Il primato dell’Unical: la prima facoltà di Ingegneria Gestionale nacque lì nel 1972

di FRANCO BARTUCCI – Il corso di laurea che oggi viene denominato “Ingegneria Gestionale” fu istituito per la prima volta in Italia all’Università della Calabria nel 1972, con Rettore il prof. Beniamino Andreatta, consigliere economico di Aldo Moro, e nasce con la denominazione di Ingegneria delle tecnologie industriali ad indirizzo economico-organizzativo.

Il prof. Beniamino Andreatta arrivò a Cosenza dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna nel mese di maggio 1971, dove insegnava Economia, quale componente del Comitato Ordinatore della Facoltà di Scienze Economiche e Sociali, nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione, Riccardo Misasi, con i Comitati Ordinatori inoltre delle Facoltà di Ingegneria, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, nonché di Lettere e Filosofia.

Eletto nello stesso mese di maggio 1971 dal Corpo Accademico Rettore dell’Università della Calabria, a norma della legge istitutiva 12 marzo 1968 n°442, si occupò, attraverso un’apposita commissione, presieduta dal prof. Adriano Vanzetti, della scrittura dello Statuto dell’Università, che venne approvato con il DPR 1° dicembre 1971 n° 1329, firmato d’ordine del Presidente della Repubblica, dal Ministro della Pubblica Istruzione Riccardo Misasi, al cui interno venne predisposto il piano organizzativo e di studio dei corsi di laurea suddivisi per Facoltà e relativi dipartimenti, unitamente agli indirizzi e relative forme amministrative e gestionali della nascente Università con il suo Centro Residenziale, anch’esso unico in Italia nel sistema universitario del nostro Paese.

Gli insegnamenti di questo specifico corso di laurea in Ingegneria vennero inseriti nell’organizzazione dei dipartimenti di Organizzazione aziendale e di amministrazione pubblica; nonché di Sistemi afferenti alla Facoltà di Ingegneria. Per il corso di laurea in Ingegneria delle tecnologie industriali vennero inseriti gli indirizzi: meccanico, chimico, elettrico ed economico organizzativo. Veniva a costituirsi per la prima volta in Italia, proprio all’Università della Calabria, in base a quest’ultimo indirizzo, il cosiddetto corso di laurea in “Ingegneria gestionale”.

Mentre per l’altro corso di laurea denominato Ingegneria civile per la difesa del suolo e la pianificazione territoriale vennero attivati i seguenti indirizzi: idraulico, geotecnico, strutture e trasporti.

Dopo cinque anni di sperimentazione e precisamente nell’anno accademico 1976/1977, nella prima decade del mese di giugno, il preside della Facoltà di Ingegneria, prof. Sergio De Julio, con il sostegno dei Dipartimenti di Organizzazione Aziendale e Amministrazione Pubblica, nonché di Sistemi, promosse nell’edificio polifunzionale di Arcavacata una tavola rotonda con la partecipazione dei rappresentanti dell’Eni ( Paolo Bonfanti), dell’Olivetti (Giancarlo Lunati), dell’Iri (Ettore Massacesi), della Fiat (Cesare Palenzona), della Montedison (Giorgio Petroni), della Confapi (Massimo Romita), del Formez (Sergio Zoppi), per una profonda riflessione sulle figure professionali e sull’individuazione di nuovi ruoli dell’ingegnere, con particolare riferimento all’ingegnere economico organizzativo. Cosicché da quel dibattito nacque la nuova denominazione del corso di laurea in “Ingegneria gestionale” per una maggiore tutela di queste figure negli sbocchi professionali e del loro inserimento nel mondo del lavoro. Un percorso formativo che avrebbe creato nuovi professionisti per il loro utilizzo non solo nell’industria quanto in quello della produzione.

Dall’ esperienza dell’Università della Calabria nel 1978 tale corso di laurea venne attivato dopo presso l’Università di Udine e nel 1983 al Politecnico di Milano; quindi successivamente nelle Università di Padova, Pisa, Palermo, Napoli Federico II e così via in altre sedi universitarie.

La nascita del Cies e il nuovo ordinamento dei corsi di laurea della Facoltà d’Ingegneria 

Dopo dieci anni, a metà dicembre del 1988, l’Università della Calabria aderisce al Consorzio di Ingegneria Economica e Sociale (Cies), con presidente il prof. Francesco Del Monte, docente di Economia ed organizzazione aziendale, presso la Facoltà di Ingegneria, con preside il prof, Jacques Guenot, fin dal primo anno accademico 1972/1973, su invito del Rettore Beniamino Andreatta.

