LA “FEBBRE” DA CAPITALE DELLA CULTURA
PER LA LOCRIDE L’OBIETTIVO È POSSIBILE

DI ARISTIDE BAVA – Cresce sul territorio la “febbre” per Locride Capitale Italiana della cultura 2025. Sono in molti, sul territorio, ad essere convinti che la Locride possa tenere testa senza alcun timore al confronto con le altre quindici località impegnate nella difficile “sfida” indirizzata ad assegnare l’ambito titolo.

Le altre località sono Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti; Bagnoregio (Viterbo), Enna, Lanciano (Chieti); Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Otranto (Lecce), Peccioli (Pisa), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone); Spoleto (Perugia), Sulmona (L’Aquila).

Indubbiamente tra le selezionate non mancano località molto conosciute ma molti dei criteri che dovranno essere esaminati per l’assegnazione del titolo danno spazio anche alle possibilità della Locride che punta, intanto, ad essere inserita tra le 10 “finaliste”. Ci sono, per il momento, degli adempimenti da attuare e dovrà essere la Città Metropolitana ad esprimere il meglio perfezionando entro il 13 settembre 2022,  la candidatura redigendo e inviando un dossier  secondo le modalità indicate dalle Linee guida, messe a disposizione dal MiC.

Un dossier che dovrà contenere anche il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del cronoprogramma e delle singole attività previste; c) l’organo incaricato dell’elaborazione e promozione del progetto, della sua attuazione con la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria del progetto culturale proposto nonchè gli obiettivi perseguiti, in termini qualitativi e quantitativi.

Un primo step molto importante perché, poi, entro il 15 novembre 2022, le candidature ammesse saranno esaminate dalla Giuria che andrà a selezionare un massimo di dieci progetti finalisti. E questo, è bene dirlo, è il risultato minimo che la Locride e la Città Metropolitana sperano di conseguire.

Poi entro il 20 dicembre 2022  è prevista la  convocazioni di ciascuno dei finalisti a un’audizione pubblica di presentazione con un approfondimento del dossier di candidatura. Infine, entro il 17 gennaio 2023, la Giuria comunicherà al Ministro competente la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2025. Tocca, dunque, anche, e forse soprattutto,  alla “burocrazia” contribuire ad alimentare il sogno che il  territorio Locrideo sta inseguendo e qui sono in molti a ritenere che “insieme si può”.

Si sono mobilitati i componenti del Tavolo Permanente di Concertazione, presieduto dall’attuale presidente del Comitato dei sindaci, Giuseppe Campisi, che hanno preso atto che si rende estremamente importante dedicare maggiore impegno per la Candidatura della Locride a Capitale della Cultura.

Un impegno necessario che prioritariamente punti ad evidenziare, anche  con consapevolezza e orgoglio, le immense potenzialità  di diversa natura sparse sul territorio e che evidenziano le tracce dei 3000 anni di storia che il territorio si porta appresso. L’input è stato dato anche dalle recenti scoperte dei nuovi mosaici della Villa Romana di Casignana che subito sono rimbalzati su diverse testate ad ogni  livello, da un ampio servizio sulla televisione nazionale dedicato recentemente al Musaba di Mammola e, ultimo in ordine di tempo, dalla inaugurazione del nuovo Teatro all’aperto di Locri, capace di ben 3500 posti e  pronto ad ospitare spettacoli di grande impegno culturale.

Giocano a favore del territorio, inoltre la recente ristrutturazione del Museo Archeologico di Locri arricchito di numerose testimonianze dei vari periodi storici, e le molte risorse del territorio che si evidenziano nell’ambiente, nei paesaggi tra le Marine, le Colline, le vallate dello Stilaro, del Torbido, del Bonamico, nel caratteristico quanto mitico Aspromonte. Ed ancora a cornice di queste peculiarità i numerosissimi Antichi Borghi, decisamente suggestivi e carichi di Storia e di Cultura, le particolari condizioni climatiche e la produzione di numerose eccellenze enogastronomiche. Tutte cose che, unitamente a molto altro, caratterizzano la Locride e danno impulso alle attività turistiche del territorio tra le quali anche Il Porto delle Grazie di Roccella Jonica considerato uno dei porti più qualificati del Sud Italia, il Complesso Termale di Antonimina rinomato per le sue “Acque Sante”, il Sito Religioso “Madonna dello Scoglio” di Placanica che richiama ogni anno migliaia di persone.

