Un successo il MotorShow2Mari in Calabria: motori, cultura, sociale e spettacolo

Chiusa con un bilancio altamente positivo la prima edizione del MotorShow2Mari al porto di Saline Joniche (RC): una scommessa a cui nessuno voleva credere, salvo poi dover ammettere che Enzo Moscato, il patron, aveva visto giusto. Mancava in Italia uno show motoristico, dopo il forfait dell’evento bolognese, perché non dare l’avvio a una manifestazione che partisse dal Sud? È stato un azzardo, vista l’assenza totale di contributi pubblici e le tante spese da affrontare l’adeguamento del piazzale del porto, ma oggi si può dire che ne è valsa la pena e si deve guardare – questa volta con l’intervento di Regione e Città Metropolitana, però, – per pensare al bis. Il prossimo MotorShow 2Mari dovrà essere più ricco, più grande, più partecipato, ma quello appena archiviato lascia una positiva immagine, frutto della capacità organizzativa e dell’impegno profuso da tutto lo staff, tanto che  si può parlare tranquillamente di un successo più che meritato.

Motorshow 2Mari

Una festa di motori, sostenuta da arte, cultura, talento, tradizioni locali e valorizzazione del territorio proiettata in ambito nazionale. Un ricco menù che non avrebbe mai potuto essere tanto variegato e gustoso senza l’eccezionale riscontro del pubblico, il vero termometro del successo di ogni iniziativa. Un pubblico dai molteplici interessi, che ha apprezzato ogni evento proposto dagli organizzatori. Ovvero l’obiettivo fondamentale del Motorshow 2Mari alla vigilia della sua partenza. La prima edizione della manifestazione trasmette un messaggio di grande positività, che parte dal recupero dell’area portuale di S. Elia di Saline Joniche per poi diffondersi in tutta Italia e nel mondo. Uno sforzo organizzativo notevole, ripagato dall’appassionato coinvolgimento del territorio. Le esibizioni delle auto da competizione e delle fascinose vetture storiche, l’adrenalina allo stato puro agitata al massimo dalle spettacolari evoluzioni degli stuntman del Team Folco, dell’Off Road 4X4 e del Drifting con i piloti del Campionato Italiano. E poi i Test Drive, le sfilate e le esposizioni del Vespa e Ducati Club, dell’Abarth Club, delle leggendarie moto Guzzi e Harley Davidson, la show tecnico della guida su pista della Formula Challenge e della Formula 3000 e della Minardi PS04B. Appuntamento, quest’ultimo, assolutamente inedito per l’intera Calabria. Irresistibile anche il richiamo delle auto d’epoca che hanno ammaliato i tanti appassionati: l’iniziativa, curata dal Club Italia 500 e 600 di Reggio Calabria presieduto da Enzo Polimeni ha portato all’attenzione degli appassionati le macchine in pista suscitando entusiasmo alle stelle sulle tribune della “Gilles Villeneuve”, gremite in ogni ordine di posto. Estremamente soddisfatto e anche molto emozionato il rappresentante del Club Carmelo Laganà: «Abbiamo riscontrato tantissimo entusiasmo attorno alle nostre auto, che hanno sfilato sulla pista per 7-8 giri ad una velocità di circa 70 km/h. Ci siamo divertiti».

Luca Abete al MotorShow 2 Mari

Ingredienti unici e inimitabili del Motorshow 2Mari, che ha avuto la speciale benedizione proprio di un esponente di spicco dell’automobilismo sportivo nazionale e internazionale: Gian Carlo Minardi. Il costruttore faentino in F1 dal 1985 al 2005, grande sostenitore e ospite di spicco assieme all’ex Direttore Tecnico della scuderia Gabriele Tredozi, è stato il fiore all’occhiello dell’evento. Ha offerto il suo preziosissimo contributo impegnandosi a far crescere la manifestazione motoristica nei prossimi anni. E’ questo uno dei messaggi più importanti del Motorshow 2Mari, che si spera possa ricevere un maggiore sostegno anche dalle istituzioni. Oltre a Minardi, la rassegna motoristica è stata ulteriormente impreziosita da un’altra presenza attiva molto prestigiosa: quella del pilota Ninni Vaccarella, campione del mondo Sport Prototipi nel 1964 con la Ferrari nonchè vincitore della 24 Ore di Le Mans nello stesso anno e apprezzato driver di F1 negli anni Sessanta.

