COSENZA – Il Mab si arrichirà di 14 nuove sculture

Il Museo all’Aperto Bilotti di Cosenza si arricchirà di ben 14 nuove sculture. Lo ha reso noto su Facebook il sindaco Mario Occhiuto, spiegando che le nuove opere – frutto di donazioni curate da Roberto Bilotti – inizieranno a essere posizionate su appositi basamenti a partire dal 15 dicembre sul Corso.

«Le sculture del Mab – ha scritto ancora Occhiuto – saranno illuminate durante questo periodo di feste natalizie con fari rgb. Inoltre, abbiamo migliorato l’illuminazione del Ponte di San Francesco e del Planetario».

A sovrintendere i primi lavori, Amedeo Lico, co-curatore della collezione del Mab. (rcs)

COSENZA – Al Museo Bilotti 11 nuove opere d’arte

Sono 11 le opere d’arte, appartenenti ad alcuni tra i più importanti artisti italiani del Novecento, che andranno ad arricchire il Museo all’Aperto Bilotti grazie alle donazioni proposte dal dott. Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, figlio di Enzo Bilotti e nipote di Carlo Bilotti, ideatori del Mab e approvate dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Mario Occhiuto.

Delle nuove opere d’arte che arricchiranno il Museo all’aperto Bilotti, quattro appartengono all’artista Antonietta Raphael Mafai e sono: il Toro Morente, scultura in marmo nero marquinia delle dimensioni di cm. 110 x 60 x 85 ; Le tre sorelle, una scultura in marmo rosso vaticano delle dimensioni di cm 98 x 68 x 57; Uomo in bagno, scultura in marmo grigio botticino delle dimensioni di cm 138 x 48 x 61; Missione segreta, scultura in marmo nero marquinia. Tutte e 4 le sculture sono corredate di autentica della figlia dell’autrice, Giulia Mafai.

Dell’elenco fanno, inoltre, parte due statue in bronzo di Gino Severini, la prima intitolata Attitude (Danseuse), di altezza cm 190, e l’altra, Relevèe sur Pointe (Danseuse), di altezza cm 190, entrambe corredate di autentica della figlia dell’autore, Romana Severini. Al Mab, sulla scorta della nuova donazione, saranno, inoltre, destinate anche la Sfinge, una statua in bronzo di Alba Gonzales realizzata nel 1988 e delle dimensioni di cm 128 x 159 x 97, con base coeva, corredata di autentica dell’autrice e la Donna accovacciata, scultura in marmo di anonimo del XX secolo, proveniente dalla collezione Ovidio Jacorossi di Roma (le dimensioni sono cm 66,5 x 74 x 41).

Completano l’elenco, la statua in bronzo Senza Titolo di Umberto Mastroianni (dimensioni di cm 135 x 108 x 30), corredata di autentica del Museo Mastroianni; Nudo di donna acefala seduta, di Mario Sironi, di altezza cm 127, corredata di autentica dell’Associazione Sironi; e Linee forze del pugno di Boccioni , statua in ferro di Giacomo Balla, realizzata dopo il 1915, di altezza cm. 165, corredata di autentica di Vittorio e Patrizia Balla. In aggiunta, nella nuova donazione di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona figurano anche altre due opere di Gino Severini, già in precedenza offerte in donazione, congiuntamente agli eredi dell’artista, la cui accettazione era stata già autorizzata dalla Giunta comunale, ma che per contingenti indisponibilità dei donanti, non erano state ancora oggetto di apposito contratto pubblico di donazione.

Si tratta del Giano Bifronte, scultura in bronzo, esemplare unico in misura monumentale tratto dal bozzetto eseguito su disegno dell’Autore nel 1962 a Parigi, delle dimensioni di cm 170 x 65 x 42, e l’Arlecchino, statua in terracotta delle dimensioni di cm 215 x 80 x 90. Entrambe le opere di Severini sono corredate dell’autentica della figlia dell’autore, Romana Severini. Tutte le nuove opere d’arte saranno vincolate in modo permanente al Museo all’aperto Bilotti e rappresentano un’importante occasione per consolidare ed arricchire, culturalmente e patrimonialmente, il Mab e la sua collezione en plein air che fa ormai parte, a tutti gli effetti, del patrimonio storico, artistico e identitario di Cosenza, in considerazione anche del fatto che gli autori sono tra i più importanti artisti italiani del Novecento, riconosciuti internazionalmente, con opere presenti nelle mostre permanenti dei maggiori musei e con quotazioni di mercato più che significative. (rcs)

COSENZA – Al Museo all’aperto Bilotti altre dieci sculture

Il Museo all’Aperto Bilotti di Cosenza si arricchirà di altre dieci sculture, realizzate dagli artisti Gino SeveriniUmberto MastroianniEmilio GrecoPericle Fazzini, Mario SironiArturo Martini.

