Il Console Naccari in trasferta in Marocco

Il Console Onorario del Regno del Marocco in Calabria, Domenico Naccari, è stato in Marocco per una serie di incontri istituzionali. Tra questi, quello con l’Ordine degli Avvocati di Settat, per dare corso al gemellaggio con il Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Palmi.

La riunione si è svolta alla “Maison de l’Avocat” (Casa dell’ Avvocato) di Berrechid,  dove il diplomatico calabrese è stato accolto da un’ ampia rappresentanza di legali marocchini. Erano  presenti: L’ avv. Aziz Zarouni, presidente del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Settat, l’avv. El Mostafa Khaldi, specializzato nella difesa dei diritti umani, gli avv.ti Tariq Elaoujii, Mohammed Errtaili e Asma Waid, membri del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Settat, l’avv. Dalal El Mokhantar, presidente dell’ Associazione Giovani Avvocati di Settat.

Da remoto erano collegati: l’avv. Angelo Rossi, presidente del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Palmi ed i consiglieri Giuseppe Saletta e Vincenzo Barca. Ha svolto le funzioni di interprete il dott. Tilouani Daoudi.

I partecipanti hanno ribadito la volontà di portare a termine il gemellaggio che deve estendersi, secondo quando affermato dai rispettivi presidenti, oltre agli scambi professionali e alla formazione anche all’orientamento negli investimenti nei rispettivi paesi.

A maggior ragione per la presenza in Calabria del Porto di Gioia Tauro, primo per traffico container in Italia ed ottavo in Europa ed in Marocco Tanger Med considerato il più  grande porto del Mediterraneo.

Il presidente di Settat ha ricordato che  le caratteristiche dei due ordini professionali sono simili: Settat è composto da circa 580 membri di cui 500 avvocati ed ottanta praticanti avvocati, comprende il distretto della Corte di Appello di Settat e tre Tribunali di Prima Istanza: Settat, Berrechid e Ben Ahmed.

Ha evidenziato che il Consiglio dell’ Ordine quest’anno festeggia il suo 50esimo anniversario dalla sua fondazione e ci ha tenuto a rimarcare che l’Ordine forense tiene molto alla formazione dei giovani avvocati e ha, con orgoglio, illustrato al Console Naccari le caratteristiche della “Maison de l’ Avocat” composta da una  struttura moderna che è al servizio degli avvocati  dotata di sale multifunzionali, segreterie, sale convegni ove gli avvocati possono confrontarsi, fare formazione ed approfondire tematiche giuridiche.

La riunione si è  conclusa con  la consumazione del tradizionale tè alla menta e lo scambio di doni.

Il Console Naccari ha consegnato un gagliardetto del Consiglio dell’Ordine di Palmi, e un’opera in ceramica realizzata dall’artista Palmese Chiara Montebianco Abenavoli.

Al Console sono state consegnate due targhe commemorative dell’evento  ed un abito tradizionale.

Al termine dell’incontro il Console Naccari, ha ringraziato tutti i legali presenti per l’accoglienza e si è congratulato per la prestigiosa sede dell’avvocatura, segno che la classe forense in Marocco gode di ampio prestigio ed ha invitato tutti i legali presenti in Calabria per la formalizzazione dell’accordo tendente alla creazione di sinergie e rafforzare i rapporti professionali tra i due ordini. (rrm)

Il Console Naccari incontra l’Ordine degli avvocati di Palmi e di Settat

Di un possibile gemellaggio tra l’Ordine degli Avvocati di Palmi, guidato da Angelo Rossi, e quello di Settat (Marocco), guidato da Aziz Zarouni, se ne è parlato nel corso di un incontro, online, tra i due Ordini, organizzato dal Console onorario per il Marocco in Calabria, Domenico Naccari.

Assieme al presidente Rossi, per l’Ordine di Palmi, il consigliere Giuseppe Saletta, mentre per l’Ordine degli Avvocati di Settat, Khaldi Mostafa. Ha svolto le funzioni di interprete il dott. Tilouani Daoudi.

Il presidente di Settat ha affermato che le caratteristiche dei due ordini professionali sono simili: Settat è composto da circa 580 membri di cui 500 avvocati ed ottanta praticanti avvocati, comprende il distretto della Corte di Appello di Settat e tre Tribunali di Prima Istanza: Settat, Berrechid e Ben Ahmed.

