “Istituzione delle scuole elementari per fanciulli di razza ebraica”. Con il R.D.-L. n. 1728 del 17 novembre del 1938, prendono poi avvio i “Provvedimenti in difesa della razza ariana” con l’elencazione di tutti i divieti imposti agli ebrei fra cui: quello al matrimonio con persona appartenente ad altra razza, i limiti di proprietà immobiliare e l’esclusione dagli incarichi alle dipendenze delle Amministrazioni pubbliche, statali e non statali.
Una diretta testimonianza dell’applicazione di tali provvedimenti è riscontrabile nei registri degli Uffici di Stato Civile, tra i quali non manca quello di Crotone che, ai sensi dell’art. 9 di tale decreto, da quel momento dovranno appuntare, accanto al nome di ogni cittadino, se questi è di razza ariana o ebraica.
Ai fini di un approfondimento, l’Archivio Storico Comunale, rende disponibile al seguente link, http://www.comune.crotone.it/Archivio-Storico-Comunale, nella Sezione “La Memoria di carta”, la documentazione trattata, in formato digitale, oltre ad avere realizzato un filmato esplicativo che sarà pubblicato sulla pagina social “Città di Crotone”. (rkr)

A Cosenza un mese di iniziative per la Giornata della Memoria

È con un mese di iniziative, che il Comune di Cosenza, guidato dal sindaco Franz Caruso, in collaborazione con il Museo dei Brettii e degli Enotri e la Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, ha deciso di ricordare, quest’anno, lo sterminio sistematico degli Ebrei d’Europa, organizzato dal regime nazista nel corso della seconda guerra mondiale.

La commemorazione della Shoah rappresenta ormai un valore acquisito e con l’occasione l’Amministrazione comunale vuole ricordare anche ogni persona caduta o discriminata per motivi etnici, sessuali o religiosi. Il senso profondo del Giorno della Memoria coincide, infatti, con valori fondamentali di pacificazione civile, come la responsabilità individuale, la libertà democratica e la lotta al razzismo.

«Il Giorno della memoria e i successivi momenti di riflessione che l’Amministrazione ha promosso per un mese intero – ha sottolineato l’Assessore alla Cultura della memoria democratica e della Legalità, Veronica Buffone – devono avere una funzione ben precisa perché, come diceva Primo Levi, “ciò che è accaduto può ritornare, pur assurdo e impensabile che appaia”. Ecco perché è importante ricordare tutti i giorni, soprattutto alle giovani generazioni, il rispetto dei diritti e della dignità della persona, affinché si costruisca una coscienza sempre pronta a sfuggire e a rinnegare ogni tipo di odio razziale, intolleranza e violenza».

«Tutti, cittadini e istituzioni – ha concluso Buffone – siamo chiamati a lottare contro l’indifferenza e le giornate della memoria che abbiamo promosso devono servire proprio a questo, a renderci consapevoli di quanto accaduto in passato, ma soprattutto di come vogliamo sia il nostro futuro».

Il mese della Memoria al Museo dei Brettii e degli Enotri intende mantenere viva l’attenzione con vari momenti di riflessione su quello che fu uno dei periodi più bui della storia. Dal 27 gennaio al 27 febbraio si susseguiranno, infatti, mostre, reading, presentazioni di libri e incontri con e per le scuole. E tutto nella piena consapevolezza che è necessario recuperare la memoria, al di là del particolare anniversario, e accendere i riflettori su temi che ancora riguardano tutti da vicino, con un passato tragico che è sempre più attuale, in una società nella quale, purtroppo, sono presenti germi di violenza e antisemitismo che minano l’eguaglianza, la libertà, la dignità umana.

Le diverse iniziative, come le mostre, la presentazione di docufilm e di libri a tema, alcuni dei quali già presenti e valorizzati all’interno del bookshop del Museo, ma sui quali si tornerà con approfondimenti, in presenza dei loro autori, diventano strumento maggiormente utile a non dimenticare quell’evento tragico del nostro passato di italiani, europei e cittadini del mondo.

Estremamente importante la collaborazione, con il Comune e il Museo dei Brettii e degli Enotri, della Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, nella persona della referente regionale Alessandra Carelli, storica dell’arte e da molti anni attiva sul territorio in molteplici iniziative volte al contrasto del fenomeno delle disuguaglianze, dell’illegalità, dei razzismi, dei nuovi fascismi e di ogni forma di odio.