Il prof. Del Monte, su mandato e delega poi del Rettore Pietro Bucci, assunse all’inizio degli anni ottanta la carica di dirigere il Settore Orientamento Laureati ed il loro inserimento nel mondo del lavoro, organizzando e pubblicando quattro numeri del Notiziario della stessa Università, con l’obiettivo primario di segnalare alle Istituzioni ed al mondo delle imprese locali e nazionali i nomi dei laureati dell’UniCal per una possibile considerazione di assunzione ed inserimento nel mondo del lavoro.

Il Cies, che fu istituito grazie alla legge n.64/1986 che disciplinava il nuovo intervento straordinario nel Mezzogiorno, per l’Università era un punto di riferimento per l’attrazione di docenti e ricercatori da impiegare nell’area dell’innovazione nell’ambito delle Facoltà di Ingegneria e Scienze Economiche e Sociali, quanto per dare maggiore valore al corso di laurea in “Ingegneria Gestionale” ed ai suoi laureati che nel frattempo venivano a costituirsi in buon numero.

Intanto il Consiglio della Facoltà di Ingegneria, con preside il prof. Jacques Guenot, nella seduta del 2 marzo 1990 riordina l’offerta didattica, suddividendo i due corsi di laurea e relativi indirizzi previsti per la Facoltà di Ingegneria, fin dalle origini dal Suo Statuto, nei seguenti corsi di laurea: Ingegneria Civile, Ingegneria Chimica, Ingegneria Gestionale, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Informatica, Ingegneria per l’Ambiente e il territorio.

Per una conoscenza ampia del nuovo corso di laurea in Ingegneria Gestionale il Consiglio di Facoltà delibera di conferire al Cavaliere Silvio Berlusconi la laurea “Honoris Causa” in Ingegneria Gestionale

Nel frattempo lo stesso Consiglio, su proposta del Preside, nella seduta del 16 ottobre 1991, delibera a maggioranza di conferire all’imprenditore, Silvio Berlusconi, la laurea “Honoris Causa” in Ingegneria gestionale, la cui Università della Calabria deteneva in Italia, per questo corso di laurea, un primato assoluto di attivazione, avvenuto, a partire dal primo anno accademico 1972/73, come corso di laurea in Ingegneria delle tecnologie industriali ad indirizzo economico-organizzativo, così come ricordato ad inizio del servizio.

Una decisione che venne presa nell’ambito della programmazione dei festeggiamenti per il ventennale della nascita dell’Ateneo, in riferimento soprattutto alla nomina ed insediamento dei Comitati Ordinatori e del Comitato Tecnico Amministrativo, ad opera del Ministro della Pubblica Istruzione, Riccardo Misasi, che portò all’elezione del primo Rettore, nella persona del prof. Beniamino Andreatta, tra i mesi di aprile e maggio 1971.

Una decisione che guardava anche ad una maggiore visibilità in campo nazionale del corso di laurea in questione, data la figura d’imprenditore di successo, quale Berlusconi era nei vari campi dell’editoria, della pubblicità, della televisione, dell’edilizia, delle assicurazioni, del cinema, per finire alla grande distribuzione, alla ricerca di una sua identità e richiamo per tanti giovani.

Poi c’era un secondo motivo dovuto al fatto che l’UniCal era alle prese per un programma di rilancio in campo nazionale della sua immagine positiva, dopo l’offuscamento creatosi alla fine degli anni settanta ed inizio degli anni ottanta per le accuse che le arrivavano addosso, attraverso i media, di essere un covo di terroristi, criminalizzando ingiustamente la comunità universitaria, incidendo peraltro in negativo sulla realizzazione del suo Centro Residenziale.

La funzione dell’Ufficio Stampa dell’UniCal

Nella decisione di conferimento della laurea “Honoris Causa” all’imprenditore Silvio Berlusconi, giocò un ruolo di stimolo anche l’ufficio stampa dell’Università della Calabria, che guardava con grande attenzione al valore della comunicazione ed informazione istituzionale per farne dell’Ateneo una “casa di vetro”, come la definiva il Rettore Pietro Bucci alla fine degli anni settanta portandolo ad istituire il 1° aprile 1980, per prima in Italia tra gli Atenei statali, l’ufficio stampa per adempiere a quanto prevedeva l’art.10 dello Statuto (DPR 1° dicembre 1971 n° 1329) sul diritto d’informazione agli atti amministrativi dell’Università.