Protagonista assoluta del Motorshow 2Mari è stata la pista “Gilles Villeneuve”, la vera e propria perla del motorsport espresso in riva allo Stretto. Un circuito di 877 metri, dotato di uno sfondo naturale suggestivo, con l’Etna in bell’evidenza. Ma, soprattutto, dotato di caratteristiche tecniche particolarmente interessanti, molto apprezzate dai piloti, di cui è stato dinamico cantore lo speaker Francesco Romeo. Un tracciato che richiede grande concentrazione e un ritmo incalzante tra le strette chicanes, i lenti tornantini e le accelerazioni a tavoletta in uscita dalle curve. Circuito bellissimo che si spera possa rimanere come impianto permanente su cui organizzare competizioni di grande qualità e richiamo. E, a proposito di automobilismo sportivo, gemma a sé stante è stata l’esposizione mixata di fotografia e pittura del fotoreporter Filippo Di Mario, dedicata ad un amico d’eccezione: Michael Schumacher. Un album dei ricordi personalizzato con interessanti aneddoti della decennale esperienza in Ferrari del campione tedesco. Esposizione inserita all’interno dell’ampia ed elegante ambientazione dell’Area Expo, animata da auto da sogno, stand a tema, simulatori e sala convegni. A proposito di convegni, il Motorshow 2Mari ha soddisfatto il gusto di ogni palato offrendo ai visitatori un pregiato palinsesto culturale che, tra gli altri, ha accolto il giornalista della Rai Paolo De Luca; ed ancora l’agronomo e scrittore Francesco Tassone e la sua Anima Green; il professore Pasquale Amato che ha raccontato come la storia del bergamotto di Reggio Calabria si intreccia con quella della città; e lo storico Daniele Castrizio che ha disvelato l’enigma dei Bronzi di Riace. Uno spazio importante è stato riservato alla delicata tematica dei diritti negati e al coraggio delle donne calabresi che hanno mostrato di saper lottare per fari vale.  Particolarmente coinvolgenti le visite della Fondazione “Marino” per l’autismo e della “Piccola Opera” che hanno arricchito tutti i presenti. Così come Daniel, giovane ragazzo autistico, appassionato di motori, che ha realizzato il suo sogno di salire a bordo di una monoposto di Formula 1, grazie alla disponibile dell’ingegner Tredozi.

In prima linea anche arte e intrattenimento con l’animazione di Studio 54 Network con racconti radio in diretta, i concerti di Glueckners, Life Blood, Radio Dramma, di Bad Chili Blues Band, Passione Latina, Kastigo, il binomio moda-bellezza e le sempre applaudite performances di Pasquale Caprì e Gigi Miseferi. Da rimarcare anche la grande mostra d’arte dell’associazione “Gaudium”, dal titolo “Espressione dello Sport con l’arte”. Capitolo a parte merita il tour motivazionale #noncifermanessuno del noto volto televisivo di “Striscia la Notizia” Luca Abete, rivolto agli studenti delle scuole che hanno partecipato in massa mostrando un’eccellente maturità sulle tematiche attuali più scottanti della nostra società, tra cui ambiente, sicurezza stradale e criminalità organizzata. Incontri educativi anche per i più grandi.

Da segnalare, a onore del capo ufficio stampa Consolato Minniti, l’ottima gestione della comunicazione, con una squadra che ha saputo gestire con professionalità e intelligenza il rapporto con i media: oggi più che mai la comunicazione per un evento è l’elemento che può determinarne il successo. In questo caso, un ottimo lavoro.

