Riparte da Lamezia Terme il Movimento per la rinascita comunista

Il comunismo si riorganizza. «Si è svolta a Lamezia Terme, nella sala del Dopolavoro ferroviario, una riuscita assemblea regionale del Movimento per la rinascita comunista che ha registrato la partecipazione numerosa e appassionata di compagne e compagni provenienti da tutte le province della Calabria», è scritto in un comunicato stampa del nuovo soggetto politico.

«Il dibattito – è scritto – è stato ricco e vivace con oltre 10 interventi di forte spessore politico che hanno impresso un marchio di qualità al progetto che punta alla ricostruzione di un Partito Comunista capace di raccogliere la diaspora comunista e di rappresentare uno strumento efficace per il superamento della grave crisi che ha investito il movimento comunista italiano. Si riparte dal basso, con la costruzione di un grande collettivo fondato sulla partecipazione e sul protagonismo delle compagne e dei compagni che avrà il compito di rilanciare l’iniziativa politica sulle questioni che riguardano la vita e il futuro delle persone dalla sanità al lavoro, dalla pensione alla casa, dalla giustizia ai salari, ecc».

Continua la nota: «Una forte attenzione è stata riservata alla necessità di un forte impegno meridionalista che deve caratterizzare l’azione politica del Movimento affrontando le tematiche più attuali a cominciare dalla battaglia contro il progetto scellerato dell’autonomia differenziata di stampo leghista che rappresenta un attacco diretto agli interessi, ai diritti ed ai bisogni del popolo meridionale.Dal dibattito è emersa con forza la necessità di costruire una presenza dei comunisti organizzata, credibile e affidabile come risposta attuale alla condizione di disagio sociale, di povertà, di sfruttamento e di ingiustizia che colpisce il mondo del lavoro e le masse popolari. Il capitalismo non è l’unico sistema possibile. La storia non è finita nell’89 e noi oggi ricominciamo a scriverla, avviando un percorso importante di ricomposizione dei comunisti, in controtendenza con la diaspora che ha caratterizzato gli ultimi decenni della loro storia. Oggi più che mai, in questa società in cui prevalgono privilegi, ingiustizie e diseguaglianze, c’è bisogno di comunismo non tanto e non solo per quello che ci lega al passato, alla tradizione del movimento operaio che custodiamo gelosamente, quanto per quello che ci lega al futuro. Come diceva Karl Marx “Il Comunismo è la gioventù del mondo”».

«Non è un ideale superato – conclude il Movimento – ma in realtà è ancora giovane e vivo, capace di essere una risposta concreta ad un capitalismo malato che non dà prospettiva di futuro, soprattutto ai ragazzi e alle ragazze, sempre più destinati ad un futuro incerto e lontano dalla nostra terra. Nei prossimi giorni si svolgeranno assemblee provinciali e territoriali per allargare la presenza in maniera capillare e diffusa con un’organizzazione strutturata che vuole affidarsi, soprattutto, al lavoro militante dei giovani quadri comunisti. In questa lunga marcia ci guida il pensiero illuminato e illuminante di un grande italiano e di un gigante del comunismo come Antonio Gramsci. Egli nell’ora più buia del regime fascista, nel 1927 dal carcere scriveva al fratello Carlo “Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando fin dall’inizio”. È da questo profondo insegnamento che vogliamo ripartire». (rcz)

Si riunisce a Lamezia Terme il Movimento per la Rinascita comunista

Si svolgerà sabato 16 dicembre 2023 alle ore 16, presso la sala del Dopolavoro Ferroviario di Sant’Eufemia Lamezia in Via Natuzza Evolo, la prima assemblea regionale calabrese del Movimento per la Rinascita comunista.

«Il Movimento per la Rinascita Comunista – è scritto in una nota – è nato l’11 novembre scorso a Roma a conclusione di una grande assemblea. Esso è il risultato politico/organizzativo di un lungo, capillare e paziente lavoro che ha visto la partecipazione convinta e consapevole di forze organizzate, movimenti, gruppi territoriali, giornali, siti on-line, associazioni comuniste che in questi anni hanno lavorato contro la perniciosa tendenza all’atomizzazione e hanno dato vita all’unità del Movimento per la Rinascita Comunista che rappresenta un primo passo fondamenta per costruire l’unità comunista su basi non eclettiche ma fortemente affini. Il Mprc nasce consapevolmente, nel suo spirito unitario, in totale controtendenza alla drammatica spinta alla polverizzazione e alla “feudalizzazione” del movimento comunista italiano. Nasce come risposta progettuale alla profondissima crisi – politica, teorica, organizzativa – dell’attuale movimento comunista italiano. Non si tratta dell’ennesima costituente o operazione di segreteria calata dall’alto da gruppi dirigenti, ma un movimento frutto di una paziente tessitura di militanti sfiduciati dalle esperienze fallimentari dei piccoli partiti successivi all’autoscioglimento del vecchio Pci».

Continua la nota: «Il Mprc, volendo innanzitutto evitare la deriva retorica e parolaia, intende immediatamente mettere in campo un’azione concreta volta ad attualizzare – sulla base del grande pensiero già prodotto dalla storia del movimento comunista – un progetto comunista e rivoluzionario per l’oggi e un lavoro, di lunga lena, diretto alla ricostruzione del legame di massa, per una accumulazione di forze quale condizione necessaria per un ulteriore sviluppo sulla strada della costruzione di un partito comunista capace di una prassi politica sostenuta da un pensiero forte, diretti alla ricostruzione di un blocco sociale popolare di cui la classe operaia, i lavoratori e le lavoratrici rappresentino il caposaldo fondamentale. Ciò che si registra in Italia sul piano politico, sociale, economico e culturale è l’espressione più evidente e più negativa della cancellazione di una forza rivoluzionaria, democratica e popolare quale è stata il Partito Comunista Italiano. Da quando, tra il 1989 ed il 1991, fu compiuta la scelta sciagurata di sciogliere il Pci per l’Italia e per le classi lavoratrici è andato tutto a rotoli. In poco più di 30 anni sono state azzerate le conquiste popolari ed i diritti sociali, frutto di lotte straordinarie dei comunisti e del movimento operaio italiano. Il lavoro, la pensione, la scuola, la sanità, la casa, lo stato sociale sono stati colpiti, ridotti e negati. Il liberismo più sfrenato ha preso il centro della scena, ed è stata rafforzata la società dello sfruttamento, peggio di come era stata conosciuta agli inizi del novecento. Ecco perché riteniamo necessario impegnarci nell’impresa irrinunciabile di lavorare per la Rinascita Comunista, ricominciando dall’inizio. Vogliamo lottare contro la guerra, le ingiustizie e le diseguaglianze che sono il prodotto naturale e lo sbocco del sistema capitalistico e ne sono la sua manifestazione storica e materiale.Vogliamo una società nuova fondata sulla pace, l’uguaglianza, la giustizia sociale, la solidarietà e la fine dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo».

Sappiamo che è un impegno di lunga lena, ma sappiamo anche, come diceva il compagno Mao Tse Tung, che ogni lunga marcia comincia con un piccolo passo – conclude il Movimento – In questa lunga marcia ci guida il pensiero il pensiero illuminato e illuminante di un grande italiano e di un gigante del comunismo come Antonio Gramsci. Egli nell’ora più buia del regime fascista, nel 1927 dal carcere scriveva al fratello Carlo “Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando fin dall’inizio”. E’ da questo profondo insegnamento che vogliamo ripartire. Tutti coloro che sono interessati al progetto del Movimento per la Rinascita Comunista per la ricostruzione del Partito Comunista sono invitati a partecipare». (rcz)