Il Tavolo permanente ha fatto una dettagliata analisi ed è in piena mobilitazione per coinvolgere tutte le realtà associative, culturali, produttive, esistenti sul territorio con la piena convinzione che uniti e compatti  si potranno produrre risultati positivi e significativi.che potrebbero anche accrescere le possibilità di far diventare la Locride Capitale della cultura Italiana per il 2025. Ulteriore impulso potrebbero dare anche, secondo il TPC i vari club services e le associazioni di livello nazionale, del territorio, cuore pulsante della società che sono state invitate ad attivarsi  per un incontro collegiale al fine di aderire ufficialmente e dare il loro contributo operativo al programma già in avanzata fase elaborativa  da parte dei Tecnici e degli Esperti del Tavolo Permanente di concertazione.

Un tavolo aperto, appunto, a recepire integrazioni e proposte anche da parte della società civile. È facilmente intuibile che se ciò avverrà partirà una grande mobilitazione con il preciso obiettivo  di creare le condizioni per qualificare,  rendere per quanto possibile fruibile tutto il potenziale del territorio e, soprattutto, evidenziarlo in maniera conoscitiva. Un obiettivo che aiuterà la Locride nella “sfida” per Capitale della cultura  ma servirà anche a creare una grossa rete di cooperazione comprensiva di competenze e professionalità capaci di mettere sul tappeto anche i problemi del territorio e destare la giusta attenzione nelle Istituzioni superiori, Regione e Governo compresi.

Una battaglia, dunque, che in ogni caso, non sarà vana e che consente di accendere i riflettori su un territorio ricco di potenzialità e di grandi tesori culturali ma che sino a questo momento è sempre stato lasciato in balia di se stesso, dimenticato dalle Istituzioni e penalizzato fortemente dalla mancanza di infrastrutture.  (ab)

 

PERCHÈ LA LOCRIDE MERITA DI DIVENTARE
CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025

di ARISTIDE BAVA – Il nuovo motto del Presidente Internazionale dell’ associazione Lions, Brian Sheehan, presentato quest’anno all’assise internazionale di Montreal, recita Togheter We can, ovvero insieme possiamo. E pare calzare a pennello con le aspirazioni della Locride di diventare capitale della cultura per il 2025.

E, non è un caso se anche l’Associazione Distrettuale dell’importante struttura associativa ha deciso di dare una grossa spinta al territorio della Locride impegnato nella difficile sfida per diventare Capitale della cultura 2025. In occasione, infatti, del recente Incontro programmatico, tenutosi a Catanzaro venerdì 22 e sabato 23 luglio, che di fatto ha aperto l’anno sociale del Distretto 108 ya (Calabria-Campania-Basilicata), il Governatore dell’Associazione Lions, Franco Scarpino, ha dato notizia che l’incontro intermedio dell’Associazione, assemblea congressuale che precede il Congresso finale di Pompei (5-7 maggio 2023) avrà luogo nella Locride. L’importante assise si terrà dal 17 al 19 febbraio.

L’organizzazione dell’evento è stato affidato a Silvana Porcella Fonti, socia del Lions Club di Locri che, d’intesa con i presidenti dei club Lions del territorio – quelli di Locri, Siderno, Roccella e Monasterace – curerà la fase preparatoria dell’incontro e i suoi momenti più significativi per accogliere nella Locride i circa 500 delegati che arriveranno (con i loro amici e familiari) dalle tre Regioni che fanno parte del Distretto meridionale.

Alla organizzazione dell’importante evento collaborerà direttamente su apposita delega del Governatore Franco Scarpino, anche il Presidente dell’ XI Circoscrizione, Giuseppe Ventra, che curerà il coinvolgimento degli altri Club Lions della Circoscrizione, ovvero quelli di Palmi, Bagnara, Gioia Tauro, Polistena, Nicotera, Taurianova, Reggio Calabria Host, Reggio Calabria Reghion, Reggio Calabria Castello Aragonese, Reggio Calabria Città del Mediterraneo, Reggio Calabria Sud area grecanica e Villa San Giovanni.

