Movimento Difesa del Cittadino: Assurdo far spostare soggetti fragili per le vaccinazioni

Giorgio Durante, coordinatore regionale del Movimento Difesa del Cittadino, ha denunciato la situazione creatasi in Calabria, che vede i soggetti fragili spostarsi, per centinaia di chilometri, per la somministrazione del vaccino.

«Non c’è un solo motivo perché ciò avvenga – ha spiegato – l’unica spiegazione logica è l’inadeguatezza dei soggetti che sono stati preposti a gestire il piano vaccinale, che già di suo ha diverse criticità a partire dalle categorie privilegiate e dalle priorità, dovuta alle maglie larghe del decreto Governativo. Insomma, tra ministri che solo il nome ci può dare una prospettiva positiva, Generali specialisti di illogica logistica, Prefetti proiettati in contesti a loro non congeniali e direttori generali in Calabria nominati più che per le loro competenze per investitura o prodigio soprannaturale, si dipana il dramma di vecchi e soggetti fragili di questa sempre più amara terra».

«Un dramma – ha sottolineato – che vive anche chi ha la sfortuna di avere un’evoluzione dell’infezione in modo particolarmente virulento, al quale potrebbe capitare di dover sostare ore e ore incolonnato nell’ambulanza, senza avere la possibilità neanche di soddisfare le più basilari esigenze fisiologiche. Ho letto la drammatica testimonianza di un 50enne in attesa fuori dal pronto soccorso dell’Annunziata di Cosenza. Cosenza, non Kabul ai tempi della guerra».

«Ma un altro tipo di dramma – ha aggiunto – vivono gli anziani e i soggetti fragili di Calabria, costretti a percorrere centinaia di chilometri per potersi inoculare il vaccino, abbiamo testimonianze come quella di F.G. di Cosenza, che scrive: Mia madre, di 77 anni, affetta da Broncopatia Cronica Ostruttiva, doveva andare a Reggio, mentre D.B., che vive a una settantina di chilometri dalla destinazione, dice: Mio suocero, di 83 anni, ha una patologia grave e ci vuole luglio per vaccinarsi e per giunta a Corigliano”».

«Mentre nella giornata del 7 Aprile, dal capoluogo Cosenza – ha proseguito Durante – i più fortunati avevano come destinazione Mormanno, che tradotto in chilometri tra la prima e la seconda dose sono 280 chilometri. Ma abbiamo casi di destinazioni anche fuori regione: insomma, un meccanismo senza logica da denunciare alle autorità competenti, alle quali chiediamo di far luce per eventuali responsabilità di chi ha messo su un sistema così inefficiente e dannoso».

«Inutile dire – ha detto ancora il coordinatore regionale – che sarebbe stato più facile spostare i vaccini e non le persone, lo scrive P.R. che vive l’ambiente sanitario. Sarebbe stato appena tollerabile, se fosse stato necessario, vista l’emergenza, per la prima dose, ma non si comprende perché per la seconda è necessario rifare la stessa trafila e gli stessi chilometri. Ma gli esperti di logistica questo è tutto quello che riescono a fare? Ci domandiamo noi e non solo noi».

«Va rivisto tutto il sistema – ha concluso – ma non tra un mese o un anno, ma domani. E vanno messe in campo le migliori professionalità della programmazione digitale e della logistica, dotate di vere competenze e non di effimeri pennacchi. Raggiungere Mormanno, splendido borgo di Calabria, il 23 giugno, da Cosenza, per la somministrazione di un vaccino e poi ritornarci per il richiamo a noi sembra a dir poco una follia». (rcs)

Giorgio Durante: Esclusi dalla piattaforma di prenotazione dei vaccini le categorie a rischio

Giorgio Durante, coordinatore regionale del Movimento Difesa del Cittadino, denuncia che della piattaforma regionale per la prenotazione dei vaccini, possono usufruirne solo gli ultraottantenni, lasciando indietro i malati cronici, oncologici e i soggetti fragili.

