La proposta di Magorno (IV): Istituire Comitato di sindaci che affianchi il Commissario alla Sanità in Calabria

È una proposta che sta raccogliendo numerose adesioni, quella lanciata dal senatore di Italia Viva e sindaco di Diamante, Ernesto Magorno: istituire all’interno della Commissione consultiva il Comitato dei sindaci dei Comuni della Calabria.

Di questo Comitato, faranno parte, di diritto, i componenti «nominati dalla Conferenza dei sindaci presso le Asp della Regione e al quale il Commissario ad acta sarà tenuto a richiedere pareri motivati, obbligatori e non vincolanti su tutti gli atti di alta amministrazione» ha spiegato Magorno, aggiungendo che «il Comitato formulerà proposte inerenti alla predisposizione dei piani programmatici regionali sanitari e monitorerà l’attività del Commissario trasmettendone annualmente al Governo una relazione».

Ad appoggiare l’iniziativa di Magorno, 70 sindaci calabresi, secondo cui «l’emendamento  predisposto dal senatore Magorno al decreto Calabria bis va nella giusta direzione e ci auguriamo trovi la massima condivisione all’interno del Parlamento».

«Prevedere all’interno della struttura commissariale della sanità – si legge in una nota dei sindaci – un organo formato dai sindaci, con poteri di controllo e di proposta, è un riconoscimento reale della funzione che gli amministratori esercitano sui territori. Un ruolo di prossimità decisivo in questi duri mesi di pandemia ma da sempre riconosciuto dalle comunità per capacità di intervento, affidabilità e profonda conoscenza dei territori soprattutto quando entrano in ballo diritti primari come quello alla salute».

«I sindaci – si legge ancora – rappresentano il corpo sano delle istituzioni e a maggior ragione nell’ambito della sanità calabrese – su cui pesano storici ritardi, cattive gestioni e macroscopiche disfunzioni – l’unica interfaccia dei cittadini, gli unici capaci di interpretare bisogni diffusi e indicare soluzioni reali, sono gli amministratori locali».