È la prima volta che un evento così importante si svolge sul territorio della Locride e arriva, appunto, nel momento in cui la Locride si è candidata a Capitale della Cultura per il 2025. Com’è avvenuto lo scorso anno a Reggio Calabria i Lions faranno accendere, in questa occasione, i loro riflettori su un territorio che è stato sempre trascurato dagli organismi istituzionali ma che, adesso, sta cercando il suo rilancio anche attraverso questa candidatura, fortemente voluta dal Gal Terre Locridee che ha chiesto il coinvolgimento diretto anche delle più autorevoli associazioni di volontariato presenti nel comprensorio.

La risposta dei Lions è stata immediata e il Governatore Franco Scarpino che proprio nella Locride ha fatto, il 3 luglio scorso, la sua prima uscita “ufficiale” dopo la convention internazionale di Montreal (Canada) dove ha avuto l’imprimatur di Governatore del Distretto 108ya, ha scelto senza indugio questo territorio come sede di uno dei 4 eventi più importanti che caratterizzano l’anno sociale dell’ Associazione Distrettuale Lions.

A parte quello già citato di Catanzaro, svoltosi con grande successo nei giorni scorsi con la presenza di circa 1.000 soci e familiari lions gli altri tre appuntamenti sono appunto quello di Paestum , questo di Siderno e quello conclusivo di Pompei. Come classica ciliegina sulla torta il Governatore Franco Scarpino ha anche fissato nella Locride (a Siderno) l’ultimo Gabinetto Distrettuale dell’annata sociale Lions , già previsto per il mese di giugno del 2023.

«Ho ritenuto doveroso – ci ha detto il Governatore Scarpino in occasione della recente assise di Catanzaro – rendere omaggio a questa bella terra programmando questi importanti eventi che consentiranno a molta gente che verrà da altre regioni di prendere coscienza del suo grande potenziale storico, archeologico e culturale oltre che delle sue bellezze naturali che sono da sempre fuori discussioni. Accomunando la Locride con la “mia” Catanzaro e con due siti tanto importanti come quelli di Paestum e di Pompei ho ritenuto poter dare un buon contributo alla causa della Locride come Capitale della cultura».

«Il nostro ruolo, quello dei Lions – ha aggiunto – è, oggi più che mai, indirizzato ad essere di supporto alle comunità dei territori in cui operiamo a fianco degli organismi istituzionali che, oggi, si sono resi conto della grande importanza che hanno le associazioni di volontariato come i Lions forti di grandi professionalità pronti ad attivarsi in un servizio concreto che poggia essenzialmente su due pilastri istituzionali, quelli dell’etica e della morale, ma che accomuna anche un servizio attivo che punta all’impegno sociale e alla soluzione dei problemi. Il nostro vuole essere un anno sociale del “fare” e siamo lieti di poter dare il nostro contributo attivo alla causa del territorio della Locride».

Le parole di Franco Scarpino inducono a sperare che la difficile “sfida” della Locride per diventare Capitale della cultura per il 2025 si può giocare senza tentennamenti. Anche se le altre 15 località in lizza per l’importante titolo non sono da sottovalutare, la Locride, se appoggiata dalla Città Metropolitana, dalla Regione Calabria, dai Comuni del territorio e, soprattutto, dai cittadini che devono riscoprire l’orgoglio di vivere in una delle terre più bella e accogliente del nostro Paese malgrado le tante precarietà che, purtroppo, si porta dietro per l’atavico disinteresse degli organismi istituzionali che l’hanno tenuta in uno stato di abbandono per troppo tempo, la Locride – dicevano – si può giocare a pieno titolo parecchie chance.

La sua forza principale è caratterizzata da un patrimonio storico culturale archeologico e naturale di grande impatto che ancora oggi continua a riservare sorprese positive. Ci vengono subito in mente le recenti nuove scoperte in seno alla Villa Romana di Casignana o i reperti archeologici del Museo di Monasterace e del Sito di Locri Epizefiri ma anche strutture consolidate (da rivalutare) come il Teatro Romano di Marina di Gioiosa o il Naniglio di Gioiosa le prestigiose terme di Antonimina (molto poco conosciute dal grande pubblico), il prestigioso borgo antico di Gerace che risulta tra i meglio conservati di tutta la Calabra, le sontuose presenze architettoniche di Stilo che non si fermano solo alla Cattolica, la stupenda Villa Caristo di Stignano, il prestigioso Musaba di Mammola ideato da Nik Spatari, il teatro greco-romano di Portigliola e le tante ricchezze presenti nei borghi antichi del territorio.

