COSENZA – Il 5 febbraio al via le celebrazioni del Settenario in onore della Madonna del Pilerio

Dal 5 al 12 febbraio, nella Cattedrale di Cosenza prendono il via le celebrazioni per il Settenario in onore della Madonna del Pilerio.

Il settenario si aprirà con il consueto omaggio floreale alla Madonna del Pilerio dei Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme che si terrà all’inizio della celebrazione eucaristica domenicale delle ore 11.00.

Sono previsti, come ogni anno le attività consuete e il pellegrinaggio delle foranie. Ogni sera il nuovo Vescovo presiederà l’eucarestia e incontrerà i sacerdoti e i laici delle foranie presenti.

Domenica 12 febbraio alla sera, ore 18.00, con la solenne celebrazione si chiuderà l’ottavo centenario della Cattedrale. (rcs)

COSENZA – Si festeggia la Madonna del Pilerio

Al via, a Cosenza, le celebrazioni in onore della Madonna del Pilerio, patrona della Città, che cominceranno con la Santa Messa alla Cattedrale, celebrata dall’arcivescovo di Cosenza- Bisignano Francescantonio Nolè. Per l’occasione, inoltre, sarà rinnovata l’accensione del cero votivo offerto dal sindaco, Mario Occhiuto, a nome della città.

Nel pomeriggio, alle 15.30, è prevista la tradizionale processione che partirà da Piazza Duomo, con una sosta a Piazza dei Bruzi per il rito della lettura dell’atto di consacrazione della città alla Madonna e l’omaggio floreale del sindaco. Un’altra sosta, poi, a Piazza 11 Settembre, davanti alla Prefettura, dove il prefetto offrirà un omaggio floreale.

Protettrice della città di Cosenza, la Madonna del Pilerio è raffigurata in una icona che risale al XII secolo, ed è custodita all’interno della cappella del Duomo di Cosenza, voluta  da Giovan Battista Costanzo.

Il culto della Madonna del Pilerio risale al 1576, quando la peste colpì la città di Cosenza. La tradizione racconta che la popolazione, ormai allo stremo, si rivolse a Dio. La leggenda narra che un devoto, che stava pregando al Duomo, notò che sul volto della Madonna si era formato un bubbone di peste. Saputa la notizia, una grande folla si recò ad ammirare lo strano evento che venne interpretato come la volontà della Vergine di “prendersi” la malattia per liberare la popolazione. (rcs)

 

COSENZA – I cosentini celebrano la Santa Patrona della Città

Il 12 febbraio, a Cosenza, si celebra la Madonna del Pilerio, Santa Patrona della città. Come di consueto, alle 15.30, partirà la processione dal Duomo, e farà la prima sosta davanti alla Prefettura di Cosenza, dove vi sarà l’omaggio floreale del Prefetto alla Santa Patrona.

La processione proseguirà fino al Comune dove, alla presenza delle Autorità, verrà letto l’atto di consacrazione della Città alla Vergine, mentre il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, offrirà il consueto omaggio floreale. La processione, infine, proseguirà quindi verso la Cattedrale: qui si celebrerà il rito per l’accensione del cero votivo offerto dalla Città di Cosenza, per tramite del Primo Cittadino, alla Vergine. Seguirà la Messa solenne presieduta da Monsignor Francesco Nolè.

La Madonna del Pilerio  è raffigurata in una icona risalente al XII secolo che si trova, dal 1607, nella cappella appositamente costruita all’interno del duomo di Cosenza, voluta da Mons. Giovan Battista Costanzo, per favorire l’afflusso dei pellegrini.

Il titolo Madonna del Pilerio risale al XII secolo dal quadro omonimo, di cui venne riconosciuta l’autenticità tra il 1971 e il 1979, grazie alla volontà di mons. Enea Selis, che delegò alcuni esperti per un restauro e che ne riconobbero l’autenticità e lo datarono, appunto, al sec. XII.

Il culto della Madonna risale al 1576, quando un’epidemia di peste colpì la città di Cosenza, facendo numerose vittime. La popolazione, ormai allo stremo, iniziò a pregare. Si narra che un devoto, mentre stava pregando davanti all’icona della Vergine, si accorse che, sul viso della Madonna, si era formato un bubbone di peste. Dopo aver allertato il Vicario generale dell’epoca, si sparse la voce, e tutti vollero vedere quello strano evento, che venne interpretato come la volontà della Vergine di prendersi la malattia per liberare la popolazione. Nei mesi successivi la peste regredì, e questo, per i cittadini, fu un vero e proprio miracolo.

A seguito dell’evento, la Madonna del Pilerio venne eletta a Patrona Protettrice di Cosenza e, nel 1607, Regina e Patrona della città dall’Arcivescovo mons. Giovan Battista Costanzo. Nel 1783, a Cosenza, ci fu in terribile terremoto, e lì accadde il secondo evento straordinario: sul volto della Vergine si notarono delle screpolature, che scomparvero, ma non del tutto, una volta passato il pericolo. Normalmente, l’8 settembre si festeggia la sua natività ma, i cosentini, dopo il terribile terremoto del 12 febbraio 1854, chiesero – e ottennero – l’istituzione di una seconda festa, detta del patrocinioda celebrare, ogni anno, il 12 febbraio. (rcs)