Il calabrese Luigi Carnevale sarà il nuovo prefetto di Brindisi

di PINO NANOLuigi Carnevale, dirigente Generale della Polizia, calabrese dalla testa ai piedi, cresciuto tra Catanzaro Lido e Cardinale, dal prossimo 8 aprile sarà il nuovo Prefetto di Brindisi. Si porta dietro la fama di essere uno dei migliori investigatori della Polizia di Stato. Profilo professionale altissimo.

In polizia è stato tutto e il contrario di tutto. Ha rivestito i ruoli di massimo prestigio al Viminale, prima Capo della Polizia di Stato in Vaticano, il che significa ombra fedelissima di Papa Francesco, e poi Capo della Polizia di Stato alla Presidenza del Senato della Repubblica, il che vuol dire Capo della sicurezza della seconda carica dello Stato. Siamo ai massimi livelli possibili. Oggi lascia Roma per tornare in Calabria, ma subito dopo Pasqua riparte per Brindisi dove l’aspetta il suo nuovo incarico di Governo. 

La storia personale di Luigi Carnevale sembra quasi un romanzo d’appendice, lui è  uno di quei tanti figli del Sud che lascia la sua terra, nel suo caso la Calabria, perché il suo lavoro lo obbliga a partire, diventa poliziotto perché ha il senso dello Stato dentro, visceralmente nel corpo e nello spirito, servitore fedele del suo Paese per passione, istintivo, intelligente, cocciuto, preparato ad ogni forma di sacrificio, determinato a fare onore al nome della sua famiglia e alla terra da dove è partito, e alla fine diventa tante cose diverse messe assieme, poliziotto, investigatore, uomo d’apparato, cordone ombelicale tra la politica e la Polizia di Stato, e passa indenne e con grandissima leggerezza dalle inchieste antimafia più delicate e complesse ai palazzi del potere, la Camera dei Deputati, la Commissione Bicamerale, la Commissione Antimafia, e infine nel cuore di Santa Romana Chiesa tra i palazzi vaticani e Santa Marta, alle corde di Papa Francesco, di cui diventa custode amatissimo e preferito. Poi al seguito del Presidente del Senato.

-Eccellenza, si ricorda il suo primo giorno in Polizia?

«Come potrei non ricordarlo? Ricordo che partii una sera dal Friuli che ero un soldato semplice e mi ritrovai l’indomani mattina ad indossare la divisa da Vice Commissario per la frequenza del corso di 9 mesi. Eravamo in duecento quel giorno, e la gran parte di noi fortemente motivati e desiderosi di iniziare un’avventura che ci avrebbe se non altro assicurato un lavoro importante».

-E il suo sogno originario di fare l’avvocato morì per sempre? 

«A poco a poco iniziai ad appassionarmi al mio nuovo mondo. Soprattutto seguendo con grande passione le lezioni di investigatori del calibro di Gianni De Gennaro, Antonio Manganelli, Nicola Cavaliere, Franco Gratteri e tanti altri investigatori di razza. Loro, sebbene ancora giovani, avevano una marcia in più e un carisma che li avrebbe poi portati ai vertici del Viminale».

Originario di Squillace, sposato e padre di due figli, Luigi Carnevale inizia la sua carriera in Polizia nel 1989 presso la Squadra Mobile della Questura di Cosenza, con l’incarico di Vice Dirigente. Durante quel periodo, durato circa tre anni, Luigi Carnevale riorganizza le sezioni investigative dell’Ufficio, con particolare cura per la sezione antirapina e antidroga, data la particolare incidenza dei crimini connessi a quei settori. Aggregato alla Squadra Antisequestro, costituita presso la Questura di Perugia, contribuisce all’inchiesta sul sequestro del piccolo Augusto De Megni, vicenda conclusasi felicemente nel gennaio 1991 con la sua liberazione.