Ad annunciarlo, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che ha definito «straordinarie» le sculture che saranno installate lungo Corso Mazzini, che ospita il Mab.

Il Museo all’Aperto “Carlo Bilotti”, allestito nel 2006 e arricchito negli anni successivi, è una vera e propria “Galleria d’arte a cielo aperto”, che ospita 16 opere d’arte contemporanea di artisti di fama mondiale, frutto della donazione al Comune della famiglia Bilotti.

Se si passeggia lungo Corso Mazzini, infatti, ci si può imbattere nella Testa di Cariatide di Amedeo Modigliani (2006), nella scultura in bronzo San Giorgio e il Drago di Salvador Dalì (1977-1984), nel Grande Bagnante di Emilio Greco (1957), nella scultura Paracarro Bifrontale di Pietro Consagra (1991), realizzato in marmo rosato di Toscana.

E ancora, si possono ammirare le sculture in bronzo del Cardinale in piedi (2004) e la Testa di Medusa di Giacomo Manzù, i Bronzi di Riace (2005), le Tre Colonne (2008), e i Sette cuori – scultura in marmo bianco – (2010) di Sasha Sogno, la Rinascita della Cultura (2002) e il Lupo della Sila di Mimmo Rotella (2005), Ettore e Andromaca di Giorgio De Chirico (2005), i Grandi Archeologi (2008) e il Grande Metafisico (2009) sempre di De Chirico.

 

COSENZA – 20 opere del Mab «collezione d’interesse storico e artistico»

Il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo ha dichiarato la Collezione di n.20 opere d’arte esposte nel Museo all’Aperto Bilotti (MAB) di Cosenza, «d’interesse storico e artistico», con apposito decreto, ai sensi dell’art. 10, comma 1 del Codice dei beni culturali, in quanto collezione composta di sculture eseguite da artisti che rappresentano alcune delle diverse correnti di arte contemporanea che percorrono il XX secolo.   

Tale riconoscimento è nata su proposta istruttoria del soprintendente Mario Pagano, accompagnata da una relazione analitica firmata dallo stesso funzionario. Le opere riconosciute dal Mibac sono

  1. Giò Pomodoro, scultura Spirale ‘82
  2. Amedeo Modigliani, scultura Testa di cariatide
  3. Giacomo Manzù, scultura Grande cardinale in piedi
  4. Sasha Sosno, gruppo di tre sculture Tre colonne
  5. Salvador Dalì, scultura San Giorgio e il Drago
  6. Giorgio De Chirico, scultura I Due Archeologi
  7. Giorgio De Chirico, scultura Il Grande Metafisico
  8. Emilio Greco, scultura La Grande Bagnante n.2
  9. Pietro Consagra, scultura Paracarro 1 Grigio
  10. Pietro Consagra, scultura Paracarro 2 Bianco
  11. Pietro Consagra, scultura Paracarro 3 Rosa
  12. Pietro Consagra, scultura Paracarro 4 Siena
  13. Giacomo Manzù, scultura Testa di Medusa
  14. Antonietta Raphael Mafai, scultura Grande maternità
  15. Mimmo Rotella, scultura Il lupo della Sila
  16. Giorgio De Chirico, scultura Ettore e Andromaca
  17. Sasha Sosno, scultura Sette di cuori
  18. Pietro Consagra, scultura Ferro Rosso
  19. Sasha Sosno, gruppo di due sculture Due guerrieri antichi
  20. Pietro Consagra, scultura Bifrontale

«Ringrazio il soprintendente Pagano – ha dichiarato il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto – per il prezioso lavoro che ha condotto a questo prestigioso riconoscimento La città di Cosenza, che molto investe in Politiche culturali, si attesta sempre più come città innovativa che fa della scena contemporanea la cifra di un’urbanità creativa e sostenibile». (rcs)