I 50 anni di sacerdozio per Mons. Francesco Milito

di PINO NANOL’annuncio ufficiale direttamente su un manifesto, come si faceva in altri tempi lontani dal mondo dei social: «Carissimi tutti del popolo di Dio e rossanesi, in concomitanza con la festa della Diocesi, per benevola cordiale condiscendenza di S. E. Mons. Maurizio Aloise, il Signore mi fa la grazia di rivivere nella Concelebrazione Eucaristica il mio Giubileo d’oro sacerdotale. Questi provvidenziali e incrociati motivi di preghiera permettono di chiedere la Vostra desiderata presenza per un’esperienza alta di grazia al fine di invocare dal Signore quella speciale sapienza del cuore e di confermata fiducia in Lui per il servizio ai fratelli».

Torna a casa dunque il vecchio sacerdote per festeggiare con la gente del suo paese la festa forse più importante per un uomo di chiesa che ha dedicato tutta la sua vita agli altri, e lo fa non a caso forse a Rossano, il paese che gli ha dato i natali, l’antropologo Vito Teti la chiama “La restanza”, il desiderio di tornare suoi luoghi dell’infanzia anche se si è partiti da tempo e pur sapendo che tornando non troverai mai più la magia del passato. Ma forse per un uomo di fede come può esserlo un ministro della chiesa potrebbe anche non essere così.

«È un uomo di una cultura pazzesca- mi ripeteva continuamente Giuseppe Borgia, Presidente di Sessione della Corte dei Conti e allora ancora Presidente dell’Autority per gli Appalti, lui palmese di San Procopio- un uomo di Chiesa che il Vaticano usa come consulente privilegiato per le pratiche più delicate legate alla liturgia, forte probabilmente della sua grande esperienza maturata nel cuore dell’archivio segreto di Piazza San Pietro».

Dietro questa immagine di mitezza e di semplicità dunque si nasconde l’anima reale di un filosofo moderno. 

Il programma della manifestazione in suo onore Milito prevede all’Anfiteatro “Maria de Rosis” a partire dalle ore 20.00 di venerdì prossimo, siamo a Rossano Centro, un Concerto di musica sacra.

«Il concerto – dice – vuol essere un dono-segno alla Chiesa Madre dei doni che il Signore mi ha fatto nella Chiesa Sposa con le eccellenze delle Orchestre di fiati: “Orchestra Giovanile” di Laureana di Borrello, “Concert Band” di Melicucco, “Giuseppe Rechichi” di Oppido Mamertina, “Michele Mammoliti” di Seminara, e del Coro diocesano, anima delle nostre celebrazioni liturgiche. Vi aspetto tutti – conclude mons. Milito- e Vi ringrazio». In programma: Gabriels oboe (Morricone); Ave Maria (Caccini); Ave Maria (Lando);A lei è data la gloria Maria custodiva (Lando); La madre disse ai servi (Lando); Croce di Cristo (Lando); Invitati al banchetto (Lando); Panis Angelicus Agnus Dei (Bizet); Magnificat (Frisina); Jubilate Deo (Frisina); Nada te turbe (Frisina).

Il percorso del vecchio pastore è segnato da tappe importanti e da riconoscimenti solenni che fanno di lui uno dei protagonisti più attivi della Conferenza Episcopale Calabra.Nato a Rossano il 7 luglio 1948, entra nel Seminario Arcivescovile di Rossano, e segue i corsi di preparazione al sacerdozio presso il Seminario Regionale “San Pio X” di Catanzaro. Viene ordinato sacerdote il 12 agosto 1972, tre giorni dopo scopriranno i Bronzi di Riace. Nel 1988 consegue il Diploma di Archivistica presso la Scuola dell’Archivio Segreto Vaticano e, nel 2003, quello di Teologia Pastorale al Pontificio Istituto Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense.  

Dopo l’ordinazione sacerdotale ricopre nell’arcidiocesi di Rossano vari incarichi pastorali: Animatore nel Seminario Arcivescovile, Responsabile dell’Archivio Storico diocesano, Assistente spirituale del Settore Giovani di Azione Cattolica, infine Rettore del Seminario Arcivescovile .  

Dal 1978 al 1985 è Rettore del Seminario Regionale “San Pio X” di Catanzaro e Direttore dello Studio Teologico Calabrese. Cappellano di Sua Santità dal 1983, è  Officiale della Segreteria di Stato dal 1985 al 1988. Rientrato in diocesi, torna a fare il Parroco del Sacro Cuore a Rossano Scalo .Poi ancora Vicario Generale di Rossano-Cariati , Segretario e poi Delegato Generale del Sinodo diocesano, Presidente dell’Associazione Culturale Roscianum, Docente di Storia della Chiesa e di Archivistica presso l’Istituto Teologico Calabro “San Pio X” di Catanzaro, Canonico Arcidiacono del Capitolo Cattedrale di Rossano, e come se tutto questo non gli bastasse si prende la briga di dirigere anche il mensile diocesano “Camminare insieme” dal 2000 al 2008.  

Un incarico dietro l’altro, a volte sembra che la sua capacità di analisi e di elaborazione teologica lo renda indispensabile a tutto il suo mondo, dal 1993 al 2006 diventa Vicario Episcopale per l’evangelizzazione, la catechesi, la cultura e la scuola dell’arcidiocesi di Rossano-Cariati, e dal 2007 è Vicario Episcopale per l’ecumenismo e la cultura oltre che Direttore dell’Archivio Storico diocesano. 

Don Franco ha scritto fiume di testi, soprattutto pubblicazioni saggi ed articoli riguardanti la storia ecclesiastica e culturale calabrese. 

Diventa Vescovo il 4 aprile 2012 e viene consacrato il 13 maggio 2012. Fa il suo ingresso  in Diocesi il 30 giugno 2012, e il 24 settembre 2013 viene nominato dal Consiglio Permanente della CEI, la Conferenza Episcopale Italiana,Presidente dell’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani. Riconoscimento solenne legato alla sua grande capacità di promotore e custode dei tesori culturali della chiesa. Nel 2013 diventa Vice-Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, della quale è anche direttore dell’Archivio.E il 2 ottobre viene nominato membro della Commissione Episcopale Cei per la cultura e le comunicazioni sociali. È il caso di dire “Una storia nella Chiesa e per la Chiesa”. (pn)