Alle iniziative promosse da Palazzo dei Bruzi, partecipano anche il Comune di Tarsia – nel cui territorio, a Ferramonti, ha sede il più grande campo di concentramento fascista italiano, il Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza e la Scuola di Recitazione Cinematografica “Arti Blu”.

Nel corso di questo mese di attività, particolarmente importante sarà il ruolo delle scuole della città e della provincia, alcune delle quali coinvolte nell’organizzazione delle singole iniziative che vedranno un protagonismo attivo degli studenti. Il Museo dei Brettii e degli Enotri, il museo archeologico della città diretto da Marilena Cerzoso, che quotidianamente vive la missione della scoperta della storia più antica del territorio, intende, attraverso queste iniziative, ribadire il suo ruolo culturale in cui la conoscenza del passato diventa occasione di riflessione sulla Memoria, sulle memorie, per la crescita culturale, sociale e umana degli individui. (rcs)

REGGIO – Iniziative sulla Shoah tra storia e memoria”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, è in programma la conversazione La Shoah tra storia e memoria organizzato da Arci Reggio Calabria e con Antonino Romeo.

L’evento è stato organizzato in occasione della Giornata della Memoria.

L'incontro "La Shoah tra storia e memoria"

L’ANPI reggina,invece, celebra la “Giornata della Memoria” con due iniziative, guardando al passato, vivendo il presente e proiettandosi al futuro.
La prima è una video lezione del prof. Pasquale Amato, che sarà trasmessa online alle ore 10,00 di lunedì 31 gennaio 2022 sulla pagina Comitato Provinciale ANPI Reggio Calabria (Link: https://www.facebook.com/COMITATO-PROVINCIALE-ANPI-REGGIO-CALABRIA-114441545272088/).
La seconda è la presentazione di un libro di Pino Ippolito Armino dedicato alla Resistenza calabrese e meridionale, che si terrà sabato 5 febbraio 2022 alle ore 17,30 presso lo “Spazio Open” di via Filippini 25.
Nello specifico, il docente di Storia dell’Europa Contemporanea nell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria interverrà sul tema “La Shoah tra memoria e attualità”. La sua lezione, arricchita da immagini e filmati, traccerà un collegamento fra la Shoah, nelle sue cause e nella sua drammatica e efferata concretizzazione, e le guerre, le violenze e i razzismi che stanno dilagando in tutto il Mondo, dai posti più remoti fino al Mediterraneo e i confini orientali d’Europa. Un evento importante, questo della lezione del professore Amato, non solo per il suo prestigio, ma anche perché verranno coinvolte le scuole, per fare in modo che la consapevolezza del passato e del presente porti ad avere valori fondamentali per un futuro migliore.
Inoltre, proseguendo la sinergia fra l’ANPI reggina e lo “Spazio Open” nella presentazione di volumi, verrà nuovamente illustrato il libro Storia della Calabria partigiana. Un testo significativo, quello di Armino, considerato che, attraverso la raccolta di storie di antifascisti della prima ora, di militari che vollero restare fedeli al loro giuramento, di lavoratori emigrati e pronti a intervenire in armi, in modo per nulla retorico e scontato, si inserisce nel recente riconoscimento del contributo del Mezzogiorno nella guerra di Liberazione che oppose i partigiani della causa italiana alla tirannia nazifascista, rovesciamento dell’opinione che vorrebbe ridurre i partigiani meridionali a militari intrappolati a Nord dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943.
«Abbiamo preso contatti con un centro, molto importante in Città, di documentazione antifascista per organizzare un’ulteriore iniziativa per la Giornata della Memoria, ma in presenza, appena ci saranno le condizioni. Intanto, la celebriamo con la nostra ormai classica filosofia, quella della conoscenza propedeutica al rifiuto di ogni violenza, razzismo, oppressione, specialmente fra le nuove generazioni. Insomma, per difendere e rilanciare giustizia, libertà e democrazia e rifiutando ogni rigurgito nazifascista» è il commento con il quale la Fiduciaria dell’ANPI di Reggio Calabria, Maria Lucia Parisi, ha lanciato la duplice iniziativa.

