L’OPINIONE / Candeloro Imbalzano: Il masterplan di Reggio una modesta operazione di lifting amministrativo

di CANDELORO IMBALZANOLa presentazione da parte dell’Amministrazione Comunale, con enfasi eccessiva, del  Masteplan  della città di Reggio, impone quale breve riflessione ed un paio di inevitabili domande.

È largamente noto che qualsiasi maggioranza  in qualunque istituzione  lavora per  predisporre un documento strategico di medio – lungo termine all’inizio di una consiliatura.  A maggior ragione, come in questo caso, trattandosi di un documento di programmazione territoriale e di reale valutazione nell’utilizzo delle risorse disponibili, aggiornandolo progressivamente sulle base delle risorse successive  o di eventi che ne impongano l’adeguamento.

Chiediamo al sindaco ed all’Amministrazione, con quale pretesa immaginate, alla probabile fine   del vostro ciclo, in una città  la cui condizione è sotto gli occhi di tutti, uno scenario così lontano, addirittura dal 2030 al 2050? 

Ma veramente pensate che i reggini abbiano l’anello al naso dopo aver subito tante vostre omissioni e scelte totalmente disancorate dalle reali esigenze, riducendola costantemente  agli ultimi posti della qualità della vita nel Paese, grazie alla vostra conclamata incapacità ad affrontare anche l’ordinaria amministrazione?

A prescindere  dal fatto che questo documento strategico, relativamente volontario e  quasi imposto oggi dall’Obiettivo “Policy 5” della politica di Coesione Europea, appare, purtroppo e ad essere benevoli, un modesto lavoro, perché si  ignorano  le scelte e le conseguenze pratiche irreversibili adottate in questi anni dall’Amministrazione in qualunque comparto ed i cui risultati, al centro come nei popolosi ed abbandonati  quartieri  satelliti, si toccano con mano.

D’altra parte si presenta  solo  a fine ottobre 2024, dopo ben sei anni e mezzo,  un Documento in generale assai  importante, quando già il 16.6.2016, nel Patto per lo Sviluppo della Città, veniva approvato ed inserito l’intervento per la redazione del Masterplan, il  20.2.2017  veniva  nominato il Responsabile del procedimento e, nell’atto  modificativo dello stesso Patto sottoscritto il 27.2.2018, veniva reiterata  la redazione definitiva del Masterplan.   

Nelle more, allegramente  e per fare solo qualche esempio eclatante , veniva stoppato nientedimeno che  il Museo del Mare, salvo recuperarlo dopo più di 5 anni, si cancellava la nuova Fiera Campionaria  progettata  dall’archistar Vittorio Gregotti, i cui elaborati erano stati approvati quasi definitivamente dagli organi tecnici anche  regionali,  ed i cui circa 10 milioni di euro  venivano  dirottati per il completamento di un Parco Lineare ancora oggi  non fruibile e comunque finanziabile diversamente.  Con la motivazione risibile ed ufficiale  che il commercio ormai si fa on line, scambiando gli acquisti  al  dettaglio con i grandi Eventi fieristici, generatori di sviluppo e  turismo d’affari, mentre l’area di Arghillà, sede dell’opera, continua a rimanere  catastroficamente degradata.

Ma veramente avete ancora  la pretesa di disegnare il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti, alla luce di questa fallimentare esperienza amministrativa, con centinaia di milioni non spesi o spesi in scelte illogiche e senza produrre un solo posto di lavoro definitivo, sacrificando anche comparti come quello delle “Manutenzioni stradali, fognarie ed idriche”, come abbiamo sempre sostenuto in questi anni? Rassegnatevi! Ci penseranno i reggini  tra circa un anno a scegliere bene!  Sarà il Centrodestra a voltare pagina, con un reale coinvolgimento delle associazioni economiche e produttive e  di quelle sociali  per delineare il futuro a breve – medio e lungo termine di una città così bella ed accogliente.

Sarà un nuovo, illuminato Masterplan ad individuare le scelte più oculate in tema di utilizzo del suolo, risorsa fondamentale  per l’equilibrio dell’Ecosistema e del recupero della Biodiversità, per contrastare veramente i fenomeni di dissesto, di degrado del territorio e di garanzia per una vera sicurezza  idraulica delle fiumare, al centro come in periferia, da Catona a Pellaro, del tutto abbandonate.

Penserà il Centrodestra ad utilizzare virtuosamente le imponenti risorse regionali, nazionali ed europee da anni disponibili, per creare occupazione duratura ed uno sviluppo sostenibile  a fronte dell’attuale desertificazione economica e sociale della città, che può ambire, al contrario,  a ridiventare un invidiabile punto di riferimento per il Paese e l’intero Mediterraneo. (ci)

[Candeloro Imbalzano è già  assessore e vice sindaco di Reggio, nonché Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e  Fondi Comunitari”, del Consiglio Regionale]

Masterplan di Reggio Calabria, Versace: Fondamentale contributo di tecnici e studiosi

«Adesso è giusto che la politica faccia un passo indietro e lasci spazio ai professionisti, validissimi, che hanno la conoscenza giusta, le competenze e gli strumenti per aiutarci a disegnare la città del futuro. Condivisione e partecipazione sulle scelte sono i binari sui quali, sin dall’inizio, si è mosso il Masterplan che la Città di Reggio andrà a realizzare».È quanto ha dichiarato il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, intervenendo alla conferenza permanente sul Masterplan del Comune di Reggio Calabria.

«Un percorso – ha sottolineato il sindaco metropolitano – che parte da lontano e che riconosce, nell’intuizione e nell’impegno del sindaco Giuseppe Falcomatà e dell’ex assessore comunale Giuseppe Marino, gli artefici di un’idea che ci vede, adesso, ragionare in concreto sulle cose da fare. Il tutto segue una linea precisa che si congiunge alla recente approvazione del Piano strategico della Città Metropolitana. Non è una casualità. La nostra, infatti, è una delle pochissime Città Metropolitane che si è dotata di questo strumento in grado di abbinarsi perfettamente al documento strategico di programmazione previsto da Palazzo San Giorgio».

«Non è una banalità o una cosa scontata», ha continuato Versace ricordando i primi confronti con l’assessore comunale reggino, Domenico Battaglia, «rispetto a questa opportunità che non ci siamo fatti scappare».

«Al di là di chi finanzia cosa – ha aggiunto – l’occasione è ghiotta per mettere a disposizione dei professionisti della nostra città un’importante possibilità di confronto anche in merito alla sfida del riscaldamento globale. Infatti, viviamo un momento storico e climatico particolare che va affrontato con un cambio culturale radicale e, per farlo, dobbiamo essere pronti a raccogliere qualsiasi opportunità».

«Serve fare rete – ha concluso Carmelo Versace – una parola forse troppo utilizzata, ma decisiva affinché la politica comprenda appieno che, quando necessario, è utile far sedere ai tavoli programmatici chi possiede gli mezzi idonei a costruire i migliori spazi possibili in un’epoca così complessa e delicata. Noi abbiamo la fortuna di avere una Città Metropolitana che, al suo interno, comprende un Parco nazionale, che si distende su 97 Comuni e che offre la possibilità di spostarsi dal mare alla montagna in appena venti minuti. Se questo Masterplan riuscirà, come mi auguro, anche ad interpretare la naturale vocazione che ci lega alla dirimpettaia Messina in un concetto più ampio di Area Metropolitana dello Stretto, potremo dire di avere veramente immaginato la città del futuro». (rrc)