Promette di catturare il cuore dei lettori con una storia toccante e avvincente Eleonora – il coraggio di vivere, il romanzo scritto dalla studentessa reggina Santina Santambrogio.
Edito da Laruffa, il libro racconta, appunto, di Eleonora, che vive una vita che appare perfetta all’esterno ma che, in realtà, cela profonde difficoltà. Nonostante le mille preoccupazioni che la attanagliano, un padre emotivamente distante e la mancanza di una figura materna, la protagonista non si fa sopraffare e, dimostrando una grande forza interiore straordinaria, riesce a completare gli studi e si afferma nel mondo del lavoro.
Una storia, quella scritta dalla diciassettenne, che dimostra come le difficoltà possono essere trasformate in opportunità di crescita, di come ogni sfida, affrontata con determinazione, può essere una lezione per migliorarsi e tirare fuori le potenzialità nascoste. Una narrazione ricca d’ispirazione e commovente, che accompagna il lettore verso il percorso di vita che la protagonista affronta con coraggio, toccando i temi della resilienza, dell’amicizia e dell’amore.
Un vero e proprio inno a inseguire i propri sogni, a perseverare anche le cose vadano come si vuole, ad affrontare le difficoltà con un pizzico di follia. Questo è “Eleonora – il coraggio di vivere”.
Santina Santambrogio frequenta il liceo Convitto T. Campanella di Reggio Calabria e, contemporaneamente, ama partecipare alla vita comunitaria e destreggiarsi in nuovi ambienti per soddisfare la sua “sete di conoscenza”, come lei stessa definisce questa sua attitudine. Nonostante la giovane età e la sua prima esperienza come scrittrice, la sua capacità di creare personaggi complessi e una trama coinvolgente si è rivelata sorprendente. La passione per la scrittura l’ha portata a dar vita a questo romanzo durante le pause di studio, mostrando una dedizione e una creatività fuori dal comune.
Il libro è disponibile in libreria e nelle principali piattaforme online.
di ENZO ROMEO – Quel giorno alla fine… è una saga familiare che attraversa tre generazioni e percorre un pezzo di storia della Calabria, a cavallo del secondo conflitto mondiale. Ce la offre Giuseppe Beniamino Fimognari, ex sindaco di Gerace e senatore democratico-cristiano per due legislature, tra il 1979 e il 1987. Sorpresa piacevolissima è scoprire l’ottima vena narrativa di questo politico-gentiluomo, dai modi sempre garbati e signorili, famoso tra l’altro per aver presentato il disegno di legge che nel 1983 ripristinò la festa dell’Epifania, soppressa sei anni prima dal governo Andreotti.
Fimognari ha tenuta nascosta a lungo la vocazione alla scrittura, o forse essa è scaturita improvvisa, come un fiume carsico che risale in superficie. Spinto verso l’alto dall’urgenza di offrire – a se stesso, innanzi tutto – un bilancio della propria vita. Sì, perché il racconto è chiaramente autobiografico, anche se nel libro la fantasia ha libertà d’espressione e i fatti sono insaporiti dalla patina di nostalgia che solo il tempo sa dare. Per tentare di mettere un po’ di distanza dai fatti narrati, l’autore sceglie di scrivere in terza persona e cambia i nomi dei paesi e dei personaggi, che pesca dal passato magnogreco. Gerace diventa Ghene, riferimento alla stirpe originaria; Locri si trasforma in Alme (un rimando alle anime ovvero al luogo dell’anima?); il protagonista si chiama Timeo, come il filosofo locrese della scuola pitagorica vissuto nel V secolo a.C. Magnogreca è anche l’epigrafe iniziale, dell’agrigentino Empedocle, contemporaneo di Timeo: «Un tempo io fui ragazzo e fanciulla e virgulto e uccello e squamoso pesce del mare».
Insomma, chi ha avuto un’esistenza ricca di esperienze può affermare di essere stato tutto e il suo contrario. Di conseguenza non si deve pretendere nel racconto di seguire una trama precisa, perché la trama è la vita di Timeo-Fimognari. Che si dipana dalla sua nascita, il primo novembre 1932, fino ai giorni della morte del padre, sul finire del 1958. In mezzo gli anni del fascismo, la guerra, le lotte contadine, il periodo universitario a Napoli. Potremmo dire che ci sono tanti libri in uno. Ne indico almeno tre: il primo è quello dell’infanzia, il più evocativo, ricco di descrizioni minute, sospeso tra passato e presente, che nell’impianto espositivo rinvia ai grandi scrittori siciliani, da Verga a Tomasi di Lampedusa (non a caso Il Gattopardo segna la conclusione del volume di Fimognari); il secondo, che potremmo definire neorealistico, si sofferma sulla battaglia sociale condotta dai braccianti per ottenere le terre incolte dei grandi latifondi; il terzo è il racconto degli anni napoletani, dove gioia e dolore, vita e morte si intrecciano inestricabilmente. Pagine, quest’ultime, in cui si possono avvertire suggestioni che rimandano a Ermanno Rea o Curzio Malaparte.