Quello dell’ufficio stampa dell’Università era un lavoro costante e giornaliero di comunicazione ed informazione sui vari eventi ed accadimenti che avvenivano nell’Ateneo in rapporto ai media (giornali, radio, televisioni ed agenzie stampa) ed in Calabria vi erano due emittenti televisive: Telespazio su Catanzaro, che curava l’emittenza di Canale cinque e Rete quattro; mentre su Crotone era operativa Video Calabria che si occupava di Italia uno. Con entrambe si instaurò un rapporto di collaborazione mirato a promuovere eventi e storie dell’UniCal.

Le motivazioni della scelta del Consiglio della Facoltà d’Ingegneria

La delibera del Consiglio della Facoltà di Ingegneria, con preside il prof. Jaques Guenot, stabiliva che la laurea al dott. Silvio Berlusconi veniva conferita per le numerose attività imprenditoriali che spaziavano, come già evidenziato in precedenza, dalla televisione alla pubblicità, dall’edilizia alle assicurazioni, dal cinema alla grande distribuzione; un gruppo collocato al terzo posto tra quelli privati italiani. Con la delibera venivano, altresì, riconosciute grandi capacità organizzative in grado di anticipare le più moderne concezioni organizzative e manageriali. Come anche gli veniva riconosciuta la visione strategica per lo sviluppo dell’emittenza televisiva privata, che andava assumendo anche nel settore formativo ed educativo delle nuove generazioni una forte valenza di progettualità. Qualità che lo ponevano all’attenzione del mondo del lavoro, sia nazionale che internazionale.

Per il preside Guenot il conferimento della laurea ”honoris causa” a Berlusconi era l’occasione per approfondire il rapporto di una rete regionale di ingegneria, il cui progetto era strettamente legato per gli anni duemila alla fase di crescita e di sviluppo della regione. L’obiettivo era quello di favorire l’inserimento dei giovani laureati nel mondo produttivo, garantire un migliore utilizzo delle professionalità disponibili, cogliere maggiormente le opportunità territoriali, contribuire alla soluzione dei gravi problemi culturali, sociali ed economici della Regione.

Una cerimonia sobria e festosa in un clima pure di dissidenza 

Quel 27 novembre 1991, l’Università della Calabria celebrava esattamente il suo ventesimo compleanno e il Rettore, prof. Giuseppe Frega, nell’aprire la cerimonia di conferimento della laurea “Honoris Causa” in Ingegneria gestionale al cavaliere Silvio Berlusconi, ebbe a dire: «I giovani che qui si formano sono il nostro migliore biglietto da visita e stanno già modificando il “paesaggio” culturale. Nell’Università della Calabria non è presente il lamento di un sudismo di accatto, ma la volontà ferma di “battere il pugno” di un Mezzogiorno che non chiede più giustizia storica, ma una moderna visione unificatrice dell’economia e della società italiana.

«L’istituzione dell’Università della Calabri – precisò ancora il rettore Frega – fu frutto di una lungimirante visione unificatrice della cultura italiana e può presentarsi oggi come realtà viva protesa verso nuovi traguardi».

Ancora più nette furono le parole del preside Guenot che disse in apertura del suo intervento: «Con questa manifestazione abbiamo inteso creare collegamenti tra Nord e Sud che sotto alcuni aspetti rappresentano il passaggio, una prima tappa: cercare di rafforzare e stabilire collegamenti forti tra pubblici e privato; cercare di  fare uscire la Calabria e il Mezzogiorno dall’isolamento nel quale si trova confinato».

Fu una giornata intensa e particolare in cui nell’aula “A” del cubo della Facoltà di Ingegneria di fresca costruzione, oggi intitolata alla memoria del magistrato Paolo Borsellino, confluirono in tanti, accademici e studenti, ma soprattutto autorità politiche locali e regionali, dirigenti Fininvest e due stretti consulenti collaboratori del presidente Berlusconi, Gianni Letta e Fedele Confalonieri.