In conclusione, Il MotorShow 2Mari si è rivelato un’eccezionale e realistica vetrina della migliore Calabria a tutto tondo. Grazie alla presenza di decine di migliaia di spettatori in nove giorni, si è posto un obiettivo ambizioso: aprire un ciclo per puntare molto in alto nel segno della qualità. (pa)

Apre il MotorShow2Mari: un grande evento nazionale per la Calabria che si fa amare

I motori sono caldi, stasera alle 18 lo start: apre il MotorShow2Mari, il più grande evento motoristico italiano che, dalla Calabria, manda un chiaro messaggio a tutta l’Italia e agli appassionati. Sarà l’occasione anche per conoscere questa terra e apprezzarla, gustare l’accoglienza e la calorosità della sua gente, assaporare le specialità del territorio e, naturalmente, godere di un evento che gli appassionati temevano di non vedere più, in Italia. E invece, grazie ad Enzo Moscato, patron del MotorShow2Mari e al suo staff che ha lavorato con entusiasmo e instancabile impegno, ecco che questa splendida avventura diventa adesso realtà. Per dieci giorni, dal 1° al 9 giugno l’area portuale di Saline Joniche (RC) si trasforma in una straordinaria esposizione motoristica nazionale con annessa una vera pista di Formula Uno, oltre alle novità di auto e moto e le curiosità che gli appassionati delle quattro o due ruote non si stancano mai di cercare e scoprire.

Molto soddisfatto il patron Enzo Moscato: «Desideriamo che questa prima edizione ponga le basi affinché il Motorshow2Mari diventi un appuntamento fisso per tutti gli appassionati. Lavoriamo alacremente da più di un anno e quando abbiamo iniziato, ricordo che si era in pochi, quasi nessuno credeva che tutto questo sarebbe stato davvero possibile». Non risparmia una frecciatina allo scarso interesse manifestato dagli enti locali il presidente Moscato: «Mi  auguro che le istituzioni, quest’anno per buona parte assenti, possano venire al Motorshow 2Mari e notare con i loro occhi cosa si è riusciti a fare».

Mario Oliverio ed Enzo Moscato
Il presidente Oliverio e il patron Enzo Moscato: la Regione ha scoperto con ritardo le opportunità che il MotorShow2Mari offre in termini di visibilità turistica e promozione

L’evento – è bene ricordarlo – non conta su alcun contributo pubblico, ma soltanto sui fondi dell’associazione Motorshow 2Mari che ha fatto davvero un miracolo e merita un grande plauso. «Abbiamo inteso creare spazi diversi perché pensiamo che il Motorshow non debba essere solo motori e velocità , ma anche cultura e valorizzazione del territorio. Siamo certi che l’indotto, per il territorio di Montebello Jonico e per l’intera zona grecocalabra, sarà notevole». Ed a proposito di cultura, all’interno dei padiglioni espositivi è stata creata un’ampia sala convegni, intitolata al grande scrittore calabrese Corrado Alvaro, dove vi sarà la presentazione di diversi volumi, alcuni proprio incentrati sulla Calabria e le sue bellezze, nonché altri appuntamenti di spessore, come la tavola rotonda del 7 giugno, a cui prenderanno parte alcune donne calabresi che racconteranno la loro storia di mamme che lottano per il riconoscimento dei diritti dei più deboli.

Ci sarà anche spazio anche per alcuni corsi di guida sicura ad opera dei piloti della Ford performance driving university (presenti grazie a York Auto Vumbaca, una grande azienda calabrese da 40 anni sul mercato dell’auto col marchio Ford) ed un’iniziativa di grande valore a cura di Aci, sempre in tema di guida sicura.

In occasione dell’evento Trenitalia aprirà eccezionalmente la stazione di Annà di Melito Porto Salvo, garantendo un congruo numero di treni da e per Annà. Alla stazione una navetta porterà gli appassionati fino all’ingresso del Motorshow.

Non solo motori, però: alla sera spettacoli e divertimento con musica e spettacoli di cabaret. Spiccano il Pasquale Caprì show” e Gigi Miseferi e la sua Band Larga. L’inno ufficiale del Motorshow 2Mari, che accompagnerà l’evento, è a cura di Bruno Arcudi e Mario Nania. (rrc)

Si avvicina il MotorShow2Mari: a sorpresa, una vera corsa in F1 con Minardi

Mancano appena 15 giorni e poi il più grande show motoristico del Mediterraneo, nell’area portuale di Saline Joniche, a Reggio, sarà una realtà per gli appassionati e i curiosi. L’organizzazione, guidata da Enzo Monaco, ha fatto le cose in grande e il MotorShow2Mari non farà rimpiangere l’assenza di quello storico di Bologna. Sarà, oltretutto, una grande opportunità per mettere in vetrina la Calabria e i suoi suggestivi paesaggi, visto l’interesse che la manifestazione sta suscitando non solo nel Mezzogiorno, ma anche nel resto d’Italia. L’evento, di fatto, segnerà in maniera decisa la storia degli eventi motoristici italiani.

