L’OPINIONE / Don Silvio Misiti: Ripartire dagli ultimi per far ripartire la società

di DON SILVIO MISITI – All’inizio della novena per la festa della Madonna della Lettera, abbiamo pregato per i carcerati e le loro famiglie, soprattutto presenti nella nostra città.

Credo sia importante capire chi sono le persone recluse e che di che tipo di reati sono accusati, la maggior parte, in attesa di giudizio, o condannati con sentenza definitiva. Omicidi, rapine ed altri reati molto gravi e mafiosi veri o falsi. Reati meno gravi per i quali si chiede la depenalizzazione. Extra comunitari e gente morta di fame. Persone che attendono da anni il processo, con grande dispendio di denaro per la loro difesa.si esce in ogni caso più poveri. E poi persone innocenti arrestati per errore. Gente disperata che tenta il suicidio. Ed altre categorie che sono riflesso della comunità civile, sociale e religiosa nella quale maturano gli eventuali reati e nella quale devono rientrare, dopo avere scontato, anche se colpevoli , la loro pena, ma che non trovano lavoro.
Penso che gli ultimi, siano proprio coloro che hanno commesso i reati più gravi, e quindi sono completamente privi di dignità. Poveretti!
Da questi, secondo me, bisogna partire, perché migliorando loro, si migliorerebbe la nostra società.  Non tutti coloro che sono dentro meritano di essere dentro, e non tutti coloro che sono fuori meritano di essere fuori.
Vi invito a pregare per le persone recluse di Palmi e per, e loro famiglie, affidandole alla Madonna, patrona della nostra città. Delle mamme, delle spose e dei figli, ho avuto sempre modo di vedere nei loro occhi, le lacrime! Vi propongo, se avete tempo e voglia, anche se meno lunga di una giornata di galera, laPreghiera di Paolo sesto nella sua visita ai carcerati, ma pregando veramente, senza tamburi, bande litanie, con processioni veramente penitenziali e senza chiacchierare o esibizioni!
Signore mi dicono che devo pregare, ma come posso io pregare che sono stanco e infelice, come posso io parlare con te nelle condizioni in cui mi trovo? Sono triste sono sdegnato. Alcune volte sono disperato, avrei voglia di imprecare piuttosto che di pregare. Soffro profondamente perché tutti sono contro di me e mi giudicano male perché sono qui lontano dai miei, tolto dalle mie occupazioni, senza libertà e senza onore e senza pace.
Come posso io pregare o Signore! Ora guardo a te che fosti in croce, anche tu signore fosti nel dolore. Sì e quale dolore lo so, tu eri buono, Tu eri Saggio, tu eri innocente e ti hanno calunniato, ti hanno disonorato ti hanno flagellato, ti hanno processato ,ti hanno crocifisso ti hanno ucciso ma perché? Dov’è la giustizia? E tu sei stato capace di perdonare a chi ti ha trattato così ingiustamente e così crudelmente!
Sei stato capace di pregare per loro! Anzi, mi dicono, che tu ti sei lasciato ammazzare a quel modo per salvare i tuoi carnefici,per salvare noi uomini peccatori: anche per salvare me? Se è così, Signore, è segno che si può essere uomini nel cuore, anche quando pesa sulle spalle una condanna dei tribunali degIi uomini.
Anche io, Signore, in fondo al mio animo mi sento migliore di quanto altri non credano: So anche io cosa è la giustizia, che cosa è l’onestà
Che cos’è l’onore, che cos’è La bontà. Davanti a te mi sorgono dentro questi pensieri, tu lo vedi che sono disgustato delle mie miserie, vedi che avrei voglia di gridare e di piangere tu mi comprendi, o signore, e questa la mia preghiera?
Si questa è la mia preghiera! Dal fondo della mia amarezza io innalzo a te la mia voce.
Non la respingere, almeno tu, che hai patito come me più di me per me, almeno tu o signore ascoltami ho tante cose da chiederti dammi o signore la pace del cuore. Dammi la coscienza tranquilla, una coscienza nuova capace di buoni pensieri. è bene o signore, a te lo dico, se ho mancato perdonami. Tutti abbiamo bisogno di perdono e di Misericordia Io ti prego per me e poi signore, ti prego per i miei cari che mi sono ancora tanto cari, signore assistili, Signore, consolali signore di a loro che mi ricordino che ancora mi vogliano bene . Ho tanto bisogno di sapere che qualcuno ancora pensa a me e mi vuole bene ed anche per questi compagni di sventura e di afflizione associati in questa casa di pena, signore, abbi misericordia!
Misericordia di tutti sì Anche di quelli che ci fanno soffrire soffrire. Di tutti, siamo tutti esseri umani di questo mondo infelice ma siamo, signore, tue creature tuoi simili tuoi fratelli o Cristo abbi pietà di noi. Alla nostra povera voce aggiungeremo quella dolce e innocente della Madonna, quella Maria santissima che è la tua madre e che anche per noi è una madre di intercessione e di consolazione
O signore dà a noi la tua pace a noi la tua speranza e così sia! (sm)