Il sindaco di Cassano Papasso scrive al Prefetto per un presidio fisso di Polizia a Marina di Sibari

Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, ha inviato una lettera al Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, per chiedere un presidio fisso di forze dell’ordine a Marina di Sibari dopo gli attentati avvenuti nei giorni scorsi ad alcune attività commerciali.

«La richiesta – si sottolinea – è frutto di una necessità che si presenta come viva, urgente e palpitante in questo difficile momento», in quanto «per l’Amministrazione comunale cassanese Marina di Sibari rappresenta un fiore all’occhiello del Comune di Cassano All’lonio è un complesso turistico d’eccellenza e alla luce di quanto accaduto, si teme seriamente, che tali accadimenti possano avere gravi e irreparabili ripercussioni negative sull’imminente stagione estiva, causando nocumento dal punto di vista economico, ma anche sociale e culturale».

«Ho personalmente incontrato cittadini, commercianti e operatori turistici – ha scritto il sindaco Papasso nella lettera – i quali mi hanno rappresentato uno stato d’animo di apprensione e inquietudine, pertanto, sono qui a chiederle che venga da subito istituito, per tutta l’estate e magari anche oltre, un presidio fisso delle forze dell’ordine. Tale presenza, oltre a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, sarebbe motivo di serenità poiché sinonimo di forte presenza dello Stato».

L’amministrazione comunale e, in particolare, il gabinetto del sindaco hanno voluto sottolineare che dopo gli episodi perpetrati con una certa spregiudicatezza e violenza sul territorio «non si è stati fermi ma ci si è subito messi all’opera per garantire vicinanza e sicurezza ad imprenditori e cittadini».

«Esprimo preoccupazione per quanto sta accadendo – ha concluso Papasso – ma la fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura è massima. Invito i cittadini ad unirsi, farsi forza e collaborare: insieme usciremo anche da questo momento difficile come sempre questa comunità, fatta soprattutto di gente onesta e laboriosa, ha sempre saputo fare». (rcs)

L’OPINIONE / Gianni Papasso: Siamo al lavoro in difesa dell’ambiente e di Marina di Sibari

di GIANNI PAPASSO – Alla Bit di Milano, che si è da poco conclusa, ho partecipato ad un panel che si è tenuto allo stand di Calabria Straordinaria e dove si è affrontato il tema Tutela del patrimonio naturale e turismo sostenibile nelle aree protette. Parlando di Parchi e Riserve naturali, sono intervenuto per portare all’attenzione dei relatori la Riserva naturalistica della Foce del Fiume Crati. Ho parlato anche dell’Area Sic, sito di interesse comunitario Natura 2000, che abbiamo sempre a Sibari, dove nidifica la Cicogna bianca, dove sosta il Fratino e dove depone le sue uova la tartaruga Caretta Caretta, che deve essere anch’essa necessariamente tutelata e promossa. Il mio intento era quello di sollecitare in tal senso la Regione Calabria.

Perché tutto questo? Perché da tempo mi sto battendo contro le ingiustizie degli attentati all’ambiente. A Marina di Sibari in piena area Sic Natura 2000 che cosa è accaduto? Pare che per realizzare delle infrastrutture siano state abbattute centinaia di piante: è sparita una intera area di macchia mediterranea. Quando sono intervenuto denunciando il tutto sono stato etichettato come il mostro, come colui il quale deve ricevere infamie, colui il quale deve ricevere colpi su colpi per distruggerne le qualità politiche, amministrative e anche morali.

Ma allora è giunto il momento di fare chiarezza e raccontare al cittadino cosa è avvenuto in questa area. Come dimostrano le immagini allegate, partiamo dal giugno 2012 quando sono stato eletto sindaco per la prima volta; la stessa area la riprendiamo quando ancora sono sindaco nell’aprile del 2016 poco prima che io venissi mandato a casa per le firme di quei consiglieri che andarono dal notaio, e la situazione è ancora immutata. Passiamo ora al 2019 quando io non sono sindaco perché il consiglio comunale nel novembre del 2017 viene sciolto per presunte infiltrazioni mafiose (poi dalle inchieste risultate non esserci) e il comune è guidato per 2 anni da una commissione straordinaria.