Tra le tantissime attrazioni, una bellissima sorpresa che entusiasmerà i calabresi: una vera corsa di Formula 1, con una pista intitolata a Villeneuve, dove la Minardi PS04B farà rivivere l’adreanalina di un gran premio. È un regalo, un’esclusiva assoluta, che  Motorshow 2Mari fa ai calabresi: per la prima volta una monoposto di Formula 1 si esibirà in Calabria, permettendo a tutti gli appassionati di vivere dal vivo l’entusiasmo che solo una vettura del genere può consentire.

La Minardi PS04B che correrà a Saline Joniche
La Minardi PS04B che correrà a Saline Joniche

Sarà la pista “Gilles Villeneuve” ad ospitare la Minardi PS04B, vettura che si è ritagliata uno spazio nella storia della Formula 1, grazie al sapiente lavoro della casa automobilistica guidata da Giancarlo Minardi. L’esibizione avverrà nei giorni di sabato e domenica (1 e 2, 8 e 9 giugno). La pista è il risultato di un lavoro lungo e complesso reso possibile dall’opera da Anas, partner ufficiale dell’evento. La “Villenueve”, con i suoi 865 metri di lunghezza e sei di larghezza, conta una tribuna capiente ed un’illuminazione che permetterà l’attività anche in notturna.

Per tutti gli appassionati, però, c’è un evento dentro l’evento: proprio il patron della storica scuderia italiana sarà l’ospite d’onore del Motorshow 2Mari nelle giornate dell’uno e due giugno, sin dall’inaugurazione del mattino.

Giancarlo Minardi è un nome che non ha bisogno di tante presentazioni nel panorama dell’automobilismo sportivo mondiale. Il grande artigiano delle quattro ruote il cui valore travalica abbondantemente i confini nazionali. Spinto dal fuoco della passione, si è gettato a capofitto in una grande e difficile avventura, superando tanti ostacoli e creando con genuino impegno e professionalità la sua scuderia. Che ha dato i natali ha talenti cristallini della F1. Uno su tutti il due volte campione del mondo ed ex ferrarista Fernando Alonso.

Assieme a Giancarlo Minardi, nei due weekend, sarà presente uno dei pilastri della scuderia dell’epoca, un professionista che ha contribuito alla nascita della monoposto: l’ingegner Gabriele Tredozi, progettista e già direttore tecnico della Minardi, dal 2001 al 2005 e con un curriculum che lo colloca fra le figure più apprezzate nel mondo della Formula 1. Proprio Tredozi, nei giorni scorsi, è stato nella sede del Motorshow, fornendo alcuni suggerimenti che hanno permesso di apportare accorgimenti tecnici in pista, necessari proprio per l’esibizione di una Formula 1.

