Sanità, Fantozzi: Via libera ai primi due decreti per indennità covid a personale sanitario

Iole Fantozzi, direttore generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria, ha reso noto che sono stati adottati i primi due decreti di trasferimento delle somme per il pagamento degli incentivi Covid al personale del servizio sanitario regionale.

«In particolare – viene spiegato nella nota – si è proceduto al trasferimento di euro 1.048.829 all’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini e al trasferimento di euro 1.837.503 all’Azienda ospedaliera provinciale di Cosenza. I provvedimenti, che concludono un complesso iter procedurale e ai quali faranno seguito nei prossimi giorni gli ulteriori decreti di trasferimento per le altre aziende del servizio sanitario regionale, consentiranno di corrispondere al personale l’indennità una tantum per il lavoro svolto nel periodo dell’emergenza Covid». (rcz)

 

Tavernise (M5S): Occhiuto intervenga per garantire a personale sanitario indennità covid

Il capogruppo in Consiglio regionale del M5sDavide Tavernise, ha chiesto al presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, di intervenire affinché vengano corrisposte al personale sanitario le indennità Covid ad oggi mancanti».

«Ho depositato un’interrogazione per sollecitarne ogni utile iniziativa. Perché le aziende sanitarie e ospedaliere pongano finalmente fine ai gravissimi e ingiustificati ritardi erogando quanto dovuto al personale sanitario calabrese, impegnato nell’emergenza pandemica, riconoscendo loro, così, in maniera concreta il rischio corso, l’impegno e l’abnegazione encomiabile», ha spiegato il consigliere regionale.

«È necessario – ha evidenziato – sancirne il riconoscimento per il lavoro e il sacrificio svolto durante l’emergenza pandemica. La Calabria è ancora l’unica Regione a non aver erogato le indennità Covid, nonostante le stanziate risorse e nazionali e comunitarie. Un problema che avrebbe prevalentemente ragioni amministrative».

«La Regione Calabria avrebbe, infatti – ha concluso – prodotto più atti per chiedere alle aziende sanitarie e ospedaliere la rendicontazione delle attività svolte dal personale impegnato nei reparti, per consentire agli enti del servizio sanitario di accedere al finanziamento. Ma ancora non si sono visti risultati e dopo due anni la cosa non è più accettabile». (rrc)

 

Indennità covid non pagate, Oarentela (M5S): Occhiuto usi il pugno duro

Il deputato del Movimento 5 StellePaolo Parentela, ha definito «inaccettabile che ancora, come conferma l’ultima protesta a Catanzaro da parte degli interessati, non siano state pagate le indennità Covid ai sanitari calabresi in prima linea nelle fasi critiche della pandemia».

«Significa che i problemi di rendicontazione che denunciammo oltre un anno fa non sono stati più risolti – ha spiegato – e che i pagamenti sono finiti su un binario morto, malgrado le ingenti risorse che con il voto parlamentare arrivarono per l’emergenza».

«Esprimo la mia vicinanza ai sanitari che hanno manifestato per ricevere le somme cui hanno diritto – ha proseguito –. A due anni dallo stanziamento di quei fondi, nulla si muove e non si capisce per quali arcani motivi. Tra l’altro, nella legge di Bilancio per il 2022, in Parlamento facemmo passare emendamenti per consentire di stabilizzare i sanitari utilizzati nei reparti Covid. Ad oggi, le relative procedure sono ferme e non è chiara la ragione di questo immobilismo che mortifica tante professionalità e penalizza i pazienti calabresi».

«A Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e commissario del governo, chiedo – ha concluso Parentela – di usare il pugno duro. Qualcuno, nelle aziende sanitarie e ospedaliere, dovrà rispondere di questi ritardi clamorosi». (rp)

Indennità covid, Sapia (Alt. c’è): Istituzioni sanitarie accelerino sui tempi di pagamenti

Il deputato di Alternativa c’èFrancesco Sapia, ha sottolineato che «bisogna accelerare le procedure per il pagamento delle indennità Covid ai sanitari della Calabria rimasti in prima linea durante le fasi critiche della pandemia».

«Nelle scorse settimane – ha ricordato il deputato – c’era stato, a riguardo, un accordo tra i sindacati e il commissario alla Sanità calabrese. A quanto pare, però, i tempi di pagamento sono destinati a dilatarsi, sicché potrebbe avvenire soltanto nel prossimo settembre la corresponsione di quanto dovuto agli eroi del Covid, che hanno lavorato tanto, rischiato molto e dovuto subire la beffa di ritardi clamorosi, dovuti a criticità organizzative e gestionali che potevano essere risolte a monte».

«So bene – ha proseguito il parlamentare – che le aziende del Servizio sanitario regionale hanno cambiato spesso i loro vertici dal marzo 2020. Aggiungo che c’è stata troppa confusione su chi dovesse l’emergenza sanitaria in Calabria e rammento anche l’avvenuta sostituzione del commissario governativo alla Sanità, dei commissari aziendali e del dg del dipartimento regionale Tutela della salute. Proprio queste circostanze dovrebbero spingere, al fine di accorciare i tempi di pagamento delle indennità in questione, ad un maggiore raccordo tra struttura commissariale, i responsabili delle aziende del Servizio sanitario calabrese e il predetto dipartimento».

«Mi auguro – ha concluso Sapia – che le mie parole tocchino le istituzioni preposte, affinché gli eroi del Covid abbiano al più presto i soldi cui hanno diritto, stanziati da molto tempo. La Calabria non può più fare queste pessime figure, che mortificano i lavoratori e alimentano la sfiducia e l’indignazione popolare». (rp)