La Sacal promette il rilancio dell’Aeroporto dello Stretto

Rilanciare l’aeroporto di Reggio Calabria. È stato questo il fulcro dell’incontro tra Giulio De Metrio, presidente della Sacal, il direttore Piervittorio Farabbi, Domenica Catalfamo, assessore regionale alle Infrastrutture, Giuseppe Pavone, dirigente del Dipartimento Infrastrutture, Ll.pp del Settore Sistema aeroportuale e logistica e la sezione Miti Unione Sud, formata dal presidente Fabio PutortìFilomena Malara.

Il presidente della Sacal, dimostrando la consapevolezza che l’infrastruttura debba essere collegata con il territorio circostante, ha evidenziato la massimo disponibilità a valorizzare lo scalo che può raggiungere un milione di passeggeri di traffico annuale,  pur in presenza di una limitazione di natura tecnica sulla pista che sarà comunque rimossa.

Anche l’assessore regionale Catalfamo ha manifestato il massimo impegno per il rilancio dell’infrastruttura, e la disponibilità a collaborare in qualsiasi iniziativa utile al conseguimento della sopraindicata finalità.

La delegazione del Miti Uds, invece, ha illustrato quelle che sono le priorità da seguire, prima fra tutte «la situazione attuale e le prospettive sulle tratte nazionali al termine delle limitazioni per l’emergenza covid-19».

Su questo punto, il presidente De Metrio ha dichiarato che, ad oggi, non si può puntare alla sola compagnia Alitalia per il potenziamento dei voli sull’aeroporto dello Stretto, poiché la crisi aziendale in cui versa sta portando alla creazione di una nuova compagnia aerea soggetta a ridimensionamento, mentre la delegazioni del Miti si è detta favorevole alla possibilità dell’insediamento di altre compagnie sullo scalo ricordando, però, che «l’Alitalia con il Dl 18 del 2020 ha beneficiato, comunque, di una ricapitalizzazione di natura pubblica che porterà la nuova compagnia al controllo da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, oppure da parte di altra società a prevalente partecipazione pubblica».

«Inoltre – si legge in una nota della delegazione del Miti – il riconoscimento della continuità territoriale sull’Area dello Stretto e l’attraversamento della rete europea Tent-T, impongono al Governo, e quindi alla nuova compagnia di bandiera controllata, di fornire il servizio di trasporto aereo dall’aeroporto dello Stretto almeno verso gli hub principali nazionali (Roma e Milano)».

«Pertanto – prosegue la nota – in attesa dell’arrivo di altre compagnie aeree, si è chiesto l’impegno, anche attraverso la collaborazione con l’assessore regionale ai trasporti, di garantire alla comunità dell’Area dello Stretto almeno l’operatività dei voli antecedenti all’emergenza da Covid-19».

Il secondo punto fondamentale è stato l’accordo tra Miti Uds e la società di gestione dell’aeroporto internazionale polacco di Rzeszow «per l’avvio di una tratta aerea e lo scambio commerciale e turistico», dove il presidente De Metrio e l’assessore Catalfamo hanno espresso la la massima disponibilità per portare a termine l’accordo e dare attuazione al consecutivo progetto.

Inoltre, la delegazione del Miti Uds ha prospettato anche l’opportunità che, l’accordo con i rappresentanti di Rzeszow, darebbe la possibilità all’Area dello Stretto di essere inserita in una rete internazionale di città virtuose, in cui ancora non è presente una città italiana, per lo scambio delle best practices.

Altro punto importante, l’utilizzo dei 25 milioni di euro per l’ammodernamento dell’aeroporto dello Stretto, dove il presidente della Sacal ha dichiarato «che non è conveniente modificare i progetti di spesa al fine di non rischiare lungaggini burocratiche e l’inutilizzo dei finanziamenti, anche se, nella fase di attuazione, si possono ricavare degli spazi per rispondere meglio alle esigenze commerciali e funzionali».

Tuttavia, la convenzione con Enac, detentore del finanziamenti, è stata firmata nel mese di luglio, e prevede una serie di obbligazioni  a carico di Sacal che rappresenta solo il soggetto attuatore.

Entro l’anno, dunque, si cercherà di bandire la gara d’appalto per il primo blocco di lavori per un milione e mezzo di euro.

L’obiettivo è quello di portare l’infrastruttura al livello di categoria b, al fine di poter facilitare l’avvento di nuove compagnie aeree.

Ultimo punto trattato, ha riguardato il Piano Industriale, dove è stato chiesto al presidente De Metrio se è intenzionato a renderlo pubblico, escludendo le strategie interne e i dati sensibili, al fine di rendere più appetibile agli investitori uno scalo, come quello di Reggio Calabria, che, ad oggi, appare improduttivo.

Il presidente, partendo dalla premessa che non ha alcun obbligo legale nel pubblicare tale documento programmatico, ha inizialmente manifestato un’apertura nel pubblicare i dati relativi agli indirizzi generali, per poi ritrarsi con gli interventi del direttore Farabbi e del dirigente Pavone.

Su tale aspetto vi è stato un confronto su posizioni differenti riguardo i doveri e l’opportunità di pubblicazione, relativamente anche alla natura giuridica della Sacal quale società a partecipazione pubblica che la delegazione del Miti Uds ha rappresentato come soggetta alla disciplina del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, Dlgs n 175 del 2016 e del DLgs n 33 del 2013.

«In ogni caso – si legge in una nota – visto il clima collaborativo instauratosi all’inizio dell’incontro si è rinviata la discussione concentrando l’attenzione sulle attività immediate da mettere in campo per dimostrare concretamente l’impegno nel perseguire lo sviluppo dello scalo all’interno del sistema aeroportuale calabrese».

L’incontro si è concluso con il mandato alla delegazione del Miti Uds a contattare i rappresenti istituzionali dell’area metropolitana di Rzeszow, per dare seguito all’accordo iniziale raggiunto e, al contempo, vi sarà un aggiornamento periodico sullo stato di avanzamento degli altri interventi trattati in riunione. (rrm)