A sottoscrivere l’emendamento,

Franco Iacucci, sindaco di Aiello Calabro, Ermanno Cennamo, sindaco di Cetraro, Francesco Mauro, sindaco di Sellia Marina, Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro, Antonio Iorio, sindaco di Tortora, Michele Guardia, sindaco di Sangineto, Virginia Mariotti, sindaco di San Marco Argentano, Antonella Blandi, sindaco di Lattarico, Nicola Belcastro, sindaco di Cotronei, Francesco Silvestri, sindaco di Verbicaro, Barbara Mele, sindaco di San Nicola Arcella, Antonio Praticò, sindaco di Praia a Mare, Giuseppe Condello, sindaco di San Nicola da Crissa, Cosimo Piromalli, sindaco di Spadola, Saverio Ruga, sindaco di Amato, Raffaele De Santis, sindaco di San Pietro Apostolo, Pino Capalbo, sindaco di Acri, Antonio Palermo, sindaco di Mendicino, Carmelo Arfuso, sindaco di Seminara, Mariagrazia Vittimberga, sindaco di Isola Capo Rizzuto, Stanislao Martire, sindaco di Casali del Manco, Roberto Perrotta, sindaco di Paola, Gianfranco Ramundo, sindaco di Fuscaldo, Francesco Tripicchio, sindaco di Acquappesa, Alessandro Porco, sindaco di Aprigliano, Salvatore Magarò, sindaco di Castiglione Cosentino, Giovanni Greco, sindaco di Castrolibero, Vincenzo Cascini, sindaco di Belvedere Marittimo, Salvatore De Maio, sindaco di Roggiano Gravina, Gianni Papasso, sindaco di Cassano All’Ionio, Filomena Greco, sindaco di Cariati, Felice D’Alessandro, sindaco di Rovito, Emanuele Oliveri, sindaco di Melicuccà, Marcello Manna, sindaco di Rende, Saverio Bellusci, sindaco di Grisolia, Angelina Barbiero, sindaco di Buonvicino, Fortunato Varone, sindaco di Fiumefreddo Bruzio, Antonino Crea, sindaco f.f. del comune di Ferruzzano, Nicolò De Bartolo, sindaco di Morano, Domenico Lopolito, sindaco di Castrovillari, Romeo Basile, sindaco di Mottafollone, Giulio Tarsitano, sindaco di Fagnano Castello, Alfredo Giuseppe Lucchesi, sindaco di Santa Domenica Talao, Gennaro Capparelli, sindaco di Acquaformosa, Mario Nocito, Sindaco di Sant’Agata d’Esaro, Roberto Ameruso, sindaco di Tarsia, Lucia Papaianni, sindaco di Paterno Calabro, Garoffolo Silvestro, sindaco di Brancaleone, Francesco Iannucci, sindaco di Carolei, Roberto Lavalle, sindaco di Santa Caterina Albanese, Ercole Conti, sindaco di Falconara Albanese, Nicola Ramogida, sindaco di Sant’Andrea dello Ionio, Lucio Di Gioia, sindaco di Cerisano, Giuseppe Bosco, sindaco di Firmo, Antonio Muto, sindaco di Pietrafitta, Giacomo Perrotta, sindaco di Scalea, Rosanna Mazzia, sindaco di Roseto Capo Spulico, Simona Colotta, sindaco di Oriolo, Angelo Catapano, sindaco di Frascineto, Alessandro Tocci, sindaco di Civita, Domenico Vuodo, sindaco di Alessandria del Carretto, Salvatore Monaco, sindaco di Spezzano Sila, Jim Di Giorno, sindaco di San Donato Ninea, Fiorenzo Conte, sindaco di Papasidero, Giacomo De Marco, sindaco di Sindaco Maierà, Michele Ambroggio, sindaco di Piane Crati, Franco Bettarini, sindaco di Francavilla Marittima, Rocco Introcaso, sindaco di Montegiordano, Franco Mundo, sindaco di Trebisacce, Gennaro Marsiglia, sindaco di Aieta.

Anche il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, ha ribadito il ruolo fondamentale dei sindaci per combattere l’emergenza.

«In questi mesi, alla Regione e ai vertici del sistema sanitario – ha dichiarato Iacucci – ho chiesto più volte di coinvolgere i sindaci che sono stati troppo spesso esclusi da qualsiasi decisione o informati in ritardo su quanto accade nel proprio territorio in riferimento all’emergenza sanitaria in atto».

«Così come continuano – ha aggiunto – a rimanere inascoltate le richieste della Conferenza dei sindaci della Provincia di Cosenza che ha duramente contestato l’operato dell’intera governance sanitaria, chiedendo una inversione di rotta. Senza un confronto con i sindaci non si può progettare e potenziare la sanità territoriale. Condivido, dunque, l’idea lanciata dal senatore Ernesto Magorno di inserire un emendamento all’interno del Decreto Calabria dove si chiede di istituire all’interno della Commissione consultiva permanente per il contrasto all’emergenza epidemiologica da Covid-19, il “Comitato dei sindaci dei Comuni della Calabria” di cui faranno parte di diritto i componenti nominati dalla Conferenza dei sindaci presso le Asp della Regione e al quale il commissario ad acta sarà tenuto a richiedere pareri motivati, obbligatori e non vincolanti su tutti gli atti di alta amministrazione».

«È arrivato il momento di dire basta – ha proseguito il presidente della Provincia di Cosenza –. Non possiamo continuare ad accettare decisioni calate dall’alto da chi magari non conosce nel dettaglio le criticità del territorio, le carenze sanitarie o le emergenze da affrontare. Una programmazione corretta che tenga conto dei bisogni reali dei cittadini, un’attenta analisi dei servizi sanitari, delle strutture che abbiamo a disposizione e che potrebbero essere utilizzate per curare i malati Covid non gravi, aiuterebbe sicuramente ad affrontare meglio questa seconda ondata di diffusione del virus. Ma se non si tiene in considerazione il ruolo strategico che hanno i sindaci nell’affrontare questa emergenza, continueremo a commettere gli stessi errori e ad adottare piani sanitari errati».

