Il Soccorso alpino e speleologico incontra il nuovo comandante regionale della Finanza

Finanza e Cnsas si rivedono per rinsaldare la propria intesa anche con i nuovi vertici. Nella giornata di ieri, presso la Caserma “P. Laganà” a Catanzaro, sede del Comando regionale Calabria della Guardia di finanza (Gdf), si è tenuto un incontro istituzionale tra Giacomo Zanfei, presidente del Soccorso alpino e speleologico Calabria e il Generale di Divisione Gianluigi D’Alfonso, il nuovo comandante regionale della Gdf.

L’incontro ha avuto come obiettivo un ulteriore rafforzamento della già consolidata collaborazione fra il Comando regionale della Guardia di finanza e il Cnsas Calabria avviata da già da qualche anno e sancita, nel marzo del 2022, dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa tra le parti utile a rafforzare la sinergia e le conoscenze reciproche durante le attività operative di soccorso in montagna e negli ambienti impervi che vedono congiuntamente impegnati i due corpi.

L’incontro si è concluso con attestazioni di stima e cordialità tra le parti e con la volontà e l’impegno di organizzare una esercitazione congiunta tra i tecnici del Cnsas Calabria, i tecnici del Soccorso alpino della Guardia di finanza e con la partecipazione della Sezione Aerea della Guardia di finanza di Lamezia Terme. (rcz)

Intesa tra Regione e Guardia di Finanza per contrastare le frodi

Migliorare l’efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni in danno degli interessi economico-finanziari dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli enti locali, connessi alle misure di sostegno e finanziamento del Pnrr. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto tra la Regione Calabria e la Guardia di Finanza.

La firma del documento da parte del presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, e del comandante regionale della Guardia di Finanza, generale di divisione Guido Mario Geremia, costituisce la cornice di riferimento per le forme di cooperazione interistituzionale, che potranno essere eventualmente stipulate a livello locale nelle singole province della Calabria, allo scopo di rafforzare le azioni a tutela della legalità delle attività amministrative finalizzate alla destinazione e all’impiego delle risorse suddette.

«Oggi consolidiamo con la Guardia di Finanza un rapporto di collaborazione interistituzionale che si sta sviluppando nel tempo – ha affermato il presidente Roberto Occhiuto –. Con questo accordo, mirato a prevenire e contrastare le violazioni degli interessi economico-finanziari connessi alle misure di sostegno e ai finanziamenti del Pnrr, vogliamo garantire che le risorse messe a disposizione dall’Ue siano realmente utilizzati per far crescere la nostra Regione. Parliamo di fondi ingenti che servono a creare sviluppo nei nostri territori e che non possono essere distratti a vantaggio di poteri criminali o dirottati in percorsi di illegalità. La legalità si costruisce intanto creando una pubblica amministrazione efficiente, misurando e tracciando la qualità della spesa».

«Ognuno deve fare il proprio dovere – ha evidenziato il Governatore – nella sua funzione istituzionale. Io ho l’obbligo di accertarmi che tali risorse siano programmate e spese nell’interesse dei calabresi e sono ben lieto che il Comando regionale della Guardia di Finanza voglia aiutarci a fare in modo che queste risorse vengano impiegate a favore dello sviluppo della nostra Regione. Il generale Geremia non ha mancato di evidenziare che l’intesa muove dalla consapevolezza che un intervento dalla portata epocale come il Pnrr, destinato ad essere volano per il rilancio e la crescita del nostro Paese, richieda il più stretto raccordo tra tutti gli attori istituzionali, in linea, peraltro, con quanto richiesto dalle norme europee per contrastare i casi di frode, corruzione, conflitti di interesse e doppi finanziamenti, lesivi degli interessi finanziari dell’Unione».

«Tale memorandum costituisce, infatti – ha proseguito – un punto di forza in ambito regionale, prevedendo l’espresso coinvolgimento nel sistema dei controlli di una forza di law enforcement, qual’è la Guardia di Finanza, che rappresenta la polizia economico-finanziaria, a competenza generale, del Paese».