Quest’abbondanza è financo eccessiva e costringe il lettore ad andare a trovare le perle tra il limo. L’edizione – ci auguriamo che alla prima ne seguano altre – andrebbe curata meglio, ripulita e sfoltita qua e là del superfluo. Intanto il lettore può farsi abbagliare dalle parti più luminose. Prendiamo questo stralcio (alle pag. 114-115) in cui è descritta la prima presa di coscienza di Timeo bambino rispetto al mondo, con le sue logiche crudeli e dolorose: «…Timeo capì, capì che tutto passava. Passavano i treni veloci e quelli lenti, passavano le macchine sotto casa e nel mare passavano le navi che andavano sul filo dell’orizzonte, metà nel mare e metà nel cielo senza mai deviare, dritte come calamitate su un filo di ferro, passavano il giorno e la notte, e come era ad Alme era in America, dove c’era gente triste – pensava Timeo – perché tutti i poveri di Alme e Ghene partivano per l’America».
Il brano ci fa da spia per scoprire il filo rosso che tiene insieme tutte le parti del racconto di Fimognari. Vale a dire il contrasto tra la partenza e la restanza. Si deve andar via, chiamati lontano dalle legittime aspettative di miglioramento e di felicità o semplicemente spinti via dalla mancanza di lavoro e di prospettive? O si deve rimanere inchiodati là dove si è venuti al mondo, vogliosi di offrire il proprio contributo per il cambiamento o magari soltanto irretiti dal richiamo della madre terra? Il finale, bello e poetico, svelerà la scelta di Timeo. Rimane però inevasa la domanda se c’è più coraggio nell’emigrare altrove o nel restare per sempre nel luogo natìo. Qual è il limite tra audacia e codardìa, dov’è il confine tra egoismo e responsabilità? La risposta, forse, è nascosta nel recesso più nascosto del nostro cuore. La scopriremo un giorno, alla fine… (er)
UN GIORNO ALLA FINE…
di Giuseppe Beniamino Fimognari
Laruffa Editore – ISBN 9788872217719
Questa sera, a Reggio, alle 19.30, al Lido Stella Marina, Maricla Di Dio Morgano presenta il suo libro Il ragazzo che parlava alla Luna (Laruffa Editore).
L’evento è l’ultimo appuntamento della rassegna Lunedì d’Autore, organizzato da Laruffa Editore. (rrc)
Questo pomeriggio, a Santa Caterina dello Ionio, alle 19.00, a Torre Sant’Antonio, Giusy Staropoli Calafati presenta il suo libro Il viaggio delle nuvole.
L’evento rientra nell’ambito degli incontri letterari organizzati dal Resort Torre Sant’Antonio.
Il libro è edito da Laruffa Editore.
Un romanzo in cui a decidere la direzione delle cose è il vento. Il solo responsabile del viaggio, quando non te lo aspetti, quando spira d’un tratto e non te ne accorgi. Il vento di mare che il primo luglio del ’98 spinge un veliero fino tagliare le acque di Riace. Il mare da cui sono riemersi i Bronzi, i Santi Medici e da cui arriva la gente nuova che con nomi e facce diverse, come esseri umani, concede a se stessa e a Riace, una seconda possibilità.
Un viaggio che porta sulle tracce di don Natale Bianchi, quelle del mugnaio Rocco Gatto ucciso dalla mafia. La strada di un sindaco curdo, Mimì, Mimmo Lucano, che nel mondo della repressione odierna, resiste, insiste accoglie e non respinge,perchè sa che rosso come il sangue è l’amore.
La scrittrice Giusy Staropoli Calafati, presentata dalla giornalista Genny Pasquino, ripercorrerà il percorso di speranza che ha accompagnato le varie fasi del piccolo centro di Riace, di cui ha parlato tutto il mondo. (rcz)
Questo pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, presso la Sala “Giuditta Levato” del Consiglio Regionale della Calabria, la presentazione del libro Tutto scorre – Panta rei. L’Aspromonte e le sue antiche macchine idrauliche. Il caso di studio della vallata del Gallico di Domenico Malaspina e Antonio Sapone.
Intervengono Giuseppe Neri, segretario Questore, Giuseppe Caridi, presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, e Francesca Martorano, dell’Università Mediterranea di Reggio. Modera Romano Pitaro, capo Ufficio Stampa del Consiglio Regionale. Dopo la presentazione, saranno chiamati ad intervenire Enti ed Associazioni del Territorio della Vallata del Gallico.