«Al momento, verificando e approfondendo la questione – ha dichiarato Durante – si scopre che è possibile effettuare la prenotazione solo per gli ultra ottantenni e che questi, in un modo o nell’altro, seppur con gravi ritardi, il vaccino lo stanno già facendo. Ma tutte le altre categorie a rischio perché devono attendere? Inserendo i dati di soggetti affetti da patologie elencate nel piano vaccinale nazionale, si scopre di venire automaticamente buttati fuori dalla piattaforma messa a disposizione da Poste Italiane».

«A chi giova questo stato di disordine organizzato? – ha detto ancora Durante –. I vaccini non mancano, ma le categorie vaccinate al momento sono in ordine: gli ultraottantenni, gli operatori sanitari, i residenti in Rsa, i “raccomandati”, categoria che da sola assorbe una notevole quota dei vaccini disponibili, gli insegnanti e via via le altre categorie».

«Purtroppo – ha proseguito – senza un’efficiente digitalizzazione delle prenotazioni e della gestione, oltre che delle categorie stesse, si apre sempre uno spazio per i soliti furbetti, che sono sempre davvero tanti. Inutile, quindi, affidarsi al senso civico.Per cui, restano fuori dal programma e dalla piattaforma i malati cronici, quelli oncologici e tutti i soggetti ritenuti a giusta ragione fragili».

«La cosa – ha sottolineato – è di una gravità inaudita, anche perché un’altissima percentuale di ammalati oncologici si cura presso centri fuori regione, dove i pazienti locali vengono vaccinati, mentre quelli provenienti da altre Asp no».

«I calabresi – ha concluso – devono perciò affidarsi all’organizzazione approssimativa e inefficiente della propria regione o, in alternativa, al buon Dio». (rrm)

Giorgio Durante: La Sanità calabrese ha bisogno di intervento da ‘codice rosso’

Giorgio Durante, coordinatore regionale del Movimento Difesa del Cittadino, ha fatto un appello al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro della Salute, Roberto Speranza, sottolineando che «non c’è più tempo da perdere, la sanità calabrese ha bisogno di un intervento da codice rosso».

È «fallito, ancora una volta – ha detto Durante – il tentativo di risolvere l’annosa questione con un intervento taumaturgico dell’ennesimo commissario, il dott. Guido Longo, ormai abbandonato a se stesso e senza poteri divini, occorre pensare ad altro. Non domani, ma oggi, come prevede un codice rosso all’interno di un pronto soccorso. I punti da risolvere sono decine, forse centinaia, con liste di attesa che ormai sono come le ammiccanti offerte per acquistare l’auto, tipo “inizi a pagare dal 2022”».

«Ma qui si parla di salute – ha detto ancora – di patologie oncologiche e cardiologiche, dove il trascorrere del tempo è determinante, con alcuni casi in cui si tratta di minuti vitali non di giorni, settimane, mesi o addirittura anni. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e intervenire con decisione e con una modalità immediata, senza ulteriori tergiversamenti. Nella lettera di una nostra associata, che alleghiamo a questa nota, e ne riceviamo a decine, c’è tutta l’amarezza di un quadro davvero desolante».

«Nella ricerca del Commissario alla sanità calabrese, lunga ed elaborata – si legge nella nota – oltre che paradossale e tribolata, è stato scelto Lei come candidato ideale per risanare la precaria e difficile situazione della sanità in Calabria. In particolar modo, bisognava lavorare sull’emergenza Covid e sulla difficoltà di reperire posti per gli “eventuali” contagiati/malati. Abbiamo costruito l’ospedale da campo a Cosenza con un “modesto” investimento di circa 1 milione di euro che ha visto nella sua massima attività 6 persone! mentre nel presidio ospedaliero dell’Annunziata sono stati messi a disposizione circa 120 posti (o qualcuno in più), ledendo il servizio ordinario dei reparti già in affanno in precedenza. Bene caro dott. Longo, un super manager/Commissario come lei ha il compito, tra gli altri, di monitorare costantemente la situazione e di apportare continui aggiustamenti per ottimizzare al meglio risorse, servizi e prestazioni (To manage=accudire)».