«Il protocollo d’intesa pone in rilievo, nel suo articolato – ha concluso – un raccordo informativo finalizzato alla comunicazione di informazioni e notizie rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi ed abusi di natura economico-finanziaria consentendo alla Guardia di Finanza la possibilità di contribuire al processo di analisi e valutazione del rischio frode del Pnrr per gli interventi d’interesse». (rcz)

Protocollo d’intesa tra Comune di Vibo e Guardia di Finanza per tutela delle risorse del Pnrr stanziate

È stato siglato, tra il Comune di Vibo Valentia e la Guardia di Finanza un protocollo d’intesa finalizzato alla tutela delle risorse stanziate del Pnrr.

Nello specifico il protocollo, firmato dal sindaco Maria Limardo e dal comandante provinciale col. Massimo Ghibaudo, mira a migliorare lefficacia delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni in danno degli interessi economicofinanziari dellUnione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli enti locali, connesse alle misure di sostegno e finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); in particolare per quanto riguarda la prevenzione e lindividuazione delle frodi, dei casi di corruzione, dei conflitti dinteresse e della duplicazione dei finanziamenti

Il documento prevede, tra laltro, che il Comune di Vibo Valentia comunichi alla Guardia di Finanza informazioni e notizie circostanziate, ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi e abusi di natura economicofinanziaria, di cui sia venuto a conoscenza, avendo cura di segnalare, altresì, elementi su interventi, realizzatori o esecutori che presentino particolari indici di rischio, quale ausilio per le autonome attività di analisi e controllo che la Guardia di Finanza potrà effettuare nellambito delle proprie prerogative istituzionali

Il protocollo dintesa che resterà in vigore fino al completamento del Pnrr e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026, mira a garantire il corretto impiego dei fondi pubblici che aiutano la crescita produttiva e occupazionale e contribuiscono, nellattuale congiuntura, ad arginare l‘impatto negativo della crisi economica e sociale conseguente allemergenza pandemica e a sostenere il rilancio del Paese(rvv)

Regione firma intesa con Guardia di Finanza per controllo e monitoraggio su utilizzo dei Fondi Ue

È stata sottoscritta, in Cittadella regionale, una integrazione al protocollo di intesa tra la Regione Calabria e la Guardia di Finanza che ha l’obiettivo di rafforzare il coordinamento dei controlli e dello scambio di dati per monitorare le operazioni finanziate con i fondi comunitari.

La firma del documento da parte del presidente della Giunta, Roberto Occhiuto, e del comandante regionale della Guardia di Finanza Calabria, il generale di Brigata Guido Mario Geremia, è stata l’occasione per rinnovare l’impulso derivante dalla unanime visione dei due firmatari, per dare la massima valorizzazione ai rapporti interistituzionali, indispensabili ad affrontare in modo più efficace il contrasto alle indebite percezioni di aiuti pubblici.

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha voluto evidenziare che «rafforzare le azioni a tutela della legalità dell’azione amministrativa, relativa all’utilizzo delle risorse erogate dall’Unione europea, attraverso la prevenzione e il contrasto di qualsiasi tentativo di utilizzo irregolare o fraudolento dei fondi, è oggi prioritario».

«Nei prossimi anni – ha spiegato – avremo uno scenario di rilevanti risorse comunitarie che verranno attivate nella Regione: è opportuno che si abbia la consapevolezza che le Istituzioni vigileranno affinché i finanziamenti Ue rispondano ai tre requisiti base dei Fondi di Coesione: ai giusti beneficiari, nella giusta quantità, nei giusti tempi. Questo accordo è fondante per centrare questi tre obiettivi».

Il generale Geremia non ha mancato di rilevare che «la salvaguardia dei fondi nazionali e comunitari rientra da sempre tra le priorità della mission del Corpo. Nella Regione Calabria tale attività, estremamente impegnativa, ha beneficiato del Protocollo d’intesa che oggi è stato ulteriormente migliorato in vista della grande attenzione che sarà dedicata a tale settore, a tutela del corretto impiego dei contributi pubblici in arrivo».