È ricchissimo il calendario di eventi in programma, con il magico rombo dei propulsori in prima fila, a partire proprio da quella di Giancarlo Minardi, reduce dall’enorme successo del “Minardi Day” (l’iniziativa a lui dedicata), che ha portato sul circuito di Imola oltre 15mila appassionati. Evento a cui hanno preso parte attivamente i personaggi più significativi della F1 e che, dunque, dona al “Motor Show 2Mari” un ulteriore crisma di internazionalità, oltre che di entusiasmo allo stato puro. Non poteva essere diverso per un appuntamento di grande richiamo che mette al centro le emozioni che i motori regalano. E la storia di Giancarlo Minardi è mossa dall’emozione e dal fortissimo desiderio di coltivare una passione antica. Come quella di Enzo Ferrari. Romagnolo di Faenza, classe 1947, Minardi cresce in un ambiente familiare in cui respira da subito aria e odori che diventeranno ben presto familiari. Il padre, infatti, gestisce un’importante concessionaria Fiat, la più antica di Faenza. Nel 1972 fonda la Scuderia del Passatore gareggiando in Formula Italia e Formula 3, che diventa Scuderia Everest nel ’74 facendo il salto nell’importante Campionato Europeo di F2. Dal 1980 la squadra, gestita interamente da Giancarlo, cambia definitivamente nome in “Minardi Team” e giunge il primo grande successo con la vittoria di Michele Alboreto a Misano nell’81. Che proprio grazie a questa vittoria si rivela come astro nascente dell’automobilismo sportivo. Nel 1984 Minardi decide di fare il grande passo. L’ingresso in F1 l’anno successivo. E ci riesce divenendo negli anni il simbolo di una realtà che, con pochi mezzi ma grandi capacità, fiuto e organizzazione timbra dignitosamente la sua presenza nella massima formula. Ma non solo. La scuderia italiana diventa soprattutto un laboratorio di piloti emergenti a cui Giancarlo offre il volante delle sue monoposto per lanciare la propria carriera nel firmamento della velocità. Minardi è un grande talent-scout e dalla sua struttura transitano piloti del calibro di Alessandro Nannini, Pierluigi Martini, Andrea De Cesaris, Gianni Morbidelli, Alex Zanardi, lo stesso Michele Alboreto, Giancarlo Fisichella, Marc Gené, il già citato Alonso, Mark Webber e Jos Verstappen (padre di Max). Un’avventura bellissima in F1 anche se tra tante difficoltà economiche, durata vent’anni (dal 1985 al 2005), romantica e dal sapore unico del mondo delle corse di un tempo. Vent’anni prima della cessione definitiva del team alla Red Bull, che la trasformò nell’attuale Toro Rosso. Conservando, tuttavia, la storica vocazione di scuderia scopri-talenti. Non dimentichiamo, infatti, che a Faenza lasciò un marchio indelebile nel 2008 l’attuale ferrarista Sebastian Vettel, trionfatore del Gp d’Italia. In F1 Minardi ha fatto sognare i suoi tifosi con Pierluigi Martini. Il pilota di casa ottenne il primo punto del team nel Mondiale di F1 nel 1988, fece un intero giro in testa al Gp del Portogallo del 1989 e qualificò addirittura in prima fila una vettura di patron Giancarlo nel primo Gp del 1990 a Phoenix, accanto al poleman Gerhard Berger con la Mclaren-Honda. I migliori risultati complessivi furono il settimo posto finale nella Classifica Costruttori del 1991 con vetture dotate dei motori Ferrari e l’ottavo nel 1993 con i Ford. Nella vita formulistica di Giancarlo Minardi c’è anche un grande spazio per la nota amicizia con il pilota più amato dell’epoca moderna: il grande e compianto Ayrton Senna. Il quale, prima del tragico decesso a Imola nel 1994, gli confidò di voler concludere con la sua scuderia la carriera in F1. La scuderia Minardi ha oggi un’erede di primo piano: si tratta della Toro Rosso che, nel 2006, ha acquisito la storica azienda di Faenza e rappresenta oggi una solida realtà nel mondo della Formula 1.

Particolare non meno rilevante è il prezzo del biglietto d’ingresso, accessibile a tutte le tasche: 10 euro in prevendita su VivaTicket, e anche gli abbonamenti a tutte le giornate della prestigiosa rassegna sono davvero a buon mercato. Al momento, la risposta degli appassionati non si è fatta attendere e sono diverse migliaia i biglietti venduti in prevendita. Una bella manifestazione di cui la Calabria potrà andare largamente orgogliosa e che farà sognare gli appassionati, calabresi e non. I motori si stanno riscaldando, il 1° giugno si alzerà la bandierina… (pa)

MotorShow2 mari accende i motori: domani a Saline partono i lavori di riqualificazione

