È TEMPO DELL’AGRI-CULTURA IN CALABRIA
COSÌ “COLTIVARE IL FUTURO” È POSSIBILE

Si può unire l’innovazione e la tradizione nel segno dell’agricoltura? Certamente, ed è quello che vuole fare Coltivare il futuro, il progetto ambizioso presentato nei giorni scorsi a Lamezia Terme – che si svolgerà in forma online dal 30 gennaio al 2 febbraio – e che coinvolgerà i calabresi nel mondo, in particolare di Canada, Argentina, Brasile e Australia.

L’evento si pone come mission quella di porre l’intera Regione Calabria, al centro del dibattito sull’agricoltura del domani e dunque, sull’innovazione tecnologica e nuovi servizi. Una dimensione digitale che unirà diverse dimensioni del tema agricoltura che, naturalmente, confluiranno sulla necessità di far crescere il nostro territorio.

Idee, innovazioni, risultati e nuove sfide saranno al centro di questo meeting dal sapore mondiale, dove imprenditori e diversi protagonisti del settore si confronteranno per lavorare meglio in squadra, ed offrire al consumatore finale, l’eccellenza della filiera agroalimentare calabrese su temi come i distretti del cibo, le energie rinnovabili nelle aziende agricole, l’Apicoltura e l’agricoltura di precisione, non dimenticando Pnrr ed altre tematiche affini.

Presenti il presidente del Consiglio comunale, Giancarlo Nicotera, che ha evidenziato l’importanza del «turismo delle radici, che collega la nostra regione con Canada, Australia, Argentina e, in generale, con tutte quei paesi dove i calabresi si trovano», il vicesindaco Antonello Bevilacqua, che ha ribadito l’importanza di «rendere partecipi i giovani dei progetti di sviluppo», i sindaci di Maida e Soveria Mannelli, Salvatore PaoneMichelino ChiodoVittorio Caminiti, direttore dell’Accademia del Bergamotto, Sam Sposato, di Casa Calabria International, Antonio Alvaro, presidente del Distretto del Cibo di Reggio Calabria e Leopoldo Chieffallo, presidente di LameziaEuropa.

L’ideatore, Eugenio Mercuri, ha evidenziato come «la piattaforma digitale rappresenta una grande opportunità- L’obiettivo è quello di dialogare con tutti coloro che possono fornire un contributo importante. Anche per l’imminente futuro, gli incontri in presenza fisica e sul digitale dovranno camminare di pari passo».

Quella che si svolgerà tra pochi giorni è stata definita dall’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, come «una iniziativa intelligente in un momento di grande difficoltà», dove «l’agricoltura è in ginocchio». Per Gallo, infatti, è necessario «abbassare i costi» e «aumentare i ricavi» e, per arrivare a ciò, serve «aumentare la qualità dei prodotti e promuovendoli sapendo vendere la nostra storia millenaria nella maniera migliore possibile».

«Vogliamo aiutare i piccoli imprenditori a vendere i loro prodotti nelle comunità dei calabresi all’estero e in tutto il mondo. L’idea del turismo delle radici si pone proprio l’obiettivo di arrivare ai calabresi di I, II, III e IV generazione e far conoscere loro la terra dei loro padri o nonni» ha dichiarato Sam Sposato di Casa Calabria International, mentre il presidente di LameziaEuropa, Leopoldo Chieffallo, ha evidenziato come «agricoltura e turismo vadano di pari passo perché qui in Calabria abbiamo un’enorme quantità di microclimi e varietà di specie agricole che, automaticamente, questa diventa una regione estremamente appetibile all’estero, con i giovani calabresi che, se coinvolti adeguatamente, possono essere gli assoluti protagonisti delle professioni del futuro in questo settore».

Vittorio Caminiti, ha ribadito come Coltivare il futuro sia «una grande opportunità per promuovere le eccellenze calabresi» e ha parlato di «agri-cultura», ossia tutto ciò che si realizza in ambito agricolo. Per il presidente del Museo del Bergamotto, infatti, l’agri-cultura è «l’unica strada ci può dare un futuro, può dare un futuro ai nostri ragazzi e può far arrivare il nostro prodotto in tutto il mondo».

Il sindaco Mascaro, infine, ha ribadito come l’agricoltura può «essere il volano giusto per la ripartenza della nostra Calabria», e come sia il momento giusto per parlare di cultura e agri-cultura. (rrm)