(rrc)

REGGIO – Giornata della Memoria, due le iniziative organizzate dall’Anpi RC

In occasione della Giornata della Memoria, la locale Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha organizzato due iniziative: la prima, in programma il 31 gennaio, mentre la seconda il 5 febbraio.

Il primo appuntamento è una video lezione del prof. Pasquale Amato, che sarà trasmessa online alle 10; mentre l’evento del 5 febbraio sarà la presentazione del libro di Pino Ippolito Armino, dedicato alla Resistenza calabrese e meridionale, che si terrà sabato 5 febbraio 2022 alle ore 17,30 presso lo “Spazio Open” di via Filippini 25.

Nello specifico, il docente di Storia dell’Europa Contemporanea nell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria interverrà sul tema La Shoah tra memoria e attualità. La sua lezione, arricchita da immagini e filmati, traccerà un collegamento fra la Shoah, nelle sue cause e nella sua drammatica e efferata concretizzazione, e le guerre, le violenze e i razzismi che stanno dilagando in tutto il Mondo, dai posti più remoti fino al Mediterraneo e i confini orientali d’Europa. Un evento importante, questo della lezione del professore Amato, non solo per il suo prestigio, ma anche perché verranno coinvolte le scuole, per fare in modo che la consapevolezza del passato e del presente porti ad avere valori fondamentali per un futuro migliore.

Inoltre, proseguendo la sinergia fra l’Anpi reggina e lo “Spazio Open” nella presentazione di volumi, verrà nuovamente illustrato il libro Storia della Calabria partigiana. Un testo significativo, quello di Armino, considerato che, attraverso la raccolta di storie di antifascisti della prima ora, di militari che vollero restare fedeli al loro giuramento, di lavoratori emigrati e pronti a intervenire in armi, in modo per nulla retorico e scontato, si inserisce nel recente riconoscimento del contributo del Mezzogiorno nella guerra di Liberazione che oppose i partigiani della causa italiana alla tirannia nazifascista, rovesciamento dell’opinione che vorrebbe ridurre i partigiani meridionali a militari intrappolati a Nord dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943.

«Abbiamo preso contatti con un centro, molto importante in Città, di documentazione antifascista per organizzare un’ulteriore iniziativa per la Giornata della Memoria, ma in presenza, appena ci saranno le condizioni. Intanto, la celebriamo con la nostra ormai classica filosofia, quella della conoscenza propedeutica al rifiuto di ogni violenza, razzismo, oppressione, specialmente fra le nuove generazioni. Insomma, per difendere e rilanciare giustizia, libertà e democrazia e rifiutando ogni rigurgito nazifascista» è il commento con il quale la Fiduciaria dell’ANPI di Reggio Calabria, Maria Lucia Parisi, ha lanciato la duplice iniziativa. (rrc)

Giornata della Memoria, l’assessore De Caprio ricorda le vittime della Shoah

L’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, in occasione della Giornata della Memoria, ha ricordato le vittime della Shoah.

«Oggi – ha detto De Caprio – ricordiamo i bambini le famiglie del popolo ebreo massacrati nei campi di concentramento tedeschi. Stiamo accanto a loro, accanto a questo popolo che ha sofferto, ritenendoci anche noi vittime di chi crede nella superiorità, nel predominio. La Calabria non sta con questi dominatori. La Calabria è unita accanto al dolore di quelle famiglie e di quel popolo. Esprimiamo il massimo disprezzo per quelli che hanno praticato la tortura e lo sterminio e per quelli, tantissimi, che sono rimasti a guardare».

La Calabria – ha aggiunto – non rimarrà più a guardare, si metterà a disposizione dei figli e dei nipoti di quella gente e, insieme, uniti nella cultura del dolore, costruiremo qualcosa di bello. In Calabria vogliamo riprodurre la vita di un kibbutz, per far capire che le religioni non ci dividono e che le differenze ci arricchiscono. Lavoreremo per creare un mondo bello a partire dalla Calabria, dal centro del Mediterraneo. Lo faremo insieme con i sindaci, con il mondo della scuola e del lavoro. Lo faremo con la Calabria che brilla». (rcz)