Le relazioni di presentazione dei professori del Monte e Borghesi

A presentare la figura imprenditoriale del neo candidato alla laurea “Honoris Causa” in Ingegneria gestionale e la sua vasta produzione in vari settori lavorativi nel nostro Paese e le motivazioni del conferimento del titolo accademico di onorificenza è stato il prof. Francesco  Del Monte, docente di Economia e Organizzazione Aziendale, non omettendo di spiegare prima i contenuti forativi e le finalità del corso di laurea in questione, attivato pe prima in Italia proprio all’UniCal con l’anno accademico 1972/1973, per come già riportato in precedenza.

«Il corso di laurea in Ingegneria gestionale si prefigge di rispondere – ha sottolineato il prof. Francesco Del Monte, riprendendo un documento concordato con il Politecnico di Milano di fresca costituzione del corso –   alla necessità di formare ingegneri preparati a svolgere funzioni di progettazione e gestione di sistemi complessi e dotati di una visione d’insieme che assicuri la coerenza delle scelte tecnologiche con la strategia aziendale e con il contesto del settore industriale di appartenenza. L’Ingegnere gestionale tende quindi a caratterizzarsi per la capacità di comprendere tutti i differenti elementi che interagiscono nelle decisioni d’impresa in particolare per quelle imprese per le quali la tecnologia rappresenta un fattore critico di competizione.

«In tale quadro di riferimento – ha precisato ancora il prof. Del Monte – la storia personale e professionale del candidato Silvio Berlusconi non è solo la storia di un successo imprenditoriale. E’ ancor prima, la storia di una tendenza ad intuire velocemente le complessità evolutive dei sistemi produttivi: in tal senso, il candidato progetta sistemi complessi nei quali tecnologia e strategia consentono quella visione d’insieme che nel curriculum dell’ingegnere gestionale sono la componente più pura».

Una seconda relazione viene svolta a giustificazione del conferimento del titolo accademico di onorificenza dal prof. Antonio Borghesi, docente di Finanza Aziendale presso la stessa Facoltà di Ingegneria dell’UniCal, che nel suo intervento chiarisce il concetto tra “Economia Manageriale” e “Scienza delle Realizzazioni”. «Il contributo che Silvio Berlusconi ha dato alla Scienza Economica Manageriale, quale archetipo dell’imprenditore innovatore – ha sostenuto il prof. Borghesi – è straordinariamente vasto. Dai comportamenti imprenditoriali di Silvio Berlusconi emerge in termini anticipatori l’idea di un ruolo non semplicemente adattivo dell’impresa, bensì quello di agente modificatore del contesto ambientale».

Concludendo il suo intervento il prof. Borghesi sottolineò: «Resta la consapevolezza che lo studio del “caso Berlusconi” ha fornito e potrà ancora fornire in futuro spunti di grande stimolo ai ricercatori, i quali dall’osservazione dei suoi reali comportamenti potranno trarre rinnovate basi di teorizzazione».

Un pensiero profetico alla luce degli eventi che hanno visto Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio e uomo politico italiano 

Una frase che assume oggi, a distanza di 33 anni dal conferimento del titolo accademico onorario in “Ingegneria Gestionale” al presidente Silvio Berlusconi, una sua valenza quasi profetica, alla luce di quanto accaduto nel nostro Paese, a partire dal 1994, da quando, costituendo il partito di “Forza Italia” decise di scendere in campo politico direttamente, aprendo un nuovo capitolo nel sistema politico italiano,  dando credibilità anzitutto, mediante rapporti di alleanze, a quelle figure e soggetti che non appartenevano all’area dell’arco costituzionale, collocati in una posizione di destra come il Movimento Sociale e l’ emergente Lega di Bossi, che aveva all’ordine del giorno e nell’impegno politico la “secessione”, che significava una spaccatura dell’Italia.

Già la delibera del conferimento del titolo accademico onorario al presidente Berlusconi fu adottata dal Consiglio della Facoltà di Ingegneria a maggioranza denotando una spaccatura e di questo se ne parlò molto prima, durante e dopo, sia all’interno dell’Università che fuori, addirittura con interrogazioni parlamentari.