Precisamente dalla slide riferita all’ottobre del 2019, al posto di un pezzo intero di macchia mediterranea compaiono delle strutture balneari. Con un importante danno anche all’ecosistema e alla fauna. Ancora, a maggio del 2022 quando sono sindaco, invece, si inizia a sbancare un’altra area sottostante. A quel punto interveniamo, intervengono anche i Carabinieri forestali e il magistrato dapprima sequestra l’area e poi la dissequestra consegnandola al sindaco per proteggerla e favorire la vegetazione spontanea. Qualcuno mi suggerì di dire che quegli alberi erano caduti per colpa del vento. Avrei dovuto dire una infamità e raccontare una bugia ai miei cittadini nonostante le immagini realizzate all’epoca mostrino chiaramente come gli alberi siano stati tagliati da qualcuno. Parliamo di un’area grande quanto un campo sportivo. Cosa è accaduto? Non lo so di preciso, probabilmente si stava preparando un parcheggio a servizio del lido ma saranno gli inquirenti e le indagini a dircelo con certezza.

Intanto ci siamo opposti, abbiamo detto che questo non era possibile e che quest’area ricadente in zona protetta Sic Natura 2000 è del cittadino. Un’area dove nidificano il fratino, la cicogna bianca, la tartaruga Caretta Caretta e cresce il giglio di mare: tutte specie protette. Ma ad un certo punto ancora, non sappiamo cos’altro è accaduto e questa estate si è bruciato tutto: ettari e ettari di macchia mediterranea dati alle fiamme. Vederlo dall’alto oggi, anche a distanza di mesi, è ancora un colpo al cuore nostro, della natura e dell’intera comunità.

Io ho chiesto e chiedo con forza e determinazione che gli organi dello Stato facciano chiarezza e individuino coloro i quali sono stati i responsabili di questo scempio, di questo disastro ambientale compiuto nei confronti di Marina di Sibari, dell’ambiente e della natura perché i responsabili devono pagare. Io non ce l’ho con nessuno anche perché se conoscessi i nomi li avrei già fatti però auspico che le forze dell’ordine che hanno tanti mezzi e tanti modi per indagare vadano fino in fondo per capire cosa è successo in questa bellissima area. Forse per queste cose, per questa denuncia, sono costantemente, continuamente infangato e diffamato e forse questo modus operandi continuerà ma non mi interessa niente. Quando si crede in qualcosa e si fanno battaglie bisogna sfidare tutti e non mi lascio intimorire da nessuno affinché si faccia piena luce su quanto accaduto in questa area di Marina di Sibari. (gp)

[Gianni Papasso è sindaco di Cassano allo Ionio]

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Successo per il talk “Marina di Sibari: l’impegno continua”

Successo, a Marina di Sibari, per il talk Marina di Sibari: l’impegno continua, che ha visto il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, informare i cittadini su quanto fatto e, soprattutto, su quanto resta da fare, e che ha visto la partecipazione, anche, della Giunta comunale, il Capo ufficio stampa del Comune, Mimmo Petroni, il social media manager Luigi Cristaldi, molti rappresentanti del consiglio (compreso il presidente Lino Notaristefano) e tanti tecnici comunali.

Si è discusso di abusi edilizi, videosorveglianza, di presenze turistiche, qualità dell’acqua, raccolta differenziata, eventi estivi, trasporti, del nuovo brand turistico Visit Cassano-Sibari e, soprattutto, di quanto fatto per il villaggio turistico e di quanto resta ancora da fare.

La serata è iniziata con la presentazione del nuovo spot di promozione turistico e con la cerimonia di consegna dei lavori della Piazza “Rosa dei Venti” che, da settembre, verrà completamente ricostruita. Per la realizzazione degli interventi previsti sarà impegnato un finanziamento complessivo pari a 230 mila euro di cui 180 mila euro erogati dal Ministero dell’Interno nell’ambito dell’attribuzione ai Comuni dei contributi destinati per investimenti di opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile per l’anno in corso e i restanti 50 mila euro con fondi di bilancio dell’ente locale.

