L’ex premier Giuseppe Conte a Reggio, tra folla, contestazioni e fuori programma

Il bagno di folla dell’altro ieri a Cosenza (ma il divieto di assembramento vale solo per i poveri “sudditi” di questo Paese?) ha confermato la popolarità di cui continua a godere l’ex premier Giuseppe Conte venuto in Calabria per un tour de force-maratona elettorale di due giorni. Ieri pomeriggio a Reggio, prima del suo arrivo un piccolo gruppo di ex attivisti dei 5 Stelle ha espresso a piazza De Nava una tiepida contestazione verso il Movimento, poi c’è stato un fuori programma con il giornalista Luigi Palamara che ha dichiarato di percepire il reddito di cittadinanza e di essere grato per questo sussidio che lo aiuta a sopravvivere. Conte, con alle spalle la candidata del centrosinistra Amalia Bruni, ha tenuto il microfono a Palamara per permettergli di esprimere il suo pensiero e il suo ringraziamento.

Un microfono “biricchino” ha fatto capire poco delle dichiarazione di Conte: «c’è una vergognosa campagna di delegittimazione del reddito di cittadinanza: non c’è nulla da vergognarsi, anzi. Si deve vergognare lo Stato e la società italiana se ci sono delle persone in povertà assoluta e prima che intervenissimo noi non era stato fatto nulla. Non consentiremo mai che venga cancellato: è una misura di protezione sociale. E noi dobbiamo garantire ai percettori del reddito di cittadinanza piena dignità sociale».

Conte ha parlato del giornalista reggino Luigi Palamara, “l’Arciere”: «lui gira dal mattino alla sera per testimoniare, per rendere un servizio pubblico. Bisogna pensare a progetti di pubblica utilità, come il suo, per offrire lavoro ai percettori del reddito di cittadinanza».

Conte ha arringato la piazza come un consumato politico: «se avete temi che vi stanno a cuore per la vostra città, parliamone, faremo un focus per trovare le soluzioni». E quando qualcuno gli lancia la parola aeroporto, l’ex premier se l’è cavata con una battuta: «L’aeroporto è chiaro che è un tema su cui lavorare». Un po’ pochino per una popolazione esasperata e incazzata nera per uno scalo lasciato a morire, isolando ancor di più tutta l’area metropolitana di Reggio.

Poi ha parlato di sanità: «È disastrata» – ha detto Conte – e ha tirato in ballo Amalia Bruni che «da governatrice risolverà i problemi». Ma si è dimenticato Conte che è stato lui a venire a Reggio nell’aprile 2019 con un Consiglio dei ministri straordinario a imporre alla Calabria un vergognoso commissariamento con un ancor più umiliante decreto. Gli attivisti pentastellati gli hanno già perdonato tutto e il premier inebriato da tanto consenso sogna di fare il pieno alle elezioni, dimenticando il serio avvertimento che il grande socialista Pietro Nenni amava ripetere spesso: piazze piene, urne vuote. (s)

REGGIO – A Palazzo Alvaro i dipinti e il libro dell'”Arciere” Luigi Palamara

Si apre domattina a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la mostra di Luigi Palamara, giornalista, videomaker e artista figurativo. Arte e cultura della Città di Reggio viste con l’occhio artistico di un infaticabile operatore dell’informazione che, in occasione della mostra, presenterà il suo libro Il Castello dei sogni incantati, un viaggio di emozioni e suggestioni in riva allo Stretto. Racconti e liriche che testimoniano la grande vitalità del giornalista-artista, sempre in prima linea nelle cronache della Città, attento osservatore e cronista indipendente, con una forte sensibilità di autore e poeta.

Mostra dell'Arciere Luigi Palamara

Ha detto Palamara: «Ho voluto realizzare un percorso artistico che raccontasse la nostra terra in un mix di colori e uno stile che rendono unica e irripetibile la mia comunicazione. La mostra è stata realizzata con il supporto della Città Metropolitana e della Galleria d’Arte Toma, che ringrazio». (rrc)

Tratta dal libro Il Castello dei sogni incantati, proponiamo ai lettori di Calabria.Live, in anteprima la lirica Il viaggiatore delle stelle:

Ritornare a casa ripercorrendo la
stessa strada. I pensieri riempiono
i vuoti che circondano il tempo.
Vivere di niente è diventata una
consuetudine.
Uno zainetto sulle spalle.
Portarsi dietro tutto quello che hai.

I ricordi sono il tuo vestito, ti
ammantano di luce vera e come
una stella ti senti brillare.
Puoi dimenticarti di tutto e tutti ma
mai di te stesso.

La mostra, a ingresso libero, resterà aperta fino al 3 giugno.