La lezione dottorale del neo ingegnere gestionale Berlusconi 

Di questo il cavaliere, neo ingegnere gestionale dell’UniCal, n’era cosciente tanto che nella “Lection Doctoralis”, tenuta subito dopo la lettura del testo e la consegna della pergamena di laurea, ad opera del Rettore Giuseppe Frega, intrattenendosi in una conversazione con gli studenti presenti in aula, ne sottolineò l’aspetto nel momento in cui sentì il bisogno di estendere i suoi ringraziamenti alle varie autorità accademiche ed al Corpo Accademico. Rivolto a questi disse di sapere della decisione registratasi di voto non unanime assunto sul conferimento del titolo accademico onorario: «Mi dispiace – confessò durante la sua conversazione – che questo fatto abbia potuto creare un minimo di divisione, anche perché normalmente sono convinto uomo di concordia. Di solito, quando arrivo io e c’è gente che litiga, li metto d’accordo. Speriamo che succeda anche stavolta».

Chissà quale sarebbe stata la sua posizione, il suo giudizio e la posizione politica che avrebbe assunto di fronte a quanto sta accadendo in questi momenti nel nostro Paese in materia della legge sull’autonomia amministrativa ed altro ancora, che mettono a rischio la buona governabilità e la democrazia stessa vigente in questo momento. Sarebbe una gran cosa approfondirne la situazione per come si è arrivati a questa situazione ed ecco che la profezia del prof. Antonio Borghesi ci sembra opportuna approfondirla magari con dei lavori di tesi di laurea specifiche nella stessa Università della Calabria. Chiedersi soprattutto se ancora oggi la sua posizione sarebbe stata  ferma nel fare da spalla e sostegno a due componenti politiche di destra che collocano il Paese Italia in un contesto europeo non certamente di serena governabilità quanto di contrapposizione e di equilibri che portano verso l’incognito. Eppure in origine prima di impegnarsi attivamente in politica la sua posizione gravitava attorno al Partito Socialista. Questo è quanto si ricorda ed è giusto verificarne la validità o meno.

Per ritornare all’evento del 27 novembre 1991 prendono corpo e valore le nove domande che  furono  poste dagli studenti al neo laureato in ingegneria gestionale Berlusconi, dalle quali emersero posizioni riguardanti il suo futuro rapporto con l’UniCal, del trattamento della figura dell’ingegnere in Italia rispetto ad altri Paesi europei, del rapporto tra mondo accademico e delle scienze con il mondo della produzione pura, dello stato sociale e del rapporto con il mondo dell’informazione, delle possibilità dei giovani di entrare nel mondo del lavoro come in Italia quanto in Calabria, delle potenzialità sperimentali dell’UniCal nel rapporto con il mondo industriale in modo da favorirne investimenti, della particolare attenzione verso i laureati dell’UniCal in generale ed in particolare dei laureati in ingegneria, della concorrenza imprenditoriale di fronte alle posizioni extracomunitari emergenti.

Per ogni domanda diede una risposta e con due pensieri finali che rimangono validi ancora oggi e stimolanti, sia per l’UniCal che per i suoi giovani studenti e laureati: «Queste opere vanno fatte vedere, vanno portate all’attenzione nazionale in primo piano. Sono stupito e felice. Complimenti. Auguri Calabria”; mentre agli studenti: “Preparatevi bene, non temete di osare e battervi per raggiungere quel che sembra impossibile raggiungere. Provate, riprovate, lavorate anche quando gli altri riposano e vedrete che il successo sarà vostro. Io, da oggi, vi sarò più vicino, sarò più vicino a questa Università del profondo Sud. La materia uomo qui non manca, la vostra intelligenza, la vostra cultura saranno le armi vincenti di questa bellissima terra di Calabria».

I benefici che l’Unical ricevette dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

Il conferimento della laurea onorifica al Presidente Berlusconi in Ingegneria gestionale fa parte della storia ultra cinquantenaria del corso di laurea in questione, che nel frattempo è cresciuto di molto per come diremo in avanti; mentre è un dato di fatto che l’evento stesso fa parte della storia complessiva ultra cinquantenaria della stessa Università, per il ruolo che ha svolto come Presidente del Consiglio nel 1994, impegnandosi a fare assegnare un contributo di 234 miliardi di lire, con delibera Cipe, che saranno destinati alla realizzazione dei cubi del progetto Gregotti.