Pieno sostegno all’emendamento del senatore Magorno, è arrivata da Ciro Bonajuto, sindaco di Ercolano e membro della cabina di regia nazionale di Italia Viva, che ha sottolineato come «i sindaci  rappresentano l’unico interlocutore istituzionale valido per i cittadini. Come vicepresidente Anci, sostengo l’emendamento del senatore di ItaliaViva Ernesto Magorno che punta a coinvolgere i colleghi calabresi nella struttura commissariale della sanità in Calabria».

Dello stesso parere i dirigenti calabresi di Italia Viva, che hanno sottolineato che la «previsione di un diretto coinvolgimento dei sindaci, nella “cabina di regia” commissariale, si rende necessario al fine di mettere in campo una strategia maggiormente condivisa e rispondente ai bisogni territoriali di assistenza socio-sanitaria» e che «la previsione di una conferenza  permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria da istituire con legge regionale, secondo quanto disposto dal d.lgs 229/99, non può ritenersi sufficiente a governare la situazione attuale».

«L’emendamento in questione – hanno detto ancora i dirigenti di Italia Viva – istituisce un vero e proprio coordinamento tra la figura del Commissario e ed il comitato dei Sindaci, in quanto il Commissario avrà il dovere di richiedere pareri motivati, ma non vincolanti, al comitato dei Sindaci, i quali non solo avranno il compito di indicare le strategie di contrasto e prevenzione della pandemia da covid-19, ma saranno chiamati anche a definire le priorità operative della struttura commissariale. Pensiamo che questa sia l’unica scelta ragionevole e fattiva in un momento di piena emergenza quale quello che stiamo vivendo».

«Giornalmente – hanno detto ancora – assistiamo ad un sistema sanitario regionale messo a dura prova dall’emergenza covid e che non riesce a garantire quei livelli di assistenza minima inderogabili. Pensiamo che la politica abbia bisogno di uno scatto di orgoglio e di assumersi le proprie responsabilità dinanzi ai cittadini, i quali assistono sconcertati ed impauriti da una inefficienza sanitaria ormai senza fine».

«Per queste ragioni – hanno concluso – mentre ancora assistiamo al balletto di nomi sul futuro commissario, sosteniamo con forza l’emendamento presentato dal sen. Magorno, in quanto i primi cittadini calabresi sono gli unici che in questi mesi hanno dimostrato di offrire una piena tutela del diritto alla salute, sobbarcandosi, in molti casi, le totali inefficienze di un sistema arrivato al collasso». (rrm)

CATANZARO – Katiuscia Marotta (IV): Su parità di Genere si proceda senza indugi

Per Katiuscia Marotta, dell’assemblea nazionale di Italia Viva, ha ribadito, per la Calabria, l’importanza della legge sulla parità di genere.

La Marotta, infatti, ha ricordato come la «nostra società ha raggiunto obiettivi importanti per il rispetto dei diritti di tutti ed è difficile pensare che in Calabria ancora non c’è, pur essendo necessaria, la legge che garantisce, durante le elezioni, la Parità di genere», e che «è tempo di rivoluzionare il modo di pensare della popolazione ma soprattutto di permettere pari opportunità per tutti».

«Le donne, tutte – ha aggiunto – dobbiamo essere più partecipi alla vita politica e amministrativa della nostra regione facendo sentire la nostra voce diversa, equilibrata, ordinata e concreta. In Calabria siamo tante le donne capaci e piene di idee utili per risollevare la nostra Regione e allora la legge elettorale che consenta la parità di genere è da emanare con immediatezza per permettere l’affermazione di un diritto di civiltà e progresso».

«Italia Viva – ha proseguito – sostiene con forza la necessità di politiche che promuovano la parità di genere anche attraverso l’empowerment delle donne e mi auguro che al più presto, come già espresso dal Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, si possa uniformare la Calabria alle altre Regioni d’Italia, evitando l’intervento del Governo».

