Comune di Reggio: la maggioranza contesta Spirlì e la Giunta regionale

Un pesante attacco al presidente pro-tempore Nino Spirlì e alla Giunta regionale è stato siglato dalla maggioranza di Palazzo San Giorgio. Dal Comune di Reggio sostengono che «Spirlì e la sua Giunta sono fuori controllo. Chiudono tutto e intanto chiedono di riaprire. Basta prendere in giro i calabresi».

«In Regione Calabria – si legge in una nota – c’è qualcuno che evidentemente pensa di prendere allegramente in giro i calabresi. Il presidente ff Spirlì, tra una diretta social e un’altra, chiede prima di chiudere tutto e poi annuncia la partenza per Roma per chiedere la riapertura delle attività commerciali. Oltre a non avere un barlume di progetto, è evidente che la giunta regionale, ormai agli sgoccioli della sua attività, abbia totalmente perso l’orientamento, ne sappia minimamente da dove iniziare per fronteggiare la pandemia sul nostro territorio. Da istituzioni responsabili non possiamo consentire che la gestione di una fase tanto delicata della crisi pandemica sia affrontata in questo modo irresponsabile. Basta proclami e tatticismi politici dal sapore elettoralistico sulla pelle dei calabresi”. È quanto affermano in una nota i consiglieri di maggioranza al Comune di Reggio Calabria.

«Già gli stati generali e la visita del Commissario Figliuolo, gestita da Spirlì come una passerella elettorale, erano stati un segnale assolutamente inequivocabile della totale inadeguatezza dei vertici della Cittadella nell’approccio alla governance del crisi sanitaria. Mentre la Calabria affronta uno dei momenti più delicati della sua storia, dal presidente ff non sentiamo una parola sulla gestione delle attività organizzative per la vaccinazione dei calabresi, né ci è dato sapere se la Calabria stia dicendo la sua sulla gestione dei fondi e dei progetti del Recovery plan. Non vorremmo attendere altri mesi prima di scoprire che gli inquilini di Palazzo Santelli, ormai da lungo tempo arroccati dentro la Cittadella non si sa a fare cosa, abbiano dimenticato di svolgere i compiti a casa. Perché a farne le spese di questa colpevole dimenticanza non sarebbero certamente loro, ormai totalmente delegittimati dai fatti, oltre che lontani anni luce dal comune sentire della cittadinanza, ma l’intera comunità calabrese, che oggi si ritrova ultima in Italia quanto a percentuale di vaccinazioni.

«In una regione la cui economia si basa principalmente su turismo e commercio – prosegue la nota – non possiamo permetterci di arrivare all’inizio del periodo estivo in queste condizioni disastrose, ultimi tra gli ultimi sulle vaccinazioni e sull’intera organizzazione sanitaria. E se oggi i commercianti protestano in piazza contro le chiusure ciò è dovuto proprio ai ritardi e ai madornali errori della Regione, che dall’inizio della pandemia continua a navigare a vista senza la benché minima idea di come affrontare la crisi sanitaria, economica e sociale che sta investendo pesantemente il nostro territorio.

«Invece trascorrere il suo tempo a blaterare in diretta sui social ed occuparsi di nomine di sottogoverno, il presidente Spirlì spieghi ai calabresi  cosa intende fare per uscire da questa crisi con un piano vaccinale efficace per dare le risposte che anche i commercianti attendono. Se c’è un modo per uscire dalla pandemia sicuramente passa dai vaccini. Finché la Calabria rimarrà in questo stato cittadini e commercianti incolpevoli continueranno a subire scelte calate dall’alto su chiusure e riaperture, senza che però ci sia la minima prospettiva su come uscire dall’incubo sanitario covid e dai suoi nefasti effetti sociali ed economici». (rrc)