All’Istituto Tecnico “Grimaldi-Pacioli” di Catanzaro il Premio Mombaroccio-Sarano

È con il documentario sul “giusto” calabrese Angelo De Fiore, che la classe V E dell’Istituto Tecnico-Economico Grimaldi-Pacioli di Catanzaro ha vinto l’autorevole Premio Mombaroccio-Sarano.

Il Premio, promosso dal Comune di  Mombaroccio in collaborazione con: Arcidiocesi di Pesaro; Comune di Pfarrkirchen (Germania); Comunità Ebraica di Ancona; Comunità Ebraica Italiana di Gerusalemme; Provincia Picena S. Giacomo della Marca dei Frati Minori; ICS Pirandello: Scuola Media “Barocci” di Mombaroccio; Regione Marche; Provincia di Pesaro e Urbino; Ufficio Scolastico Provinciale di Pesaro e Urbino, nasce con l’obiettivo di mantenere viva la memoria di eventi che, durante gli anni della Shoah, hanno visto persone che nel clima di odio hanno scelto la solidarietà e la fraternità contribuendo fattivamente alla salvezza di chi in quel momento era oggetto delle persecuzioni razziali.

Soddisfazione è stata espressa dal consigliere Giuseppe Pisano, sottolineando che «non è la prima volta che il Grimaldi-Pacioli, così come tanti altri istituti di istruzione, comprensivi o superiori, si distinguono su palcoscenici nazionali importanti come questo premio. Questa costanza, dovuta anche alla straordinaria professionalità dei docenti, è un bel segno di speranza e ottimismo nel futuro visto che nelle nostra scuole cresce la classe dirigente di domani».

Pisano si è congratulato direttamente con “gli studenti della classe V E del Pacioli, con la dirigente dell’istituto Grazia Parentela e con la referente del progetto, Patrizia Spaccaferro, per l’importante risultato ottenuto a livello nazionale nel premio Mombaroccio-Sarano, con un documentario sul “giusto” calabrese Angelo De Fiore e sui suoi atti di coraggio che salvarono la vita a decine di ebrei italiani perseguitati da nazisti e fascisti durante la seconda guerra mondiale.

«È il risultato di un lavoro straordinario, unico nel suo genere – ha scritto su Facebook la referente Spaccaferro – animato dall’amore e dalla passione per la cultura, con l’intento, nonostante le difficoltà del periodo emergenziale, di recuperare e diffondere una storia poco conosciuta come quella di Angelo De Fiore, uno tra i primi italiani ad essere proclamato Giusto tra le Nazioni. De Fiore, Vice Questore dell’Ufficio Stranieri Di Roma, fu un angelo salvatore, una luce di speranza nel buio dell’orrore, salvando centinaia di ebrei dalla Shoah».

«Pertanto – ha aggiunto – la memoria del male non può essere disgiunta dalla memoria del bene. Fare memoria del bene, ha rappresentato per gli alunni non solo un momento di crescita morale, ma soprattutto è diventato un impegno per diffondere i valori della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà per il bene possibile. Oggi, più che mai, tutto ciò ci insegna che è possibile discernere il bene dal male». (rrm)