Partono domani i lavori di riqualificazione dell’area del Porto di Saline Joniche, che, dall’uno al nove giugno, ospiterà il Motorshow 2Mari. L’annuncio arriva direttamente dal direttivo dell’associazione “Motorshow 2Mari” la quale ha inteso porre rimedio ai noti ritardi istituzionali assumendo l’onere di effettuare autonomamente le opere in programma, seppur nei limiti consentiti dalla legge ad una associazione privata. Vengono così messe definitivamente a tacere le voci, che da qualche tempo circolano, sulle sorti del più grande evento motoristico italiano: il Motorshow 2Mari si farà. Una certezza resa possibile solo grazie alla perfetta sinergia messa in campo dell’associazione, dall’amministrazione comunale di Montebello Jonico, dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria e dagli uffici del Demanio. Ciascun attore, infatti, ha profuso il massimo impegno per superare gli ostacoli di tipo burocratico che un evento del genere inevitabilmente pone, supplendo anche alle altre assenze istituzionali.

Sarà l’associazione “Motorshow 2Mari”, dunque, ad occuparsi del taglio degli arbusti e delle erbe che, ancora oggi, invadono letteralmente l’area del Porto di Saline Joniche. Così come sarà la stessa associazione a provvedere al rifacimento del manto stradale, attraverso dei lavori di bitumazione particolarmente complessi, ma necessari per assicurare un livello eccellente per le vetture che arriveranno a Saline Joniche. Una vera e propria opera di bonifica, dunque, della quale potrà beneficiare l’intera zona, anche una volta terminata la kermesse motoristica. Com’è facile intuire, non si tratta di lavori che cambieranno integralmente il volto dell’area portuale, ma di interventi mirati, nei limiti posti dalla legge alle associazioni private, al fine di rendere utilizzabile la location per l’evento in programma. Un obiettivo condiviso anche con il Comune di Montebello Jonico, la Capitaneria di Porto e l’agenzia del Demanio. Quanto alla bonifica più profonda, che possa permettere anche una rinascita di tutto il porto e dello specchio d’acqua antistante, l’associazione rimarca come tali opere siano di esclusiva competenza delle istituzioni che, non molto tempo addietro, hanno manifestato pubblicamente la volontà di intervenire. «Anche noi – spiega il direttivo – rimaniamo in attesa che gli impegni assunti possano divenire realtà».

L’associazione rimarca poi come la scelta delle aziende a cui affidare i lavori in questione sia avvenuta attraverso un attento esame delle certificazioni antimafia in possesso delle stesse, alcune delle quali lavorano già da tempo per enti pubblici.

«Stiamo profondendo il massimo sforzo possibile – spiega il direttivo – affinché i lavori possano partire con un congruo margine che ci consenta di arrivare all’inizio della manifestazione in tutta tranquillità. Sappiamo che il tempo stringe, ma l’aver avuto finalmente la possibilità di provvedere direttamente ci consegna la certezza che il Motorshow 2Mari non subirà alcun contraccolpo dai ritardi accumulati nei mesi scorsi per le più disparate ragioni burocratiche non dipendenti certo da quest’associazione».

Ma non finisce qui: il direttivo, così come fatto già nel recente passato, invita tutti gli operatori economici interessati all’evento a contattare sempre e solo l’associazione per qualsiasi informazione di tipo commerciale e non. «Abbiamo riscontrato – spiega ancora il direttivo – la presenza di qualcuno che ha tentato di spacciarsi per nostro rappresentante: è falso. Per questo intendiamo rassicurare tutti gli operatori ed i fornitori: l’associazione “Motorshow 2Mari” è a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento. Qualcuno sta addirittura tentando, in via anonima, di diffondere informazioni dirette agli imprenditori che hanno già avviato collaborazioni molto importanti, tese a screditare l’operato del direttivo e scoraggiare la partecipazione all’evento. Si tratta ovviamente di informazioni false e senza fondamento. Non esisteremo a rivolgerci alla magistratura per difendere l’immagine dell’associazione e far perseguire i responsabili sia in sede penale che civile.

