Il consigliere regionale Graziano Di Natale vuole lasciare l’80% dei tirocinanti calabresi da ogni discorso, in ottica di prospettive di lavoro futura, con un provvedimento amministrativo a sua firma. È questo l’allarme lanciato dai 7 mila tirocinanti, definendo tale provvedimento come «un repellente e losco” modo per liquidare parte dei 7.000 tirocinanti calabresi, madri e padri di famiglia appartenenti sia al bacino dei lavoratori della ex mobilità in deroga e sia al bacino dei disoccupati che tirocinano presso lo stesso ente e che durante questi anni di pandemia hanno già visto interrompersi il proprio servizio e che non hanno maturato i requisiti richiesti dallo stesso Graziano Di Natale».
«Pertanto – conclude la nota – il dissenso da parte del suddetto provvedimento è unanime da parte dei circa 7.000 tirocinanti calabresi da ritenersi (per le motivazioni appena menzionate) addirittura incostituzionale oltre che discriminatorio verso i stessi tirocinanti calabresi». (rrm)