Tutto ha avuto inizio con una lettera inviata dal Rettore, prof. Giuseppe Frega, e dal presidente della concessionaria Bonifati S.p.A., Aldo Bonifati, al sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, nel mese di giugno 1994, con la quale lo si informava di intervenire sul presidente Berlusconi per fare in modo che all’UniCal, insieme all’Università di Reggio Calabria, venissero assegnati dei consistenti contributi sui fondi strutturali, già individuati dal Cipe con delibera del 28 dicembre 1993,  revocati alle regioni meridionali per mancata utilizzazione nei tempi previsti dalla normativa. Si chiedeva, altresì, un intervento urgente sul Ministro dell’Università, Stefano Podestà, e sul Ministro del Bilancio, Giancarlo Pagliarini, affinché la richiesta avanzata venisse accolta.

Il 3 agosto 1994 il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) approvava il programma di edilizia universitaria della Regione Calabria prevedendo per l’Università della Calabria un contributo di 234 miliardi di lire, che saranno destinati alla realizzazione di diversi cubi del progetto Gregotti, utilizzati per le attività didattiche e scientifiche dei dipartimenti afferenti alle Facoltà di Ingegneria e Scienze.

L’Università e il presidente della Concessionaria Bonifati S.p.A. vengono informati della delibera Cipe in data 5 agosto 1994 tramite una missiva del capo della Segreteria del Presidente del Consiglio dei Ministri, dott. Giampiero Massolo.

Sono trascorsi esattamente trent’anni da quella delibera Cipe e dalla comunicazione del Presidente Berlusconi e bisogna ricordare all’attuale dirigenza, come all’intera comunità universitaria, composta da studenti, docenti e non docenti, che quel contributo rimane il più alto ricevuto dall’Università della Calabria da parte degli organismi statali del nostro paese ed il penultimo erogato in ordine di tempo della sua storia ultra cinquantenaria.

Grazie a quel finanziamento l’UniCal ha potuto realizzare e mostrare le opere che oggi si vedono e si utilizzano tranne che il complesso edilizio finale di piazzale Vermicelli che si è potuto realizzare grazie ad un finanziamento finale di circa cento miliardi di lire, gestito dalla concessionaria Bonifati S.p.A.

Dall’evento Berlusconi all’attualità dei nostri giorni che hanno portato all’affermazione del corso di laurea in Ingegneria Gestionale

Dall’evento Berlusconi sono trascorsi 33 anni ed il corso di laurea in “Ingegneria gestionale” a oggi è cresciuto molto apportando dei cambiamenti nell’approccio e nella organizzazione formativa, dalla laurea triennale a quella specialistica.

Della vecchia generazione di docenti che hanno portato il loro contributo all’affermazione di tale corso di laurea, oltre al prof Francesco Del Monte e al prof. Antonio Borghesi, sento con stima ed affetto il dovere di ricordare pure il prof. Manlio Gaudioso ed il prof. Lucio Grandinetti, tra l’altro Pro Rettore dell’UniCal nel periodo di rettorato del prof. Giovanni Latorre, e a livello femminile un ricordo per la prof.ssa Antonella Reitano. Si ricordano nel periodo storico iniziale pure il prof. Piero Migliarese e Antonio Volpentesta.

Nel frattempo è maturata una nuova generazione di docenti in tale corso di laurea, il cui ricordo è flebile dal momento che ho lasciato la presenza attiva nell’Unical da ben quindici anni e comunque sono da ricordare per i miei tempi: il prof. Luigino Filice, che si è occupato pure della dirigenza del Centro Residenziale, quale delegato del Rettore Gino Crisci; il prof. Roberto Musmanno,  che tra l’altro, fuori dall’UniCal, si è occupato di infrastrutture, in qualità di assessore regionale con il Presidente della Giunta Mario Oliverio, per finire con il prof. Saverino Verteramo, che insegna Strategia e Organizzazione.         

Da quando è nato tale corso di laurea si presume che oltre 1500 studenti hanno conseguito la laurea quinquennale o magistrale in ingegneria gestionale, con l’aggiunta a questi degli innumerevoli studenti che negli ultimi venti anni hanno conseguito il titolo della laurea breve triennale.

Al momento ci sono circa 900 studenti iscritti tra laurea triennale e magistrale all’Università della Calabria. I corsi sono tenuti da 20 docenti afferenti principalmente al Dipartimento DIMEG (Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale) diretto dalla prof.ssa Francesca Guerriero.

Il corso di laurea è molto dinamico e propone ai suoi studenti numerose attività da svolgere anche all’estero, con esperienze di tesi presso aziende e visite aziendali. Il tasso di occupazione è altissimo e spesso il Dipartimento riceve delle visite da parte di aziende che selezionano i ragazzi attraverso attività di formazione come il Percorso di Eccellenza. La coordinatrice del corso di laurea è la prof.ssa Giusy Ambrogio, che insegna Tecnologie e sistemi di lavorazione.

