Area di centro: interesse dal Libano verso il modello federativo calabrese

Sta suscitando un grande interesse, anche al di fuori dell’Italia, il modello federativo dell’Area di Centro nato in Calabria. Il suo coordinatore Vincenzo Speziali, ha riferito in una nota di un incontro avvenuto in Libano con il Cardinale Beshara Butros Rai, Patriarca di Antiochia dei Cristiani Maroniti, presso il Patriarcato Maronita di Bkerke’ (Libano).

Youmna Gemayel, il Cardinale Beshara Rai (Patriarca dei Cattolici Maroniti) e Vincenzo Speziali
Youmna Gemayel, il Cardinale Beshara Rai e Vincenzo Speziali

«Durante la visita – ha detto Speziali – che ho reso, assieme a Madame Youmna Gemayel, in forma ufficiale, alfine di renderlo edotto, dell’intensa attività che si sta portando avanti in Italia, anche attraverso il mio incessante impegno, a favore di una sintesi (più amplia possibile) dell’area politica centrista e moderata – comprendente le culture democristiane, liberaldemocratiche e riformiste – che si identificano nel PPE in Europa e nell’Internazionale Democratica Cristiana e di Centro nel mondo e quest’ultima che ha come leader l’ex Presidente del Libano Amine Gemayel, Sua Eminenza ha tenuto a far sapere, espressamente, attraverso un collegamento video telefonico con il senatore Clemente Mastella, Segretario Nazionale di Noi di Centro di non solo guardare con interesse bensì con assoluta condivisione e supporto, le iniziative intraprese dal sottoscritto, alfine di partire dal modello federativo nato in Calabria e da me coordinato, alfine di replicare ovunque in Italia tale esperimento e finalizzato a dare una casa unitaria ai moderati.
«Sua Eminenza – scrive nella nota Speziali –, ha anche espresso il desiderio ai suoi interlocutori, di poterli incontrare -con me- a Roma, durante il suo prossimo viaggio nel mese di febbraio, assieme all’on. Lupi (il quale non è potuto intervenire), e ha ringraziato la nostra area politica dell’interesse che ho espresso a favore della presenza dei Cristiani nell’area mediorientale, i quali sono motore di convivenza pacifica per gli appartenenti a tutte le confessioni religiose». (rp)