Carè (IV): sei milioni per la comunità degli italiani all’estero

L’impegno comune in Senato degli eletti all’estero ha prodotto un importante risultato con l’emendamento Omnibus alla Legge di Bilancio, e lo stanziamento di ulteriori sei milioni di euro nel prossimo triennio aggiunti ai capitoli di spesa, destinati alla Comunità italiana nel mondo.

Un lavoro di squadra di tutti noi rappresentanti delle circoscrizioni estere, da sempre attivi e impegnati verso i nostri connazionali oltre confine e il riconoscimento del potenziale del Softpower italiano.

Per Com.It.Es. e C.G.I.E. saranno stanziati oltre un milione e mezzo di euro in più, ulteriori risorse per un incremento medio dell’ 80% rispetto agli anni precedenti.

Un importante vittoria si registra, inoltre, con il ripristino del Fondo Cultura. Saranno previste, infatti, nuove liquidità a sostegno degli Enti gestori di corsi di lingua e della cultura italiane. Un incremento di 500 mila euro, aggiuntivo rispetto al finanziamento a regime previsto per ciascuno degli anni del triennio 2020-2022, basilare per supportare l’insegnamento dell’italiano, quarto idioma più studiato a livello internazionale e per valorizzare e promuovere a livello globale le ricchezze del patrimonio storico-culturale del Paese.

Si tratta di un risultato che Italia Viva ed i suoi parlamentari accolgono con profonda soddisfazione, avendo attivamente contribuito alla proposta in Senato dello specifico emendamento per la  promozione della lingua e della cultura italiane all’estero.

Tali risultati costituiscono un segnale ben preciso, un passo decisivo verso il riconoscimento del valore e dei meriti dei nostri connazionali all’estero, che tanto contribuiscono al prestigio del Made in Italy e al benessere del Paese. (rp)

VONO (Iv): Apertura regionale a Catanzaro di Italia Viva, con Ettore Rosato

La sen. Silvia Vono (Italia Viva) ha messo in evidenza il consenso raccolto dalla presentazione della formazione renziana Italia Viva in Calabria, a Catanzaro sabato scorso. La Vono, padrona di casa dell’evento di apertura regionale di Italia Viva, esprime tutto il suo entusiasmo per la numerosa presenza positiva di questo evento: tanti cittadini interessati ma soprattutto tanti amministratori (Giuseppe Condello, sindaco di San Nicola da Crissa, Enzo Romeo già presidente della provincia di Vibo Valentia, Katia Martino, consigliere san Nicola da Crissa, Giuseppe Falbo vicesindaco di Sellia Marina, Antonio Biamonte già sindaco di Sellia Marina, Leo Procopio già sindaco di Montauro, Enzo Bellissimo già vicesindaco di Soriano, Giuseppe Navarra già sindaco di Rombiolo, Anna Maria Cardamone già sindaco di Decollatura) che da oggi hanno deciso con fermezza di sostenere il progetto di Italia Viva nei loro territori.

«Italia Viva – ha detto la sen. Vono – si presenta ufficialmente a Catanzaro, e lo fa non solo con il sostegno del coordinatore Nazionale Ettore Rosato ma anche con tanti amministratori che oggi hanno aderito ufficialmente al progetto di un’Italia rinnovata negli intenti e nei modi di fare».

Durante la Convention organizzata dalla Sen. Silvia Vono all’Hotel Perla del Porto, con la presenza dell’ on. Nicola Carè, deputato Calabrese di nascita ed eletto nella Circoscrizione Estero, si è parlato di come costruire una nuova classe dirigente che sia non solo giovane ma anche preparata, adatta a far crescere un territorio, quello calabrese, abituato solo a continui slogan elettorali. Partecipata anche la presenza dei comitati Azione Civile e di alcuni giovani dei territori più lontani dal capoluogo calabrese che hanno avuto la possibilità di intervenire per rivolgersi direttamente al coordinatore Rosato ed esprimergli la loro vicinanza e la voglia di portare un cambiamento nelle proprie città. Presente nel parterre anche il sen. Ernesto Magorno, sindaco di Diamante.