Nel 1992 è assegnato al Centro Operativo Dia di Reggio Calabria, con l’incarico di Dirigente di Sezione. In quell’Ufficio svolge attività investigative antimafia di grande delicatezza istituzionale, fra queste quelle conclusesi poi con l’arresto degli autori e dei mandanti dell’omicidio del giudice Antonino Scopelliti e dell’ex Presidente delle Ferrovie dello Stato Lodovico Ligato

L’anno successivo ritorna a Cosenza, sempre alla Squadra Mobile ma questa volta come Dirigente, distinguendosi per le attività svolte, in relazione alle quali riceve formali attestazioni di compiacimento dall’allora Ministro dell’Interno. In particolare: conduce, con straordinari risultati, attività di indagini nei confronti delle consorterie criminali legate alla ‘ndrangheta, operanti sull’intero territorio della provincia, e culminate nel maxi-blitz del 10.10.1994 con l’arresto di 118 affiliati alle cosche mafiose, responsabili a vario titolo di omicidi, estorsioni, rapine, traffico di stupefacenti, e la cattura di numerosi pericolosi latitanti anche all’estero. 

Per queste sue inchieste, Luigi Carnevale riceve diverse minacce di morte da parte di un’organizzazione criminale, il tutto per fortuna si conclude con l’arresto del capoclan della stessa organizzazione criminale, e la scoperta dell’esplosivo e dei telecomandi che sarebbero serviti per l’attentato contro di lui. Il 03.10.1994 gli viene conferita la promozione alla qualifica di Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato per meriti straordinari. Nel 1997 è trasferito alla Questura di Brindisi con l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile, ottenendo anche lì numerosi riconoscimenti ufficiali. 

Nel 1999 è assegnato alla Squadra Mobile di Roma con l’incarico di Vice Dirigente e Dirigente la Sezione Criminalità Organizzata, l’ex Centro Interregionale Criminalpol Lazio e Umbria, e nel 2002 viene trasferito presso la Sede delle Commissioni Parlamentari Bicamerali, a Palazzo S. Macuto, dove è nominato dal Ministro dell’Interno funzionario di collegamento tra la Polizia di Stato e la Commissione Parlamentare Antimafia. 

Nel 2004, promosso alla qualifica di Primo Dirigente, alla fine del relativo corso di formazione è assegnato alla neo istituita Divisione di Analisi Criminale, presso il Servizio Centrale Operativo (lo S.C.O.) della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e nel 2007 è assegnato al Servizio Controllo del Territorio con l’incarico di Dirigente della II Divisione. 

Nel 2009 gli viene conferito l’incarico di Vice Dirigente dell’Ispettorato di P.S. presso la Camera dei Deputati, dove assume la responsabilità dei servizi di protezione del Presidente della Camera dei Deputati fino al 2013, quando viene poi trasferito all’Ispettorato di P.S. “Vaticano” in qualità di Vice Dirigente. Dal 1° ottobre 2015 al 17 giugno 2016 frequenta il Corso di alta formazione presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia al termine del quale, ottenuta nel frattempo la promozione a Dirigente Superiore della Polizia di Stato con decorrenza 01.01.2016, gli viene conferito l’incarico di Direttore del Servizio Polizia Scientifica presso la Direzione Centrale Anticrimine. Dal 23 luglio 2018 è il Dirigente dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Vaticano” e in data 20.05.2019 viene promosso Dirigente Generale della Polizia di Stato. 

Un percorso professionale che fa di lui oggi uno dei poliziotti italiani più amati e più stimati del Ministero dell’Interno. (pn)

 

Il Grazie di Papa Francesco a Luigi Carnevale

di PINO NANO –  Commovente, solenne, avvolgente, quasi intima la cerimonia che Papa Francesco dedica a Luigi Carnevale e alla sua famiglia nel giorno del commiato definitivo dell’alto funzionario della Polizia di Stato dai Palazzi Vaticani. 

Per quattro lunghi anni Luigi Carnevale è stato in realtà l’ombra fedelissima del Papa nei suoi spostamenti fuori dalle mura e in giro per l’Italia. Capo Responsabile riservatissimo e sofisticato dei massimi apparati di sicurezza del Ministero dell’Interno in Vaticano, Luigi Carnevale è stato per Papa Francesco l’ombra fedelissima di questi anni, una sorta di angelo custode perenne, un body-gard personale con cui Papa Francesco ha anche legato un rapporto di grande afflato e di grande complicità.

Un superpoliziotto al servizio della Chiesa, a difesa del Pontefice, e soprattutto alla guida di un team di poliziotti e agenti speciali di altissimo profilo professionale, alla stregua dei marines americani o forse anche di più. E nel corso di questo saluto di commiato, il Papa ha voluto rendere onore non solo a questo “Uomo di Stato” che ha origini calabresi, ma a tutta la sua famiglia, alla moglie e ai suoi due figli, famiglia che più di tutti forse ha pagato lo scotto di avere un padre e un marito al servizio del Pontefice. 