Un corso di laurea che ha maturato due Associazioni per studenti e laureati

Nel 2018 è nata  l’Associazione “Alumni” ed è composta da ex studenti laureati in ingegneria gestionale e nell’arco di questi ultimi cinque anni ha promosso diverse  iniziative per la formazione e il networking. Il presidente attualmente è il dott. Ing. Antonio Cannistrà, importante dirigente di una multinazionale finlandese e per questo vive in Finlandia.

Per quanto riguarda IGeA  la sua nascita risale al mese di  Febbraio del 2012, quindi ad oggi conta più di 12 anni di attività. L’acronimo sta appunto per “Ingegneri Gestionali Associati”, il che raffigura il principale target studentesco a cui ci si avvicina.  “IGeA ha come Mission  – ci dice il suo presidente Emanuele Macri – quella di promuovere la crescita professionale e umana degli associati, instaurando contatti tra studenti, aziende e istituzioni, un processo che avviene organizzando e partecipando ad un ampio e diversificato ventaglio di attività ed eventi in Calabria e in Europa”.

“Infatti, IGeA fa parte del prestigioso circuito Europeo di studenti di Ingegneria Gestionale ed Industrial, l’ESTIEM (European STudents of Industrial Engineering and Management), con il nome di “Local Group Calabria” all’interno del quale ci sono circa 78 associazioni simili alla nostra sparse nelle principali città europee. In Italia siamo solo noi e una piccola rappresentanza del Politecnico di Milano. Un Network che ci permette di sentire profumo di Europa qui dall’Università della Calabria, con la possibilità di organizzare eventi Internazionali qui nel Campus con studenti provenienti da tutta Europa”.

“Negli anni infatti – ci dice sempre Emanuele Macrì – ne abbiamo organizzati più di 30, ogni volta con persone e nazionalità diverse. L’ESTIEM rappresenta anche una possibilità per i nostri soci di viaggiare verso gli altri Local Group, scoprendo nuove culture ed esportando le nostre radici anche al di fuori del Campus. Inoltre, sono molti gli eventi locali che proponiamo, come per esempio la RUNical, ovvero la Maratona Universitaria che vede ogni anno correre sul Ponte Bucci più di 300 persone, tra studenti, docenti e Personale UniCal, con l’obiettivo di condividere un momento di grande condivisione sociale e portare entusiasmo nel Campus”.

“Mi piace spesso definire IGeA – ci dice ancora il suo presidente Emanuele Macrì –  come una sorta di “Simulazione Aziendale”, ovvero un contesto in cui studenti e studentesse di questo Corso di Laurea hanno la possibilità di apprendere, seppur in un contesto accademico e studentesco, le dinamiche reali di un’azienda, applicando metodi e tecniche del mondo lavorativo all’organizzazione delle nostre attività. IGeA è infatti divisa in “Comitati” o “Gruppi di Lavoro”, ognuno specializzato in una specifica funzione che contribuisce al processo di organizzazione dei nostri progetti, dando appunto uno stampo fortemente aziendale alla nostra struttura organizzativa”.

A proposito dell’esperienza internazionale degli studenti nel frattempo, proprio in questi giorni, su iniziativa del Dipartimento DIMEG (Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale), con direttrice la prof.ssa Francesca Guerriero, in collaborazione del Servizio Internazionale della stessa Università, diretto dal dott. Giampiero Barbuto, sta per concludersi  presso il College di Staten Island di  New York, la seconda edizione della Scuola estiva “Summer Abroad 2024”, che vede la partecipazione di 14 studenti della Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, accompagnati dalla prof.ssa Giusy Ambrogio, coordinatrice del corso di laurea in ingegneria gestionale, insieme al suo vice, prof. Saverino Verteramo. Una  scuola con una durata di sei settimane, le prime tre all’UniCal e le ultime tre a New York.

Un lavoro e dei risultati che avrebbero certamente incantato ed entusiasmato il neo laureato “honoris causa” in ingegneria gestionale Silvio Berlusconi, per come quel giorno si espresse durante la sua lezione dottorale nel rispondere alle domande come alle sollecitazioni che gli arrivavano dagli studenti.