Prende il via domani, a Martone, l’iniziativa Natale in Slitta, organizzata dalla Pro Loco per Martone e in programma anche il 19 e 22 dicembre, che condurrà i bambini a visitare la casa di Banno Natale, allestita dai volontari e dalle maestre della Scuola elementare.
I più piccini infatti nei tre giorni potranno, dalle 17:00 in poi, partendo da Piazza Matteotti, raggiungere il luogo magico dove incontrare Santa Claus, che li attenderà per ricevere la loro letterina e per farli sognare. Vivranno cosi un momento unico e coinvolgente per poi attendere la notte di Natale e ricevere il loro splendido regalo.
«L’apertura dell’evento – sottolinea Irma Circosta, Presidente della Pro Loco per Martone – è prevista il 12 dicembre con l’accensione del grande albero in Piazza Vittorio Emanuele. Sempre al centro i bambini che si raduneranno alle ore 16:15 in Piazza Matteotti e percorreranno a piedi il tragitto, opportunamente e splendidamente addobbato con festoni e luci natalizie, per poi magicamente accendere le luci di questo abete gigante posto proprio al centro della Piazza alle 16:30. Segnalo anche la Tombolata per bambini e adulti prevista nel pomeriggio del 28 dicembre nei locali della Scuola Materna, a partire dalle ore 18:00».
«Grazie – conclude la Circosta – a tutti gli sponsor, ai soci e ai cittadini che in questi giorni in una incredibile e piacevole atmosfera natalizia hanno collaborato a questa iniziativa. Siamo felici che la Pro Loco per Martone possa regalare queste giornate di sogno e spensieratezza ad adulti e piccini. Arriveranno poi tante altre iniziative, che vogliamo proporre sia per mantenere vivo il paese e la comunità, che per creare occasioni che attraggano visitatori esterni, alla scoperta di questo piccolo angolo di tranquillità. Vi anticipo già che siamo al lavoro per uno straordinario, colorato e divertente Carnevale Martonese 2022». (rrc)
Prende il via domani, a Martone, la storica Sagra della Castagna, in programma fino a domenica 21 novembre e organizzata dalla Pro Loco per Martone.
A partire dalle 18, dunque, nelle adiacenze di Piazza Vittorio Emanuele si potranno degustare le prelibate caldarroste, ascoltare la musica itinerante calabrese sorseggiando magari un bicchiere di vino novello, ma anche degustare l’enogastronomia locale e i prodotti tipici locali.
Sabato 20 novembre, nella sala ex Ristorante San Giorgio, si svolgerà il convegno Possibili percorsi migliorativi nel territorio dopo gli incendi estivi. Un momento importante per sensibilizzare l’opinione pubblica dopo le tristi giornate di incendi che hanno colpito il patrimonio boschivo della zona.
Dopo i saluti del sindaco, Giorgio Imperitura, relazionano Antonio Vincenzo Lombardo, già procuratore Capo di Catanzaro, Daniele Loccisano, dottore Agronomo e Forestale e Salvatore Fuda, sindaco di Gioiosa Ionica.
«Lo scopo evidente – sottolinea il Presidente della Proloco, Irma Circosta – è far comprendere la necessità di un maggiore rispetto verso il pianeta nel quale viviamo, per garantire il mantenimento dell’ecosistema , divenuto fragile a causa dell’insensata attività uomo».
La Sagra della Castagna, che ha sempre riscosso successo a livello regionale, è stata realizzata in collaborazione con l’ASD I Girasoli della Locride e del Comune di Martone.
L’evento vuole essere anche segno di un territorio che vuole ripartire per tornare alla leggerezza della vita in comune, sospesa a causa del Covid. Tutto l’evento si svolgerà nel rispetto delle normative vigenti. (rrc)
Un po’ casa, un po’ albergo: è questa la caratteristica del cosiddetto “albergo diffuso”, ovvero la soluzione per quei vacanzieri che non amano il soggiorno in albergo. È l’idea vincente contro lo spopolamento dei borghi e di paesi che hanno caratteristiche uniche e straordinarie, ma tante case abbandonate, lasciate a degradare completamente. Un modello di ricettività che ha spinto la CNN, la famosa televisione americana, a dedicare un ampio servizio a Cinquefrondi, il paese dove le case costano appena 1 euro. L’ospitalità punta al recupero di case ristrutturate con finalità turistiche, nel rispetto dell’ambiente e della eco-sostenibilità. In poche parole è l’intero paese che diventa “albergo” (da qui la denominazione “diffuso”) che in tal mondo è sollecitato al recupero del centro storico, dei suoi insediamenti urbani e rurali, al fine di offrire una qualità di soggiorno assolutamente invidiabile. Anzi, sono in tanti gli stranieri che – innamorati del luogo – decidono di restare. e acquistare una casa da destinare alle proprie vacanze o da mettere a disposizione di altri vacanzieri attratti dalla nomea del luogo.
Del resto, la Svimez, in un suo rapporto, ha disegnato un quadro catastrofico per la Calabria: nei prossimi 50 anni, perderà 500 mila abitanti. Una proiezione che porta sconforto, sopratutto se si pensa che la Calabria, come Regione, ha tanto da offrire ai suoi abitanti e al Paese ma, che purtroppo, è solo un’anticipazione di una situazione tristemente reale quanto attuale: i calabresi stanno abbandonando la Calabria e, i Comuni, si ritrovano con case abbandonate, uffici e luoghi d’Istruzioni chiuse, costringendo i sindaci a scelte dolorose: avviare progetti che prevedono la vendita delle case a un euro, per evitare fenomeni inarrestabili di spopolamento,
Scelte, che lasciano l’amaro in bocca a sentirle, ma che hanno trovato spazio in un colosso come la CNN che, in un servizio firmato da Silvia Marchetti, racconta di Cinquefrondi, «un accogliente Comune dove poter tranquillamente soggiornare, Cerniere dei Due Mari, con il fiume e la montagna a pochi minuti di macchina» e che rende l’impossibile, possibile: «presto le nostre case abbandonate saranno abitate da tanti turisti – ha annunciato il Comune di Cinquefrondi su Facebook – solo oggi sono arrivate centinaia di richieste, che vedono in Cinquefrondi un centro strategico da vivere».
Ma Cinquefrondi non è l’unico ad aver promosso questa iniziativa contro lo spopolamento: ci sono anche il Comune di Rose, Maida e Tarsia, mentre a Martone, un piccolo borgo della Locride, è stato realizzato il primo albergo diffuso in Calabria. Si tratta di un progetto voluto fortemente dal sindaco, Giorgio Imperitura, per combattere, appunto, lo spopolamento e per recuperare le abitazioni del centro storico che sono state abbandonate.
Quella di Martone, a conti fatti, potrebbe essere una soluzione al problema che, in questo periodo, stanno affrontando diversi Comuni calabresi: realizzare un albergo diffuso non solo per recuperare gli edifici abbandonati, ma anche per creare e rilanciare un nuovo tipo di turismo dove i visitatori possono vivere un’esperienza differente di ospitalità all’insegna della sostenibilità e rispetto dell’ambiente.
D’altronde, si tratta di un modello di recente diffusione in Italia e in Europa, ideato da Giancarlo Dall’Ara, presidente dell’Associazione Alberghi Diffusi, che «ha contribuito a dare un’immagine nuova e diversa dei piccoli centri sia ai turisti che ai residenti: quella della nuova frontiera dell’ospitalità che non crea impatto sociale, tantomeno ambientale, che affonda le radici nella cultura di un luogo, e che risponde al bisogno più profondo di chi va in vacanza, quello dell’autenticità». (rrm)
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