Sono 11 le opere d’arte, appartenenti ad alcuni tra i più importanti artisti italiani del Novecento, che andranno ad arricchire il Museo all’Aperto Bilotti grazie alle donazioni proposte dal dott. Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, figlio di Enzo Bilotti e nipote di Carlo Bilotti, ideatori del Mab e approvate dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Mario Occhiuto.
Delle nuove opere d’arte che arricchiranno il Museo all’aperto Bilotti, quattro appartengono all’artista Antonietta Raphael Mafai e sono: il Toro Morente, scultura in marmo nero marquinia delle dimensioni di cm. 110 x 60 x 85 ; Le tre sorelle, una scultura in marmo rosso vaticano delle dimensioni di cm 98 x 68 x 57; Uomo in bagno, scultura in marmo grigio botticino delle dimensioni di cm 138 x 48 x 61; Missione segreta, scultura in marmo nero marquinia. Tutte e 4 le sculture sono corredate di autentica della figlia dell’autrice, Giulia Mafai.
Dell’elenco fanno, inoltre, parte due statue in bronzo di Gino Severini, la prima intitolata Attitude (Danseuse), di altezza cm 190, e l’altra, Relevèe sur Pointe (Danseuse), di altezza cm 190, entrambe corredate di autentica della figlia dell’autore, Romana Severini. Al Mab, sulla scorta della nuova donazione, saranno, inoltre, destinate anche la Sfinge, una statua in bronzo di Alba Gonzales realizzata nel 1988 e delle dimensioni di cm 128 x 159 x 97, con base coeva, corredata di autentica dell’autrice e la Donna accovacciata, scultura in marmo di anonimo del XX secolo, proveniente dalla collezione Ovidio Jacorossi di Roma (le dimensioni sono cm 66,5 x 74 x 41).
Completano l’elenco, la statua in bronzo Senza Titolo di Umberto Mastroianni (dimensioni di cm 135 x 108 x 30), corredata di autentica del Museo Mastroianni; Nudo di donna acefala seduta, di Mario Sironi, di altezza cm 127, corredata di autentica dell’Associazione Sironi; e Linee forze del pugno di Boccioni , statua in ferro di Giacomo Balla, realizzata dopo il 1915, di altezza cm. 165, corredata di autentica di Vittorio e Patrizia Balla. In aggiunta, nella nuova donazione di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona figurano anche altre due opere di Gino Severini, già in precedenza offerte in donazione, congiuntamente agli eredi dell’artista, la cui accettazione era stata già autorizzata dalla Giunta comunale, ma che per contingenti indisponibilità dei donanti, non erano state ancora oggetto di apposito contratto pubblico di donazione.
Si tratta del Giano Bifronte, scultura in bronzo, esemplare unico in misura monumentale tratto dal bozzetto eseguito su disegno dell’Autore nel 1962 a Parigi, delle dimensioni di cm 170 x 65 x 42, e l’Arlecchino, statua in terracotta delle dimensioni di cm 215 x 80 x 90. Entrambe le opere di Severini sono corredate dell’autentica della figlia dell’autore, Romana Severini. Tutte le nuove opere d’arte saranno vincolate in modo permanente al Museo all’aperto Bilotti e rappresentano un’importante occasione per consolidare ed arricchire, culturalmente e patrimonialmente, il Mab e la sua collezione en plein air che fa ormai parte, a tutti gli effetti, del patrimonio storico, artistico e identitario di Cosenza, in considerazione anche del fatto che gli autori sono tra i più importanti artisti italiani del Novecento, riconosciuti internazionalmente, con opere presenti nelle mostre permanenti dei maggiori musei e con quotazioni di mercato più che significative. (rcs)