Ampio spazio è stato dedicato anche all’arte, con l’interpretazione della famosa poesia di Leonida Repaci sulla Calabria e, per l’incombente giornata mondiale contro la violenza sulle donne, con la lettura di alcuni brani su questo tema recitati magistralmente da Alberto Micelotta e Ketty Vinci.

«Oggi è un grande giorno per la Calabria, – ha detto la sen. Vono –perché in un clima di mediocrità determinato dalla corsa ai posti di potere con le elezioni alle porte, noi guardiamo avanti e ci presentiamo per illustrare un progetto di proposte shock per l’Italia da condividere affinché si possa ritrovare una visione politica lungimirante e una capacità di comprendere le esigenze del territorio, per essere pronti al “salto di qualità” che la Calabria chiede a gran voce».  (rp)

Nicola Carè spiega perchè ha lasciato il Pd per Italia Viva

Eletto per il Pd nella circoscrizione estera Africa Asia Oceania Antartide l’on. Nicola Carè ha lasciato il gruppo dem per passare a Italia Viva di Renzi.

«La scelta di aderire ad Italia Viva, ad un partito nuovo – ha dichiarato l’on. Carè – è nata dall’aver attentamente valutato una serie di fattori. Ho sempre seguito attivamente la politica che Matteo Renzi ha inaugurato anni fa, apprezzandone la capacità di mettersi in gioco con determinazione, ascoltando e collaborando anche con visioni politiche differenti per un progetto più ampio. Penso che l’Italia abbia proprio bisogno di una nuova stagione politica che si traduca in inclusione, nuove idee ed impegno. Ho deciso di aderirvi perché voglio essere parte attiva, attore e non più spettatore di una moderna sfida politica che si propone di lavorare con passione e dedizione verso i tanti traguardi e successi, che il nostro Paese ha diritto di raggiungere e che si tradurranno in benessere per l’Italia e gli italiani. La mia personale scelta di adesione a questo nuovo Governo è stata dettata da un forte senso di responsabilità e da un altrettanto sentito rispetto per le istituzioni. Per il bene dell’Italia e degli italiani, è stata inaugurata una nuova stagione politica e un moderno percorso di collaborazione ed impegno che, sono sicuro, fronteggerà con coraggio tutti i problemi sociali ed economici di questa nostra Italia».

Cosa cambia per gli italiani all’estero col Governo Conte 2? Il sottosegretario Merlo è stato riconfermato… «Le parole chiave del nuovo governo, – ha detto Carè – sono ‘internazionalizzazione’, ‘apertura’ e ‘ricerca’. Con queste premesse, è certo che i tantissimi cittadini italiani anche di seconda, terza generazione, nonché tutti i giovanissimi che si trasferiscono all’estero per accrescere le proprie competenze avranno un ruolo determinante nella realizzazione dei progetti ambiziosi che si profilano all’orizzonte. Sta progressivamente crescendo la consapevolezza dell’enorme patrimonio costituito dalla nostra l’Italia oltre confine’, che lavora all’estero e per l’estero. Io certamente continuerò a battermi affinché l’opzione pubblica sia sempre più conscia di questa enorme ricchezza nazionale. Necessità, problematiche e pregi degli italiani oltre confine devono avere la giusta considerazione e ricevere il merito e lo spazio da tempo attesi. Tutto ciò è stato e continuerà ad essere la ‘mission’ del mio mandato parlamentare e il motivo fondamentale per cui ho deciso di dedicarmi ad essa con determinazione.»

