Moscato di Saracena e Greco di Bianco: la Calabria parla del suo vino negli Usa

Secondo appuntamento domani 3 giugno alle 22 (ora italiana) con il corso di approfondimento e conoscenza dei vini calabresi nel Nord America, promosso dall’Enoteca regionale della Calabria, in collaborazione con EsaroItaliaWebRadio. Nella trasmissione odierna si parlerà del Moscato di Saracena, un vino che si ottiene dal Moscatello di Saracena, un vitigno autoctono, frutto di una coltivazione tipica ed esclusiva del comune di Saracena, nell’area del Pollino in provincia di Cosenza. Un vino che ha una storia quasi millenaria: era nella lista dei vini dell’Enoteca Pontifica già nel XVI secolo perché pare fosse particolarmente apprezzato da papa Pio IV. Il Moscato di Saracena è un vino passito dolce prodotto in quantità controllata da diverse cantine e molto apprezzato pe ril suo sapore inconfondibile. Utilizza varie uve tra cui guarnaccia e malvasia e a volte anche l’odoacra, un’uva particolarmente aromatica e molto profumata.

Nicola Matrangolo
Nicola Matrangolo

L’altro vino protagonista dell’incontro odierno è il Greco di Bianco. Anche questo un passito con una lunga tradizione alle spalle, la cui produzione è limitata e consentita solo nella provincia di Reggio Calabria e, in particolar modo, nel territorio di Bianco da cui ha preso il nome. È ritenuto, insieme con il moscato di Siracusa, il vino più antico d’Italia e, secondo la leggenda, il primo trancio sarebbe arrivato con i coloni greci nel VII secolo a.C. quando sbarcarono presso il promontorio Zeffirio (oggi Capo Bruzzano), meritandosi anche una citazione da Esiodo ne Le Opere e i giorni.

Partecipano all’incontro il presidente dell’Enoteca regionale della Calabria Gennaro Convertini, il Wine Master Domenico Pate, con il coordinamento di Nicola Matrangolo e l’animatore di ItaliaEsaroWebRadio Giuseppe Spinelli. (rrm)