Da domani Luigi Carnevale non sarà più in Vaticano, da qui lo hanno mandato a guidare un altro Nucleo speciale della Polizia di Stato, questa volta nei palazzi della Repubblica, a Palazzo Madama, Sede del Senato della Repubblica, incarico anche questo di massima attenzione istituzionale. Dalla padella alla brace, in Vaticano il Papa, al Senato della Repubblica invece il Presidente del Senato che è la seconda carica dello Stato e i duecento senatori che vivono il Palazzo. Per questa Eccellenza tutta italiana una carriera di prima grandezza, ma forse soprattutto un Natale finalmente di riposo, e in Calabria, dopo quattro lunghi anni al servizio della Chiesa. (pn)

Il Papa ringrazia il dirigente ps Luigi Carnevale: guiderà la sicurezza del Senato

Per la Calabria e i calabresi  oggi a Roma sarà una giornata solenne e di grande festa. Dopo quattro anni al Comando dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza in Vaticano, praticamente il capo degli angeli custodi di Papa Francesco sul territorio italiano, il dirigente generale della Polizia di Stato Luigi Carnevale, nato e cresciuto tra Squillace e Catanzaro, trasloca sull’altra sponda del Tevere per assumere il Comando dell’Ispettorato della Polizia presso il Senato della Repubblica. Sarà per lui un incarico di altissimo profilo istituzionale, che vede ancora una volta ai vertici dello Stato uno dei tanti figli di Calabria in giro per il mondo.

Luigi Carnevale viene considerato al Viminale come uno degli uomini della Polizia di Stato più capaci e più affidabili del sistema della Sicurezza Nazionale di questi anni del nostro Paese, un curriculum il suo tra i migliori del suo settore, e che da domani lo vedrà alla guida di  uno dei settori strategici più delicati della politica nazionale, a Palazzo madama, alle dipendenze dirette del Presidente del Senato, la seconda carica dello Stato.

Ma c’è di più in questa straordinaria storia di calabresità, Luigi Carnevale infatti al Senato prende il posto di un altro ex ragazzo di Calabria, Carmine Belfiore, che da domani diventa di fatto nuovo Questore di Roma, una staffetta tra mastini d’eccellenza, e che fa onore alla terra di origine di entrambi, rossanese Belfiore, catanzarese Carnevale.

Luigi Carnevale è stato per quattro anni l’ombra segreta del Papa, tra i responsabili più discreti ma sempre presenti della sua protezione personale e, soprattutto, Responsabile della vigilanza della Santa Sede per quanto compete alle autorità italiane.  Le cronache Vaticane riferiscono che Luigi Carnevale aveva vegliato sulla protezione del Pontefice anche nel corso del ricovero dell’estate dello scorso anno al Policlinico Gemelli dove l’angelo custode di Papa Francesco aveva organizzato un dispositivo di 25 agenti speciali che vigilassero sul Pontefice, pur assecondando il desiderio di papa Francesco di arrivare al Gemelli senza scorta. 

Nel corso di questi ultimi quattro anni Luigi Carnevale ha  seguito il Pontefice in tutti i suoi viaggi sul territorio nazionale effettuati durante il suo mandato, ultimo quello ad Asti in visita ai parenti del 20 novembre scorso, una storia la loro che nessuno racconterà mai per via del patto di ferro che i due vecchi amici hanno sottoscritto tra di loro in nome della riservatezza assoluta. Ma queste sono le regole basilari della vita e della storia del Vaticano.

Prima di assumere l’incarico presso l’Ispettorato vaticano Luigi Carnevale ricordiamo era già stato Direttore del Servizio Polizia Scientifica presso la Direzione Centrale Anticrimine, insomma una esperienza la sua di grandissima responsabilità e peso specifico nella lotta alle grandi organizzazione criminali del Paese. Ma per via del suo ruolo strategico in Vaticano in quattro lunghi anni di lavoro l’uomo ha avuto modo di diventare una vera e propria leggenda anche all’estero, per via dei mille rapporti istituzionali tenuti con i vertici della sicurezza di tutti i Capi di Stato arrivati in questi anni in Piazza San Pietro.  (pn)

Al nuovo Reponsabile della Polizia di Stato al Senato della Repubblica gli auguri di Calabria.Live.