Del resto, sapevamo di correre questo rischio nel momento stesso in cui abbiamo scelto di lasciare fuori dalla porta realtà mafiose e paramafiose che da tempo, ormai, ammorbano la Calabria. Eravamo preparati ai tentativi di abbordaggio prima e di delegittimazione poi, armi di distruzione regolarmente utilizzate a queste latitudini per colpire chi decide di non piegarsi alle logiche di potere. Tuttavia, non arretreremo. Stiamo compiendo enormi sacrifici – conclude il direttivo – con la speranza di poter rappresentare un volto positivo della Calabria e non permetteremo a nessuno d’intralciare un percorso ormai definitivamente tracciato». (pa)

Anche la mitica Targa Florio al MotorShow 2 Mari di Saline Joniche

Auto e dipinti di inestimabile valore del museo del Motorismo siciliano e della Targa Florio di termini Imerese saranno presenti al prossimo MotorShow 2 Mari in programma a Saline di Montebello Jonico (Reggio) il prossimo giugno. Sarà un museo tra la gente. Un museo itinerante che, dalla Sicilia, si posta a Saline Joniche per accogliere le centinaia di migliaia di appassionati pronti ad invadere la cittadina grecanica dall’uno al nove giugno prossimo. È di grande rilievo l’accordo siglato fra il Motorshow 2Mari e il museo del Motorismo Siciliano e della Targa Florio di Termini Imerese. Nei giorni scorsi, infatti, il presidente dell’associazione “Motorshow 2Mari”, Vincenzo Moscato, ed il direttore del museo siciliano, Nuccio Salemi, hanno dato vita ad una sinergia fra le due realtà che vedrà il museo trasferirsi, per buona parte, in riva allo Stretto, in occasione del più importante evento motoristico italiano.

Ben tre le auto da corsa che giungeranno nell’area portuale di Saline Joniche. Si tratta della Ford T del 1914, vettura partecipante alla Targa Florio dello stesso anno, nonché modello famoso per aver dato i natali alle nuove idee industriali, con la celeberrima catena di montaggio inventata da Henry Ford. La seconda autovettura è una McLaren Md8 del 1970, una Sport car prodotta da Bruce McLaren per la Can am series. La terza, invece, è una di quelle autovetture in grado di far emozionare anche gli appassionati più accaniti: l’Alfa Romeo 33TT3, la leggendaria sport car prodotta da Alfa Romeo, con un palmares incredibile: Le Mans, Targa Florio, Monza, Nurburgring, Daytona, Sebring, Imola. Vettura guidata da piloti come Helmut Marko, Vic Elford, Nino Vaccarella, Rolf Stommelen, Peter Revson, Carlo Facetti, Teo Zeccoli e Marsilio Pasotti alias “Pam”.

Ma non ci saranno solo le auto ad arricchire il parco del Motorshow. Arriveranno anche due preziosi dipinti ad olio, di grandi artisti del primo Novecento, come “La dama e il cagnolino” di Francesco Anastasi e “All’inseguimento”, realizzato nel 1927 a Caltavuturo, sulle Madonie, da Frederick Gordon Crosby, inviato della rivista Usa “Autocar”. Ci sarà, poi, anche un manifesto originale del 1964 e la Targa Florio vinta da Achille Varzi nel 1934 con l’Alfa Romeo B/p3 “Scuderia Ferrari”.

«Ho da subito inteso collaborare a questa idea strepitosa – spiega il direttore del museo, Nuccio Salemi – perché sono certo che il Motorshow sarà un grande successo. C’è voglia di fare e raggiungere obiettivi di rilievo». La scelta di trasferire il museo in Calabria risponde ad una precisa idea del suo direttore: «Sono una persona dinamica, non amo la sedentarietà. E penso che spostarsi sia fondamentale. Per questo voglio portare il museo fra la gente». Ma non c’è soltanto un aspetto artistico o motoristico a legare le due realtà. Perché Targa Florio ha un dna calabrese.

Originari di Bagnara Calabra, infatti, i Florio si trasferirono a Palermo sul finire del 1700, avviando numerose attività imprenditoriali: compagnie di navigazione (si pensi all’attuale Tirrenia) e cantieri navali, ma anche produzione di vini (come il celebre Marsala), pesca e conservazione del tonno in stabilimenti tipici delle tonnare, strutture alberghiere di lusso, estrazione di zolfo, industria della ceramica artistica (acquistarono, ad esempio, la Richard-Ginori). Ma la famiglia Florio ebbe anche il merito di fondare uno dei giornali che fece la storia della Sicilia, L’Ora. (pa)