Sit-in allevatori a Isola Capo Rizzuto, il sindaco: Obiettivo comune è dare risposte agli allevatori

«Abbiamo un’interlocuzione quotidiana con l’Assessore Regionale Gianluca Gallo, il Presidente della Provincia Sergio Ferrari e il Commissario dell’Asp, dr. Brambilla. In particolare il Presidente della Provincia si sta facendo carico della problematica a livello provinciale e l’Assessore Gallo a livello regionale. L’obiettivo è comune: dare risposte immediate e concrete agli allevatori ed ognuno, ai diversi livelli, sta facendo il massimo». È quanto ha detto il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga, nel corso del sit-in degli allevatori davanti al Comune per richiamare l’attenzione sull’emergenza sanitaria legata alla “Lingua Blu”, una malattia virale che sta colpendo duramente il bestiame in diverse aree della Calabria.

La manifestazione, pacifica e ordinata, ha coinvolto numerosi allevatori locali, affiancati da delegazioni provenienti da Cutro, Rocca di Neto e Lamezia Terme, segno della crescente diffusione del virus in tutta la regione. 

Durante la protesta, gli allevatori hanno consegnato un documento formale al primo cittadino, chiedendo che le loro istanze vengano portate sui tavoli istituzionali competenti (documento disponibile in allegato). Questo gruppo apolitico, costituito da allevatori ovicaprini attivi da generazioni, ha evidenziato come l’attuale crisi, acuita anche dalla siccità, metta in pericolo la sopravvivenza delle loro aziende, radicate nella tradizione e parte integrante del patrimonio locale. Gli allevatori hanno confermato la loro fiducia nel sindaco Vittimberga, indicandola come portavoce della categoria nelle sedi provinciali e regionali.

Il primo cittadino, inoltre, ha ricordato agli allevatori come la regione abbia già dato le prime risposte attraverso l’emissione del decreto regionale che prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro per gli allevatori colpiti da tubercolosi bovina e ha aggiunto: «Sono certa che l’Assessore Gallo troverà soluzioni imminenti anche per affrontare l’emergenza Lingua Blu, in collaborazione con le ASP che dovranno certificare le situazioni di emergenza» 

«Da parte mia – ha concluso il sindaco – confermo la mia posizione e quella dell’Amministrazione al fianco degli allevatori per superare insieme questa situazione di emergenza. Per qualsiasi cosa la mia porta sarà sempre aperta». (rkr)

Coldiretti Calabria: Avviare campagna vaccinale contro lingua blu

È necessario «e tempestivo l’avvio immediato di una campagna vaccinale per salvare le aziende e formaggi pregiati  quali il pecorino crotonese e del Monte Poro a marchi Dop». È quanto ha chiesto Coldiretti Calabria Calabria, in merito all’emergenza lingua blu, «un problema molto serio che preoccupa molto gli allevatori della Regione».

«Siamo a più di cinquanta casi – ha rilevato l’Associazione – ma forse sottostimati, non più circoscritti alla sola provincia di Crotone che è quella più colpita. Per circoscrivere nel più breve tempo l’epizozia, oltre all’intervento delle autorità sanitarie preposte occorre denunciare subito il focolaio per attivare i protocolli di sicurezza predisposti dalla Regione d’intesa con i comuni. Secondo le stime di Coldiretti, sono qualche  migliaio gli animali morti a causa della malattia che sta dilagando».

Coldiretti da tempo ha lanciato un appello nel chiedere un impegno alle istituzioni per mettere in campo tutte le soluzioni necessarie a tutelare la filiera zootecnica, individuando anche  forme di risarcimento o comunque misure di sostegno e su questo c’è il massimo impegno.

«La lingua blu (blue tongue) – ha spiegato Coldiretti – è una malattia trasmessa ai ruminanti da un insetto, un moscerino del genere Culicoides – spiega Coldiretti -. Non colpisce l’uomo e non infetta comunque il latte e la carne ma può comunque causare la morte dell’animale. Il diffondersi della malattia ha portato al calo della produzione di latte e al blocco della movimentazione delle greggi e delle mandrie, con danni economici per le aziende».

«Per tutelare gli allevatori – ha spiegato l’Associazione – occorre sorvegliare e monitorare anche effettuando  controlli serrati sulle importazioni di animali vivi dall’estero, poiché la lingua blu è arrivata nelle regioni settentrionali probabilmente dal Nord Europa. Importante in tale ottica l’utilizzo delle stalle di sosta, oltre all’uso di repellenti per gli insetti».

«Nel 2023 – ha avvertito Coldiretti – le importazioni in quantità di ovini e bovini vivi sono aumentate del 16%, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat». (rcz)

 

A Steccato di Cutro l’assemblea dell’Associazione Pastori e Allevatori

Domani pomeriggio, a Steccato di Cutro, al Ristorante La Giada, si terrà l’assemblea proposta dall’Associazione Pastori e Allevatori della Confederazione Altragricoltura e dalla Rete Salviamo l’Allevamento di territorio.