Carè si schiera anche contro il progetto di riduzione del numero dei parlamentari. «Da tempo il nostro elettorato, più di sei milioni di connazionali i soli iscritti all’Aire, chiede una maggiore considerazione per chi, all’estero, contribuisce ad esportare il Made in italy ed il Softpower italiano. Ridurne la rappresentanza, ignorare il loro apporto insostituibile potrebbe incidere sulla fiducia nelle istituzioni democratiche; spero perciò che questa nuova maggioranza sia in grado di adottare politiche più lungimiranti, attente e moderne». (rp)

SIlvia Vono: da M5S a Italia Viva di Renzi. Ecco le ragioni dell’addio

La sen. Silvia Vono, eletta in Calabria con i Cinque Stelle al Senato, è passata al gruppo di Italia Viva con Matteo Renzi. La senatrice ha spiegato a Calabria.Live le ragioni della sua scelta. «La ragione principale – ha spiegato la sen. Vono – è che non c’è una vera organizzazione, non c’è una leadership, non c’è una vera guida. E quindi mi mi è sembrato opportuno, necessario per il rispetto ai cittadini italiani e per rispetto a me stessa passare, aderire al nuovo gruppo di Matteo Renzi, una persona che ha dimostrato di avere un’intelligenza e una lungimiranza politica».

Con il sen. Ernesto Magorno (ex Pd) e il deputato Nicola Carè (eletto nella circoscrizione estera per il Pd) sono ora tre i parlamentari che hanno aderito a Italia Viva. La prossima settimana – come annuncia la sen. Vono – il gruppo deciderà la posizione da tenere in occasione delle prossime elezioni regionali in Umbria, Emilia e Calabria. (rp)

Nicola Carè (PD): «Perché aderisco a Italia Viva»

L’on. Nicola Carè è, al momento, insieme con il sen. Ernesto Magorno, è uno dei due calabresi che hanno aderito al movimento di Matteo Renzi Italia Viva. In una nota ha spiegato le ragioni della sua scelta.

«L’Italia  – scrive l’on. Carè – ha da tempo bisogno di un nuovo modello di politica: più vicina e attenta alle persone e alle imprese, che ne ascolti i bisogni e, soprattutto, trovi soluzioni e garantisca risposte. Si è concretizzata sempre più una spinta trasversale a svecchiare le logiche di partito e oltrepassare gli schemi legati alle ideologie politiche.
La loro rigidità è stata infatti spesso causa di immobilismo e stagnazione, vere paludi, che ci hanno allontanato da un futuro prospero e carico di promesse.
«La mia scelta di aderire al nuovo movimento politico “Italia Viva”, con Matteo Renzi e tanti colleghi deputati e senatori, è la medesima che mi ha spinto a candidarmi come rappresentante degli italiani all’estero. È la stessa che mi ha indotto ad accordare fiducia al nuovo Governo Conte: il Paese richiede, senza più temporeggiare, azioni concrete, idee e onestà intellettuale.
«Partecipazione, impegno e dedizione che tantissimi connazionali, anche all’estero, vorrebbero vedere tradotti in scelte coraggiose e libere, idee e volti nuovi. Dobbiamo costruire, anche per ‘l’immensa Italia oltre confine’, una nuova dimensione: giovane, innovativa, globalizzata, imprenditoriale, attenta alle realtà dinamiche della società.
Non è più tempo di ignorare chi cerca una rappresentanza politica che non ritrova tra quelle esistenti.
Ho deciso perciò di essere parte attiva, attore e non spettatore, di un ampio progetto di inclusione di forze democratiche, europeiste, liberali e repubblicane.
«Cercherò di farlo con lo stesso entusiasmo di sempre, ma con forme nuove, per rispettare quello che resta l’obiettivo-guida del mio mandato: essere voce degli oltre sei milioni di italiani all’estero, dei tantissimi di seconda e terza generazione, cercando di ottenere quel peso politico e quello spazio sociale che meritano.
«Si tratta di onestà intellettuale che non mette in alcun modo in discussione il sostegno al nuovo Governo, ma anzi lo rafforza: fare politica, essere parte delle istituzioni non è garantirsi un ‘posto al sole’, non è fare la scelta più comoda; ma è avere il coraggio di incamminarsi verso sentieri impervi se ciò appare necessario per provare a cambiare le cose. Dobbiamo trasformare i No e in Sì, le promesse in fatti, con l’impegno e la passione della politica fatta da tutti e per tutti. Il momento è adesso». (rp)