L’obiettivo è abbattere le barriere architettoniche e avere una piazza moderna. L’impresa e il progettista hanno raccontato che la piazza sarà molto più ecosostenibile: le panchine, costruite in materiale riciclabile, avranno dei pannelli solari e la possibilità di ricaricare telefonini e computer per lavorare all’aperto.

Sarà prevista la possibilità di installare una rete wireless, i materiali saranno tutti moderni, al centro della piazza sarà impresso il Toro Cozzante, simbolo dell’antica Sybaris, che lega l’antichità al nuovo corso voluto dall’Amministrazione Comunale. I lavori, infine, permetteranno di avere un sistema di smaltimento delle acque più facile, con una condotta che si autopulisce garantendo, così, meno allagamenti.

Successivamente si è passati ad un excursus sul lavoro fatto partendo dal 2012 quando, appena insediata, l’Amministrazione Papasso ha avviato una serie di attività per la tutela degli interessi pubblici contro i casi di usurpazione delle aree di uso pubblico e della pineta di Marina di Sibari. È stata portata finalmente l’acqua potabile nelle piazzette ed il villaggio è stato ripulito dalle erbacce e dai rifiuti, tanto che residenti e commercianti hanno pubblicamente ringraziato il sindaco Papasso per l’impegno e l’attivismo dimostrati.

Poi, nel 2013, la svolta: con una delibera storica, il Consiglio Comunale cassanese ha proceduto alla consegna definitiva di tutte le opere di urbanizzazione primaria e delle aree di uso o interesse pubblico, di modo da legittimare, così, il Comune ad intervenire sulle reti infrastrutturali e impiantistiche.

«I lavori già realizzati – ha raccontato il sindaco Papasso – sono sotto gli occhi di tutti: dalla riqualificazione delle piazze, agli interventi sulla rete idrica e sull’impianto di potabilizzazione; dalla pulizia del verde alla raccolta differenziata. Lo scorso anno ci siamo ritrovati qui per “dare nuova luce” a Marina, accendendo l’impianto di pubblica illuminazione installato sul viale d’ingresso al villaggio».

«Tantissime sono, però – ha detto ancora – ancora le esigenze da soddisfare e le opere da realizzare per rendere Marina di Sibari accogliente e vivibile per chi sceglie le sue meravigliose spiagge per trascorrere le proprie vacanze o per chi, invece, ha scelto di viverci tutto l’anno».

«Come dicevamo – ha aggiunto – gli impianti a rete e, in modo particolare, la rete idrica del villaggio, sono inadeguati e necessitano di interventi sostanziali. Le tubazioni della rete idrica, infatti, sono sottodimensionate e realizzate con materiali non idonei, soprattutto se posizionate, come lo sono, in un terreno salmastro ed aggressivo; alcuni tratti si trovano addirittura in giardini privati, per cui è problematico intervenire per riparare le frequenti rotture».

«Allo stesso modo – ha detto ancora – la rete fognante è pericolosamente inadeguata, non funzionante e di difficile manutenzione, a causa delle condotte sottodimensionate e non adeguatamente isolate. La mancanza della rete di raccolta delle acque bianche, infine, contribuisce al malfunzionamento della rete fognante e sappiamo bene che basta anche un breve temporale per causare danni e allagamenti. Questi, infatti, sono i veri problemi che la popolazione di Marina di Sibari vorrebbe vedere risolti».

«Come prima cosa – ha specificato Papasso – siamo intervenuti sull’impianto di potabilizzazione. L’acqua dei pozzi utilizzati a Marina di Sibari presentava valori di Ferro, Manganese, Ammoniaca, torbidità e inquinamento organico, molto oltre i valori limite previsti dalla Legge 31/2001 che detta le caratteristiche di potabilità. Per garantire alla popolazione acqua di buona qualità, ma soprattutto sempre potabile, negli anni sono stati realizzati 2 interventi tra il 2015 e il 2020 (costati in totale 360mila euro) che ci hanno permesso di avere, all’uscita del potabilizzatore, l’acqua potabile. Ecco perché ora bisogna risolvere il problema delle condotte che arrivano alle case perché il prezioso liquido si inquina in queste che sono vetuste, mal fatte e con materiali non idonei».