Ma non solo mare splendido (premiato da tre bandiere blu), clima perfetto certificato da approfonditi studi, potenzialità enogastronomiche di grande impatto per gli amanti della buona tavola, montagne ad un tiro di schioppo, turismo religioso di grande richiamo e storia millenaria che si perde nel solco dei secoli. Se dunque a tutte queste cose, e a tante altre che caratterizzano in positivo il territorio, si riuscirà ad aggiungere quell’ “insieme possiamo” necessario per affrontare l’importante sfida, la partita è tutta da giocare. E allora, Locride avanti tutta!  (ab)

La Metrocity Rc al lavoro per Locride Capitale Italiana della Cultura 2025

La Città Metropolitana di Reggio Calabria non perde tempo, sull’importante lavoro che c’è da fare per rendere realtà il sogno di vedere la Locride Capitale Italiana della Cultura 2025.

A un giorno dall’uscita dell’elenco delle città candidate al prestigioso titolo voluto dal ministro della Cultura Dario Franceschini,  la Città Metropolitana – rappresentata dal sindaco f.f. Carmelo Versace e dai consiglieri Fuda, Lizzi e Mantegna – è stata a Locri alla riunione programmatica ospitata nella sede del Gal Terre Locridee, presieduto da  Francesco Macrì, che ha avuto l’idea della candidatura.

L’obiettivo, è quello far ripartire il versante ionico reggino, è stata sposata e supportata dall’Ente di Palazzo “Corrado Alvaro” il cui Consiglio metropolitano, proprio qualche ha settimana fa, ha deliberato all’unanimità il pieno e convinto sostegno a tale candidatura.

Una riunione operativa giudicata estremamente utile dal sindaco f.f. Versace, che ha posto in evidenza la centralità del lavoro di squadra «che sta vedendo impegnati tutti gli attori coinvolti, istituzionali e territoriali, nel quadro del dossier che sarà presentato nel prossimo settembre e che coltiva concretamente l’ambizione di poter giocare da protagonisti questa partita».

«Un percorso certamente complesso ed entusiasmante al tempo stesso – ha rimarcato il rappresentante metropolitano – su cui intendiamo profondere il massimo sforzo possibile perché crediamo che la Locride meriti questo risultato e anche tanto altro, in ragione delle numerose risorse sociali e produttive e dello straordinario patrimonio culturale che questa terra custodisce».

Locride 2025 è un progetto credibile, solido e autentico, ha poi concluso Versace, «che ha il grande merito di partire dal basso, da un impulso diretto del territorio, in particolare del GAL e con un coinvolgimento dei Comuni e delle associazioni. Una spinta partecipqtiva che va ulteriormente allargata coinvolgendo anche il mondo della scuola e dell’università».

«La Città metropolitana – ha detto ancora – intende raccogliere e rilanciare lo spirito positivo che anima questa bella pagina di protagonismo delle comunità e sostenere passo dopo passo questo cammino, con l’obiettivo di mettere a sistema e rendere finalmente fattori di crescita e sviluppo, tutte le peculiarità e i punti di forza che il nostro territorio possiede».

È un progetto che guarda ad un’immagine completamente nuova dell’intero comprensorio, ha evidenziato Fuda, «offrendo il volto di un territorio accogliente, che funziona e quindi finalmente capace di dare risposte adeguate al visitatore, sul fronte dei servizi e del decoro urbano». 

Di viaggio ambizioso ha poi parlato Mantegna, descrivendo la Locride come «un grande mosaico che si compone di tesori e bellezze che insieme formano un patrimonio unico ancora oggi però largamente inespresso rispetto alle reali potenzialità». 

Anche in questa direzione si orienta l’azione dell’amministrazione metropolitana, ha infine rimarcato Lizzi, plaudendo al lavoro della Metrocity «che sta opportunamente investendo risorse ed energie sulla Cultura, nella consapevolezza che tale settore sia vitale nelle dinamiche di crescita e assolutamente cruciale per il nostro futuro e per far compiere a questo territorio un vero e duraturo salto di qualità». (rrc)

La Metrocity RC sostiene la candidatura della Locride a Capitale Italiana della Cultura 2025

La Città Metropolitana di Reggio Calabria sosterrà la candidatura della Locride a Capitale Italiana della Cultura 2025. È quanto è stato deciso, all’unanimità, tramite delibera, dal Consiglio Metropolitano, raccogliendo l’input arrivato dai Comuni e del Gal “Terre Locridee”.

