di FILIPPO MANCUSO – Benvenuti al convegno sulla “Giornata della Povertà Educativa”, promosso dal Corecom – Calabria e condiviso e sostenuto dal Consiglio regionale che mi pregio di rappresentare.
Siamo qui, oggi, per discutere un tema cruciale che riguarda il nostro presente e il nostro futuro: l’accesso all’istruzione e alla cultura per tutti, indipendentemente dalla condizione socio-economica di ciascuno.
La scelta di organizzare questo convegno è finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità della povertà educativa: un fenomeno che colpisce ancora troppi giovani e bambini in tutto il mondo, compresa la nostra regione.
La povertà educativa non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di interesse collettivo: gli individui e le comunità che non hanno accesso all’istruzione e alla cultura sono più vulnerabili alle malattie, alla disoccupazione e alla criminalità.
Per questo, è fondamentale promuovere iniziative concrete per contrastare la povertà educativa.
Possiamo farlo attraverso l’organizzazione di incontri pubblici, dibattiti e tavole rotonde, per mettere in luce le conseguenze negative che la mancanza di accesso all’istruzione e alla cultura può avere sulla vita delle persone e sulla società nel suo insieme. Ma non basta!
Le scuole calabresi e il privato sociale assieme hanno profuso sforzi rilevanti, per organizzare corsi di recupero, programmi di tutoraggio e monitoraggio e attività di doposcuola per i propri studenti svantaggiati, al fine di favorire il successo scolastico e ridurre il rischio di abbandono.
Tuttavia, come comunità, dobbiamo fare di più, per fornire un reale supporto all’istruzione, promuovendo iniziative volte a raggiungere tutti i ragazzi e le ragazze che possono trovarsi in difficoltà.
Come Consiglio regionale, questa Presidenza ha condiviso e sostenuto il progetto proposto dal Corecom Calabria di incentrare il dibattito sul tema della povertà educativa e cogliere questa occasione, per sviluppare un percorso culturale specifico per gli studenti calabresi che veda l’interazione tra tutte le sue strutture interne: dal Polo culturale Mattia Preti all’Ufficio relazioni con il Pubblico, dal Corecom Calabria agli altri organi di garanzia dei diritti fondamentali dei minori.
Come Presidenza, intendo dare continuità a questa iniziativa, integrando i servizi offerti dal Polo Culturale in tema di trasferimento di conoscenze e di saperi mediante la diffusione del patrimonio documentale, le attività di media education e alfabetizzazione digitale del Corecom Calabria e le visite guidate dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, che ogni anno attirano migliaia di studenti calabresi.
In sostanza: occorre realizzare una sorta di “rete di supporto” che possa accompagnare i ragazzi e le ragazze in un percorso di crescita culturale, contribuendo a sconfiggere la povertà educativa.
Penso alle potenzialità che possono offrirsi ad uno studente calabrese di trascorrere una giornata in questa Assemblea legislativa, per apprendere il corretto uso delle fonti documentali, attingere correttamente le informazioni dal web e sperimentare in modo critico l’utilizzo delle nuove applicazioni che l’intelligenza artificiale offre oggi.
In conclusione, spero che questo convegno sia non solo un momento di riflessione, ma anche di azione per tutti noi.
Dobbiamo impegnarci insieme, per garantire che ogni bambino e ogni giovane possa accedere all’istruzione e alla cultura, affinché nessuno sia lasciato indietro. (fm)