Giornata mondiale contro il cancro, la Garante Stanganelli ricorda il magistrato Lilia Gaeta

Domani mattina, nell’Auditorium “Cosimo Fazio” della Scuola Allievi di Reggio Calabria, si terrà l’evento La memoria e l’impegno. Si tratta di una iniziativa voluta fortemente dalla Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli per ricordare il magistrato Lilia Gaeta, recentemente scomparsa, in occasione della Giornata Mondiale contro il cancro.

A fare gli onori di casa introducendo i lavori, il Comandante, Colonnello Vittorio Carrara. A seguire, i saluti di rito affidati a Mons. Fortunato Morrone, Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova; al presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso; ai sindaci ff della Città Metropolitana e di Reggio Calabria, rispettivamente Carmelo Versace e Paolo Brunetti; al prefetto del capoluogo reggino, Massimo Mariani e al vicepresidente della Giunta regionale, Giuseppina Princi.

Tra i relatori,  previsti gli interventi del Presidente facente funzione della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Bruno Muscolo, del procuratore generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni; di Maria Grazia Arena, presidente del Tribunale di Reggio Calabria, di Giovanni Bombardieri, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria e del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale.

Prevista anche la relazione del direttore dell’U.O. di Radioterapia oncologica del Grande Ospedale Metropolitano (GOM), dott. Said Al Sayad. Tra coloro che esprimeranno un ricordo del giudice Lilia Gaeta, la presidente dell’associazione “Grace”, Lidia Papisca; il medico di medicina generale Giuseppina Silvia Putortì e i giornalisti Consolato Minniti e Giusva Branca.

Le conclusioni a Luciano Gerardis, già presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria.  Modererà e coordinerà i lavori lo stesso Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli che nel dedicare la giornata a Lilia Gaeta ha definito il magistrato reggino «una delle figure più nobili del panorama calabrese per impegno civico, professionale, sociale e culturale; un fulgido esempio di virtù morali che rappresenta per le presenti e future generazioni la Calabria di cui andare orgogliosi».

Previsti nel corso dell’incontro degli intermezzi musicali a cura dell’Orchestra Giovanile dello Stretto “G. Leotta” diretta dal maestro Monorchio e del gruppo della sezione provinciale “ENS” di Reggio Calabria. (rrc)

L’OPINIONE / Massimo Lopez: giornata contro il cancro, un coro muto di malati

di MASSIMO LOPEZ – È calata la notte sulla Giornata mondiale contro il cancro: in punta di piedi, per non disturbare. Perché non ha voce per farsi largo tra i dibattiti sulla crisi di governo, che a sua volta deve contendere la scena ai dibattiti che ormai  hanno abbandonato   le disquisizioni sulla reale esistenza della COVID-19, su complottisti e negazionisti, per  buttarsi sui vaccini. E mentre si discute sulla loro efficacia e spuntano gli “obiettori “ e gli astensionisti  e debutta Sputnik, una voce, quella dell’AIRC, si è alzata chiara e forte per dire all’intervistatore che il cancro non si è lasciato intimidire dal coronavirus e continua  il suo  lavoro, ma che  anche la ricerca continua la sua strada senza distrazioni, con un solo obiettivo: vincerlo e presto.

Ho speso quasi mezzo secolo della mia attività professionale come oncologo e nessun malato è stato mai uguale a un altro.  Non si sta un minuto in trincea quando si è in guerra con il cancro. Il vaccino – che forse metterà al muro la COVID 19 – nel caso di questa malattia è  il sogno proibito dei medici, dei ricercatori, dei malati.  Fosse stato così facile anche per loro un simile rimedio! Se tornassi indietro mi spenderei con uguale energia e passione per i miei pazienti, che hanno combattuto la loro personale battaglia con i limiti, le paure, lo sconforto  e il coraggio  di ogni essere umano. Ho avuto la fortuna di vederne molti continuare la loro vita, altri uscire vittoriosi dallo scontro.  Ormai lontano dall’attività clinica e di ricerca non ho abbandonato il campo e dedico questi miei anni a scrivere la Storia  della  medicina dell’oncologia. Per dar forza con la conoscenza alla lotta contro i tumori.

Oggi, nella Giornata  mondiale contro il cancro, sento il dovere  di alzare anche io la mia voce per reclamare, in nome del coro muto di migliaia  di malati vecchi e nuovi, il diritto al ritorno alla normalità, se così può chiamarsi il calendario di visite, analisi, ecografie, TAC, risonanze magnetiche, agoaspirati e agobiopsie, bisturi, chemioterapia, radioterapia e controlli. Il diritto alla diagnosi e alla certezza della cura nei tempi brevi.  Da un anno il cancro ha trovato un alleato impensabile  nel coronavirus, che ha dirottato  altrove  attenzione, mezzi e risorse, espropriando il medico e il malato degli strumenti per studiarlo, curarlo e vincerlo.

È calata la notte sulle piazze di Roma, che appena un anno fa avevano il loro gazebo dell’AIRC dove tanti giovani volontari vendevano arance, marmellate e miele, per la ricerca, e la gente comprava e si sentiva parte di questa lotta contro il cancro, che ci riguarda tutti da vicino. La COVID -19 li ha costretti a vendere nei supermercati. E il coro muto, senza il colore delle arance, la bella gioventù che vendeva, la gente che comprava e sapeva, ha spento questa notte la sua voce. (ml)