Il problema è il costo: l’Area Tecnica comunale ha stimato un costo complessivo per questo intervento di ben nove milioni di euro, una cifra esorbitante per il bilancio comunale, ecco perché si sta cercando di accedere a dei bandi pubblici.

«Abbiamo partecipato nel luglio dello scorso anno – ha ricordato Papasso – con un progetto di fattibilità tecnico-economica per “Interventi di sistemazione e di riqualificazione funzionale e urbanistica dell’area portuale Laghi di Sibari – Marina di Sibari” ad un avviso del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a valere sui fondi Pac Infrastrutture e Reti 2014-2020. Un progetto ambizioso, dell’importo di 4 milioni e 600mila euro che interessa anche l’area turistica che comprende Marina di Sibari, i Laghi di Sibari ed il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide. Purtroppo questo progetto non è stato finanziato dal Ministero con le risorse messe a disposizione per questo bando, ma è stato comunque utilizzato per partecipare ad altri avvisi pubblici e confidiamo possa essere realizzato con altri fondi».

Ma lo stesso progetto è stato ripresentato sia nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza visto che il Sindaco di Cassano fa parte della Rete dei Sindaci Recovery Sud, che ha raccolto le proposte dei territori da inviare al Governo centrale in previsione della concreta attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e sia tramite la preparazione di una scheda intervento inviata alla Regione Calabria da inserire in un accordo di programma quadro sulle infrastrutture per il turismo e l’ambiente.

«Tanto è stato fatto – ha concluso Papasso – ma vogliamo fare molto altro ancora per rispettare l’impegno che abbiamo preso con i residenti di Marina di Sibari».

A conclusione del talk sul palco sono saliti anche la Consigliera con delega alla Sanità, Carmen Gaudiano, e il dottor Giancarlo Filice che ha donato al Comune di Cassano un defibrillatore cardiaco di ultima generazione che sarà a servizio del villaggio per farne un’area cardioprotetta. Un momento toccante a degna conclusione di un dibattito sentito e partecipato. (rcs)

A Marina di Sibari sabato va in scena la Letteratura calabrese

Il Comune di Cassano allo Ionio, sottoscrive il manifesto sugli scrittori calabresi e dedica alla letteratura calabrese una serata importante, in cui ripercorrere ricordare i grandi geni delle lettere. 

La Calabria deve aprirsi a sé stessa. Alla sua grandezza e con tutti i santi crismi della sua vera identità.

L’impegno delle istituzioni nella società civile, resta un segnale sempre forte e preciso. Che lascia sperare. E il comune di Cassano allo Ionio ci crede.  E da voce al progetto di Giusy Staropoli Calafati, ricordando gli scrittori calabresi, con la convinzione sempre più certa che La Letteratura salverà la Calabria.

L’appuntamento è previsto per sabato 17 luglio, ore 19:30, piazzetta Marina di Sibari. Saranno presenti la scrittrice Giusy Staropoli Calafati, promotrice del manifesto che propone lo studio degli scrittori calabresi a scuola, lo scrittore di romanzi storici Santo Gioffré e l’antropologo cassanese, il professore Leonardo Alario, tra l’altro grande amico di Saverio Strati.

L’evento voluto fortemente dall’assessore alla Cultura Annamaria Bianchi, ha l’obiettivo di ripercorrere una strada che forse è l’unica in grado di ridare forza e dignità alla Calabria. È la cultura che don acqua alle radici di un popolo, mantenendole vive. 

Durante la serata verranno ricordati autori come Corrado Alvaro, Saverio Strati, Francesco Perri, Fortunato Seminara, Mario La Cava, Leonida Repaci, Franco Costabile e di tutti i grandi di Calabria che nel mondo.

Insomma un evento pronto a dar voce a quella Calabria di cui costantemente il calabrese va ancora disperatamente alla ricerca. Che è passato, presente e futuro! (gsc)