Ha precisato di essere al suo secondo mandato, e che i presidenti degli Ordini Forensi (17 in tutto il Marocco), fanno parte di un’ associazione di presidenti che si occupa del monitoraggio delle leggi a livello nazionale e dell’ andamento della giustizia in Marocco.

Ogni consiglio dell’Ordine in Marocco è autonomo e si compone di 13 membri, inoltre esercita il potere disciplinare sui propri iscritti. Gli avvocati di Settat generalmente non esercitano in un settore specifico, ma in diritto civile, penale, diritto immobiliare e non da ultimo, il diritto di famiglia che è molto diffuso.

Dal canto suo Angelo Rossi ha ricordato che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi ha un passato glorioso e, anche oggi, rappresenta un  punto di riferimento a livello nazionale posto che  annovera come proprio membro il Vicepresidente del Consiglio Nazionale Forense (massimo organo rappresentativo degli avvocati a livello nazionale).

È composto da circa 1000 legali e rientra del distretto della Corte di Appello di Reggio Calabria. Anche i legali di Palmi si contraddistinguono per una multidisciplinarietà con una particolare attitudine verso il diritto della navigazione, posto che l’Ordine di Palmi ricomprende come competenza territoriale il porto di Gioia Tauro, primo in Italia per traffico container ed ottavo in Europa.

Il consigliere Saletta ha evidenziato che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palmi ha istituito il primo museo dell’ Avvocatura e del diritto italiano, e ha invitato i colleghi di Settat a partecipare all’inaugurazione che si terrà il 24 maggio.

Il Console Naccari, ha manifestato la propria soddisfazione per l’esito costruttivo dell’incontro che potrà essere trasposto in un gemellaggio funzionale alla creazione di sinergie per monitorare i rapporti di diritto internazionale tra l’Italia ed il Marocco e verificare la situazione migratoria tra l’ Africa e l’ Europa oltre che proporre ai rispettivi stati soluzioni normative tendenti al rafforzamento dei rapporti commerciali, economici e culturali tra i due Stati. (rrc)

Il Console Naccari a Casignana: Marocco e Italia svolgono un ruolo cruciale nel Mediterraneo

Il Marocco ha un ruolo cruciale nel dialogo mediterraneo e nel rapporto storico con l’Italia. È quanto ha detto il Console onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria, Domenico Naccari, nel corso della conferenza sull’incontro tra popoli e culture svoltosi nel corso del Dialog Festival di Casignana, con la direzione artistica di Antonio Blandi.

Assieme a Naccari, che ha portato i saluti di Youssef Balla, ambasciatore del Regno del Marocco, e ha indicato nel processo di Barcellona avviato nel 1995 il passo fondamentale per il rafforzamento della cooperazione tra l’ Europa e i paesi del Mediterraneo meridionale, il sindaco e vice sindaco di Casignana Rocco Celentano e Franco Crinò, il Sindaco di Roccella Ionica, Vittorio Zito, il Presidente Gal Terre Locridee,  Francesco Macrì, il Consigliere della Regione Calabria, Giacomo Crinò, una rappresentanza dell’Ambasciata Tunisina, Giuseppe Saletta, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Palmi, Stefania Craxi, presidente della Commissione Esteri al Senato, il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

Tra i vari interventi, Craxi ha rimarcato che l’Italia si fregia di un’immagine positiva in politica estera, in particolare nei paesi del Mediterraneo, grazie all’ autorevolezza ed al lavoro svolto da personalità come Giulio Andreotti, Bettino Craxi ed Enrico Mattei nel continente africano.  Ha ricordato che lo sviluppo condiviso e gli accordi di partenariato sono le strade per la pace.
Antonio Blandi ed il sindaco Giampiero Coppola hanno evidenziato, nell’ ambito del dialogo Euromediterraneo, che è stato compiuto il primo passo verso la costituzione dell’Orchestra dei Suoni e delle Parole del Mediterraneo, un progetto ambizioso, promosso dal Consolato Onorario del Regno del Marocco in Calabria, dal Festival Euromediterraneo di Altomonte, da Officine delle Idee e dal Centro Studi Gentes.
Un’iniziativa che vuole essere non solo un cammino artistico, ma un segnale di speranza. Un’orchestra che non è solo musica, ma anche parole, una sinfonia di lingue, tradizioni e storie, per dare vita ad un Mediterraneo coeso e e multiculturale.
Ha concluso il presidente Occhiuto. (rrc)