«Premessa fatta – continua la nota – arrivo al dunque: il mio papà ultranovantenne (benedica) cade rovinosamente per sincope e si frattura il femore, viene portato in pronto soccorso e la situazione precipita, scompenso cardio-polmonare con versamento pleurico. Tre giorni solo su una barella, situazione igienica inesistente, assistenza non pervenuta, digiuno completo da acqua e cibo (perché fa bene) nessun supporto antidecubito (Le invio in privato la foto del risultato), alta erogazione di ossigeno terapia senza idratazione costante della bocca, un inferno, senza considerare che per avere info abbiamo trascorso una media di 8 ore al giorno per avere notizie, attivando logicamente tutte le conoscenze. Io ringrazio il personale tutto del pronto soccorso per le prime cure prestate, ma non è pensabile che 10 persone possano soddisfare le esigenze di 100 persone. Il mio papà avrebbe avuto estrema necessità di trasferimento in un qualunque reparto per una assistenza più precisa ed adeguata al suo particolare caso… ma… ma tutti i reparti hanno i posti congelati per gli eventuali malati Covid, oggi, come ieri, non pervenuti!»

«Conclusione – conclude la nota – per poter assicurare una dignitosa esperienza al mio papà, sono stata costretta al trasferimento a domicilio, di cui Lei forse disconosce le dinamiche e il business a cui è legato. Egregio dott.Longo e Co. provvedete immediatamente a ridistribuire i posti sottratti ai reparti, il pronto soccorso è al collasso e i pazienti “su letti a castello” attendono cure, interventi urgenti, soluzioni personalizzate, dignità. Io Vi considero responsabili per l’inferno inflitto al mio papà e a tutti i pazienti in sofferenza. Chissà se oltre al portafogli avete anche qualcosa di altro pieno…». (rrm)

CATANZARO – L’avv. Capri a capo del movimento consumatori

5 novembre 2018 – L’associazione dei consumatori di Catanzaro, il Movimento Difesa del Cittadino, ha un nuovo responsabile provinciale: l’avv. Roberta Capri.
L’MDC promuove a livello nazionale la tutela dei cittadini e, oggi, in vista della cosiddetta imminente pace fiscale, è anche impegnata nella messa a regime di una diffusa rete di sportelli e di esperti professionisti per l’assistenza legale e fiscale di quanti potranno beneficiare di questa agevolazione per i contenziosi fiscali.
Il prestigioso incarico all’avvocato Capri segue meritevolmente la serie di brillanti successi professionali ottenuti nella sua attività di legale, specie per la sospensione di alcuni pignoramenti di stipendi e per l’importante ottenimento di blocchi di aste giudiziarie nelle sedi di CatanzaroCosenza e Taranto.
L’MDC, rappresentata a livello regionale da Giorgio Durante, che ha fortemente voluto la nomina del nuovo coordinatore provinciale di Catanzaro, punta molto sulle capacità professionali e umane dell’avvocato Capri, oltre che sulle sue doti organizzative, visto anche il progetto messo in cantiere di prossime aperture di sportelli informativi e di assistenza che verranno aperti in molti comuni della provincia di Catanzaro, grazie alla convenzione sottoscritta qualche mese fa con l’UNPLI Calabria.
«Con la nomina di Roberta Capri – dichiara Durante – l’organismo rafforza molto la sua capacità pervasiva di garanzia diretta a cittadini e consumatori.Tengo a sottolineare che MDC, su tutto il territorio regionale, garantisce consulenza e assistenza a ogni cittadino, offrendo il sostegno di esperti e una tutela legale per le controversie con la Pubblica Amministrazione e con i gestori dei servizi pubblici e privati. Inoltre, nelle controversie tra utenti e aziende, per problemi legati a contratti, bollette e al sovraindebitamento, MDC promuove la conciliazione come strumento di risoluzione stragiudiziale».
Come per le altre province calabresi, gli sportelli della provincia di Catanzaro coordinati dall’avvocato Capri saranno presto attivati per andare incontro a quei cittadini che, grazie alla prossima “pace fiscale”, potranno vedersi ridurre i propri debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, ma soprattutto verso chi ha iniziato una procedura di sovraindebitamento, per cui sarà possibile ottenere una maggiore riduzione di questi debiti con una restituzione del solo 6%. (rcz)