Il nuovo addendum pone in rilievo, nel suo articolato, una serie di collaborazioni e scambi che consentiranno di migliorare l’efficacia complessiva dei controlli in materia di finanziamenti dell’Unione europea con i programmi operativi FSE-FESR-FEASR 2014-2020, agevolando il recupero delle somme per qualsiasi motivo indebitamente incassate da soggetti richiedenti nell’ambito dei programmi cofinanziati, nonché di assolvere l’obbligo in capo ad ogni Stato membro dell’Unione di immediata comunicazione alla Commissione delle irregolarità accertate nel periodo di programmazione 2014-2020 e di favorire ogni opportuna sinergia nell’espletamento delle attività di controllo di rispettiva competenza. (rcz)

Saccomanno (Lega): Intervenga la Guardia di Finanza nelle Asp senza bilanci

Giacomo Saccomanno, commissario regionale della Lega, ha chiesto che, per la ricostruzione contabile e per la redazione dei bilanci delle Asp, intervenga la Guardia di Finanza.

«Non solo – ha spiegato – eseguire tali attività in modo corretto ed oggettivo, ma avranno il potere di trasmettere un adeguato e minuzioso rapporto, in caso di rilevate illiceità, alle competenti Procure della Repubblica e della Corte dei conti. E’ arrivato il momento di mettere fine ai teatrini ed ai balletti di nomine, spesso clientelari, e di dare un futuro concreto ai calabresi, che, altrimenti, per come sta accadendo, saranno costretti ad andare fuori regione per curarsi oppure rischiare di morire nella propria terra».

«Dopo 11 anni di continui commissariamenti della sanità calabrese – ha spiegato ancora – in alcune Asp non si riesce nemmeno a ricostruire la contabilità ed a presentare dei bilanci! Cambiano i personaggi, cambiano le triadi, cambiano gli uomini, ma nessuno riesce a ricostruire la voragine di debiti che sono stati creati nelle Aziende Sanitarie Provinciali. Si è parlato anche di morti sospette per chi stava facendo il proprio dovere, poi smentite, ma sempre preoccupanti. Neppure la triade nominata dal Ministro degli Interni per lo scioglimento mafioso dell’azienda è riuscita a portare a casa qualche pur minimo risultato. E il Governo insiste in commissariamenti del tutto inutili che non solo non hanno migliorato il sistema sanitario, non solo non hanno ridotto il pesante già esistente deficit, ma lo hanno profondamente aumentato. Quindi, nomine e percorsi del tutto inutili».

«La denuncia di Guido Longo, attuale commissario, alla Commissione Nazionale Antimafia – ha concluso – di una presenza attiva e gestionale della criminalità organizzata e di lobby di potere nel sistema sanità, devono, sicuramente, fare riflettere e la Lega spera che l’attuale responsabile abbia fatto il proprio dovere fino in fondo. Ma, tali condizioni e il peggioramento del sistema sanità devono far riflettere e devono portare a decisioni coerenti e responsabili. Vista l’inutilità delle attuali nomine appare più che evidente che il sistema debba subire un cambiamento radicale e non di facciata». 

La proposta avanzata da Saccomanno ha trovato appoggio dalla deputata di Fratelli d’ItaliaWanda Ferro, che ha ricordato che «è, infatti, in linea con l’emendamento al Decreto Calabria, che avevo presentato nel novembre scorso, con cui proponevo di nominare un commissario straordinario per l’accertamento della situazione finanziaria degli enti del Servizio sanitario regionale, nella persona del Comandante regionale della Calabria della Guardia di Finanza».

«Solo l’intervento di reparti specializzati in approfondimenti economico-finanziari – ha spiegato Ferro – può riuscire a mettere ordine nei conti della sanità calabrese, mettendo un punto fermo sulla situazione debitoria, e a fare piena luce sulle malversazioni e gli interessi illeciti che hanno rappresentato una voragine in cui sono state inghiottite le risorse destinate a garantire il diritto alla salute ai calabresi».

«Auspico – ha concluso – che il governo possa recepire questa proposta, affrontando con serietà e in maniera risolutiva il problema della ricostruzione della situazione contabile delle aziende sanitarie calabresi». (rcz)