Il luogo non è casuale essendo quell’area investita da una nuova fortissima espansione di una epidemia di Blu Tong (la Febbre Catarrale degli Ovini, meglio conosciuta come “Lingua Blu”, effetto di un virus indotto da alcuni insetti che colpisce tutti i ruminanti ma particolarmente gli ovini) che negli anni scorsi ha prodotto fortissimi danni nelle greggi di tante aree del Paese.

La Lingua Blu, che sembra espandersi rapidamente in alcune aree anche in ragione di un nuovo ceppo del virus, non è trasmissibile all’uomo ma produce effetti pesanti agli animali compromettendone la salute fino alla morte e inducendo gravissimi danni molto forti per gli allevatori.

Un’altra minaccia dunque si sta abbattendo sugli allevatori di aree già fortemente colpite da altre malattie e zoonosi e da una crisi economica senza precedenti e, ancora una volta, le istituzioni di territorio rischiano di dare risposte inadeguate, lente e incapaci di arginare e gestire adeguatamente i problemi.

Gianni Fabbris, a nome di Altragricoltura, ha scritto alla Regione Calabria chiedendo un incontro urgente all’assessore alle Politiche Agricole, Gianluca Gallo ed ai dirigenti della struttura per «consegnargli le numerose segnalazioni di casi e di disfunzioni nella gestione delle iniziativa» rappresentati dagli allevatori calabresi e per valutare le iniziative da assumere.

L’incontro richiesto da Fabbris a nome dell’Associazione Pastori e Allevatori della Confederazione per la Sovranità Alimentare e dalla Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio ha anche l’obiettivo di confrontare con la Regione Calabria le iniziative che potranno essere assunte per favorire il compito del Commissario Nazionale per la BRC e la TBC che sta per avviare le attività anche in Calabria in ragione della nomina del dott. D’Alterio da parte del Governo con il compito di risolvere, dopo decenni, i problemi nelle Regioni ancora non indenni come è, appunto, la Regione Calabria.

Fabbris, nel sottolineare come gli agricoltori meridionali che si sono mobilitati per ottenere questa nomina hanno oggi la straordinaria opportunità di vedere risolvere problemi che hanno fin qui pesato sulle aziende e i territori a patto che si ricostituisca un clima di fiducia con le istituzioni che li hanno lasciati per interi decenni nella crisi, ha sollecitato la Regione Calabria a procedere senza indugio nel loro pieno coinvolgimento nelle scelte e nella gestione dei Piani di eradicazione.

Temi questi, insieme a quelli di come si garantiscono non solo le soluzioni sanitarie ma, anche, il sostegno economico ad un settore fortemente colpito da eventi sanitari e il rilancio dei sistemi di allevamento territoriali, che saranno a base dell’assemblea dove è prevista la partecipazione di molti allevatori e pastori in un evento cui sono già previsti gli interventi di Tommaso Gualtieri (allevatore e referente territoriale dell’Associazione Pastori e Allevatori), di Francesco Scarpino (presidente del Consorzio di Tutela della Dop del Pecorino di Crotone, di Sebastiano Lombardo (Presidente nazionale della Rete Salviamo l’Allevamento di Territorio) e di Gianni Fabbris (Coordinatore Nazionale di Altragricoltura Confederazione per la Sovranità Alimentare). (rkr)

Pd Calabria: Agire subito per impedire diffusione del virus della lingua blu

Il Partito Democratico della Calabria, assieme alle rappresentanze degli allevatori e ai sindaci della Provincia di Crotone, hanno chiesto alla Regione  e alle sue Unità veterinarie di affrontare di petto il problema della diffusione della febbre catarrale, la cosiddetta “Lingua blu”, che ha già danneggiato numerosi allevamenti di animali ruminanti».

Per i dem serve, dunque, un intervento immediato «per stoppare bruscamente la circolazione del virus, per proteggere gli allevamenti sani e per risarcire al più presto quelli colpiti dalla malattia. Non c’è altro tempo da perdere, perché bisogna preservare e sostenere il comparto, che è parte significativa dell’economia del territorio. In passato, purtroppo, la lentezza e la disorganizzazione pubbliche hanno causato la diffusione della peste suina e, di recente, anche un preoccupante aumento dei casi di Tbc bovina».

«È proprio questo il momento di prevenire, con misure mirate ed efficaci, un peggioramento della situazione, che potrebbe essere insostenibile per le aziende del settore, già molto provate dall’aumento generale dei prezzi e dalla diminuzione dei loro ricavi. Ci auguriamo che la Regione Calabria – conclude la nota del Pd calabrese – metta al più presto in atto un piano di interventi coordinati e cominci a risarcire gli allevamenti colpiti dalla “Lingua blu”». (rcz)