La proposta, adesso, passerà al vaglio del Ministero della Cultura e della Commissione di esperti che hanno già designato Bergamo-Brescia per il 2023 e Pesaro per il 2024.

«Sarà un’occasione unica e probabilmente irripetibile per mostrare al mondo la vita e lo sviluppo culturale di uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia e tradizione dell’intero Paese. Rappresenta un riscatto per il comprensorio e per una classe dirigente che intende fare politica in maniera diversa». Così il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, al culmine di un dibattito che ha visto l’aula “Leonida Repaci” confrontarsi su altri due punti all’ordine del giorno relativi al riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio, frutto di sentenze esecutive, e su interventi di manutenzione al plesso di Siderno dell’istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri “Dea Persefone”.

La seduta, tuttavia, si è concentrata soprattutto sulla nuova opportunità di crescita che interessa per l’area jonica. Sul punto ha relazionato il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, ricordando l’impegno del Gal “Terre Locridee” che, da tempo, «ha avviato un percorso aggregativo che vede già coinvolti formalmente 31 Comuni sui 42 che insistono all’interno dell’area interessata e numerosi altri potrebbero a breve unirsi».

«L’obiettivo che si propone la candidatura della Locride – ha spiegato – è proprio quello di favorire un’azione di coinvolgimento sociale capace di sensibilizzare le comunità locali e di promuovere iniziative che collocano il territorio al centro di un processo culturale che punti sul recupero della memoria storica dei luoghi, sull’innovazione e sulla valorizzazione della diversità».

Concetti ben esemplificati da Quartuccio che ha aggiunto: «Il territorio della Locride include anche l’Aspromonte, emblema di natura selvaggia e incontaminata, e vanta un patrimonio tanto ricco e variegato quanto ai più sconosciuto, nel quale è a tutt’oggi visibile ed indiscussa l’eredità lasciata dagli Antichi Greci». Una possibilità simile, quindi, assume un significato «ancora più importante se si considera come la pandemia, in questi anni, abbia causato una drammatica crisi economica in tutto il mondo, con ripercussioni anche più gravi per tutti quei luoghi di piccole dimensioni che, da sempre, trovano la loro principale fonte di sostentamento dalle piccole attività imprenditoriali».

«Il percorso finalizzato alla candidatura della Locride a Capitale italiana della cultura – ha aggiunto il consigliere delegato – è lungo e difficile e necessita dell’impegno forte di tutte le istituzioni e della Città Metropolitana di Reggio Calabria che, in quanto Ente di vasta area, è in grado di fare da traino per tutti gli attori locali». «L’eventuale nomina – ha concluso Filippo Quartuccio – può portare enormi vantaggi in termini di attrattività, sviluppo sociale, economico e culturale sia durante l’anno della manifestazione che in quelli successivi».

Il consigliere Domenico Mantegna ha parlato di «vero e proprio miracolo metropolitano», considerati i tempi ristretti per fornire i dettagli al Ministero, mentre il consigliere Giuseppe Giordano ha descritto «una Città Metropolitana che, nel suo Dna, porta i temi culturali tanto da poter vantare ogni condizione necessaria a raggiungere questo importante obiettivo».

Il consigliere Giuseppe Sera, poi, ha sottolineato «il metodo proposto, fondato sull’ascolto dei territori, per avanzare la candidatura della Locride» ed ha fatto i complimenti, al consigliere delegato Quartuccio, al sindaco facente funzioni Versace ed all’apparato burocratico dell’Ente, per «aver dimostrato grande maturità istituzionale». Quindi, il consigliere Rudi Lizzi che ha evidenziato «le risposte concrete fornite ai Comuni ed Gal “Terre Locridee”».

Infine, il consigliere Giovanni Latella ha rilanciato «un’iniziativa destinata a sconfiggere pregiudizi ed a rilanciare, anche oltre il 2025 ed a prescindere dall’esito della candidatura, l’immagine, il ruolo e l’assetto socioeconomico di un’area bistrattata per 50 anni». (rrc)