Il libro, edito da LaruffaEditore, è incentrato sui mulini e sugli altri opifici idraulici presenti nella vallata del Gallico, si caratterizza per un particolare approccio di studio che unisce e incrocia la ricerca documentale e archivistica alla perlustrazione dei luoghi e ai rilievi architettonici dei manufatti.
Le ricerche condotte da Malaspina e Sapone permettono di individuare e riassumere le principali vicende storiche che hanno interessato negli ultimi cinque secoli mulini da grano, frantoi da olio, gualchiere per la lana, cartiere e segherie idrauliche presenti nel territorio del Gallico, dall’Aspromonte fino allo Stretto di Messina, riportando così l’attenzione su un contesto ambientale, monumentale e produttivo, profondamente segnato dallo spopolamento e dalla marginalità economica, eppure ricchissimo di testimonianze storiche e di potenzialità di sviluppo. (rrc)
Questo pomeriggio, a Siderno, alle 18.30, presso la Libreria MAG la ladra di libri, la presentazione del libro Storie di idee e di rivoluzioni. I moti del 1847-’48 in Calabria e i Cinque Martiri di Gerace” di Vincenzo Cataldo.
L’evento è stato organizzato dalla Libreria MAG. La ladra di libri.
Dialoga con l’autore il giornalista Gianluca Albanese. L’autore, nel corso dell’evento, esporrà i risultati del minuzioso lavoro di ricerca storica svolta su alcuni reperti, che potrebbero riaprire nuovi e affascinanti scenari sulla storia contemporanea del nostro Paese.
Oggi pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, presso la Libreria Laruffa, l’incontro Cronache antropologiche – Dalla Calabria Ultra di metà ‘800: lo sguardo disincantato di Edward Lear con Pino Marcì, di Deputazione di Storia Patria della Calabria.
L’evento è stato organizzato dalla Libreria Laruffa, e prevede la presentazione dei nuovi disegni inediti di Edward Lear, realizzati durante il viaggio in Calabria, e rintracciati di recente.
Questi disegni, infatti, faranno presto parte integrante del nuovo libro di Pino Macrì, dal titolo Il tempo, il viaggio e lo spirito negli inediti di Edward Lear in Calabria, edito da Laruffa Editore. (rrc)
26 ottobre 2018 – Oggi pomeriggio, a Vibo, alle 17.00, presso il Palazzo Santa Chiara, sarà presentato il libro “Il viaggio delle nuvole” di Giusy Staropoli Calafati.
L’evento è stato organizzato dal Sistema Bibliotecario Vibonese in collaborazione con Libera Vibo Valentia e l’Associazione Gam.
Si parte con i saluti di Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, e di Giuseppe Borrello, referente Libera – Provincia di Vibo Valentia. Interviene Don Emmio Stamile, referente Libera – Regione Calabria.
A seguire, si svolgerà un workshop filosofico-letterario dal titolo “Alla ricerca del senso nel Modello di Riace”.
Conduce il dialogo tra il pubblico e l’autrice Francesca Nacci, presidente Associazione Gam.
Il libro, è edito da Laruffa. (rvv)
26 ottobre – Oggi pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, presso la Libreria Dimensione Cultura, si svolgerà l’incontro con l’autore Teresa Lofaro.
L’evento è stato organizzato da Laruffa Editore e dall’Associazione Culturale Anassilaos, nell’ambito del ciclo di incontri dal titolo “Incontro con l’autore”.
Relaziona la prof.ssa Francesca Neri, mentre le letture saranno a cura di Nancy Calabrò e Giacomo Marcianò.
Teresa Lofaro è autrice del libro “Un cuore in viaggio”, edito da Laruffa Editore. (rrc)
19 ottobre – Sarà presentato oggi, a Siderno, alle 18.00, presso il Mondadori Bookstore di Siderno, il libro “Il viaggio delle nuvole” di Giusy Staropoli Calafati.
Dialogano con l’autrice Rossella Scheri, Don Ennio Stamile, e Isidoro Napoli.
«Questo romanzo – si legge nella prefazione a cura di Don Ennio Stamile – è un caloroso invito rivolto davvero a tutti, nessuno escluso, a prendere un pezzo del nostro paese per dargli speranza con l’unica forza disarmata e disarmante che è l’amore.
L’amore vince sempre a volte anche perdendo.
Queste pagine sono il racconto di una storia d’amore. L’amore per la propria donna o il proprio marito, per il proprio paese. Quell’amore che non conosce la diversità della pelle, che non si ferma neanche di fronte a ciò che sembra un muro non sormontabile come il non poter avere figli.
Sì davvero “forte come la morte è l’amore”, come ci testimonia il Cantico dei Cantici». (rrc)
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