È iniziata la fase attuativa di Oikos, uno schema di convenzione per l’attivazione di percorsi formativi destinati ai migranti vulnerabili, e ad altre categorie di cittadini stranieri, in condizione di vulnerabilità con permessi di soggiorno.
Si tratta di un progetto che la Regione Calabria e gli Enti Bilaterali del settore edile insieme, che è stato deliberato dalla Giunta del presidente Occhiuto nello scorso mese di aprile, anche a seguito della triste vicenda del naufragio dei migranti, avvenuto a Cutro, che ha sconvolto l’intera Nazione.
«Abbiamo avviato un percorso, condiviso con Ance e sindacati del settore, che mira – ha spiegato l’assessore regionale al lavoro e formazione professionale Giovanni Calabrese – al concreto inserimento socio lavorativo dei migranti, rispondendo anche alla preoccupazione del settore circa la carenza di manodopera».
«Ringrazio il dipartimento per il lavoro svolto, che ha consentito di avviare questa nuova fase. Con la firma della convenzione – ha rimarcato Calabrese – e l’elaborazione dell’attività progettuale che individua anche le figure professionali, si sta, infatti, concretizzando l’obiettivo della Regione che punta a favorire la convivenza dei cittadini italiani e stranieri ed offre opportunità lavorative».
Oikos rappresenta un metodo innovativo e sperimentale di inclusione socio lavorativa per migranti, che mira ad opportunità concrete di lavoro nel settore dell’edilizia da realizzarsi per il tramite dell’attività degli enti bilaterali calabresi operanti nel settore edilizio.
La fase operativa vedrà la Regione affidare, tramite sottoscrizione di apposita Convenzione, percorsi che prevedono lo svolgimento di attività formativa sia teorica che tramite esperienza professionalizzante presso le imprese calabresi del settore edilizia. (rcz)